La semina di vite divine
Quanto più un'anima nasce e rinasce in Dio, tanto più si
dispone a ricevere la semina di vite divine che il Signore fa attraverso
le conoscenze sul Fiat. Ogni parola è un parto divino. Anche attraverso
il recupero degli atti divini le vite divine si depositano in noi per
poi diffondersi nel mondo per l'avvento del Regno. Meditazione sulla
Divina Volontà, sabato 27 febbraio 2021 - don Pierpaolo Maria Cilla
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In tutto come il Padre
Siamo soliti riconoscerci peccatori e implorare la
misericordia del Padre, ma Gesù ci dice di essere misericordiosi come il
Padre, anzi in tutto come Lui. L'amore consiste nel dare. Chi dona non
rimane povero, ma si arricchisce dell'opera buona compiuta e Dio lo
ricolmerà di beni. San Giuseppe, riflesso stupendo del Cuore
misericordioso del Padre. Omelia di lunedì 1 marzo 2021 (II sett Quar) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il monte della rivelazione e del sacrificio
Dopo il deserto il Signore ci conduce sul monte, luogo
della manifestazione della divinità di Cristo, per infonderci la forza
di sostenere lo scandalo della Passione. Come ai discepoli e ad Abramo
anche a noi il Signore si rivela e al momento opportuno ci chiede il
sacrificio, così come Lui ha offerto Se stesso in sacrificio al Padre.
Il sacrificio è un atto di obbedienza. Omelia di domenica 28 febbraio
2021 (II dom Quar B) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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L'appartenenza e l'amore a sostegno della vita morale
Il Padre dice che il Figlio è Suo ed è l'amato. Anche
noi siamo di Dio e profondamente amati da Lui. Riscoprire il senso di
appartenenza a Qualcuno e l'amore che ci tiene legati rende solide le
basi interiori per poter agire santamente. Il Padre dice di ascoltare il
Figlio. La vita morale è facile dopo che ci si scopre amati e non più
soli. Omelia di sabato 27 febbraio 2021 (tempora di primavera) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Andare ben oltre i precetti
Fermarsi ad una vita cristiana scandita dai precetti
significa non essere lontani dalla giustizia degli scribi e dei farisei.
I precetti nella Chiesa sono dei minimi comuni da cui partire, non mete
a cui tendere. La Carità non ha limiti. La vita cristiana è vita nella
Carità. Ogni vita ha bisogno di crescere non di sedersi e fermarsi.
Omelia di venerdì 26 febbraio 2021 (I sett Quar) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La religione del Segno, non dei segni
Quanto è importante rifuggire da una religiosità
sensazionalistica ed emotiva, che cerca solo segni esteriori capaci di
appagare la propria umana volontà. Il Segno efficace per la nostra
conversione è la morte e risurrezione di Gesù. Ai niniviti è bastato
molto meno per convertirsi e la regina del sud per molto meno ha
percorso tantissimi chilometri. Omelia di mercoledì 24 febbraio 2021 (I
sett Quar) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Sostituire (coprire) gli atti di tutte le creature
Ogni atto di creatura possiede il germe con cui è stato
fatto. Gli atti che non hanno avuto il Fiat come vita non possono mai
diventare atti di Divina Volontà. Tuttavia la creatura, entrando nel
Divin Volere e operando insieme con Gesù e Maria, è chiamata a rifare, a
sostituire in maniera divina a tanti atti non fatti, ad altri fatti
umanamente e ad altri si santi, ma umani. La natura dell'atto non muta,
ma Dio riceve atti divini fatti dalla creatura che vive nel Fiat che
utilizzando atti umani come causa di atti divini da a Dio la gloria, il
ringraziamento, l'amore e la riparazione in modo divino per tutti.
Quarta meditazione sulla Divina Volontà, Centrale di Zugliano ritiro del
9-11 ottobre 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La preghiera serve a noi, non a Dio
Gesù mette in guardia i suoi discepoli da una preghiera
pagana, ossia incentrata sulle parole e sulle sforzo umano di piegare la
divinità alla creatura. Dio, però, è già tutto proteso verso di noi,
siamo noi che attraverso la preghiera abbiamo bisogno di rivolgerci
verso di Lui. La preghiera, inoltre, se non ci aiuta a cambiare vita è
una preghiera vuota e infruttuosa. Omelia di martedì 23 febbraio 2021 (I
sett Quar) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Amare e difendere il Papa perché è il Papa
Il significato della "cattedra" di un vescovo e di
Pietro in particolare. L'azione di Dio nel ministero petrino.
L'importanza dell'amore e venerazione dell'ufficio primaziale, al di là
delle persone che ne sono titolari. La garanzia dell'inespugnabilità da
parte delle forze del male. Omelia di lunedì 22 febbraio 2021 (cattedra
di s. Pietro) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La vittoria sulle nostre oppressioni e malinconie
Nel Volere Divino le oppressioni non hanno motivo di
esistere. Sono gocce amare che tutto vorrebbero amareggiare. Il pensiero
del passato a volte è assurdo. Nel Fiat troviamo e attingiamo tutti i
beni e le gioie. Il Signore è con noi e ci incoraggia. Meditazione sulla
Divina Volontà, sabato 20 febbraio 2021 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La Quaresima: segno sacramentale della nostra conversione
L'alleanza di Dio con Noè e tutto il creato prefigura la
nuova e definitiva Alleanza nel sangue di Gesù. Egli ha sconfitto Satana
nel deserto e sulla croce e chiama anche noi a vivere questa vittoria di
cui siamo divenuti partecipi nel battesimo. La Quaresima è tempo
sacramentale per convertirci dai vizi e crescere nelle virtù. Viene
prima la fede o la vita nuova? Omelia di domenica 21 febbraio 2021 (I
dom Quar. B) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La Quaresima sono i nostri 40 giorni di deserto
Lo Spirito Santo sospinge anche noi, come Gesù, nel
deserto per ascoltare la Voce di Dio, scoprire la verità su noi stessi,
combattere contro il nemico infernale. La celebrazione del Mistero
Pasquale sarà la rinnovazione della pacificazione con le cose della
terra e quelle del Cielo e il deserto della nostra vita tornerà ad
essere il giardino dell'Eden dove l'uomo vive in armonia col creato e
col Creatore. Omelia di sabato 20 febbraio (I dom Quar. B) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Perché digiunare?
Il digiuno non è una pratica fine a sé stessa o soltanto
per risvolti salutistici. È mezzo per crescere nella carità, nella
regalità e nella speranza. Ha una dimensione ascetica e nuziale. Omelia
di venerdì 19 febbraio 2021 (dopo ceneri) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La benedizione di Dio e la maledizione del mondo
Dio vuole la nostra vita e la nostra gioia. Lui sa che
solo se seguiamo i Suoi precetti giungeremo alla terra promessa. Ciò,
però, spesso coincide con l'essere maledetti e perseguitati dal mondo.
Eppure solo se seguiamo la via tracciata da Gesù, nella rinuncia a noi
stessi e nel vivere la Croce, conosceremo il vero Amore e la vita
eterna. Omelia di giovedì 18 febbraio 2021 (dopo le Ceneri) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La sacra riunione della Quaresima
È tempo di ravvivare lo spirito penitenziale e
battesimale della vita cristiana. È tempo di riscoprire il dono della
Misericordia divina. È tempo di decentrarci da noi stessi e di
incentrarci nella relazione trinitaria di Dio. È tempo di fede, speranza
e carità. Omelia di mercoledì 17 febbraio 2021 (delle Ceneri) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Volto Santo e il lievito dei farisei
Dio manda il diluvio per far ricadere sull'umanità le
conseguenze dei suoi molti peccati. Nella pienezza dei tempi, però, le
colpe degli uomini sono state addossate al Figlio. Nel Suo Volto mite e
sofferente risplende l'Amore trinitario. I discepoli non comprendono
quanto sia importante confidare nella Divina Provvidenza e tenersi
lontani dallo spirito ipocrita e gaudente dei farisei e di Erode. Omelia
di martedì 16 febbraio 2021 (VI sett) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Il controllo del cuore e degli istinti
Caino non imparò a dominare il peccato accovacciato alla
porta del suo cuore, per questo uccise il fratello. I farisei avevano il
cuore indurito, anche un segno eclatante non avrebbe scosso nulla in
loro. Se non ci si prende cura innanzitutto del proprio cuore è tutto
inutile. Omelia di lunedì 15 febbraio 2021 (VI sett) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Il rischio di dare gloria a noi anziché a Dio
Gesù dopo averlo guarito il lebbroso lo tratta con
durezza. Già conosceva le sue debolezze e quello che avrebbe potuto
fare. Gli ordina di non rivelare a nessuno del miracolo e di andare dal
sacerdote per la notifica della guarigione. Ma lui trasgredisce ai
comandi del Signore mettendo a repentaglio la Sua missione. Il valore
della riservatezza e il nascosto desiderio di attirare l'attenzione su
di noi anziché su Dio. Omelia di domenica 14 febbraio 2021 (VI dom T. O.
B) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La potenza della fede umile
Un lebbroso si avvicina a Gesù con una fede certa
nell'onnipotenza della Volontà di Dio. Si umilia dinanzi a Gesù e
implora la purità. Gesù accorcia le distanze tra Dio e l'uomo provato
dal dolore e dal peccato, ne ha compassione, lo tocca, lo guarisce. La
potenza del Cristo Risorto vince ogni male contagiando di santità chi è
malato nel corpo e nello spirito. Omelia di sabato 13 febbraio 2021 (VI
dom T. O. B) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il mutismo e la sordità spirituale
Gesù guarisce un sordomuto di una regione straniera.
Egli è venuto per la salvezza di tutti. Eva ha chiuso gli orecchi a Dio
quando ha parlato col serpente ed è caduta nell'inganno. Gesù ci rende
capaci di autentico ascolto di Lui e dei fratelli, così da imparare a
parlare e fare silenzio al momento opportuno. Omelia di venerdì 12
febbraio 2021 (V sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Lourdes: preghiera, conversione e penitenza
La Madonna appare nel luogo più indecoroso di Lourdes.
Lei vuole rinnovare i nostri cuori oppressi dall'impurità del peccato
con l'acqua viva della consolazione, della Grazia e della pace. È
l'Immacolata Concezione che ci richiama a ritornare immacolati grazie al
sangue di Gesù. Il Suo materno appello alla vita spirituale ci
interpella ancora oggi. Omelia di giovedì 11 febbraio 2021 (B. Vergine
di Lourdes) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La vigilanza su sé stessi
Ciò che rende impuro l'uomo non è quello che c'è fuori
di lui e che entra in lui, ma ciò che esce dal suo cuore, ossia dalle
sue intenzioni e decisioni libere e consapevoli. Tutto ciò che Dio ha
creato è buono, ma l'uomo è in grado di creare il male opponendosi alla
Volontà Divina. Vigilare sul proprio cuore è fondamentale per progredire
nella santità. Omelia di mercoledì 10 febbraio 2021 (V sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Creazione e ri-creazione dell'uomo
Dio creò l'uomo a Sua immagine e somiglianza, ma a causa
del peccato l'uomo deturpò il riflesso di Dio nella sua vita. Gesù è il
ricreatore dell'uomo, Colui che accettando su di sé tutte le brutture
dell'uomo, gli ha ridonato la Grazia della somiglianza divina, ossia
l'amore come vita sua. Omelia di martedì 9 febbraio 2021 (V sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Il creato e il Creatore, il dono e il donatore
La creazione è un dono sempre in atto da parte di Dio.
Lui crea in ogni istante. In ogni dono, al di là della materialità, vi è
nascosto l'amore del donatore. Come nel Vangelo la gente subito
riconosce Gesù, così noi, anche nella creazione, dovremmo subito
riconoscere il Creatore e il Suo amore per noi, così da ricambiarlo in
amore. Omelia di lunedì 8 febbraio 2021 (V sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La risposta di Dio al mistero del dolore è Gesù
Giobbe eleva a Dio le sue domande circa la precarietà
della condizione umana. Nel silenzio e nell'adorazione scopriamo che la
risposta definitiva di Dio alle attese dell'uomo è il Suo Figlio
crocifisso e Risorto. S. Paolo ci insegna a portare il Vangelo a tutti,
nel modo e con lo spirito giusto. Omelia di sabato 6 febbraio 2021 (V
dom. T. O. B) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La bellezza della donna cristiana
Nella vicenda della decapitazione di S. Giovanni
Battista due donne hanno un ruolo da protagonista. Accecate dal peccato
di adulterio e di sensualità disordinata, seducono e costringono il re
Erode all'omicidio. Il contrasto con S. Agata, emblema della bellezza di
una giovane donna che si è lasciata sedurre da Cristo. Omelia di venerdì
5 febbraio 2021 (IV sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La missione nasce dallo stare con Gesù
Prima di inviare i Dodici a portare la lieta Novella
Gesù li chiama a stare un po' con sé. Restare alla presenza di Gesù
Eucaristia è la sorgente di ogni missione. Andare a due a due è
testimonianza di carità e conforto fraterno. La sobrietà che deve
contraddistinguere il mandato è memoria di come sempre dobbiamo
appoggiarci al Signore. Omelia di giovedì 4 febbraio 2021 (IV sett) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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L'anima fa ciò che fece l'Umanità di Gesù
Prima di Luisa nessuno è mai entrato nella Divina
Volontà. Lei è la prima di una schiera di anime che entrando nel mare
del Fiat fa ciò che fece l'Umanità di Gesù. Come dentro d'un colpo
d'occhio prende tutti gli atti di tutte le creature per rendersi attore,
spettatore e divinizzatore, e rendere tutti gli atti di Gesù e Maria
triplici. Gli atti umani, che sono effetti della Divina Volontà,
rimarranno tali. Ma.... Terza meditazione sulla Divina Volontà, Centrale
di Zugliano ritiro del 9-11 ottobre 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Con la Grazia di Cristo tutto si supera
Gli uomini santi dell'antica alleanza hanno compiuto
imprese grandiose e affrontato prove dolorose. Eppure in virtù della
fede nella promessa del Salvatore si sono mantenuti fedeli. Noi oggi
abbiamo la Grazia acquistata da Cristo sulla croce, con Essa tutto
possiamo affrontare e vincere, ma molte volte manca la fede che permette
a Cristo di realizzare in noi le Sue opere. Omelia di lunedì 1 febbraio
2021 (IV sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Partecipi del ministero profetico di Cristo
Già al tempo di Mosè è stato annunciato l'arrivo di un
Profeta. Gesù è molto di più, è la stessa Parola annunciata con
autorità, capace di rinnovare e liberare l'uomo. Anche noi partecipiamo
al Suo ministero profetico, ma dobbiamo farlo nella verità. Omelia di
domenica 31 gennaio 2021 (IV dom. T. O. B) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Ogni vocazione è al servizio della santità
Le preoccupazioni di cui s. Paolo vorrebbe vederci
liberi sono i pesi che non ci aiutano ad essere simili a Gesù. La vita
celebataria é più adatta per dedicarsi al Signore, in quella
matrimoniale occorre attendere ai doveri di stato. Ma tutte le vocazioni
hanno come fine la santità. Se questo viene inquinato vuol dire che lo
spirito impuro avrà preso possesso della nostra vita allontanandoci da
Gesù. Omelia di sabato 30 gennaio 2021 (IV dom. T. O. B) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Tutto l'interno della creatura accentrato nel Fiat
Cosa significa vivere soli con Gesù solo, come
riconoscere tutto proveniente da Lui per poter rimandare tutto a Lui in
riconoscenza e amore. Per far vivere il Volere Supremo in noi dobbiamo
lasciarlo entrare. Per far ciò tutto il nostro mondo interno, Volontà,
desideri, affetti, amore, memoria, intelletto, deve orientarsi nell'atto
in cui il Fiat vuol formare la Sua vita. Se la creatura non cede il
posto di tutto il suo interno alla Divina Volontà, non potrà possedere
la pienezza dei beni che il Fiat contiene. Seconda meditazione sulla
Divina Volontà, Centrale di Zugliano ritiro del 9-11 ottobre 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Il sacrificio necessario e previo al vivere nel Divin Volere
Gli ostacoli più comuni affinché la Divina Volontà abbia
vita in noi. Il distacco, la mortificazione, l'amore alla croce e il
dolore dei peccati sono necessari e previ al resto. Il Volere Divino
sempre ci osserva per vedere se in tutto il nostro interno scorre Lei
come atto primo. Gelosa tutto investe e avvolge. Non importa se l'atto è
piccolo o grande, ciò che da valore è la Divina Volontà come vita
operante l'atto. Prima meditazione sulla Divina Volontà, Centrale di
Zugliano ritiro del 9-11 ottobre 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla
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Tutto sia Volontà Divina
L'anima che vive nella Divina Volontà non conosce più
nulla se non la Volontà di Dio. Tutto diventa per lei Volontà di Dio.
Questa fortunata creatura scorre in tutte le opere divine e fa quello
che fa Dio, opera insieme, non c'è più separazione. Sarà così un
prendere e dare, un felicitarsi a vicenda. Meditazione sulla Divina
Volontà, sabato 23 gennaio 2021 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Le prime 4 parole di Gesù nel Vangelo
Nella domenica della Parola di Dio e nel cuore della
settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, Gesù inizia il Suo
ministero pubblico con 4 grandi annunci: il tempo, il Regno, la
conversione, il Vangelo. Il significato di ciascuna e la prospettiva
teologica e morale. Omelia di domenica 24 gennaio 2021 (III dom. T. O.
B) - don Pierpaolo Maria |
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Una missione da svolgere stretti a Gesù
Nella Nuova Alleanza conta molto l'interiorità (ma non
solo), la Legge è scritta dallo Spirito nei cuori. Gesù sceglie i Dodici
perché stessero con Lui e poi inviarli. Sono molto diversi tra loro, ma
quello che conta è che tutto devono compiere stando sempre stretti a
Gesù. Omelia di venerdì 23 gennaio 2021 (II sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Amare Gesù per chi è e non per ciò che dà
Folle immense si accalcano attorno a Gesù, attirare
dalla fama di guarigioni. Seguiamo Gesù perché potrebbe assecondare i
nostri desideri, anche leciti o per ciò che Lui è, il nostro Signore?
Come s. Agnese, a Gesù non solo chiediamo, ma diamo tutto ciò che
abbiamo, che è sempre dono Suo. I demoni non posso dare testimonianza di
Lui, perché Lo conoscono, ma non lo amano. Omelia di giovedì 21 gennaio
2021 (II sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Una mano tesa e non più paralizzata
Gesù compie un miracolo in giorno di sabato. Si
riaccende la diatriba con i farisei sulla loro interpretazione rigorista
della legge. Gesù guarisce un uomo dalla mano paralizzata dicendogli di
stenderla. La paralisi delle opere di carità è contraria alla Volontà di
Dio, così come poter fare il bene e non farlo. Omelia di mercoledì 20
gennaio 2021 (II sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il legalismo e la docilità di cuore
Gesù viene ripreso dai farisei perché i suoi discepoli
trasgredirebbero il sabato raccogliendo spighe. La confusione tra il
fine e il mezzo è grande. Gesù cerca cuori liberi e docili per
accogliere la Sua Parola. Altro è il caso di ciò che è sempre cattivo.
Omelia di martedì 19 gennaio 2021 (II sett.) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il sacerdozio di Cristo e la nostra partecipazione ad esso
Cristo è stato costituito dal Padre sacerdote di una
nuova alleanza, per offrire Se stesso come vittima. A questo sacerdozio
sono intimamente configurati i ministri ordinati, i quali celebrano
l'Eucaristia in persona Christi. Tutti i battezzati partecipano al
sacerdozio comune di Cristo offrendo sacrifici spirituali a Dio graditi,
in unione al sacrificio di Cristo. Il digiuno e gli otri nuovi. Omelia
di lunedì 18 gennaio 2021 (II sett.) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Libero spazio d'azione alla Divina Volontà nei cuori
Fra i tanti doni fatti all'uomo, Dio gli ha donato una
volontà umana libera, che doveva essere lo spazio libero dove la Divina
avrebbe dovuto operare. Questo ritornerà ad essere, perché la Creazione
giunga a compimento. Meditazione sulla Divina Volontà sabato 16 gennaio
2021 - don Pierpaolo Maria |
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Io vengo Signore per fare la Tua Volontà
Gesù fissando lo sguardo su i due discepoli li aiuta a
cercare la ragione profonda della loro scelta di seguirlo. Gli chiedono
di conoscere dove dimora, cioè la Sua intimità, il Suo Cuore, la Sua
Volontà. Samuele non lasciò andare a vuoto nessuna Parola del Signore.
S. Antonio abate lavorò per diventare padrone di sé stesso, delle umane
e disordinate passioni, per fare del corpo un tempio santo dove lo
Spirito Santo possa dimorare. Omelia di domenica 17 gennaio 2021 (II dom
T. O. B) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Attenti, Gesù sta passando
S. Giovanni Battista si accorge del Signore che passa,
fissa lo sguardo su di Lui e due suoi discepoli seguono Gesù. Il Maestro
passa ancora e chiede i nostri sguardi d'amore. È tramite la preghiera,
la testimonianza, la guida di qualcuno che siamo venuti alla fede. Anche
Samuele accoglierà la Volontà di Dio grazie al sacerdote Eli che non si
sostituisce al ragazzo, ma lo accompagna ad ascoltare Dio che gli parla.
Omelia di sabato 16 gennaio 2021 (II dom. T. O. B) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il timore di non entrare nel riposo di Dio
L'uomo è assediato da pericoli e rapito da molti timori,
ma spesso non teme restare fuori dalla Grazia e dalla salvezza eterna.
L'uomo che vive in pace con Dio è libero di operare il bene, chi no è
paralizzato nella carità. Con la nostra fede possiamo portare a Gesù
tanti nostri fratelli perché ottengano il perdono. Omelia di venerdì 15
gennaio 2021 (I sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Gesù guarisce senza essere contagiato
Il significato ebraico della lebbra. Gesù tocca il
lebbroso che lo supplica in ginocchio senza recriminare. Lo guarisce e
non resta contagiato, perché nell'ordine della Grazia il bene vince il
male. Poi lo ammonisce severamente di non dire nulla dell'accaduto,
perché già sapeva che sarebbe stato tentato di farlo, come appunto è
accaduto. Omelia di giovedì 14 gennaio 2021 (I sett.) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Una mano che ci prende per mano
Gesù, terminato il culto della sinagoga, si fa prossimo
agli infermi e agli ossessi. La preghiera diventa carità fraterna. La
Sua presenza è autentica, perché Egli accoglie chi soffre innanzitutto
nel Suo cuore. La vicinanza tenera e premurosa è quella che ha denotato
anche S. Giuseppe, uomo giusto. Gesù non si ferma ad un gruppo ristretto
di persone. Egli è sempre in cammino. Omelia di mercoledì 13 gennaio
2021 (I sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Schiavitù comoda o libertà esigente?
Una giornata tipica di Gesù, insegna nella sinagoga e
scaccia un demonio. La sua parola è piena di autorevolezza, Egli è la
Parola. Il demonio finge di aver potere su Gesù dimostrando di
conoscerlo, ma ciò non basta. Occorre decidersi da che parte stare.
Omelia di martedì 12 gennaio 2021 (I sett.) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Camminiamo ogni giorno dietro Gesù
La lettera agli Ebrei inizia con un compendio della
storia della salvezza. Gesù è adorato dagli angeli non solo in quanto
Dio, ma anche in quanto uomo. Egli ci invita nell'ordinario a
convertirci, a dirottare le nostre vedute verso di Lui, ci chiama a
vivere fin i piccoli doveri quotidiani insieme con Lui. Omelia di lunedì
11 gennaio 2021 (I sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Portati da Dio come piuma e portatori di tutto e di tutti
Dio ci porta tutti in braccio. È nel nostro battito, nel
respiro, nel sangue che circola. Viviamo a Sue spese, ma solo chi vive
nella Sua Volontà Gli dà la libertà di formare la Sua Vita divina nella
creatura, così che essa possa portare tutto e tutti e divenire partecipe
della gelosia divina. Meditazione sulla Divina Volontà, 9 gennaio 2021 -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Padre ci ama come figli, crediamoci!
Nel Battesimo di Gesù vi è l'Epifania di tutta la Ss.
Trinità. I Cieli si aprono e l'orizzonte dell'uomo si allarga verso
l'eternità. Lo Spirito scende su Gesù, come nel battesimo e nella
cresima è sceso su di noi. Il Padre manifesta il Suo eterno amore verso
il Figlio e quindi verso di noi figli adottivi. Omelia di domenica 9
gennaio 2021 (festa del Battesimo di Gesù) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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L'Amore scaccia ogni timore
Poiché siamo stati infinitamente amati da Dio, anche noi
dobbiamo amarci gli uni gli altri, perché lo Spirito di Dio è in noi.
Dove c'è l'amore di Dio non c'è spazio al timore. Operare secondo la
Volontà di Dio spesso significa sperimentare venti contrari, difficoltà
non indifferenti. Eppure Gesù è sempre con noi, quindi cosa potrà mai
turbarci? Omelia di sabato 9 gennaio 2021 (tempo di Natale) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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L'origine e la natura del vero Amore
L'amore fraterno è da Dio, non dagli uomini. Chi ama è
generato da Dio, quindi l'amore è un'esigenza di natura. Infine, chi ama
conosce Dio, nel Suo intimo, perché Dio è Amore. Omelia di venerdì 8
gennaio 2021 (tempo di Natale) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Il discernimento degli spiriti e la vicinanza del Regno
Gesù inizia la Sua missione dalla periferia, dalla
Galilea, la terra considerata tenebrosa. Lì risplende la nuova Luce del
Vangelo. È necessario discernere gli spiriti per comprendere da dove
vengono, piuttosto che prendere sempre tutto per buono. Gesù annuncia la
vicinanza spazio-tempo del Regno. Omelia di giovedì 7 gennaio 2021
(tempo di Natale) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Come si arriva e cosa si porta a Gesù?
L'Epifania è la manifestazione del segreto di Dio, che
tutte le genti siano partecipi del Vangelo della salvezza. Nebbia fitta
avvolge le nazioni, ma Gesù è la luce. I Magi seguono un segno che solo
incrociandosi con la Scrittura li porta a Gesù. Al divino Bambino i Magi
portano non solo i segni di ciò che Lui è, ma ciò che noi siamo chiamati
ad essere: Amore nella triplice dimensione. Omelia di mercoledì 6
gennaio 2021 (Epifania del Signore) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Un uomo in cui non c'è falsità
Gesù chiede a Filippo di seguirlo. Quanti oggi ci
chiedono di essere seguiti? Gesù vuole tutto. Natanaele viene definito
un uomo autentico, perché nel suo cuore subito si accende un entusiasmo
sincero per Gesù. L'amore non ammette finzioni. Occorre amare con i
fatti e nella verità. Omelia di martedì 5 gennaio 2021 (tempo di Natale)
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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Un incrocio di sguardi che cambia la vita
Gesù è venuto nel mondo per distruggere le opere del
diavolo. Chi è generato da Dio non pecca, il suo sguardo è costantemente
fisso in Dio e non ripiegato su se stesso e sulle creature. Nel Vangelo
vi è un continuo ricercarsi di sguardi tra Gesù e tutti gli altri
personaggi. La vita cristiana è stare con Gesù ovunque si trovi. Omelia
di lunedì 4 gennaio 2021 (tempo di Natale) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Figli di Dio non si nasce, si diventa
Oltre ad una figliolanza universale in quanto creature
di Dio, possiamo diventare veramente figli di Dio solo nell'unico Figlio
consustanziale al Padre, Gesù. Chi crede nel Suo nome, né battesimo
viene generato alla vita divina. Essere figli di Dio significa
appartenere ad una famiglia divina, con tutte le sue prerogative. Omelia
di domenica 3 gennaio 2021 (II dom dopo Natale) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il Verbo abitò tra noi perché farci abitare in Lui
Il prologo del Vangelo di S. Giovanni emana luce
inesauribile. Il Verbo pose la Sua tenda in mezzo a noi, in particolare
nella Sua Chiesa, dove è possibile incontrarlo ed entrare in relazione
con Lui. Tra le numerose presenze del Verbo, però, spicca in maniera
unica quella eucaristica. Egli ora attende che noi andiamo ad abitare
nella Sua tenda, la Sua SS. Umanità. Omelia di sabato 2 gennaio 2021 (II
dom dopo Natale) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Senza la Madre non ci sarebbe né il Figlio né la salvezza
Nato "da" donna, non "in" una donna. In una preposizione
si gioca tutta la nostra salvezza. Tutto ciò che Gesù è in quanto uomo
viene da Maria, senza della quale non sarebbe stata possibile la nostra
redenzione. Lei, tipo della Chiesa, è la mangiatoia nella quale possiamo
ricevere Gesù come cibo e vita nostra. Omelia di venerdì 1 gennaio 2021
(Solennità di Maria Madre di Dio) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La Madre di Dio accoglie nel cuore gli eventi della
storia
La Madonna non ha accolto lo Spirito nel Suo grembo solo
una volta, ma incessantemente custodisce e medita l'operato divino nel
Suo cuore, in un dialogo ininterrotto con Dio. La fine dell'anno vissuto
nella meditazione, nel ringraziamento e nella richiesta delle
benedizioni celesti. Omelia di giovedì 31 dicembre 2020 (Maria Madre di
Dio) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La profetessa Anna e il rinnegamento del mondo
La vicenda storica di una vedova traccia le linee di un
modello santità tutto dedito al Signore. La vita attiva senza quella
interiore è vuota. Quanto è importante stare attenti alle tre bestie che
ci legano al mondo! Il bambino Gesù cresceva e si fortificava,
soprattutto nel suo mondo interiore. Omelia di mercoledì 30 dicembre
2020 (Natale del Signore) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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I misteri della Presentazione al tempio
Maria Ss. non aveva bisogno di purificazione, eppure
nasconde la Sua Santità. Anche s. Giuseppe e Gesù sono solidali con Lei.
Il bambino viene offerto come prefigurazione della croce. I sacerdoti
non si accorgono di nulla, ma un vegliardo si. Conoscere Dio significa
osservare i Suoi comandamenti, il primo dei quali è adorarlo. Omelia di
martedì 29 dicembre 2020 (Natale del Signore) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il martirio e la paura
I bambini uccisi da Erode sono veramente martiri. Il
martirio in senso stretto e in senso lato. Il dramma delle violazioni
sui bambini nati e non nati. Siamo peccatori, ma abbiamo un avvocato
presso il Padre: Gesù Cristo. La paura spesso non ci aiuta. Omelia di
lunedì 28 dicembre 2020 (festa dei ss. Innocenti) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La famiglia santa vive di fede, speranza e carità
La S. Famiglia di Nazareth aveva Gesù al centro. La fede
è la linfa vitale, come lo fu per Abramo. La speranza sostiene la
famiglia nei momenti bui, facendole sempre alzare gli occhi al Cielo. La
carità è il sangue che tutto invade e che trova nella famiglia il suo
santuario e la sua scuola. Omelia di domenica 27 dicembre 2020 (festa S.
Famiglia B) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Oh famiglia di Nazareth, esperta del soffrire
Ciò che lega s. Stefano e la s. famiglia di Nazareth è
il mistero della sofferenza come dimensione propria dell'amore. Quando
si ama si accetta volentieri la sofferenza per amore dell'amato. La
famiglia è tempio dell'amore. In Essa si imparano ad affrontare e
superare tutte le prove della vita. Omelia di sabato 26 dicembre 2020
(festa S. Famiglia) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Come accogliere Gesù bambino, unico salvatore del mondo
Il Cielo si è aperto, Dio scende per far salire alle
altezze divine l'uomo. Egli viene a portare l'unica salvezza vera e
definitiva. Gesù ci chiede solo di accoglierlo. Ciò è possibile se lo
vogliamo veramente e impegniamo le nostre risorse: tempo, spazio, amore.
Omelia di venerdì 25 dicembre 2020 (Natale del Signore, Messa del
giorno) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Nella grotta il nostro posto è dentro l'Umanità di Gesù
Il Figlio di Dio, facendosi uomo, ha assunto in sé ogni
uomo, anzi tutto il creato, per riportare tutto nel disegno originario.
L'uomo non può mai più dirsi abbandonato. Maria, investita dalla
sorgente della Grazia, vive ogni istante orientata a Gesù. S. Giuseppe
col cuore, la ragione e la fede ci mostra un grande esempio di umanità e
santità. Omelia di giovedì 24 dicembre 2020 (Messa vigilia di Natale) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Quando si fa la Volontà di Dio tutti i nodi si sciolgono
La nascita di S. Giovanni Battista preannuncia quella di
Gesù: nulla è impossibile a Dio. Quando si accoglie la Volontà di Dio si
aprono tutte le porte, si sciolgono i nodi ed esplode il canto della
lode, come è stato per Zaccaria. Su ogni vita che nasce, o che non
nasce, c'è un progetto di Dio. Omelia di mercoledì 23 dicembre 2020 -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Due Magnificat attendono il nostro
Anna supplica il Signore per il dono del figlio.
Ottenutolo esalta la grandezza e la misericordia del Signore. La Vergine
Maria spalanca il Suo cuore, che nonostante le difficoltà contingenti
esulta di gioia e testimonia l'operato di Dio nelle anime che a Lui si
affidano. Ora tocca a noi. Omelia di martedì 22 dicembre 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Maria porta la primavera solo con la Sua presenza
La Vergine è il modello di come si accoglie Gesù nel
cuore. È Dio stesso che in Maria e in noi vuole operare e mettersi in
cammino verso il prossimo. È bastato lo sguardo, la presenza, una parola
di Maria per portare la gioia a s. Elisabetta e la salvezza a s.
Giovanni battista. Sia Natale ogni giorno, accogliendo Gesù in ogni
istante, in ogni nostro atto. Omelia di lunedì 21 dicembre 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Gesù vuole incarnarsi in noi
È il momento di renderci conto della grandezza del
mistero che si compie nel Natale. È Dio il protagonista principale della
storia umana. Noi come Maria, dobbiamo solo collaborare. Accogliere il
Verbo con lo stesso amore di Maria, nella verginità di chi si affida non
all'uomo ma a Dio. Omelia di domenica 20 dicembre 2020 (IV dom. avvento
B) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Tante mamme a Gesù
Come abbiamo ereditato il male, per il peccato
originale, così possiamo ereditare il Bene, di cui Maria Ss. è la prima
ereditiera: la Divina Volontà. Poiché tutto è Suo, Lei può far dono
della Sua maternità cosi da moltiplicare le mamme a Gesù. Meditazione
sulla Divina Volontà, 12 dicembre 2020 - don Pierpaolo
Maria |
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Il tempo e le tempora di Avvento
Il significato cristiano del tempo e le ragioni per cui
si celebrano le quattro tempora, inquadrate nel significato dell'Avvento
e del Natale. Omelia di sabato 19 dicembre 2020 (sabato delle tempora di
Avvento) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Gesù vero uomo a ricapitolato in se tutti gli uomini
La genealogia di Gesù è una chiara attestazione della
Sua vera umanità, assunta nel grembo di Maria. Egli è venuto per
accogliere in se tutti gli uomini, per riparare gli atti cattivi e
divinizzare i buoni. Egli è il re a cui è dovuta l'obbedienza di tutti i
popoli. Omelia di giovedì 17 dicembre 2020 (III sett Avvento) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Dalla morte e dal dolore solo il Signore ci può salvare
Gesù conferma la Sua identità di Messia Salvatore
mandando a dire a Giovanni Battista quello che Egli opera: la
risurrezione dei morti, la guarigione degli infermi e l'annuncio della
lieta novella ai poveri. Omelia di mercoledì 16 dicembre 2020 (III sett
Avvento) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Per chi si pente il passato non conta
I capi del popolo pensano di salvarsi semplicemente per
la loro appartenenza al popolo eletto e ad una classe religiosa. Gesù
spiega che la salvezza è per tutti ma va accolta con fede. La misura
della fede, però, è la disponibilità a cambiare ciò che non va nella
nostra vita. Per questo i pubblici peccatori pentiti nel Regno
passeranno avanti a tanti presunti giusti. Omelia di martedì 15 dicembre
2020 (III sett Avvento) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Le risposte mai date a Gesù
I capi del popolo chiedono a Gesù l'origine della Sua
autorità, ma il divino Maestro è disposto a rispondere solo se vede
autenticità. Loro non rispondono alla domanda di Gesù, ripiegati
nell'opportunismo e nell'idolatria di sé stessi. Diversa è la libertà e
autenticità del pagano Balaam. Omelia di lunedì 14 dicembre 2020 (III
sett. Avvento) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Sapersi mettere da parte
La salvezza è annuncio dell'amore di Dio, liberazione e
guarigione. Tutto è per la nostra gioia. Eppure tante volte non
permettiamo a Gesù di venire a salvarci, perché vogliamo primeggiare
piuttosto che metterci all'ultimo posto. Giovanni Battista, pur avendo
l'occasione di innalzarsi, si è abbassato, riconoscendosi nulla davanti
a tutti. Noi siamo la strada che il Signore vuole percorrere per
raggiungere i fratelli, ma questa via deve essere retta. Omelia di
domenica 13 dicembre 2020 (III dom Avvento A) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Sempre lieti, anche nel dolore
La salvezza è venuta, verrà e sempre viene. Gesù ci
viene incontro incessantemente, specie nell'Eucaristia. Uno dei frutti
della. Salvezza è la gioia perenne, anche nei momenti di prova. Pregare
incessantemente e ringraziare per ogni cosa sono modi per rendere
attuale la salvezza. Maria è la piena di gioia, la beata! Omelia di
sabato 12 dicembre 2020 (III dom Avvento) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Nella Santa Casa il Regno dei Cieli
Imparando a vivere nella casa di Nazareth che si trova a
Loreto, con Gesù, Maria e Giuseppe si entra sempre più nel Regno, il cui
membro più piccolo è più grande di Giovanni Battista, colui del quale
Gesù ha detto che non è nato nessuno più grande di lui. Omelia di
giovedì 10 dicembre 2020 (II sett Avvento) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il riposo e la forza che dona il Signore
La speranza della venuta del Signore ci spinge a cercare
in Lui il conforto, la forza e il riposo. Egli ci dà un giogo leggero,
insegnandoci ad essere miti e umili. Omelia di mercoledì 9 dicembre 2020
(II sett. Avvento) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Crescere nella Grazia e vivere in Maria
L'Immacolata è il paradiso in terra e la meta a cui
guardare e orientare la vita, per divenire pienamente somiglianti a Dio.
Lei è stra-piena di Grazia. Anche noi possiamo e dobbiamo crescere nella
Grazia, aborrendo il peccato e non sostituendoci mai a Dio nel definire
ciò che è bene e ciò che è male. Omelia di lunedì 7 dicembre 2020
(solennità dell'Immacolata) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il frutto dell'incontro con Gesù è la gioia
Il tempo dell'attesa sta per finire. Come per il popolo
esiliato in Babilonia anche per noi è vicino il momento della
consolazione e dell'uscita verso la terra promessa. L'inizio del Vangelo
di Marco ci esorta a preparare quest'incontro con una condotta di vita
degna di Cristo, attraverso la sobrietà e e la vigilanza su noi stessi.
Omelia di domenica 6 dicembre 2020 (II dom. Avvento) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Tutti abbiamo la dote dell'Immacolata
I prodigi dell'Immacolato Concepimento di Maria sono
strepitosi. Lei è concepita nel Concepimento di Gesù. Noi tutti,
concepiti in Lei, abbiamo una Madre in noi tutta per noi. I Suoi atti
sono la nostra dote. Per raggiungere la più grande santità occorre
prendere consapevolezza di quanto la Madre ci dona e metterlo a frutto.
Meditazione sulla Divina Volontà, sabato 5 dicembre 2020 - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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La Chiesa ci prepara alla venuta del Cristo
Molti ma non tutti ascoltarono l'invito del precursore a
preparare la via al Messia che viene. Oggi il Battista che prepara il
mondo al secondo Avvento del Signore è la Chiesa, che va ascolta, non
calpestata. L'invito non cambia: convertirsi e cambiare vita, per
accogliere colui che è Santo. Omelia di sabato 5 dicembre 2020 (II dom
Avvento B) - don Pierpaolo Maria |
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L'amore e gli atti di Maria sono dappertutto nel Creato
Maria emetteva i Suoi atti d'amore in tutti gli atti del
Fiat divino, e Questi confermava gli atti di Maria in tutte le cose
create. Per cui ovunque troviamo non solo l'Amore divino ma anche
l'amore di Maria. Le Sue catene d'Amore tirarono il Verbo sulla terra.
Ora, anche i nostri piccoli atti d'amore moltiplicati nel Fiat si
fisseranno in tutte le cose create uniti agli atti della Mamma Celeste.
Ottava mediazione sulla Divina Volontà, ritiro del 31.8 - 3.9.2020
Nevegal (BL) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Una vita salda come la roccia
Il Regno che verrà è una città salda, perché fondata
sulla roccia invincibile della Volontà di Dio. Le vite che sono solo
apparenza cadranno per sempre. S. Francesco Saverio è un esempio di una
vita costruita sulla roccia di Cristo. Omelia di giovedì 3 dicembre 2020
(I sett Avvento) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Signore non volle rimandarli digiuni
Prima di pensare a ciò che noi siamo chiamati a fare, è
importante fissare lo sguardo su ciò che il Signore ha fatto e continua
a fare per amore nostro. È Lui che cura le nostre malattie, guarendoci
dal peccato. È Lui che ci nutre con la Sua vita Sacramentale in attesa
di nutrirci eternamente. La Comunione sacramentale è essenziale,
imprescindibile, ineguagliabile. Omelia di mercoledì 2 dicembre 2020 (I
sett Avvento) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Nella Divina Volontà un'ora ha il valore di un secolo
Ogni creatura tiene il suo campicello nell'immensità
della Divina Volontà che va lavorato perché cresca sempre più. In Essa
l'anima lavora e riposa, ma mai è oziosa. Tutto viene convertito in
moneta di valore infinito. Meditazione sulla Divina Volontà, 28 novembre
2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il tempo della pace arriverà
Nell'immagine profetica degli animali feroci sdraiati
insieme con quelli miti è prefigurato il tempo della pace che giungerà
con l'avvento glorioso del Signore. Solo i piccoli e i semplici possono
comprendere queste verità, poiché in loro il peccato non ha offuscato il
cuore e il lume della ragione. Omelia di martedì 1 dicembre 2020 (I sett
Avvento) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La risposta pronta e generosa alla Voce di Gesù
Il Signore chiama Andrea e i primi apostoli e loro
subito lasciano tutto per seguirlo nella missione di coinvolgere tutti
gli uomini nella salvezza. Quando, però, le voci sono tante è difficile
scorgere la vera voce che da vita. Ma senza l'ascolto della Parola di
Dio non c'è la fede e quindi la salvezza. Omelia di lunedì 30 novembre
2020 (S. Andrea) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Tutta la vita è attesa ardente e operosa l'avvento del
Signore
I profeti dell AT educavano il popolo ad attendere la
prima venuta del Messia suscitando la nostalgia di Dio. Gesù ci ha dato
tutti i doni necessari per essere saldi e operosi nella carità in attesa
del Suo ultimo avvento nella Gloria. Restare svegli significa attendere
Colui che verrà quando meno ce lo aspettiamo. Maria e l'Eucaristia,
modelli di Avvento. Omelia di domenica 29 novembre 2020 (I Avvento B) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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I rimedi alle scappatine dalla Divina Volontà
L'interesse che Dio ha affinché la creatura viva nella
Sua Volontà. La dote che darà. Gesù si fa sentinella per supplire in ciò
che manca alla creatura, e se occorre farà anche miracoli. L'esempio di
un re. Settima meditazione sulla Divina Volontà, ritiro del 31.8 -
3.9.2020 Nevegal (BL) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La perseveranza ci porterà in Cielo
Il mare di cristallo dell'Apocalisse sono le anime che
hanno sconfitto la bestia e cantano al Re divino. Il combattimento,
però, a volte è duro, denso anche di persecuzioni dalle persone più
fidate. Omelia di mercoledì 25 novembre 2020 (XXXIV sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Cristo è il fine della fine
Cristo Re siederà per "falciare e vendemmiare". Lui è il
senso, il fine e il Signore della storia. Non lasciamoci ingannare dai
falsi re che vorrebbero attirare la nostra attenzione e rubarci il
cuore. La fine del mondo deve essere preceduta da tante prove e
calamità, che non significano già la fine, ma preparano alla fine.
Omelia di martedì 24 novembre 2020 (XXXIV sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Più che la quantità conta il cuore
I redenti dell'Apocalisse hanno impresso sulla fronte il
nome del Padre e di Gesù, ossia nell'intelletto e la volontà, Nel
Vangelo una povera vedova versando due sole monetine nel tesoro del
tempio ha dato più di molti ricchi, perché ha dato quanto aveva per
vivere. Così fa Gesù con noi, ci da tutta la Sua vita. Dio non misura
secondo le categorie umane. Omelia di lunedì 23 novembre 2020 (XXXIV
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il teatro delle opere divine nell'anima
L'anima che gira negli atti della Divina Volontà per
farli suoi riceve da Dio il dono di vedersi ripetere in lei tutte le
opere della Creazione e della Redenzione. Queste anime sono le vite
viventi del Creatore. Meditazione sulla Divina Volontà, 21 novembre 2020
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Regno di Cristo avanza
La regalità di Gesù è universale e il Suo Regno è il
compimento della Creazione e della Redenzione. Esso avanza
inarrestabile, nonostante le fallaci apparenze. Alla fine dei tempi ci
sarà la separazione dei regni di Dio e di satana, ma già ora il Regno è
in atto e avanza. Per entrare in Esso occorre accogliere la Volontà di
Dio e lasciarsi condurre dal Re-Pastore delle nostre anime. Omelia di
domenica 22 novembre 2020 (solennità di Cristo Re dell'universo) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Cristo regni!
Gesù è Re dell'universo, l'unico Signore della storia. È
venuto per costruirsi un Regno con un popolo che Lo faccia regnare in
sé. Egli è anche giudice. Alla fine della storia siederà in trono e
giudicherà ogni uomo, nessuno esente, in maniera definitiva. Chi avrà
aperto il cuore alla carità prenderà possesso del Regno. Chi no sarà
dannato per l'eternità. Omelia di sabato 21 novembre 2020 (solennità di
Cristo Re dell'universo) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Una casa di preghiera e santificazione
S. Giovanni compie il gesto mistico di mangiare il libro
dei misteri divini: dolce in bocca, amaro nelle viscere. Compiere la
Volontà di Dio significa essere pronti a gioie e prove anche dure. Per
questo Gesù si attira l'odio dei capi di Israele. Egli caccia via i
venditori dal tempio, trasformato in una spelonca di ladri. La
casa-chiesa e la Chiesa-popolo siano luoghi di preghiera e santità.
Omelia di venerdì 20 novembre 2020 (XXXIII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il pianto di Gesù su Gerusalemme
Gesù piange su Gerusalemme che ha visto Colui che porta
alla pace ma non L'ha voluto accogliere. Gesù piange anche su ogni uomo
che si chiude alla Sua Parola e al Suo amore. Eppure Egli è l'unico che
può aprire i sette sigilli del libro dell'eternità di Dio. Omelia di
giovedì 19 novembre 2020 (XXXIII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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I tre soli e il germe dell'Eterno Amore nell'anima
Dio nel creare l'uomo infuse nell'anima tre soli
comunicanti con la Ss. Trinità, ma le nubi dell'umana volontà
impediscono gli scambi amorosi tra Cielo e terra. Col regnare, la Divina
Volontà metterà in fuga queste nubi. Dio ha deposto innumerevoli germi
d'amore sia dentro che fuori dell'uomo, e come un buon lavoratore
attraverso continue onde d'amore cerca di farli germogliare. La creatura
può amare Dio di eterno amore perché ne contiene il germe. Sesta
meditazione sulla Divina Volontà, ritiro del 31.8 - 3.9.2020 Nevegal
(BL) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Gesù scende nel profondo delle nostre piaghe
Gesù scende a Gerico, il punto più basso della terra.
Egli è venuto a salvare coloro che sono caduti in basso. Anche Zaccheo,
capo e ricco, è un uomo di bassa statura davanti a Dio, ma apre il cuore
a Gesù e la salvezza lo investe. Omelia di martedì 17 novembre 2020
(XXXIII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Un cieco che almeno sente
Si apre il libro dell'Apocalisse con le esortazioni e
ammonimenti alle sette Chiese dell''Asia minore provate dalla
persecuzione. Nel Vangelo il cieco di Gerico si accorge del passaggio di
Gesù e lo cerca urlando. Chi ha smarrito la fede, se la cerca la
troverà. Gesù non si nega a nessuno. Omelia di lunedì 16 novembre 2020
(XXXIII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Dio ci preservi da una vita inutile
I talenti non sono qualità, ma proprietà divine che Dio
ci affida perché in noi crescano dando in ogni cosa gloria a Dio. Gesù
verrà e ci giudicherà su quanto il Suo Regno è cresciuto in noi. Siamo
figli della luce che attendono vigilanti, operosi e sobri il ritorno del
Re. Omelia di domenica 15 novembre 2020 (XXXIII dom A) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Il Purgatorio dell'anima in terra
L'anima che non vive nella Volontà Divina si forma già
in terra il suo Purgatorio. Non solo, ma anche Gesù, sentendosi
soffocare dentro il Suo Cuore tutti i beni che vorrebbe dare alla
creatura, sente il Purgatorio del Suo Amore. Tutto il Signore ha creato
perché la creatura viva nel Suo Volere. Meditazione sulla Divina Volontà
14 novembre 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Non è amore, se non è vero, buono e bello
S. Giovanni ricorda il comandamento antico di camminare
nell'amore, cosa diversa dal camminare amando. Occorre stare dentro
l'amore dello Spirito Santo, non andando mai oltre la dottrina
cristiana, perché chi possiede la dottrina possiede Dio. Nel Vangelo
Gesù preannuncia i tempi della Sua seconda venuta, quando ogni cosa sarà
ribaltata. Omelia di venerdì 13 novembre 2020 (XXXII sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La solitudine di Gesù nei cuori di chi fa la Comunione
Molto spesso Gesù soffre una amara solitudine quando,
ricevuto nella s. Comunione, le anime non sono disponibili a prendere
parte alla Sua vita per fare vita insieme. Ma a coloro che lo accolgono
con amore Gesù comunica la Sua vita, le Sue virtù e i Suoi sacrifici,
poiché l'anima dice: "Ora è il mio turno, lascia che soffra io in vece
tua". Così Gesù passa dalle specie mute alle specie viventi delle anime
pronte a spezzare la Sua solitudine. Quinta meditazione sulla Divina
Volontà, ritiro del 31.8 - 3.9.2020 Nevegal (BL) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La gratitudine nasce dal riconoscere l'amore
La parabola della guarigione dei 10 lebbrosi ci invita a
ringraziare sempre Dio per i Suoi doni. Occorre, però, non concentrarsi
solo su quello che dobbiamo fare noi per Lui, ma su ciò che fa Lui per
noi. Quando l'anima aprire gli occhi e riconoscere l'amore di Dio in
ogni cosa la gratitudine sboccia spontanea e immediata. La somma
gratitudine è l'offerta del Sacrifico eucaristico. Omelia di mercoledì
11 novembre 2020 (XXXII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Le virtù sono una cosa seria
San Leone Magno è stato il Papa del Concilio di
Caledonia che ha definito l'unione della doppia natura di Cristo in
un'unica persona. In Gesù è apparsa la pienezza della Grazia Divina, che
ci spinge a rigettare l'empietà e i desideri mondani e a vivere secondo
virtù. Tuttavia ci sentiremo sempre servi uniti poiché nessuno può
vantarsi davanti a Dio. Omelia di martedì 10 novembre 2020 (XXXII sett)
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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La chiesa è immagine della Chiesa
La festa della dedicazione della Basilica Lateranense ci
ricorda il valore del tempio, casa di preghiera, come luogo in cui si
riunisce il Cristo totale per dare culto al Padre, ma anche tipo della
Chiesa viva che siamo noi. È importante custodire il decoro del tempio
di pietra e del tempio vivo dello Spirito che siamo noi. Omelia di
lunedì 9 novembre 2020 (festa della Basilica Lateranense) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Gesù si fa trovare da quanti lo cercano
La verità sul mistero della morte e della Risurrezione
finale è motivo di consolazione per quanti vivono nella fede cristiana.
Siamo un popolo in cammino verso l'eterno abbraccio sponsale con Dio.
Occorre prepararsi per tempo, per non farsi trovare vuoti di amore. Non
solo noi, però, siamo in cammino. È soprattutto Dio che in Gesù è sempre
in cammino verso noi per un anticipo nel tempo le nozze eterne. Occorre
riconoscerlo, accoglierlo, ricambiarlo. Omelia di domenica 8 novembre
2020 (XXXII dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Nel Volere Divino il timore non ha motivo d'esistere
Il timore è virtù umana. Anche se santo blocca il volo
dell'amore e fa nascere la paura. L'amore è virtù divina che purifica e
lascia il dominio su tutto alla Divina Volontà. La fiducia ci fa
conoscere chi è Dio. Quanta più fiducia abbiamo tanto Dio può abbondare
in doni per noi. Meditazione sulla Divina Volontà 7 novembre 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Entreremo al banchetto di nozze del Cielo?
Le dieci anime in cammino verso lo sposo sono vergini,
cioè anime pure dal peccato, la zavorra che ci appesantisce e ci blocca.
L'olio delle lampade è la Parola di Dio, i Sacramenti e il servizio
della Carità. Senza uno di questi la luce della fede e della grazia si
affievolisce. L'incontro con Gesù sarà giudizio di festa o di condanna.
Omelia di sabato 7 novembre 200 (XXXII dom A) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La nostra cittadinanza è in Cielo
S. Paolo esorta la comunità a imitarlo. Sono i santi che
meritano la nostra imitazione, non i nemici della Croce di Cristo, che
hanno il loro ventre come dio. Il padrone della parabola loda la
scaltrezza dell'amministratore disonesto: oh se i figli della luce
usassero la stessa intelligenza per raggiungere il Cielo! Omelia di
venerdì 6 novembre 2020 (XXXI sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Cosa significa convertirsi
In Cielo c'è più gioia per un peccatore che per numerosi
giusti, se quel peccatore però accetta di convertirsi, ossia di
rinunziare a tutto ciò che non lo porta a Cristo. Tutti abbiamo continuo
bisogno di conversione. Omelia di giovedì 5 novembre 2020 (XXXI sett) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Chi non rinunzia a tutti i suoi averi non può essere di
Gesù
Nella vita ciò che conta è dedicarsi alla salvezza
dell'anima. Agire sempre con umiltà e carità, senza mormorazioni e senza
esitare, è elemento essenziale per essere discepoli di Gesù, il Quale
chiede un amore che sorpassa tutto e tutti. L'esempio di s. Carlo
Borromeo. Omelia di mercoledì 4 novembre 2020 (XXXI sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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I continui richiami della creatura nelle qualità divine
Il vivere nella Divina Volontà è un richiamo della
creatura a vivere nella potenza, sapienza, amore, misericordia,
giustizia, bontà, bellezza divina, in tutte le qualità divine. Per
questo la creatura non può essere difforme da Esse. Noi siamo tutto di
Dio e Dio è tutto nostro, perché il Creatore e la creatura si amino
sempre tanto. Quarta meditazione sulla Divina Volontà, ritiro del 31.08
- 03.09.2020 Nevegal (BL) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Avere gli stessi sentimenti di Gesù
Cristo Gesù, con la Sua incarnazione, ha svuotato Se
stesso, rinunciando alle Sue prerogative divine, per essere il Servo
obbediente e umile fino alla morte di croce. Il Padre desidera avere la
Sua casa piena, ma gli ostacoli che gli uomini oppongono all'invito del
Padre sono di ogni genere. Omelia di martedì 3 novembre 2020 (XXXI sett)
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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Una cosa ho chiesto al Signore: la vita eterna
Giobbe ha sperimentato l'importanza di confidare
unicamente in Dio quando è stato colpito nei suoi affetti, beni e nella
sua stessa persona. Professa il suo Redentore come vivo e crede
fermamente nella vita eterna. Il salmista prega chiedendo di abitare
nella casa del Signore per sempre. S. Paolo ricorda che la speranza in
Cristo non delude. Nel Vangelo Gesù afferma che la Volontà del Padre è
che tutti gli uomini siano salvati per mezzo della fede in Lui. Omelia
di lunedì 2 novembre 2020 (Comm. Fedeli defunti 1' Messa) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Tutti (i) Santi!
Oggi contempliamo e celebriamo la moltitudine dei santi.
Nella Liturgia terrestre noi partecipiamo alla Liturgia celeste, per la
comunione dei santi che tutti ci accomuna. Siamo figli di Dio, non
dimentichiamolo quando le prove della vita avanzano. La santità è dono
di Dio, ma occorre la corrispondenza dell'uomo. La beatitudine in mezzo
alle sofferenze del tempo presente. Omelia di domenica 1 novembre 2020
(solennità di Tutti i Santi) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La legge suprema è la salvezza delle anime
I cristiani sono i santi. Anche se peccatori davanti a
Dio, non possono accampare scuse. L'impegno per il Vangelo significa
interesse per la salvezza delle anime che Gesù pone al centro della Sua
missione. Omelia di venerdì 30 ottobre 2020 (XXX sett) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Vivere è Cristo
La nota espressione di S. Paolo ci ricorda che il senso
del nostro vivere e del nostro morire, specie in tempi come quelli
attuali, è solo Gesù. Lui è il fine e la stessa vita nostra. La santità
sta tutta nel far vivere Gesù in noi. Non si cresce nella santità se non
si diminuisce tramite l'umiltà. Mai pensare a sé stessi, sempre e solo a
Gesù. Omelia di sabato 31 ottobre 2020 (XXX sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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I lamenti di Gesù su Gerusalemme
S. Paolo ci esorta a indossare l'armatura di Dio per
essere pronti ad affrontare i giorni cattivi e le prove che non
mancheranno. Gesù ribadisce di essere venuto per sconfiggere il maligno
e instaurare il Suo Regno. Nessuno potrà impedire il compiersi del
Volere Divino. Il Suo lamento su Gerusalemme che non ha voluto
accogliere l'amore di Dio si compie oggi anche per la nostra Europa,
culla del cristianesimo ridotta ad uno stato molto doloroso. Omelia di
giovedì 29 ottobre 2020 (XXX sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La preghiera notturna di Gesù
Prima di scegliere i Suoi dodici apostoli, il Signore
trascorre la notte in preghiera. La preghiera precede e accompagna le
nostre scelte e tutte le nostre azioni. La preghiera notturna è simbolo
di una preghiera silenziosa, profonda, nascosta in Dio. Omelia di
mercoledì 28 ottobre 2020 (XXX sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il Regno di Dio nel matrimonio
Il rapporto di rispetto e umiltà che ci deve connotare
nei confronti di Dio vale anche nei confronti del nostro prossimo,
specie nel matrimonio, sottomessi gli uni agli altri, nello stesso amore
di Cristo per la Sua Chiesa. Il Regno di Dio, piccolo e disprezzato, in
realtà può crescere e far crescere il mondo verso la sua pienezza.
Omelia di martedì 27 ottobre 2020 (XXX sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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L'amore è la risposta all'Amore
La sintesi di tutta la Legge è amare Dio con tutto sé
stessi e il prossimo come se stessi. L'Amore di Dio, però, ci precede.
Il nostro amore nasce dal riconoscere l'Amore di Dio, accoglierlo e
ricambiarlo. L'amore del prossimo sarà un trabocco di un intimo rapporto
d'amore con Dio, non altro. L'importanza di eliminare dalla nostra vita
i tanti idoli che assorbono il nostro amore. Omelia di domenica 25
ottobre 2020 (XXX dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La necessità e l'urgenza della conversione
Crescere verso Cristo come Sue membra significa
rispondere alla nostra vocazione, restando ognuno al proprio posto nella
carità, senza lasciarsi sballottare da dottrine false. Nei dolori della
vita dobbiamo ricordare che siamo chiamati a conversione e che un albero
che non da frutto rischia di essere tagliato. Omelia di sabato 24
ottobre 2020 (XXIX sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Rafforzare l'uomo interiore
San Paolo prega affinché tramite lo Spirito Santo
veniamo rafforzati nella nostra sfera spirituale. La conoscenza della
Verità non è mai in competizione con l'esercizio della Carità, ma sono
due cose intimamente connesse. L'esempio di San Giovanni Paolo II. Le
contrarietà nel mondo, a seguito del nostro essere discepoli di Gesù,
sono inevitabili. Omelia di giovedì 22 ottobre 2020 (XXIX sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Gli atti nella DV: concorrenti, assistenti e riceventi
Gli atti che la creatura emette quando vive nella Divina
Volontà sono: concorrenti, poiché partecipano a tutto l'operato divino;
assistenti, in quanto rompono la solitudine divina facendo compagnia
agli atti divini e penetrando la conoscenza dei misteri divini;
riceventi, poiché la creatura prende tutte le qualità divine come suo
diritto, per darli a Dio e ai fratelli. Terza meditazione sulla Divina
Volontà, ritiro del 31.8 - 3.9.2020 Nevegal (BL) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Beati coloro che sono pronti all'ultima visita
Gesù ci raccomanda di essere pronti per incontrarlo
quando verrà e busserà alla nostra porta per portarci in Cielo. Si è
pronti quando si è operosi e oranti. Non trasformiamo il momento più
importante della nostra vita in tempo di terrore e di fuga dalla vita
spirituale. Omelia di martedì 20 ottobre 2020 (XXIX sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Rendete a Cesare quello che è di Cesare
I farisei, mosso dalla ipocrisia, pur dicendo cose vere
di Gesù tentano di coglierlo in fallo. Gesù è la Sapienza incarnata.
Egli insegna che alla società civile va data la giusta importanza e alle
autorità civili bisogna obbedire, tranne il caso in cui dovessero
legiferare contro la Volontà di Dio iscritta nella natura delle cose. La
giornata missionaria mondiale Omelia di sabato 17 ottobre 2020 (XXIX
dom. A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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A Dio quello che è di Dio
Come sulla moneta da rendere a Cesare è impressa
l'immagine dell'imperatore, così in ogni uomo è impressa l'immagine di
Dio. A Lui va data tutta la nostra vita, in tutta la sua successione di
atti, in ogni istante, in una fusione incessante con Colui che è Dio
stesso, ma fatto uomo come noi. Omelia di domenica 18 ottobre 2020 (XXIX
don A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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L'ipocrisia è segno di debolezza
Il lievito dei farisei è l'ipocrisia, ossia l'avere una
doppia faccia. Cercare di nascondere qualcosa di sé agli altri significa
temere gli uomini. Dio, però, non vuole che cerchiamo la stima umana né
che ci affanniamo per essere amati da essi. Egli ci chiede di non avere
mai paura e di scoprire sempre più quanto siamo belli e preziosi ai Suoi
occhi. La cura che Lui ha per il creato è poca cosa in confronto al modo
in cui si prende cura di noi. Omelia di venerdì 16 ottobre 2020 (XXVIII
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La differenza tra la Divina Volontà come vita e come
effetti
Possedere la Divina Volontà come vita significa
contenere la sorgente di tutti i beni che diventano connaturali alla
creatura. Gli stenti e l'inclinazione al male finiscono, tutto è santo.
Il Suo Dio è tutto suo. Diverso è per chi possiede la Divina Volontà
come effetti, poiché riceve ciò che a tempo e circostanze produce del
bene, ma tutto è fatica, incostanza e stanchezza, né è padrona di
servirsene come vuole. Seconda meditazione sulla Divina Volontà, ritiro
del 31.8 - 3.9.2020 Nevegal (BL) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Gli atti interni danno valore a quelli esterni
Impegnarsi a compiere atti perfetti esternamente,
dimenticando che ciò che prima di tutto conta è l'atto interno,
significa vivere in maniera farisaica, impegnati a pulire l'esterno
della coppa mentre l'interno è pieno di iniquità. Dare in elemosina ciò
che c'è dentro di noi significa curare la retta intenzione e impegnarsi
a liberare il cuore da ciò che impedisce al Signore di regnare in ogni
nostro atto interno ed esterno. Omelia di martedì 13 ottobre 2020
(XXVIII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Cristo ci ha resi liberi per restare liberi
Questa generazione è malvagia perché è talmente
ingolfata dal proprio egoismo che vorrebbe usare Dio per i propri scopi.
Cerca segni quando in realtà non si vuole fare un passo verso Colui che
ha dato tutto. I pagani la giudicheranno, cioè coloro che aprendo il
cuore e rinunziando a sé stessi, si sono convertiti a Dio. Omelia di
lunedì 12 ottobre 2020 (XXVIII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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I cibi succulenti del Volere Supremo
Il Regno dei cieli più che in cielo è celeste, ossia
divino. È in cielo ma lo attendiamo anche sulla terra, invocandolo nel
Pater noster. In questo Regno di gioia nuziale ci si nutre dei cibi
prelibati degli atti della Divina Volontà, si diventa sposi del Figlio,
compartecipi della Sua stessa vita. Nessuno, però, può entrare nel Regno
della Divina Volontà senza l'abito nuziale della Grazia santificante.
Omelia di domenica 11 ottobre 2020 (XXVIII dom A) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Due modi diversi di essere figli
La Legge è stata un pedagogo che ci ha guidati alla fede
in Cristo. La pienezza, però, sia della Creazione che della Redenzione è
nel Regno invocato nel Padre nostro, ove i figli non si comporteranno
come servi ma come possessori dei beni del Padre. La Divina Volontà
risplendente in Maria ci insegna come la Parola possa diventare vita in
noi. Omelia di sabato 10 ottobre 2020 (XXVII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La fede, le opere e i dubbi
La giustificazione avviene per mezzo della fede che
opera nella carità. Né la fede senza le opere né le opere senza la fede
ci rendono giusti davanti a Dio. Il dubitare di tutto o, peggio, il
demonizzare tutto è sbagliato. La definitiva sconfitta di Satana avverrà
col trionfo del Regno di Dio, ossia della Sua Volontà. La vigilanza
contro Satana e l'umana volontà. Omelia di venerdì 9 ottobre 2020 (XXVII
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il piccolo paradiso nelle anime
Non vi è cosa più bella, più santa, più gradita e che
più piace e glorifica Dio che il formare la vita del Suo Voler Divino
nella creatura, il Suo piccolo paradiso dove scendere e abitare. Dio non
ha messo tanta maestria e arte nemmeno nella creazione quanto ne mette
nel formare la Sua vita tutta di Volontà divina nella creatura, per
formarsi un paradiso in più dove padroneggiare e godere le Sue stesse
delizie. Prima meditazione sulla Divina Volontà, ritiro del 31.8 - 3.9.
2020 Nevegal (BL) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Impegnati sì, distolti no
Maria di Betania era seduta ai piedi di Gesù, Marta era
distolta dai molti servizi. Gesù non ammonisce Marta perché impegnata,
ma perché distolta, ossia distratta dal pensare a Lui. Il valore e la
modalità per vivere una vita attiva e allo stesso tempo contemplativa.
Omelia di martedì 6 ottobre 2020 (XXVII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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L'enciclica "Fratelli tutti"
La parabola del buon samaritano ci insegna non tanto chi
è il mio prossimo ma come posso farmi prossimo. Questa parabola è stata
fonte di ispirazione per una sezione della nuova enciclica di papa
Francesco. I diritti umani inalienabili, il senso della proprietà
privata, la destinazione universale dei beni, la carità materiale e
spirituale secondo la nuova enciclica papale. Omelia di lunedì 5 ottobre
2020 (XXVII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La vigna del Signore è devastata
La Chiesa è la nuova vigna del Signore e ad Essa possono
riferirsi le parole accorate del salmo: "Perché hai aperto brecce nella
sua cinta e ne fa vendemmia ogni passante? La devasta il cinghiale del
bosco e vi pascolano le bestie della campagna." S. Paolo, però, ci
esorta a non angustiarci per nulla. S. Francesco è modello di come si
"ripara la casa di Dio che va in rovina". Riconoscendoci peccatori e
responsabili chiediamo a Dio col salmo: "Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome." Omelia di domenica 4
ottobre 2020 (XXVII dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Operare insieme al Divin Volere
Le opere di Dio vogliono aver vita nelle creature e
farsi sentire da loro palpitanti, per riversare in essi l'amore e la
vita divina. Chi non conosce l'operato divino è come un ladro e chi non
Lo ama è come un traditore. Conoscendo l'amore distinto nascosto in ogni
opera della Divina Volontà l'anima è invitata ad operare insieme ad
Essa. Meditazione sulla Divina Volontà, 3 ottobre 2020 - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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La vigna che produce frutti da gloria a Dio
La parabola dei vignaioli omicidi ci ricorda la vicenda
del popolo di Israele che non ha saputo rispondere alle continue
predilezioni di Dio. Anziché impegnarsi a dare frutti di santità si è
facilmente sbarazzato degli inviati del Signore, compreso Gesù in
persona. Il Regno così passa al nuovo popolo, la Chiesa, fondato sulla
pietra scartata dagli ebrei, che darà i frutti sperati. Omelia di sabato
3 ottobre 2020 (XXVII dom A) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Gli angeli e i piccoli
Il Signore ha sempre inviato i Suoi angeli a custodire
il Suo popolo. Ognuno di noi ha l'onore di essere custodito dagli
inviati di Dio. Essi sono davanti a noi per guidarci, accanto a noi per
illuminarci, dietro di noi per difenderci. I grandi nel Regno sono i
piccoli. Nell'umiltà c'è la piena compiacenza di Dio e gli angeli
gioiscono con Lui. Omelia di venerdì 2 ottobre 2020 (Angeli custodi) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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La piccolezza di Maria, sacrario del Fiat Divino
Nei piccoli non entra il male, se non quando inizia ad
entrare l'umano volere. Questo la fa crescere davanti a sé stessa e agli
altri, mentre l'anima decresce davanti a Dio. Tutto il bene dell'uomo è
fare e vivere nella Volontà di Dio. Nella piccola Maria Gesù si trova
come a casa Sua. Sceglie poi Luisa, un'altra piccola, per compiere
l'opera più grande: il Fiat Voluntas Tua come in cielo così in terra.
Quinta meditazione sulla Divina Volontà, Sasso Marconi ritiro del 24-26
luglio 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Con Gesù niente obiezioni né condizioni
La sapienza di Giobbe gli fa riconoscere l'infinita
grandezza e onnipotenza di Dio, di fronte alla quale nessuno può
sentirsi nelle condizioni di contendere con Dio. Nel Vangelo Gesù rivela
la necessità di non porre mai condizioni alla sequela di Lui. Libertà
affettiva dai propri cari e libertà effettiva dal proprio passato sono
indispensabili. Le uniche condizioni le può porre Lui: il pieno
abbandono in Dio. Omelia di mercoledì 30 settembre 2020 (XXVI sett) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Gli spiriti angelici decantato la potenza di Dio
Il nome degli angeli esprime la missione specifica, come
nel caso dei gloriosi Michele, Gabriele e Raffaele. La visione profetica
di Daniele parla di un fiume di fuoco di miriadi di angeli, i quali
manifestano la potenza e grandezza di Dio e sono al Suo servizio, sempre
in atteggiamento adorante. Omelia di martedì 29 settembre 2020 (festa
dei Ss. Arcangeli) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il demonio da solo nulla può
Nel libro di Giobbe Satana chiede il permesso a Dio di
mettere alla prova il giusto Giobbe. Il nemico dell'umano genere nulla
può senza il permesso di Dio, il quale tutto opera per il nostro bene.
Non distogliamo il pensiero da Dio lasciandoci terrorizzare dal demonio.
La via della piccolezza ci conduce ad una relazione profonda con Cristo,
sull'esempio di Giobbe. Omelia di lunedì 28 settembre 2020 (XXVI sett) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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L'attività dell'anima nella Divina Volontà
Luisa è il modello per quanti desiderano vivere nella
Divina Volontà. La sua mente girava ininterrottamente negli atti del
Fiat per immedesimarsi in essi, corteggiarli, amarli e prenderne il
possesso per farli suoi e così offrirli a Dio per chiedere il Regno.
Meditazione sulla Divina Volontà, 26 settembre 2020 - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Non smettere mai di convertirsi
Siamo soliti catalogare le persone in maniera tale che
difficilmente possano liberarsi dalle nostre etichette. In realtà ciò
che conta è che ognuno compia la Volontà del Padre, il quale chiama
tutti a conversione. Non dobbiamo mai cessare di impegnarci a
convertirci, sull'esempio dei grandi peccatori che hanno saputo
rinunciare a tutto pur di fare la Volontà di Dio. Omelia di domenica 27
settembre 2020 (XXVI dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il ricambio d'amore per tutti
Ogni cosa creata porge all'uomo l'Amore di Dio, il quale
deve contraccambiarlo in riconoscenza e amore per tutti e per ciascuna
cosa creata. Quarta meditazione sulla Divina Volontà, Sasso Marconi
ritiro del 24-26 luglio 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Ogni cosa ha il suo momento
La sapienza di Israele ci ricorda la sinfonia della
vita, ricca di varie fasi, per ognuna delle quali arriva il suo momento.
Spesso, però, per le cose essenziali non c'è mai tempo, perché non le
consideriamo tali. Gesù è raccolto in preghiera in luogo solitario. Chi
prega lo riconosce Signore, chi no ha gli occhi dell'anima offuscati
anche di fronte al mistero della sofferenza. Omelia di venerdì 25
settembre 2020 (XXV sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La vanità delle cose terrene e la novità di Gesù e Maria della
Mercede
Il libro del Qoelet rileva la caducità delle cose
terrene. Niente di nuovo c'è sotto il sole, tutto si ripete. L'unica
vera novità è il Figlio di Dio fatto uomo in Maria. Erode non vuole
accogliere questa novità, dando ascolto alle voci umane che tentano di
annullare tale novità col ricorso a personaggi antichi. La Madonna della
Mercede ci insegna cosa è veramente la Misericordia. Omelia di giovedì
24 settembre 2020 (XXV sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La forza e il potere di S. Pio vengono da Dio
S. Pio da Pietrelcina è stato un altro Cristo crocifisso
che ha portato la misericordia di Dio ad innumerevoli anime. In lui Dio
ha agito perché ha trovato un cuore libero da tutto. Non ha predicato
dal pulpito, ma ha guidato personalmente tantissime anime, mai
aggiungendo o modificando nulla della Parola di Dio. Omelia di mercoledì
23 settembre 2020 (XXV sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Noi parenti di Dio
La Madre e i suoi parenti cercano Gesù. I parenti sono
coloro che si assomigliano, perché consanguinei, e nello stare insieme
si sentono a proprio agio. Siamo stati creati somiglianti a Gesù, ma
dopo il peccato si è reso necessario ritornare a quella santità
attraverso attraverso la Parola di Dio. Il ruolo dell'intenzione,
dell'attenzione e della volontà. Omelia di martedì 22 settembre 2020
(XXV sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Gesù chiama, ma a fare cosa?
Gesù chiama tutti gli uomini a credere in Lui, e lo fa
in un modo tutto particolare. Alcuni li chiama all'apostolato, come S.
Matteo. La risposta deve essere scevra da calcoli umani. Il ministero,
però, ha dei pilastri fondamentali stabiliti da Cristo che non possono
essere modificati. L'apostolo deve chiamare, curare, unificare. Omelia
di lunedì 21 settembre 2020 (S. Matteo) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La grande lontananza delle nostre vedute da quelle di Dio
I pensieri e le vie del Signore sono distanti dalle
nostre quanto il cielo dalla terra. Vogliamo incasellare Dio nelle
nostre vedute, quando in realtà Lui ci trascende sempre. Anche la stessa
giustizia umana non funziona con Dio, il Quale riversa su di noi una
Carità senza limiti che sovrabbonda sempre. Chi lavora per il Regno di
Dio trova già nel suo operare una grande ricompensa che non lascia
spazio all'invidia della Grazia altrui. Gioire della gioia altrui
significa moltiplicare la propria. Omelia di domenica 20 settembre 2020
(XXV dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Per me vivere è Cristo, non altro
San Paolo riassume il senso profondo e l'orientamento
costante del suo vivere: Gesù Cristo. Ogni cristiano dovrebbe avere Gesù
come fine del suo vivere, aiuto e sostegno del suo agire, luogo mistico
nel quale svolgere ogni azione della sua esistenza. Omelia di sabato 19
settembre 2020 (XXV dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Proteggere la fede e accrescere l'amore
S. Paolo riporta il più antico annuncio del cuore della
nostra fede: Cristo morto e Risorto, ma esorta a conservare integra la
dottrina per poter essere salvati. I fondamenti storici del kerigma e
l'umiltà di Paolo. Nel Vangelo Gesù spiega che a chi molto ama molto
viene perdonato. Omelia di giovedì 17 settembre 2020 (XXIV sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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L'operato di Gesù in noi
Le unioni di Luisa con gli atti di Gesù sono continue.
Prende da Gesù per portare ai fratelli affinché restino riparati,
purificati e divinizzati. Gesù si sente ferito da queste operazioni
divine e ciò è ancora poco di quanto avviene quando un'anima opera nella
Divina Volontà, stretta a Gesù. Il Creatore è l'organo, la creatura il
suono; Lui il sole, lei i raggi; Lui il fiore, lei il profumo. Terza
meditazione sulla Divina Volontà, Sasso Marconi ritiro del 24-26 luglio
2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Stabat Mater (et Ecclesia) dolorosa
Il martirio della Vergine non è stato quello di una
comune madre ai piedi del figlio morente, ma la partecipazione reale
della Madre alle pene divine del Figlio-Dio che soffre portando il peso
enorme del peccato di tutti gli uomini. Come consolare Maria e come
partecipare ai Suoi dolori perché anche la Sua gioia trionfi in noi.
Omelia di martedì 15 settembre 2020 (Vergine Addolorata) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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La Croce è amore, consumazione e obbedienza
La Croce noi la esaltiamo perché con Essa Gesù ci ha
aperto le porte del Cielo, stracciando la nostra condanna. Nella Croce
si è manifestato l'infinito amore di Dio per noi, poiché Egli ci ha dato
totalmente il Figlio. Tramite la Croce l'uomo si svuota di sé stesso e
impara la vera obbedienza e il vero amore che passa sempre dal
sacrificio. Omelia di lunedì 14 settembre 2020 (Esaltazione della Croce)
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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Imparare a perdonare di cuore
Si parla spesso della misericordia di Dio, poco della
misericordia del cristiano. Quando riceviamo un torto, se sentiamo
accendersi in noi l'ira e il desiderio di vendetta ciò non è colpa del
fratello, ma è sintomo che non ho ancora concluso il lavoro su me stesso
per imparare a dominarmi. Sperimentare autenticamente la Misericordia
divina e chiedere al Signore di donarci il Suo Cuore è un grande aiuto
per diventare liberi di perdonare. Omelia di domenica 13 settembre 2020
(XXIV dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La Divina Volontà è nata con Maria
I prodigi della nascita della Vergine sono innumerevoli.
Non nacque solo Lei, ma anche la Divina Volontà che in Lei regnava come
vita operante e crescente fin dal Suo concepimento. Questi sono i veri
prodigi della Potenza divina, infinitamente più grandi dell'essere senza
la colpa d'origine. Tutta la creazione si pose sull'attenti dinanzi a
tale meraviglia: in una donna nasceva il Tutto. Meditazione sulla Divina
Volontà, 12 settembre 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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L'uomo è il capolavoro della Potenza Creatrice
Nella creazione dell'uomo Dio metteva Se stesso come
centro dell'uomo, per averlo come degna abitazione. Lo dotò di tutte le
Sue Qualità divine facendolo un piccolo Dio, tanto bello da innamorarsi
di lui. Conoscere la bellezza della propria anima significa avere la
giusta stima di sé e si eviterebbe di sporcarla anche col più piccolo
peccato. Gli atti di sostituzione per tutti. Seconda meditazione sulla
Divina Volontà, Sasso Marconi ritiro del 24-26 luglio 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Si ama perché amati
Che Dio sia misericordioso è un dato certissimo.
Diverso, però, è se della Sua misericordia né ho fatto reale esperienza.
La prova di ciò sta in quanto io sia pronto a perdonare, ad amare chi mi
ha fatto del male e a pregare per loro, a rinunciare anche a cose lecite
pur di non turbare i deboli. Omelia di giovedì 10 settembre 2020 (XXIII
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La vera fonte della gioia
Dio è la sorgente di ogni gioia perfetta. S. Paolo
consiglia di non cercare nelle cose finite la gioia infinita. Il
matrimonio non è un dovere di ogni uomo. I poveri sono beati, perché
avranno in possesso la ricchezza più grande: il Regno di Dio. Chi ha
fame riceverà la ricompensa per le ingiustizie subite. Se la fame è di
Dio sarà ricolmato di beni. Chi piange per cose sante gioirà nel
Signore. Chi soffre perché è cristiano avrà una grande ricompensa nei
cieli. Omelia di mercoledì 9 settembre 2020 (XXIII sett) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Il Natale di Maria, il Cielo sulla terra
La Vergine Maria è la predestinata che ha risposto Fiat
alla chiamata, giustificata in maniera preventiva e glorificata in tutto
il suo essere. Nella sua scia dobbiamo entrare anche noi, predestinati
ad essere conformi a Gesù Cristo. Lei è l'anello che fa scendere il
Verbo sulla terra, in Lei Dio si trova a casa Sua. La vera devozione a
Maria è perfetta imitazione e unione di vita con la sempre Vergine.
Omelia di martedì 8 settembre 2020 (Natività della B. V. MARIA) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Le riflessioni umane tolgono il posto alle divine
Gesù dice a Luisa che le riflessioni proprie, le
impressioni, le oppressioni, le malinconie, i dubbi, i piccoli timori,
impediscono le riflessioni divine e il rapido volo verso il cielo. Sono
come pietrucce che intorbidano la fonte dell'anima. La Divina Volontà
converte in natura il suo amore e ciò che fa in punto di morte lo
anticipa a chi vive in Essa. Prima meditazione sulla Divina Volontà,
Sasso Marconi ritiro del 24-26 luglio 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Correggere il fratello, come e perché
Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi. Per questo
la correzione va inquadrata nell'orizzonte della salvezza, perché sia
conseguita da tutti. La modalità concreta deve evitare i giudizi
temerari e la maldicenza, ma procedere nel rispetto di ognuno e con
gradualità. Legare in terra la nostra volontà alla divina e chiedere
nient'altro che il Regno. Omelia di domenica 6 settembre 2020 (XXIII dom
A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Regno appartiene a chi è povero in spirito
S. Paolo ammonisce i corinzi perché non si gonfino di
orgoglio, poiché tutto quanto possiedono viene da Dio e a Lui tutto deve
ritornare. Chi è povero di spirito ha il cuore ben disposto ad
accogliere il Regno, chi è pieno di tante cose e di sé stesso no. I
farisei cercano sempre di trovare debolezze negli altri, ma non si
accorgono della trave è in loro. Maria ha speso la vita nell'amore e
nella difesa dei fratelli, mai nell'accusa. Omelia di sabato 5 settembre
2020 (XXII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Cuori nuovi per accogliere doni nuovi
I farisei guardano intorno a Gesù, non Gesù. Anche noi
potremmo lasciarci troppo distrarre da ciò che non è centrale per la
nostra vita spirituale, dimenticando lo Sposo. Le opere buone vanno
fatte, ma quando e come Dio vuole. Per accogliere la novità della Grazia
e della Divina Volontà operante in noi occorre farsi un cuore nuovo,
sgombro da tutto, bramoso di ricevere il vino nuovo. Il cuore vecchio,
incrostato di umano, non riuscirebbe a contenere la novità di Dio.
Omelia di venerdì 4 settembre 2020 (XXII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Duc in altum
La sapienza umana è stoltezza per Dio e non ha mai
salvato nessuno. Gesù chiede a Simon Pietro di fidarsi e affidarsi a
Lui, compiendo anche cose umanamente insensate ma che sono sapienza di
Dio. La pesca è abbondantissima. Sull'esempio luminoso di San Gregorio
Magno papa anche noi possiamo prendere il largo e divenire costruttori
di un tempo nuovo per la Chiesa e il mondo. Omelia di giovedì 3
settembre 2020 (XXII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Cristiani carnali e cristiani spirituali
Gesù annuncia il Regno di Dio, poiché per questo è stato
mandato. Non si lascia, però, trattenere da nessuno, perché tutti
possano ricevere il lieto annuncio. Eppure ancora oggi sono tanti i
cristiani che vivono secondo la carne, in maniera mondana, facendo anche
dei ministri di Dio degli idoli per accontentare la propria volontà.
Omelia di mercoledì 2 settembre 2020 (XXII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il cristiano non ha paura della morte
La Parola di Gesù è piena di autorità perché la persona
di Gesù è pienezza di Grazia e di Verità. Gesù con la Sua Parola porta
ordine, il diavolo disordine. Ecco perché l'indemoniato dice che Gesù è
essere venuto a rovinarlo. Le persone solo nel momento della prova si
svelano per la loro vera identità. Gesù non teme né il diavolo né la
morte, così ogni vero Suo discepolo. Omelia del 1 settembre 2020 (XXII
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Pietro, da Beato a Satana
All'annuncio della Sua Passione Pietro si oppone
imponendo la sua volontà a quella divina. Ed è così che Gesù,
chiamandolo Satana, gli comanda di mettersi al suo posto, cioè dietro a
Gesù. Quanto è importante pensare secondo Dio e non secondo gli uomini,
facendo sempre discernimento di ciò che è giusto, buono e santo. Seguire
Gesù significa rinnegare la propria volontà, fare di sé un'offerta
sacrificale a Dio prendendo la nostra croce. La fede senza le opere non
salva. Omelia di domenica 30 agosto 2020 (XXII dom A) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Pietro, da Beato a Satana
All'annuncio della Sua Passione Pietro si oppone
imponendo la sua volontà a quella divina. Ed è così che Gesù,
chiamandolo Satana, gli comanda di mettersi al suo posto, cioè dietro a
Gesù. Quanto è importante pensare secondo Dio e non secondo gli uomini,
facendo sempre discernimento di ciò che è giusto, buono e santo. Seguire
Gesù significa rinnegare la propria volontà, fare di sé un'offerta
sacrificale a Dio prendendo la nostra croce. La fede senza le opere non
salva. Omelia di domenica 30 agosto 2020 (XXII dom A) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Appassionati cercatori della Verità
S. Agostino, anche mentre viveva nel peccato, è stato
sempre un cercatore della verità, fin quando questa non ha rotto la sua
sordità rivelandosi non come un'idea ma come una persona. La fede,
alimentata dall'amore, è la luce per cercare la Verità. L'insofferenza
odierna e il rapporto tra fede e ragione. Omelia di venerdì 28 agosto
2020 (XXI sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Regno della Divina Volontà è vicino
La vita della serva di Dio Luisa Piccarreta, il suo
duplice ufficio di vittima e di primogenita del Regno della Divina
Volontà, il cammino interiore che Gesù le ha fatto fare. La Divina
Volontà è l'essenza più intima di Dio, la Sua stessa Vita, da cui
sorgano tutti i Suoi attributi. Vuole regnare sulla terra negli uomini
come loro vita, esattamente come alle origini. E così sarà! Meditazione
sulla Divina Volontà, 27 agosto 2020 S. Cristina (BZ) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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L'apparenza inganna
S. Paolo mette in guardia la comunità da quanti vivono
disordinatamente oziando. La carità non significa lasciare le persone
nella condizione in cui si trovano, ma aiutarle a rimettersi in piedi
per divenire responsabili di sé stessi. Il valore del lavoro e della
vita comunitaria. Nel vangelo Gesù ricorda che il primo lavoro da
compiere è su noi stessi, sui vizi, le malsane tendenze e gli
attaccamenti terreni che si covano nel nostro cuore. Redarguisce gli
scribi e i farisei per la loro ipocrisia che li spinge ad apparire
giusti davanti a tutti, ma nel cuore sono pieni di
iniquità. |
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L'entusiasmo sincero di S. Bartolomeo
L'apostolo Filippo non dice a Natanaele cosa deve fare,
ma annuncia un incontro accadutogli personalmente. Il fare segue sempre
l'accoglienza della testimonianza. L'autenticità di San Bartolomeo è
nota a Gesù che scruta i cuori. Basta poco perché nel pio israelita
risplenda la luce della fede. Omelia di lunedì 24 agosto 2020 (S.
Bartolomeo) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Cristo-Chiesa, le domande fondamentali
"Chi è Gesù?" È la domanda fondamentale a cui ogni
credente dovrebbe saper rispondere, non ascoltando le opinioni delle
tante voci umane, ma la voce del Padre che parla nella Sua Chiesa.
L'intimo legame Cristo-Chiesa e il significato del potere delle chiavi
affidate a Pietro. Oltre a "chi è Gesù" occorre anche chiedersi: "Chi è
Gesù per me?" Omelia di domenica 23 agosto 2020 (XXI dom) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La Regalità della Vergine Maria
La storia della memoria odierna in relazione alla festa
di Cristo Re. Alcuni fondamenti biblici e teologici. Maria è regina per
la divina Maternità, per la pienezza di Grazia, per essere stata
corredentrice e altro ancora. L'importanza di far esprimere ai pastori
la voce dello Spirito che parla nel cuore del popolo di Dio circa le
verità di fede su Maria Ss. Omelia di sabato 22 agosto 2020 (memoria di
Maria Regina) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La riforma della Chiesa secondo S. Pio X
Il grande papa dell'inizio del XX sec. ha portato avanti
numerose opere di rinnovamento della Chiesa, condannando con forza gli
errori del modernismo. Egli ci insegna che riformare non significa
distruggere e fare cose diverse, ma prendere ciò che da sempre è vero,
buono e giusto per vivificarlo con un nuovo slancio. L'immagine delle
ossa inaridite risvegliate dallo Spirito e l'insegnamento di Gesù sul
comandamento più grande. Omelia di venerdì 21 agosto 2020 (XX sett) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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La crisi di fede dei pastori
Il duro rimprovero di Dio ai pastori di Israele che
trascurano il gregge ci rimanda alla situazione attuale in cui i pastori
stanno vivendo una difficile crisi di fede, che incide sulla situazione
generale di tutto il popolo di Dio. Analisi di questa crisi e
indicazioni per una rinascita. Omelia di mercoledì 19 agosto 2020 (XX
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La Regina del Cielo ama come ama Dio
L'amore di Dio vuole la risposta dell'amore dell'anima
per fare che ami tutti come Egli li ama, e da tutti sia amata. Chi vive
nella Divina Volontà ama come Dio, corrisponde al suo Amore e acquista
la Sua somiglianza. Così fa la Regina del Cielo, e quando il Regno ci
sarà sulla terra Lei avrà in esso la Gerarchia dei suoi figli.
Meditazione sulla Divina Volontà, Lucera 12 luglio 2020 - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Ardere dal desiderio di vedere Maria
Maria Ss. è Assunta in Cielo perché non ha conosciuto
nemmeno l'ombra del peccato. È la donna forte nella fede che in tutto ha
vissuto magnificando Dio. Il desiderio di vedere Gesù e Maria in Cielo è
santo. Omelia di sabato 15 agosto 2020 (Assunzione di Maria Vergine) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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L'Assunta vincerà la cultura di morte
La Pasqua d'estate è la festa della vittoria della vita
sulla morte. La cultura dominante ha scelto la morte anziché la vita.
Solo Gesù ci dona la vita eterna per mezzo della Sua Grazia. Le
resistenze all'ascolto della Parola di Dio sono emblematiche. La Vergine
ci sta guidando verso nuovi orizzonti in cui la vita sconfiggerà la
cultura di morte. Omelia di venerdì 14 agosto 2020 (Assunzione di Maria
SS.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Perdonare perché perdonati
Il perdono che riceviamo da Dio è infinitamente più
grande di quello che dobbiamo sempre concedere ai nostri fratelli. Il
perdono e la correzione vanno insieme così come la Giustizia e la
Misericordia. I sentimenti, che spesso non dipendono dalla nostra
volontà, possono essere ordinati con la volontà sostenuta dalla Grazia.
Perdonare significa dimenticare. Omelia di giovedì 13 agosto 2020 (XIX
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La difficile arte della correzione fraterna
Gesù insegna il punto di equilibrio della carità di
correggere il fratello e gli atteggiamenti da assumere. Gli estremismi
sono sempre dannosi, anche nella vita di preghiera. È importante la
preghiera personale, ma lo è altrettanto quella comunitaria. Omelia di
mercoledì 12 agosto 2020 (XIX sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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L'isolamento dell'amore divino non ricambiato
Luisa girando nella Divina Volontà si ferma nell'atto
d'amore di Dio nel creare l'uomo in cui non era stato ancora infusa
l'anima. Tale atto non è stato ricambiato dalla creatura. Gesù è
contento di uscire dall'isolamento. Gli Scritti sono scale
bidirezionali. L'esempio del padre che veglia il figlio addormentato. La
Divina Volontà è la rivelazione della Creazione. Meditazione sulla
Divina Volontà, Lucera 11 luglio 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Meglio spendersi per Cristo anziché spendere per sé
S. Lorenzo ha svolto il suo ministero diaconale in modo
esemplare a favore dei poveri da lui considerati i tesori della Chiesa.
In essi vive Gesù, il quale dice che dove è Lui lì sarà anche il suo
servitore. Il significato autentico del diaconato e l'importanza di
donare generosamente ai poveri, imparando a morire a sé stessi ogni
giorno sempre più. Omelia di lunedì 10 agosto 2020 (festa di S. Lorenzo)
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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La grazia della fede chiediamola a Maria SS. delle Grazie
Gesù dopo aver compiuto un miracolo va di fretta
nell'andare oltre, mentre nella prova della croce usa pazienza. Gli
apostoli sulla barca sono investiti dai venti contrari. Spaventati
vacillano nella fede. Le difficoltà sono inevitabili per chi vuol
giungere all'altra riva. Se ci affidiamo a Gesù con fede vera tutto si
vince e tutto si supera. Omelia di domenica 9 agosto 2020 (XIX dom A) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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L'onnipotenza della fede
Un padre si inginocchia davanti a Gesù per supplicarlo
di liberare suo figlio sofferente. Il gesto esteriore e il valore
interiore. La permissione divina e i frutti di bene. Tuttavia i
discepoli di Gesù non riescono a mandare via il demonio dal ragazzo a
causa della loro poca fede. Basterebbe fede quanto un granello di senape
che nulla sarebbe impossibile. Omelia di sabato 8 agosto 2020 (XVIII
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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7 agosto, la Festa del Padre
Il discepolo di Gesù non si preoccupa di se stesso, anzi
rinnega se stesso abbracciando con gioia la croce come mezzo necessario
per giungere alla salvezza. Quando Gesù verrà col Suo Regno nella gloria
del Padre porterà la ricompensa. L'Eterno Padre per il giorno odierno
chiede una festa liturgica in Suo onore con ufficio e Messa propria. Lo
fa tramite rivelazioni private già riconosciute come autentiche dalla
Chiesa. Egli vuole essere conosciuto e amato di più. Il timore di Dio
spesso viene confuso con estremismi non autentici. Omelia di venerdì 7
agosto 2020 (XVIII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Alzatevi e non temete
La trasfigurazione preannuncia la gloria della
Risurrezione che sarà anche nostra. L'importanza di ritrovarsi con Gesù
solo in disparte per fare esperienza di Lui. Nulla deve rallentare il
nostro cammino verso la Gloria eterna. Quando ci fermiamo Gesù ci
ripete: "Alzatevi e non temete". Omelia di giovedì 6 agosto 2020
(Trasfigurazione A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Donna, grande è la tua fede!
La memoria della dedicazione della Basilica di S. Maria
Maggiore ci ricorda la scelta, compiuta dalla Vergine, del luogo dove
sarebbe sorta la prima basilica mariana di occidente: il colle
Esquilino, il più alto di Roma. Maria è la città costruita sul monte, la
creatura più alta, la più vicina al cielo. È la donna forte nella fede,
come la cananea del Vangelo. Omelia di mercoledì 5 agosto 2020 (XVIII
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Per chi, perché, per cui....
I farisei e gli scribi accusano i discepoli di Gesù di
non osservare le antiche usanze religiose. Gesù dichiara tutti i cibi
puri, ma mette in guardia dall'impurità che esce dal cuore. Per
verificare le intenzioni del cuore è bene chiedersi sempre per chi e
perché compio un'azione. Il per cui indica la conseguenza di ciò. Il
sublime esempio di San Giovanni Maria Vianney, pastore zelante e uomo
esemplare. Omelia di martedì 4 agosto 2020 (XVIII sett) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Chi prega non affonda
Gesù è spesso ritirato in preghiera solitaria. Chi vuole
trova sempre il tempo per pregare. La tempesta investe gli apostoli,
mentre Gesù, Signore di tutte le creature, cammina sopra le onde del
mare. Pietro fino a quando ha gli occhi fissi su Gesù non affonda.
Appena li distoglie precipita. Con Gesù nella barca della nostra vita
nulla può nuocerci. Omelia di lunedì 3 agosto 2020 (XVIII sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Il miracolo continuato
La Divina Volontà è miracolo continuato perché in ogni
atto della creatura crea un atto Suo, la Sua Vita. Per cui la creatura
si trova sotto una pioggia di miracoli, poiché ne ha la sorgente. Vede
in sé pazienza invitta, amore incessante per Dio, preghiera continuata e
le sue stesse pene acquistano il valore delle pene di Gesù. Meditazione
sulla Divina Volontà, 1 agosto 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il cibo che sazia non si paga
Per apprezzare il miracolo dell'Eucaristia occorre
riscoprire la capacità di stupirsi di fronte alle continue
moltiplicazioni divine nel creato. L'affannosa ed esclusiva ricerca del
cibo che sazia il corpo e non l'anima lascia nel cuore vuoti immensi.
L'Eucaristia è il pane degli angeli che forma in noi la vita di Dio,
sfama la nostra fame di assoluto e ci educa a fare di noi un pane
spezzato per i fratelli. Omelia di domenica 2 agosto 2020 (XVIII dom A)
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il potere e il profeta
Il martirio di S. Giovanni battista è provocato
dall'uso ingiusto del potere, come prevaricazione su chi annuncia la
verità e non si sottomette alle logiche del mondo. Le strategie del
peccatore per piegare l'uomo di Dio sono diverse, ma se falliscono
l'odio può giungere alle estreme conseguenze. S. Alfonso Maria de'
Liguori, il grande dottore della Chiesa, consacrò la sua vita a Dio
proprio dopo aver sperimentato l'ingiusto uso del potere umano. Omelia
di sabato 1 agosto 2020 (XVII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Un dio come voglio io
Il profeta Geremia viene perseguitato perché annuncia la
Parola di Dio circa le conseguenze delle cattive azioni del popolo. I
compaesani di Gesù si scandalizzano di Lui, perché pieni di pregiudizi
nei Suoi riguardi. Cercare un Dio che sia a mia immagine e somiglianza è
il capovolgimento della realtà. Omelia di venerdì 31 luglio 2020 (XVII
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Come argilla nelle mani del vasaio
Il Signore chiede al suo popolo di starsi sereno e
fiducioso nelle Sue mani come argilla, disponibile a lasciarsi modellare
a Sua immagine. Coloro che saranno cresciuti nella vita di santità,
cibandosi di Dio e accogliendo la Sua Redenzione saranno salvati, gli
altri scartati. Il nuovo non annulla mai l'antico, ma cose nuove e cose
antiche vanno sempre insieme. Omelia di giovedì 30 luglio 2020 (XVII
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La carità che nasce dalla fede
S. Marta è nota per la sua carità accogliente fatta di
gesti concreti verso Gesù. La sua è autentica carità poiché sgorga da
una fede profonda nel Dio incarnato che si è fatto suo amico. Gesù è la
Risurrezione e la vita e S. Marta, proprio nel momento in cui la fede
viene messa alla prova, professa che Gesù è il Figlio di Dio che
ininterrottamente viene nel mondo a portarci la Vita. Omelia di
mercoledì 29 luglio 2020 (mem. S. Marta) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Affogati da incessanti "ti amo" di Dio
Il Volere Divino ha il potere di rendere infinito,
eterno e immenso tutto ciò che in Esso entra. L'anima scopre i continui
ti amo di Dio in tutte le cose create ed anche in sé stessa. Tuttavia i
suoi ti amo sono scarsi e limitati. Dio chiede il ricambio d'amore della
sua cara creatura. Meditazione sulla Divina Volontà, Lucera 11 luglio
2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Regno di Dio cresce in virtù del Volere Divino
Come la terra non produce da sola la pianta e il frutto,
né la farina il pane, così il Regno di Dio crescerà, germoglierà e
diverrà cibo gustoso se l'uomo accoglierà il granellino di senape e il
lievito del Volere Divino. È la forza divina che fa nascere e crescere
Dio nelle anime. Con pazienza e perseveranza il Regno si farà strada nel
mondo. Quanti ostinatamente non accoglieranno la Parola del Regno il
Signore li farà marcire come la cintura del profeta Geremia. Omelia di
lunedì 27 luglio 2020 (XVII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Disposti a tutto pur di ottenere il Regno
Siamo predestinati ad essere conformi a Gesù. Il dono
della Sapienza ci aiuta a discernere ciò che viene da Dio e a
riconoscere il Regno nascosto, per il quale dobbiamo essere disposti a
rinunciare a qualunque cosa, in particolare a l'unica cosa che è nostra,
l'umana volontà, pur di ottenere il tesoro e la perla preziosa. Con
l'operato nella Divina Volontà stendiamo reti di luce per raccogliere
l'umanità dispersa. Le cose nuove e antiche che escono dal tesoro.
Omelia di domenica 26 luglio 2020 (XVII dom A) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La fine della vita della propria volontà
L'anima che vive nella Divina Volontà è necessario che
stia in Essa con fiducia, operando insieme a Gesù da padrona. L'esempio
dell'albero innestato. Potrà dire che la sua vita è finita per la vera e
reale sacramentale trasformazione. Il lavoro di Gesù nell'anima e la
necessaria corrispondenza per poter produrre frutti pingui. Meditazione
sulla Divina Volontà, Lucera 11 luglio 2020 - don Pierpaolo
Maria |
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Il cammino di San Giacomo
I santi apostoli Giacomo e Giovanni, per mezzo della
loro madre, chiedono a Gesù posti di onore nel Suo Regno. Non si tratta
di chiedere per sé ma per Lui, affinché Egli sieda al primo posto nel
nostro cuore. I due fratelli, passando dalla partecipazione alla
Passione di Gesù, hanno camminato nella vita spirituale fino alla vetta
della santità ordinaria. S. Giacomo il primo apostolo martire, s.
Giovanni cedendo sempre il posto d'onore a s. Pietro. Anche noi, in
cammino nella Divina Volontà, accogliamo sempre più Gesù in noi come Re
e Signore di tutto, per giungere alle vetta della santità divina. Omelia
di sabato 25 luglio 2020 (festa di S. Giacomo ap.) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La Parola del Regno seminata in noi
Il vivere nella Volontà di Dio è un cammino di ritorno
dell'uomo a Dio, perché ritorni Lui a regnare sul trono del nostro
cuore. Gesù spiega la parabola del seminatore solo ai più intimi, perché
in essi trova cuori disponibili ad ascoltare. La Parola del Regno viene
seminata con larghezza, ma l'accoglienza di Essa nei cuori è
condizionata da quanto faremo retrocedere l'umana volontà, pietruzza che
impedisce ogni bene. Omelia di venerdì 24 luglio 2020 (XVI sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La santità sta nel vivere in Gesù
S. Brigida è stata moglie, madre, pellegrina, religiosa,
fondatrice di congregazione. Sempre e in tutto ha operato restando
intimamente unità a Gesù, come i tralci alla vite. La santità sta nel
far scorrere la vita di Gesù in noi e nel rimanere nel Suo amore, nella
Sua Grazia. Accettare di essere lavorati da Dio, crocifissi insieme a
Gesù, senza ricercare cose grandi, significa lasciare che sia Dio ad
operare in noi. I frutti non mancheranno, anche se non sempre sono
visibili o se apparentemente la vita è costellata da insuccessi. Omelia
di giovedì 23 luglio 2020 (festa di S. Brigida) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La posseduta dall'amore del Cristo
Le tre Marie dei Vangeli secondo l'iconografia e un
filone mistico coincidono. S. Maria Maddalena si è lasciata possedere
dall'amore di Gesù, per essere tutto Suo e vivere di Lui che fa nuove
tutte le cose. La credibilità della sua testimonianza sulla Risurrezione
del Cristo si fonda sul suo ardente amore e la fede sincera. Anche
quando non riconosciamo il Risorto accanto a noi, Lui è sempre presente.
Omelia di mercoledì 22 Luglio 2020 (festa di S. Maria Maddalena) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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I peccati della vita passata
Il profeta Michea rivolge a Dio una preghiera fiduciosa,
in cui annuncia la vittoria di Dio sui peccati. Egli li calpesterà e li
getterà lontano da noi nell'abisso del mare. I peccati cancellati quanto
alla colpa ci insegnano ad essere più prudenti e umili, ma è opportuno
non pensarci troppo per non correre né il rischio di restare
intrappolati nei sensi di colpa né di riaccendere l'attaccamento malsano
ad essi. Omelia di martedì 21 luglio 2020 (XVI sett) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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È giusto chiedere a Dio dei segni?
I farisei pretendono un segno da Gesù, ma la loro
durezza di cuore non sarà certamente rotta da un segno se non concorre
la volontà personale di aprirsi a Dio. La richiesta di segni nel
Vangeli, gli effetti e le condizioni per chiederli. Così come Maria
Vergine e Madre è il segno di Dio, anche noi siamo chiamati ad essere
segno dell'amore di Dio verso i fratelli. Omelia di lunedì 20 luglio
2020 (XVI sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La stretta unione che dobbiamo avere con Gesù
La SS. Vergine quando incontrò Gesù caricato della croce
fece un atto di adorazione profondissimo e semplicissimo. Si infuse in
Gesù per sperdere Sé stessa in Lui e operare con Lui. La stretta unione
con Gesù va tenuta sempre, sempre, in modo che la vita dell'operato
della creatura sia preso dall'interno di Gesù. L'anima diventa la scorza
di Gesù, il Quale resta moltiplicato nelle operazioni divine di queste
anime. Meditazione sulla Divina Volontà, Lucera 10 luglio 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Regno di Dio cresce dentro e intorno a noi
La parabola del granellino di senape è l'immagine del
Regno di Dio venuto nel mondo nella persona di Gesù, cresciuto e
divenuto un grande albero, la Chiesa. Tra i rami e il tronco scorre
un'unica vita, sono un unico albero. L'immagine del lievito nella farina
indica il compito di ogni figlio del Regno di elevare a Dio le realtà
terrene, perché il Regno si estenda in noi e fuori di noi. Omelia di
domenica 19 luglio 2020 (XVI dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Il maligno semina il male mentre tutti dormono
La parabola della zizzania nel campo ci ricorda che il
male viene sempre dal maligno, il quale semina sia dentro che fuori
della Chiesa. I figli del Regno devono vigilare affinché la zizzania non
entri in loro. Alla fine il male è gli operatori del male saranno
bruciati, perché il Regno di Dio si stabilisca sulla terra in tutta la
sua pienezza e purezza. In quel giorno sorgerà una nuova santità tutta
divina, poiché i figli del Regno spenderanno come il sole. Omelia di
sabato 18 luglio 2020 (XVI Dom A) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il legalismo e il liberismo: due estremi da evitare
Il re buono Ezechia è in fin di vita. La preghiera
fiduciosa e le lacrime di struggimento ottengono da Dio il prolungamento
della sua vita e la protezione per Gerusalemme. Dio ascolta sempre la
preghiera degli uomini pii e le esaudisce secondo il loro maggior bene.
I discepoli di Gesù raccolgono spighe di sabato. Hanno fame. I farisei
accusano Gesù di violare la legge del sabato. Il Maestro spiega che per
ciò che non è intrinsecamente cattivo il caso di necessità è una
circostanza esimente. La Legge di Dio, comunque, va osservata sempre,
senza però mai cadere negli estremismi. Omelia di venerdì 17 luglio 2020
(XV sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Le gioie nascoste nelle verità sul Divin Volere
Il valore di ogni singola verità sul vivere nel Divin
Volere. La felicità nascosta in ogni verità. In Cielo si possiede
gloria, beatitudini e gioie per quante verità si sono conosciute in
terra. Segno che si ama solo Gesù. In che modo è unito a Lui chi Lo ama.
Meditazione sulla Divina Volontà, 15 luglio 2020 – don Pierpaolo Maria
Cilla |
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I fratelli e le madri di Gesù
La festa della B. V. Maria del monte Carmelo affonda le
sue radici nella vicenda del profeta Elia. San Simone stock ricevette
l'abitino durante un'apparizione della Vergine. Maria ci riveste di Lei
per essere solo di Gesù e guidarci a Lui che è la santa montagna. Se
facciamo scorrere la vita di Maria in noi, ovvero la Divina Volontà,
anche noi diventeremo così intimi di Gesù da poterlo concepire nel
nostro cuore e chiamarci ed essere realmente madri e fratelli di Dio.
Omelia di giovedì 16 luglio 2020 (B. V. Del monte Carmelo) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Dio è semplice e si rivela ai semplici
Il Signore si è servito dell'Assiria per purificare il
Suo popolo, ma il bastone non può rivoltarsi contro chi lo impugna. Il
Signore ha scelto i piccoli per rivelarsi, perché i sapienti di questo
mondo, con i loro ragionamenti contorti, non sono disposti a restare al
proprio posto di discepoli, ma vogliono ergersi a maestri, perfino di
Dio, modificando la Verità, che è semplice, per compiacere il mondo,
anziché portare il mondo a Dio. L'esempio di s. Bonaventura. Omelia di
mercoledì 15 luglio 2020 (XV sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Guai a chi non si converte
Il Signore ci ricolma di amore e di doni per attirarci a
Sé e per aprire il nostro cuore alla conversione, ovvero al
riconoscimento e all'accoglienza di Dio come il Signore della nostra
vita. Il segno dell'autentica conversione è lo spirito di penitenza
sincera, il frutto la salvezza. Chi confida nel Signore non vacillerà
mai. Omelia di martedì 14 luglio 2020 (XV sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Miti, umili e....combattenti!
Gesù ha detto di non essere venuto a portare pace ma
spada. La religione cristiana non è un mezzo per stordire l'uomo ma per
dargli la ragione per cui vivere e combattere. La spada indica la
fortezza con cui affrontare le sfide contro il potere del male. Indica
anche la Parola di Dio che in noi, oltre che fuori di noi, deve separare
e tagliare. Inoltre Maria Rosa Mistica, il fiore più bello, è dotato di
spine che come spade impediscono a chicchessia di violare la purezza e
santità del Suo animo. Omelia di lunedì 13 luglio 2020 (XV sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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I misteri del Regno
Tutto ciò che esce da Dio non Gli ritorna se non dopo
aver operato secondo la Sua Volontà. Così è per l'opera della Creazione
che geme e soffre perché deve partorire il Fiat nella rivelazione dei
figli di Dio. Gesù rivela agli Apostoli alcune conoscenze sul Regno.
Dalle conoscenze dipenderà il possesso del Regno. La parabola del buon
seminatore. Omelia di domenica 12 luglio 2020 (XV Dom. A) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Nulla anteporre a Gesù
Il ruolo dei monaci benedettini nella costruzione
dell'Europa. La regola di S. Benedetto e il valore anche per chi non è
monaco. L'innesto del tralcio nella vite, la fusione con la vita di
Gesù. Per chi avrà lasciato ogni cosa per il Signore, consegnando la sua
umana volontà a Gesù, avrà la capacità di giudicare, ossia di valutare
le cose per quello che sono e si vedrà centuplicato ciò che per amore ha
lasciato. Omelia di sabato 11 luglio 2020 (S. Benedetto) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Come pecore in mezzo ai lupi
Il profeta Osea esorta il popolo a tornare indietro,
verso Dio. Non c'è salvezza, se non in Gesù. Le opere umane non sono il
nostro Dio. I lupi non stanno solo fuori di noi, ma anche dentro.
Prudenza e semplicità. Guardarsi non solo dagli uomini ma anche
dall'umano. Il valore della perseveranza. Omelia di venerdì 10 luglio
2020 (XIV sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Non mandare via Gesù dopo la Comunione
La tenerezza di Dio verso il Suo popolo è espresso dal
Libro del profeta Osea in termini molto eloquenti. Lasciarsi amare da
Dio è l'inizio della conversione. Gesù invia gli apostoli in missione
solo dopo che sono stati con Lui e hanno conosciuto almeno un pò del Suo
amore. Porteranno la pace: pace tra Dio e gli uomini e degli uomini tra
loro. Gratuitamente hanno ricevuto da Dio, gratuitamente daranno ciò che
hanno ricevuto. In particolare nell'Eucaristia riceviamo tutto Gesù, per
trasformarci in Lui e portare Lui, principe della Pace, ai fratelli.
L'esempio di S. Veronica Giuliani. Omelia di Giovedì 9 luglio 2020 (XIV
sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il potere di liberare e guarire
Gesù trasmette ai 12 apostoli i suoi stessi poteri
divini di salvare le anime, liberandole e guarendole. Oggi, oltre che
dal peccato, la liberazione più urgente è da sé stessi, dalla dittatura
dell'individualismo e relativismo, mentre la malattia più diffusa è la
cecità del cuore che non ci fa vedere Dio. Gesù manda gli apostoli prima
di tutto non ai lontani, ma ai vicini che si sono allontanati. Omelia di
mercoledì 8 luglio 2020 (XIV sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Veri e falsi pastori
Il demonio rende muti, ossia incapaci di relazione con
Dio e i fratelli. La vera pace è frutto della giustizia e della grazia,
non degli accordi umani. I farisei sono muti nel cuore, ostinati a
negare la Verità su Gesù, il quale, percorrendo le città, si duole per
le tante pecore senza pastore. Chiede di pregare il Padre perché mandi
operai nella Sua messe. La scarsità dei pastori non è solo numerica. La
possibilità che vengano ordinati sacri ministri che il Signore non ha
scelto è reale. Omelia di martedì 7 luglio 2020 (XIV sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La fisicità e sponsalità nella vita spirituale
L'episodio della risurrezione della figlia del capo
della sinagoga si discosta da quella della guarigione del servo del
centurione romano. Gesù entra in casa, si avvicina alla fanciulla, la
tocca e la prende per mano, la alza. Anche l'emorroissa cerca il tocco
di Gesù ed Egli poi la cerca con lo sguardo. L'importanza della fisicità
nella vita spirituale e la sua dimensione nuziale. Il martirio di S.
Maria Goretti è l'atto supremo di amore per l'Amato suo sposo vivente in
lei. Omelia di lunedì 6 luglio 2020 (XIV sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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I piccoli sono i veri grandi
Gesù loda il Padre perché i misteri del Regno vengono
svelati solo ai piccoli. Essi sono coloro che hanno mente e cuore liberi
per aderire alla Verità e conoscere l'amore divino. I piccoli del
Vangelo, come bambini, non si danno nessun pensiero se non quello di non
perdere mai di vista il Padre e la Madre. Le loro fatiche le portano nel
Cuore di Dio, dove trovano sempre conforto e ristoro. Sono simili a
Gesù, hanno il cuore mite e umile. Il loro giogo non è la mentalità
corrente che opprime e degrada, ma la Volontà di Dio che rende liberi e
felici, pienamente realizzati. Omelia di domenica 5 luglio 2020 (XV dom
A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il digiuno che piace al Signore
I discepoli di Giovanni e i farisei digiunano per sé
stessi, unicamente come pratica ascetica. I discepoli di Gesù, invece,
non digiunano perché lo Sposo è alle nozze. Quando sarà loro tolto
digiuneranno, unendo il loro sacrificio al Perfetto Sacrificio dello
Sposo. Il Vangelo non è un pezzo di stoffa da appiccicare su un vestito
vecchio. Esso è vino nuovo, vita nuova, vita vissuta in Gesù e per Gesù
che ha bisogno di otri nuovi, mentalità e cuore rinnovati, per poter
essere accolta. Il Cuore Immacolato di Maria rinnoverà la Chiesa e il
mondo. Omelia di sabato 4 luglio 2020 (XIII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Per imparare a credere bisogna iniziare a credere
S. Tommaso apostolo non era presente con gli altri
apostoli quando Gesù Risorto è apparso in mezzo a loro il giorno di
Pasqua. È importante farsi trovare agli appuntamenti che il Signore
prepara per noi nei vari eventi della vita. Gesù, apparso nuovamente,
gli chiede di toccare le Sue piaghe e di imparare a credere iniziando a
credere. La professione di fede dell'apostolo ripara la sua incredulità
all'annuncio pasquale datogli dai suoi compagni. Omelia di venerdì 3
luglio 2020 (S. Tommaso apostolo) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Maria Ss. della Grazia e delle Grazie
La Vergine Maria è madre e mediatrice di Grazia. Questa
è la vita divina nell'anima, il dono spirituale di Dio che ci rende
giusti davanti a Lui. Oltre alla Grazia santificante vi è la Grazia
sacramentale, quella specifica di ogni sacramento e le Grazie attuali,
quegli aiuti all'intelletto e volontà per scegliere e aderire al bene.
In ultimo le grazie materiali di un Dio tutto provvidenza. Oggi, però,
l'ordine delle Grazie è stato capovolto quanto a considerazione da parte
degli uomini. La Grazia santificante viene sempre prima, quanto a
importanza e necessità, di quelle attuali. Omelia di giovedì 2 luglio
2020 (Maria Ss. delle Grazie) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il tormento del peccato
Gesù libera due indemoniati, immagine visibile del
tormento interiore che dà il peccato. In Gesù, invece, tutto è pace. I
mandriani e tutta la città, visto quanto accaduto e la perdita economica
per la morte dei porci, chiedono a Gesù di andarsene. L'uomo non è
disponibile a prendere qualcosa per guadagnare il Tutto. Omelia di
mercoledì 1 luglio 2020 (XIII sett.) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Poca fede e tanta paura
Gli apostoli sulla barca tremano al sopraggiungere delle
onde, mentre Gesù sembra essere assente. In realtà Dio sembra
disinteressarsi dell'uomo per suscitare in noi la fede nella Sua
onnipotenza salvifica. Il Divin Maestro li rimprovera chiamandoli "gente
di poca fede". Non è Dio che si nasconde, ma è l'uomo che fin da Adamo
decaduto si nasconde da Dio perché ha paura. La paura è inversamente
proporzionale alla fede. Più cresce la fede più diminuisce la paura.
Omelia di martedì 30 giugno 2020 (XIII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Pietro, Paolo e la Chiesa Cattolica oggi
La fede professata da S. Pietro è di origine divina. Se
ci allontaniamo dalla fede insegnata dalla Chiesa cattolica costruiremo
una religione solo umana e quindi falsa. S. Pietro è la pietra su cui la
Chiesa è stata costruita. Intaccare o oscurare il papato significa
mettere a repentaglio tutta la Chiesa di Cristo. S. Paolo è stato
ribaltato da Gesù, da persecutore a evangelizzare. Ha consumato se
stesso per il Vangelo. La situazione odierna della evangelizzazione. Le
potenze degli inferi non prevarranno, come a S. Pietro il Signore è
sempre pronto a mandare il Suo angelo a liberare la Chiesa. Il potere
delle chiavi. Omelia di lunedì 29 giugno 2020 (SS. Pietro e Paolo) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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L'amore per Gesù sarà sempre ricompensato
Gesù ci chiede di non anteporre nulla all'amore per Lui.
Nel Battesimo è iniziata in noi una vita nuova, in cui tutto deve essere
animato dallo Spirito dell'Amore. Il Signore non si lascia mai vincere
in generosità, per cui ogni atto di amore, esterno o interno, sarà
sempre ricompensato. Terza Omelia di domenica 28 giugno 2020 (XIII dom
A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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L'amore per Gesù è incondizionato, illimitato e fecondo
Chi non porta la sua croce e non va dietro Gesù non è
degno di Lui. È nel sacrificio che si misura il valore e l'autenticità
dell'amore. Il Signore ci ha amati per primo, e chiede il ricambio di un
amore senza condizioni, fino al sacrificio più estremo. La vita ci è
stata donata per poterne fare un dono. Gesù ci chiede di amarlo in
maniera totale, fino a perdere tutta la vita per Lui. Se l'amore per
Gesù è vero, sarà certamente anche fecondo di opere di carità verso i
fratelli, che vanno accolti sempre con tenerezza e amore. Seconda Omelia
di domenica 28 giugno 2020 (XIII dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla
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L'amore per Gesù è unico, fedele e indissolubile
Gesù insegna ai Suoi apostoli che chi ama i propri cari
più di Lui non è degno di Lui. L'amore autentico per Gesù si
caratterizza per l'unicità: niente e nessuno può essere amato come Lui;
la fedeltà: pronti anche a dare la vita pur di non tradirlo;
l'indissolubilità: per mezzo della fede siamo legati per sempre con Lui.
Omelia di sabato 27 giugno 2020 (XIII dom A) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Signore, se vuoi, puoi guarirmi
Un lebbroso crede fermamente nella onnipotenza della
Divina Volontà. In umile preghiera supplica di essere purificato. Gesù
lo vuole, lo esterna con la parola e lo realizza col tocco della sua
mano. Egli continua nella Chiesa la Sua opera di guarigione da ogni
genere di malattia, dal peccato innanzitutto e dalle altre malattie. La
Sua opera si compie in modo eminente nei sacramenti. Egli sempre ci
guarisce, ma ha bisogno che noi prendiamo consapevolezza del nostro
male, lo disprezziamo con tutte le forze e combattiamo aiutati dalla
Grazia per non ricadere più nel peccato. Omelia di venerdì 26 giugno
2020 (XII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Servono fatti, non parole
Gerusalemme è conquistata da Nabucodonosor che deporta a
Babilonia il re e quasi tutto il popolo di Giudea. Il motivo è l'empietà
del re, il quale ha fatto ciò che è male agli occhi del Signore. Gesù ci
ricorda che non sono le parole che ci salvano, ma la fede che opera
nella carità. La Volontà di Dio si deve fare sempre, anzi come una casa
costruita sulla roccia occorre radicarsi su di essa. Omelia di giovedì
25 giugno 2020 (XII sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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È tempo di risvegliare la profezia
La nascita di S. Giovanni Battista è un inno al prodigio
divino di una vita nascente che porta in sé una missione da compiere. Il
Battista gioì nel grembo materno all'arrivo di Maria e Gesù. Molti oggi
nel grembo urlano per un dolore mortale. Il precursore ha preparato i
cuori ad accogliere il Messia, esortando al santo timor di Dio. Ogni
battezzato è partecipe della missione profetica del Cristo, quella cioè
indicare al mondo la via della salvezza, pronti ad andare anche
controcorrente, come ci testimonia l'episodio dell'imposizione del nome
di Giovanni. Dio esalta gli umili, ha esaltato ciò che il mondo odierno
disprezza: l'anzianità di Elisabetta e la verginità di Maria. Omelia di
mercoledì 24 giugno 2020 (Solennità di S. Giovanni Battista) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La salvezza è per tutti, ma non tutti si salvano
Il re d'Assiria minaccia il re di Gerusalemme, il quale,
da uomo pio, si rivolge al Signore perché intervenga Lui. L'aiuto di Dio
non si fa attendere, perché il Signore difende il "resto" d'Israele.
Gesù ci insegna a non profanare le cose sacre, ma a usare dei beni
divini con prudenza. La porta del cielo è stretta e sono pochi coloro
che percorrono la via angusta della rinuncia e della croce per potervi
entrare. La via per l'inferno è spaziosa e la porta ampia e molti la
seguono. La regola d'oro delle relazioni fraterne: quanto vogliamo che
gli uomini facciano a noi, anche noi facciamolo a loro. Omelia di
martedì 23 giugno 2020 (XII sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il giudizio spetta solo a Dio
Il re d'Assiria ha devastato la Samaria. Dio non è mai
causa del male, ma se lo permette è perché ci convertiamo e così abbiamo
la salvezza. Il popolo di Israele, infatti, si era pervertito
disobbedendo a Dio e ai suoi profeti. Nel Vangelo Gesù insegna a non
giudicare, poiché le intenzioni del cuore le conosce solo Dio. Egli ci
chiede di lavorare innanzitutto su noi stessi, sostenuti dal Suo amore
misericordioso. Solo dopo aver sperimentato la nostra miseria potremo
aiutare il prossimo non col giudizio, ma con la correzione fatta in un
clima di amore, rispetto e profonda umiltà. Omelia di lunedì 22 giugno
2020 (XII sett A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Nulla avviene senza che Dio lo voglia
Il dono della Grazia supera abbondantemente la caduta di
Adamo. Nell'Eucaristia riceviamo non solo la Grazia ma l'autore della
Grazia, Gesù Cristo, il quale ci dona la forza per non temere niente e
nessuno, ma di essere sempre audaci testimoni del Vangelo, senza mai
vergognarsi di Lui. Noi valiamo tantissimo davanti a Dio e nulla avviene
nell'universo e nella nostra vita senza che Dio lo voglia. La Volontà di
Dio, per il nostro bene, permette anche il male, pur di farci crescere
nelle virtù e nell'amore. Per cui la fortezza nasce dalla certezza che
Dio tiene tutto sotto controllo, ci protegge e ci ama infinitamente.
Omelia di domenica 21 giugno 2020 (XII dom A) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Nel Cuore di Maria il Regno della Pace
"Il mio proprio regno fu nel cuore della mia Madre, e
questo perché il suo cuore non fu mai menomamente disturbato, tanto che
nel mare immenso della passione soffrì pene immense, il suo cuore fu
passato [d]a parte a parte dalla spada del dolore, ma non ricevette un
minimo alito di turbazione. Quindi essendo il mio regno, regno di pace,
perciò potetti in lei stendere il mio regno, senza ricevere nessun
ostacolo, e liberamente regnare". Meditazione sulla Divina Volontà (Vol.
2, novembre 4 1899) - don Pierpaolo Maria Cilla, 20 giugno
2020 |
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Non abbiate paura, mai!
La paura, sentimento umano sorto a causa del peccato
originale, è stato riscoperto in tempo di pandemia. Si è cercato di
eliminarlo facendo finta di eliminarne la causa: morte, malattie,
solitudine, persecuzioni, etc. In realtà solo Gesù Risorto ci libera
dalla paura. Di questa vittoria facciamo esperienza in ogni Eucaristia,
dove deponiamo le nostre angosce e riceviamo la Sua Forza e la Sua Vita.
Il Signore ci è accanto e ci difende, soprattutto quando siamo testimoni
del Suo Vangelo e per questo subiamo derisioni e persecuzioni. Il Cuore
Immacolato di Maria mai ha vacillato, sempre ricolmo di fede e di
speranza. Omelia di sabato 20 giugno 2020 (XI dom A) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Rifugiati nel Cuore di Gesù i pesi diventano leggeri
La festa del Ss. Cuore di Gesù è la celebrazione non
solo dei sentimenti, ma di tutto l'intimo di Gesù, della sua volontà,
delle sue intenzioni, del suo amore sconfinato. Il mondo ci ha insegnato
a cercare la felicità nell'amore proveniente dal benessere
psico-fisico-istintuale. Il risultato è una società precipitata nella
depressione che spinge molti persino al suicidio. La felicità sta
nell'accettare e confermare che noi e Dio siamo legati e senza di Lui
non possiamo nulla. Il suo giogo è dolce e leggero, il suo Cuore è
rifugio e conforto per tutti coloro che cercano l'amore vero, quello
divino e per sempre. Oggi è la giornata di preghiera per la
santificazione sacerdotale. Omelia di venerdì 19 giugno 2020 (Solennità
del SS. Cuore di Gesù) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Padre Nostro nella luce della Volontà Divina
Nella prima lettura i profeti Elia ed Eliseo vengono
lodati, così come lo saranno tutti coloro che avranno fatto sempre la
Volontà di Dio. Nel Vangelo Gesù raccomanda di non sprecare parole nella
preghiera. La preghiera, più che parole, è un susseguirsi incessante di
atti interni nel Volere del Padre. Insegna, così, il Padre nostro nel
quale tutte le richieste non sono altro che una accorata invocazione
della Divina Volontà e una supplica intensa perché siamo liberati dalla
tirannia della volontà umana e diabolica. Omelia di giovedì 18 giugno
2020 (XI sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Una vita ordinata a Dio
Eliseo succede ad Elia nel ministero profetico.
L'importanza dell'umiltà e dello spirito di servizio nell'avvicendamento
delle persone. Eliseo chiede due terzi dello spirito di Elia, perché sia
solo Dio a muovere il Suo essere. Egli desidera operare in ordine a Dio.
Anche nel Vangelo Gesù parlando dell'elemosina, della preghiera e del
digiuno, ricorda come tutto deve essere ordinato in Dio che vede e
ricompensa nel segreto, fuggendo ogni intenzione disordinate che cerca
la stima e la gloria umana. Omelia di mercoledì 17 giugno 2020 (XI sett)
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il pentimento sincero e l'amore universale
Dio manda Elia ad annunciare al re e alla regina iniqui
una sciagura per i gravi peccati commessi. Il re si pente e inizia a
fare penitenza. La giustizia di Dio se accolta dispone l'animo a
ricevere la sua misericordia. Dio lo risparmierà dai castighi
conseguenti al peccato. Nel vangelo Gesù esorta a non amare e vivere
come i pagani, i quali amano, salutano, fanno del bene solo a coloro da
cui ricevono altrettanto. L'amore cristiano è divino, cioè perfetto e
universale, sia negli atti esterni che interni, in un continuo
allargarsi e stendersi in ogni creatura per amarli e amare per loro.
Omelia di martedì 16 giugno 2020 (XI sett) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Il malvagio vuole sempre prendere e non trova mai pace
L'episodio della vigna di Nabot desiderata e carpita dal
re Acab attraverso l'uccisione del proprietario, è sintomatico della
insaziabile bramosia e avidità del cuore malvagio che mai trova pace,
nemmeno quando ha ottenuto ciò che desiderava. Gesù nel vangelo archivia
la legge del taglione secondo cui al male si risponde col male nella
stessa misura e modalità. Il giusto non vuole nulla che non sia Dio. Il
suo cuore è sempre orientato a dare più che a ricevere. Omelia di lunedì
15 giugno 2020 (XI sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La Sequenza del Corpus Domini, sintesi della dottrina eucaristica
Il senso della solennità del Corpus Domini è racchiusa
nello stupendo inno che viene cantato prima del Vangelo odierno. Si dice
che all'Eucaristia devono essere tributati inni e lodi, ma sarà sempre
insufficiente per così grande mistero d'Amore. Il vecchio patto cede il
posto al nuovo e nel rito della cena pasquale Cristo consegna sé stesso
agli Apostoli. In ogni particella consacrata e in ogni specie è presente
tutto Cristo, che mai può essere diviso. A fare la comunione vanno i
buoni e i malvagi, ma diverso è l'esito: vita ai primi, morte ai
secondi. Vero cibo non deve essere gettato, è pane vivo, pane degli
angeli, che ci nutre in questa terra come saremo nutriti eternamente.
Solo nell'Eucaristia possiamo comprendere cosa sia veramente l'Amore. Il
resto è solo vanità. Omelia di domenica 14 giugno 2020 (Solennità del
Corpus Domini) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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S. Antonio di Padova: dire e vivere nella Verità
La vocazione di Eliseo è un lasciarsi afferrare di Dio
nella quotidianità della vita. La sua risposta è immediata e il
ringraziamento atti di carità verso i poveri. Il Signore ci ammonisce a
non giudicare, per non chiamare invano Dio a testimone delle nostre
parole, poiché per chi vive nella verità e di verità il suo parlare è
sobrio e autentico e tutti devono sapere che dice sempre la verità.
Spesso, però, non è necessario parlare, il di più del necessario e di
ciò che è vero viene sempre dal maligno. L'esempio di s. Antonio. Omelia
di sabato 13 giugno 2020 (X sett) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Casti a tutti i costi
Gesù parla molto chiaro sul tema della fedeltà
matrimoniale e della purezza. È nel cuore, ossia nei desideri, nella
mente e nella volontà che si commettono i peccati, non solo all'esterno.
Senza essere drastici nel combattimento spirituale in questa materia è
impossibile uscirne da santi. La Sua Grazia, però, è indispensabile. La
nobiltà e bellezza della virtù della castità, via stretta ma
floridissima di gioia, libertà e amore. Omelia di venerdì 12 giugno 2020
(X sett) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Evangelizzare sì, ma come?
S. Barnaba, evangelizzatore dei pagani, compagno del
primo viaggio missionario di s. Paolo, era un uomo pieno di fede e di
Spirito Santo. Perché i cuori si dispongano alla conversione
l'evangelizzatore deve prima di tutto pregare e fare penitenza. A tempo
opportuno parlare, annunciando il vangelo, ma sempre deve amare, perché
solo con l'amore le anime fanno esperienza viva e vicina di chi è Dio.
Omelia di giovedì 11 giugno 2020 (S. Barnaba) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La Legge di Dio non si può abolire né modificare
Gesù dice che Lui non è venuto per abolire i 10
comandamenti e gli insegnamenti dei profeti, ma per portare tutto a
pieno compimento. La Verità non può essere mai cambiata. Le leggi
ecclesiastiche si. Gesù afferma che la differenza tra una grande e una
piccola santità si gioca sull'osservanza dei precetti minimi. Il vero
Dio, al tempo di Elia, non ha mancato di affermare la Sua Signoria.
Preghiamo perché anche oggi trionfi, per mezzo di Maria, la Sua Volontà.
Omelia di mercoledì 10 giugno 2020 (X Sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il cristiano che non è sale e luce del mondo è inutile
Essere sale del mondo significa portare il senso gustoso
alle cose del mondo, ovvero che tutto è ordinato a Dio. Essere la luce
del mondo significa portare a tutti la verità di Cristo, iscritta nella
natura delle cose, nel cuore dell'uomo e soprattutto nel Vangelo. Venire
meno a questa missione, dissolvendo la verità nel pensiero unico
dominante, è un atto di grande tradimento. Il cristiano che è la
fotocopia del mondo serve solo ad essere gettato via e calpestato. Come
ad Elia, il Signore non farà mancare a nessuno il suo aiuto. Omelia di
martedì 9 giugno 2020 (X sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La beatitudine nascosta nel cuore
Gesù indica una felicità non esteriore ma interiore che
deriva dal vivere in comunione con Lui. Ciò comporta un rovesciamento
delle logiche umane, perché la vera felicità è nella via indicata da
Gesù. L'inizio del ciclo di Elia è segnato da un castigo per il popolo
infedele, ma per il profeta giusto ad oriente è riservato rifugio,
acqua, pane e carne, simboli di Cristo, della Sua grazia e
dell'Eucaristia. Omelia di lunedì 8 giugno 2020 (X sett) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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La SS. Trinità è origine e meta dell'uomo
Dio non ha rivelato che esiste, cosa ovvia, ma chi è
dentro sé stesso: una circolarità di amore tra tre divine Persone che
formano un unico Dio. Egli si svela per farsi possedere, per mezzo della
fede, raggiungere per mezzo della speranza, amare per mezzo della
carità. Siamo stati creati a Sua immagine, perché da Lui provenivano,
verso di Lui andiamo e in Lui ci muoviamo ed esistiamo. Omelia di
domenica 7 giugno 2020 (Solennità della SS. TRINITÀ) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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La Divina Volontà sradica il male dall'anima
L'anima che vive nella Divina Volontà ha la virtù di
bandire da sé il male e le cattive passioni, conseguenze del peccato
originale. L'esempio delle piante e delle tenebre. L'anima, però, deve
restare sempre nella Volontà di Dio, perché quando esce sarà esposta
nuovamente a tutti i mali. Per ogni atto divino che fa tanti diritti
divini acquista, e la vita divina cresce in lei. Il male non potrà
resistere a tanta santità. Meditazione sulla Divina Volontà (Vol. 31
gennaio 6 1933) - don Pierpaolo Maria Cilla, 6 giugno
2020 |
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Dio gradisce le opere nascoste
S. Paolo esorta il suo discepolo ad esortare alla
conversione. Un giorno non si sopporterà più la sana dottrina. Gesù
previene gli apostoli da una vita che mette il proprio io al centro di
tutto, come gli scribi sempre alla ricerca di umane soddisfazioni. Il
Signore, invece, loda una povera vedova che nel nascondimento dona al
tempio tutto ciò che ha. Il suo nulla Dio lo moltiplica a bene di tutti.
Omelia di sabato 6 giugno 2020 (IX sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Le persecuzioni sono inevitabili
Gesù spiega come nelle Sacre Scritture si annunciava che
il Cristo sarebbe stato oltre che figlio di Davide, ossia uomo, anche
Signore, ossia Dio. Egli, Dio fatto uomo, chiama noi uomini a diventare
come Dio. Il vero uomo è colui che accetta di elevare la natura umana,
anziché abbassarla. Ma tutti coloro che voglio vivere in Cristo Gesù
subiranno persecuzioni, poiché il mondo odia ciò che non gli appartiene.
Prudenza e semplicità. Omelia di venerdì 5 giugno 2020 (IX sett) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Ascoltare, prima di amare
Il comandamento più grande, dice Gesù, è ascoltare e
amare Dio con tutto sé stessi e il prossimo come se stessi. L'ascolto è
previo, perché l'amore di Dio ci precede. Ascoltare i Suoi comandamenti
e ascoltare il Suo amore nascosto in ogni cosa è ciò che genera la
nostra risposta di amore. Mai scindere l'amore verso Dio da quello verso
il prossimo. Omelia di giovedì 4 giugno 2020 (IX sett.) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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I morti risorgeranno veramente
I sadducei tendono un'insidia a Gesù con i loro
ragionamenti per screditare la verità della Risurrezione dei morti. Il
Signore li ammonisce dicendo loro di essere in grave errore. La
Risurrezione dei corpi avverrà veramente e in Cielo non esisterà più il
matrimonio, se non quello con Dio. Il dovere dei Pastori di annunciare
tutte le verità di fede e il dovere dei fedeli di pregare e sostenere
gli annunciatori del Vangelo. Omelia di mercoledì 3 giugno 2020 (IX
sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Quando Cesare si mette contro Dio
S. Pietro ci esorta a crescere nella Grazia e nella
conoscenza di Cristo in attesa dei nuovi cieli e nuova terra in cui avrà
stabile dimora la giustizia. Gesù inaugura i tempi della distinzione tra
la sfera secolare e quella religiosa. Eppure siamo arrivati al punto che
il potere secolare calpestando la legge naturale e impedendo la libertà
di espressione si è messo contro Dio. Così non ci sarà né giustizia, né
libertà, né pace. Dare a Dio ciò che è di Dio spetta a tutti, anche agli
atei. Omelia di martedì 2 giugno 2020 (IX sett) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La Chiesa del primo piano
Se la Chiesa è nata a Pentecoste, essa è è stata
concepita sotto la Croce di Gesù, dove Maria l'ha accolta in grembo come
Madre. Essa nasce per soddisfare la sete di Gesù in croce, sete di
amore, sete della salvezza delle anime, mentre in cambio riceve spesso
solo aceto. Essa si alimenta alle sorgenti del Sacro Cuore di Gesù, con
la Parola e i Sacramenti. Essa, come alle origini, è chiamata a stare
sul piano rialzato, in perfetto equilibrio tra il Cielo e la terra.
Omelia di lunedì 1 giugno 2020 (memoria Maria Madre della Chiesa) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La Chiesa vive di Spirito Santo
Il dono del Padre è una Persona Divina che vuole regnare
in noi. Dare allo Spirito Santo piena cittadinanza nel nostro cuore
significa lasciarlo libero di agire. Oggi nasce la Chiesa, comunità di
santificati, inviati a continuare la stessa missione di Gesù. Lo Spirito
suscita la fede, l'amore, la forza e la vita divina nelle anime. La
Vergine Maria è il tempio vivo dello Spirito, che trabocca
incessantemente la divina rugiada su quanti si accostano a Lei. La
Chiesa sempre sia in uscita verso gli uomini e in entrata nel mistero di
Dio. Omelia della domenica di Pentecoste 31 maggio 2020 - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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I vangeli viventi che riempiranno la terra
S. Paolo è giunto a Roma. Nonostante il grave momento in
cui la sua vita è a rischio, lui non si trattiene dall'annunciare il
Vangelo. Gesù frena le domande di Pietro. Giovanni sarà il testimone
della Risurrezione per molti anni. Questi a conclusione del suo vangelo
dice che molte altre cose ha compiuto Gesù che se scritte il mondo non
basterebbe a contenerne i libri. Il mondo, però, riuscirà sempre a
contenere noi, i vangeli viventi. Omelia di sabato 30 maggio 2020 (VII
sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Dagli errori umani all'amore divino
L'itinerario liturgico-esistenziale iniziato con il
mercoledì delle ceneri ci ha fatti percorrere le tappe della storia
della nostra salvezza. Dalla condizione di peccatori alla vita nuova in
Gesù Risorto. S. Pietro per tre volte aveva rinnegato Gesù, ora per tre
volte ribadisce il suo amore, senza del quale nessuno può mettersi al
servizio delle pecorelle del Signore. Gesù, però, non cerca solo
benevolenza, Egli vuole amore divino dalle creature. Ecco la profezia
sul Volere divino: quando sarai vecchio un Altro di porterà dove tu non
vuoi. Omelia di venerdì 29 maggio 2020 (VII sett Pasqua) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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I tre grandi doni spirituali
S. Paolo agisce con santa astuzia quando è portato in
giudizio, suscitando una disputa tra gli astanti. Gesù lo vuole a Roma.
Il Signore nella grande preghiera prima della Passione prega il Padre
perché tutti noi siamo perfetti nell'unità. Chiede tre grandi doni per
tutti noi: la vita divina, la gloria divina e l'amore divino,
partecipati gratuitamente perché ritorniamo a essere perfetta immagine e
somiglianza di Dio Trinità. Omelia di giovedì 28 maggio 2020 (VII sett
Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La grazia più grande e il necessario sacrificio per averla
Il dono del Regno del Fiat supremo è la grazia più
grande che Dio possa fare in questi tempi. Il vero problema dell'uomo è
l'essere uscito dalla Divina Volontà, per vivere a sue spese. La Vergine
Maria ha legato la sua umana volontà al trono dell'Eterno, giurando di
non servirsi mai, nemmeno per un atto, della sua volontà, ma sempre di
Quella di Dio. Meditazione sulla Divina Volontà, 27 maggio 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Siano una cosa sola, consacrati nella verità
Gesù continua la grande preghiera prima della Sua
Passione. Chiede al Padre di custodire i Suoi discepoli in unità, ad
immagine dell'Unità Trinitaria. S. Paolo prepara i pastori della Chiesa
alle incursioni del Maligno. Infine, Gesù prega perché i Suoi siano
consacrati nella verità, cosicché gli odii del mondo non li allontanino
mai da Essa. Le leggi contrarie alla verità non sono leggi. Omelia di
mercoledì 27 maggio 2020 (VII sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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S. Filippo Neri, armonia tra vita attiva e contemplativa
S. Paolo, sospinto dallo Spirito Santo, mai si è tirato
indietro dal compiere la missione affidatagli da Gesù, quella di
predicare il Regno e la Volontà di Dio. Lo stesso Signore, all'inizio
della preghiera sacerdotale nell'ultima Cena, rende lode al Padre per
aver annunciato la vita eterna che consiste nel conoscere Lui. S.
Filippo Neri, la gioia, il genio, i doni mistici. La vita di preghiera
non è la negazione della missionarietà ma il presupposto essenziale.
Omelia di martedì 26 maggio 2020 (VII sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La forza e il coraggio che ci dona lo Spirito Santo
Gli apostoli dicono a Gesù di credere in Lui, ma il
Signore frena il loro entusiasmo. Presto la loro fede, messa alla prova,
vacillerà. S. Paolo incontra credenti in Gesù che non conoscevano lo
Spirito Santo. Imponendo loro le mani glielo dona. Lo Spirito è potenza
dall'alto nelle prove della fede e della vita. Dal mondo avremo
tribolazioni, ma Gesù ha vinto il mondo e continua a vincerlo in noi per
mezzo del Suo Spirito che ci fa dire: Gesù è il Signore. Omelia di
lunedì 25 maggio 2020 (VII sett. Pasqua) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Gesù ascende al Cielo e resta sulla terra
Con la nostra umanità, rinnovata dalla potenza della
Risurrezione, Gesù sale al Cielo per sedere nella gloria Signore del
cielo e della terra. Lassù ci sta preparando un posto e noi quaggiù
aneliamo a vivere per sempre con il nostro amatissimo Signore. Garante
dell'effusione perenne dello Spirito Santo invia tutti noi a portare il
Vangelo a tutti gli uomini. Continua a restare in mezzo a noi,
specialmente nell'Eucaristia. Le nuove disposizioni liturgiche vanno
accolte in piena obbedienza alla gerarchia e assoluta libertà di
coscienza. Chi desidera fare la S. Comunione segua le indicazioni
dell'autorità ecclesiastica, osservi le disposizioni spirituali
necessarie ed eviti il più possibile la dispersione dell'Eucaristia.
Omelia del 24 maggio 2020 (Solennità dell'Ascensione) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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La Divina Volontà rende l'anima piccola
La Divina Volontà rimpicciolisce così tanto le anime da
farle sentire il bisogno continuo della Sua vita. Vivono tutte a spese
della Divina Volontà. Cosa significa essere piccoli. Gesù ha girato
tutta la terra alla ricerca di un'anima piccola. La più piccola di tutte
era Luisa, la piccola figlia della Divina Volontà. vol. 12 marzo 23 1921
Meditazione sulla Divina Volontà, 23 maggio 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Quello che Gesù ha detto in maniera velata
Gesù dice che quello che verrà chiesto al Padre nel Suo
nome verrà concesso, ma fin ora nessuno di loro lo ha fatto. Poi dice
che queste cose le ha dette volutamente in maniera velata. Un giorno non
parlerà più in maniera velata e potremo pregare nel Suo nome. Cosa
significano tutte queste cose? In Maria Ss. la risposta. Omelia di
sabato 23 maggio 2020 (VI sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Uno sguardo lungimirante per dare senso al dolore
Gesù continua a istruire gli apostoli sul mistero del
Suo distacco da loro. La Pasqua è in grado di trasformare ogni dolore in
gioia duratura. Occorre però guardare oltre l'orizzonte del nostro
egoismo per scoprire il senso del nostro vivere e del nostro morire.
Gesù fa l'esempio del dolore della donna partoriente che tutto
dimenticata quando vede un bambino tra le braccia. Il Cielo è la nostra
meta imperitura. La fortezza di S. Paolo e S. Rita. Omelia di venerdì 22
maggio 2020 (VI sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Il distacco è solo per un po'
Gesù dice agli apostoli: "Ancora un poco e non mi
vedrete, un poco ancora e mi rivedrete". Li prepara al distacco da loro
per la morte di croce, ma anche per la gloriosa Ascensione. Il distacco
dal peccato e da ciò che ci allontana da Dio deve essere per sempre, il
resto è solo per un po'. Gesù, i nostri cari defunti, le rinunce
volontarie e sante, sono solo per un po'. L'esempio di S. Paolo. Omelia
di giovedì 21 maggio 2020 (VI sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Il paganesimo contemporaneo
S. Paolo è ad Atene. Presso l'Aereopago annuncia ai
greci l'unico Dio, quello vero che in Gesù è Risorto dai morti. Lo
deridono. Ancora oggi il paganesimo è dilagante, anche se spesso
subdolo. Lo Spirito della Verità ci rivelerà ogni cosa. Gesù ci ha
annunciato l'essenziale per essere salvi. Il Mistero di Dio è infinito.
Occorre predisporre i cuori ad accogliere il dono che Dio fa di sé
stesso. Omelia di mercoledì 20 maggio 2020 (VI sett Pasqua) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Ogni apparente assenza di Dio ci prepara a nuove grazie
I Ss. Paolo e Sila sono perseguitati, flagellati,
imprigionati, legati. Non si perdono d'animo ma lodano il Signore.
Fermano un carceriere che tenta il suicidio per aver visto i prigionieri
mirabilmente liberati. Si convertirà lui e tutta la sua famiglia. Gesù
annuncia la Sua salita al Padre, necessaria perché inviare lo Spirito
Santo. Il peccato, la giustizia e il giudizio saranno rivelati dallo
Spirito Santo. Omelia di martedì 19 maggio 2020 (VI sett Pasqua) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Lo Spirito tocca i cuori e rende forti nelle prove
Lo Spirito Santo è il protagonista principale
dell'azione missionaria di tutta la Chiesa. I frutti di conversione ci
saranno solo se è lo Spirito ad agire. Per questo va invocato, anche
nelle persecuzioni che i giusti e la Chiesa in genere immancabilmente
sono destinati a soffrire. Omelia di lunedì 18 maggio 2020 (VI sett.
Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La Divina Volontà è la santità delle santità
La santità del vivere nel Divin Volere è la santità non
ancora conosciuta che ci porta a scomparire per entrare nell'ambito
dell'Eterno. E' la stessa santità di Gesù e di Maria, che non cresce in
base alle occasioni che si presentano, ma ad ogni istante, ogniqualvolta
l'anima fa i suoi atti nella Divina Volontà. Nella vera santità le virtù
sono di ordine divino, non soggette ad infangarsi. Meditazione sulla
Divina Volontà, 15 maggio 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla con Debora
Vezzani |
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Una vita ripiena dello Spirito della Verità
Gesù promette il Paraclito, lo Spirito difensore e
consolatore. È lo Spirito Santo che ci guida alla Verità e ci spinge ad
annunciare e testimoniare la Verità a chiunque. Tutto sempre con
dolcezza e rispetto, ma le ragioni della Speranza che è in noi vanno
testimoniate. La fede vale più della vita. Omelia di domenica 17 maggio
2020 (VI sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Non ci sono né oppressioni, né mestizia, né timore nella Divina
Volontà
Tali sentimenti sono di chi si ostina a non entrare
nella Divina Volontà dove tutto è pace, gioia e attitudine continua. In
Essa c'è tanto da fare che l'anima non trova né tempo né luogo per
opprimersi. L'oppressione è mancanza di abbandono totale nelle braccia
di Gesù. Ciò gli impedisce di svolgere la Sua vita nell'anima.
Meditazione sulla Divina Volontà (Vol 31 settembre 25 1932) - 16 maggio
2020, don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Vangelo e la mondanità sono inconciliabili
Gesù ammonisce i discepoli di diffidare del mondo,
perché esso ama solo che che è suo, ma il Vangelo ha logiche
assolutamente contrarie a quelle del mondo. Questi mette al centro l'io,
il Vangelo Dio. Mai tentare di trovare un compromesso col mondo. Con
esso non si parla. Piuttosto con gli uomini imbevuti di mondanità
occorre sempre dialogare perché possano giungere alla conoscenza della
Verità e così avere la salvezza. Le persecuzioni sono inevitabili, senza
però né cercarle né goderne in sé stesse. Vivere di Volontà di Dio,
questo è il Vangelo. La vicenda di s. Paolo verso la Macedonia. Omelia
di sabato 16 maggio 2020 (V sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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L'amore cristiano è lo stesso amore di Gesù e di Maria
Gli apostoli, con le loro disposizioni, infondono
coraggio nei novelli cristiani giunti dal paganesimo. Non sono obbligati
alla legge mosaica se non in cose minime. Il giogo del Signore è
leggero. Il primato spetta sempre alla carità, il comandamento nuovo che
Gesù ci ha lasciato: amarsi a vicenda come lui ci ama, fino a dare la
vita. Lasciar vivere Gesù in noi e fuggire anche dalle piccole mancanze
di carità. Gesù ha fatto di noi Suoi amici. Omelia di venerdì 15 maggio
2020 (V sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Chi ha autorità nella Chiesa?
La decisione in merito a chi avrebbe dovuto prendere il
posto di Giuda nel Collegio apostolico spetta a Dio, il quale ha già
scelto. Pietro e l'assemblea devono solo pregare e comprendere la
Volontà Divina. A Capo della Chiesa vi è Gesù Cristo. Il Papa è Suo
vicario per la Chiesa universale, il vescovo lo è per quella
particolare. Sono loro che, avendo autorità, devono agire in conformità
alla volontà del Capo. Anche tutti gli altri fedeli devono sempre agire
in ascolto della chiamata del Signore. È errato applicare le categorie
statali alla Chiesa. Omelia di giovedì 14 maggio (S. Mattia apostolo) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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A Fatima la Madre ci prepara ai tempi nuovi
L'amore e le premure materne di Maria sono divine. Senza
di Lei non possiamo vivere. Lei è il cuore e il prototipo della Chiesa.
Gesù l'ha data a noi come Madre ai piedi della Croce. Maria a Fatima ci
chiama alla penitenza, alla preghiera e alla vigilanza. La Chiesa è
minacciata da tanti pericoli, ma la Madre ci prepara a nuovi cieli e
nuova terra, al trionfo del Suo Cuore Immacolato. Omelia di mercoledì 13
maggio 2020 (memoria della B. V. Maria di Fatima) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Dobbiamo entrare nel Regno di Dio attraverso molte tribolazioni
S. Paolo viene lapidato nella città dove aveva
annunziato il Vangelo. Quasi morto non si scoraggia, continua la sua
missione sapendo di dover attraversare tante fatiche. La pace che Gesù
ci dona è la nostra forza. Pace interiore che si diffonde nella vita
esteriore e che né il mondo né il principe del mondo può toglierci. Gesù
ama il Padre perché come Lui ha comandato così Egli agisce. Omelia di
martedì 12 maggio 2020 (V sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Chi può dire di amare veramente Gesù?
Il Signore lega l'amore a Lui con l'obbedienza ai Suoi
comandamenti, perché l'amore è svuotarsi di sé per far posto all'altro.
La virtù che opera questa liberazione dal proprio io è l'obbedienza. Il
Padre e il Figlio, allora, prenderanno posto nel cuore dell'anima
obbediente che non si sottomette agli idoli ma solo al Vero Dio. Lo
Spirito Santo accompagna sempre la Chiesa per insegnarle fedelmente la
Parola di Gesù da cui nessuno può dirsi esente. Omelia di lunedì 11
maggio 2020 (V sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il primato della dimensione verticale
Gesù prima di morire annuncia agli apostoli che sta per
salire al Padre per preparare un posto a tutti nella casa eterna del
Cielo. Lui è la via, la verità e la vita. Filippo chiede di vedere il
Padre, Gesù risponde che chi vede Lui vede il Padre. La dimensione
verticale ha sempre il primato, ma va vissuta armonicamente con quella
orizzontale. L'esempio degli apostoli e il richiamo alla elezione,
regalità e santità del popolo di Dio. Omelia di domenica 10 maggio 2020
(V Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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L'Imperatrice celeste nel Regno della Divina Volontà
Luisa girando negli atti della Creazione si sofferma nel
concepimento della Vergine Ss. che Gesù definisce il prodigio più grande
della Creazione. La Volontà Divina e la volontà umana di Maria si
soggiogarono a vicenda. La forza increata si riversò nella forza creata,
tanto che la forza della Vergine imperava su tutti, persino sul suo
Creatore. Il suo amore era tanto che più che aria si faceva respirare da
tutti. La Bellezza divina la investì tanto da farsi amare da tutti,
anche dalle creature che non hanno ragione. Meditazione sulla Divina
Volontà vol. 34 agosto 23 1936 II PARTE - 9 maggio 2020, don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Le richieste di chi vive in Gesù sono sempre accolte
Gli apostoli Paolo e Barnaba annunciano il Vangelo ai
pagani suscitando l'invidia e l'odio dei giudei. Lieti di essere
perseguitati vanno altrove. Gesù è lo svelamento del volto del Padre che
in Lui vive, opera e parla. Chi vive in Gesù compirà opere più grandi di
Lui e qualunque preghiera sarà accolta, perché la vita di Gesù sarà la
sua stessa vita. Omelia di sabato 9 maggio 2020 (IV sett Pasqua) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Nulla deve turbare il nostro cuore
Questa è la raccomandazione di Gesù, prima di avviarsi
sulla via della croce, lasciando i discepoli nell'apparente solitudine.
Per mezzo della fede noi ci rendiamo sempre presenti a Colui che è
l'Eterno presente. Egli ci ha preparato un posto in Cielo e il pensiero
della vita futura è balsamo per la vita presente. Egli è la via, la
verità e la vita. Nulla è poi necessario che Gesù. Il Rosario è la
catena che ci rannoda al Cielo, i passi da dare sulla strada di Gesù.
Omelia di venerdì 8 maggio 2020 (IV sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Accogliere Gesù nascosto nei Suoi Apostoli
Il Signore, nell'ultima cena, si identifica con i Suoi
apostoli, dicendo: "chi accoglie colui che io manderò accoglie me". Gli
apostoli sono chiamati a raggiungere la stessa santità di Gesù. Per far
questo è Lui che devono guardare, non ad altri modelli. Nessun servo è
più grande del suo padrone. Anche se qualche servo dovesse tradire il
Signore, ciò non ci esime dal rispettarlo. Omelia di giovedì 7 maggio
2020 (IV sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Pronti all'imprevedibilità dello Spirito
Gesù è venuto nel mondo come luce. Non è venuto a
condannare. Chi non accoglie la luce si condanna da sé alle tenebre.
Gesù, invece, è venuto a salvare il mondo. Lo Spirito soffia dove vuole
e realizza nell'oggi la salvezza opera da Gesù. Non parla tanto, ma
agisce sempre. Negli Atti abbiamo eccezionalmente sentito oggi la Sua
voce:"Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale lo ho
chiamati". Omelia di mercoledì 6 maggio 2020 (IV sett Pasqua) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Imparare a credere iniziando a credere
I Giudei incalzano Gesù perchè dica se Egli è il Cristo.
Eppure lo ha già detto e i miracoli ne danno testimonianza. Non può
accogliere Gesù chi non vuole credere in Lui. Si crede iniziando a
credere. Il buon pastore tiene le sue pecorelle nella sua mano, che è
anche la mano del Padre, perché Gesù e il Padre sono una cosa sola, come
noi siamo chiamati ad esserlo in Loro. Tutto il Signore permette per la
crescita del Regno. Omelia di martedì 5 maggio 2020 (IV sett Pasqua) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Le pecore assumono i tratti del buon Pastore
Il buon Pastore da la vita per le sue pecorelle e nel
momento della prova non fugge via come il mercenario. Egli conosce le
sue pecorelle ed esse conoscono Lui. Egli vuole condurre anche altre
pecore nell'unico ovile dei salvati. Dare la vita, amare intimamente,
accogliere i lontani sono alcuni tratti del buon Pastore che i suoi
discepoli fanno propri. Omelia di lunedì 4 maggio 2020 (IV sett Pasqua)
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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Non esistono disoccupati nella Divina Volontà
Ogni creatura tiene un campo assegnatole nella Divina
Volontà. Lo lavora chi vive in Essa. E avendo la forza creatrice in suo
possesso quello che una creatura potrebbe fare in un secolo d'amore, di
conoscenze divine, di riparazioni, di adorazioni profonde, con la Divina
Volontà lo fa in un'ora. Gli oziosi non esistono nella Divina Volontà.
Meditazione sulla Divina Volontà (Vol. 34 agosto 23, 1936) - 2 maggio
2020 don Pierpaolo Maria Cilla |
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Chi cammina dietro il Buon Pastore non ha più nulla da
temere
Le pecore senza il pastore sono disperse e abbandonate a
loro stesse. Gesù si prende cura di ciascuno di noi, ci conduce
attraverso questo mondo ai pascoli dell'altro mondo. Solo Lui conosce la
Via, perché è Lui stesso la Via e la Porta della Salvezza. Egli cammina
davanti alle pecore, per aprire il sentiero, viverlo anticipatamente e
renderci tutto più agevole. Se anziché camminare davanti a Lui, o
accanto Lui, restiamo al nostro posto dietro a Lui, nessun lupo potrà
farci del male. Omelia di domenica 3 maggio 2020 (IV di Pasqua) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Volete andarvene anche voi?
S. Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa ci insegna a
rimanere saldi nella fede, anche se in molti dovessero smarrirsi nelle
eresie. Gesù non è semplicemente un uomo, Egli è il vero Figlio di Dio.
L'arianesimo, purtroppo, non è morto, ma continua a serpeggiare. Dal
modo in cui si tratta l'Eucaristia si vede la fede nella divinità di
Cristo. Dopo che in tanti avevano lo avevano lasciato solo, poiché non
accettavano il discorso sul pane di vita eterna, s. Pietro e gli
Apostoli restano, perché cercano parole di vita eterna. Maria Ss. non è
una semplice mamma, è Madre di Dio e Regina del Cielo e della terra.
Omelia di sabato 2 maggio 2020 (III sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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L'uomo nobilita il lavoro
Gesù viene disprezzato dai nazaretani, poiché pensano
non essere possibile che un presunto Messia, pieno di sapienza e
operatore di miracoli, sia membro di una famiglia umana, impegnato anche
nel lavoro manuale. Eppure Gesù ha assunto tutto l'uomo, eccetto il
peccato, che è venuto invece a distruggere. La memoria di S. Giuseppe
lavoratore ci ricorda, come insegna s. Paolo, che tutto dobbiamo
compiere nel nome del Signore, per la Sua gloria e rendendo sempre
grazie a Lui. Il mese di Maggio sia vissuto in intima unione con la
Vergine Maria. Omelia di venerdì 1 maggio 2020 (memoria di S. Giuseppe
lavoratore) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La fede è risposta all'iniziativa di Dio
Gesù dice che nessuno può incontrarlo se il Padre non lo
attira a Lui. La fede non è un'iniziativa umana di cui poi vantarsi, ma
è la risposta all'operato divino che ci precede sempre. Di esso dobbiamo
vantarci, sapendo che Dio vuole che tutti gli uomini conoscano Suo
Figlio e si salvino. Il Padre spesso si serve anche di noi per portare
tanti a Gesù. Una vocazione nella vocazione. Gesù è pane d'immortalità.
Il valore e la preminenza dell'Eucaristia, cibo di vita eterna, su tutto
il resto. |
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Solo i miti, umili e innamorati di Cristo possono rialzare la
Chiesa e il mondo
In s. Caterina da Siena la Chiesa riconosce un suo
illustre dottore per la dottrina, patrona per l'Italia e l'Europa.
Innamorata di Cristo crocifisso e eucaristico, la vergine senese ha
operato per il ritorno del Papa a Roma, per l'unità della Chiesa e della
società civile. Il Signore si serve dei piccoli e dei semplici per
realizzare le Sue grandi opere. Nella luce della santità c'è la vera
comunione con Dio e con i fratelli, poiché il primo male da estirpare è
solo il peccato. Omelia di mercoledì 29 aprile 2020 (s. Caterina da
Siena) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il dono eucaristico ci fa eucaristia
La folla è ingorda di segni soprannaturali. Gesù offre
il Pane che viene dal Cielo, Sé stesso. Chi mangia di Lui non avrà più
fame né sete, poiché in Lui c'è la sorgente della vita. Chi si accosta a
Lui diventa pane donato per il prossimo. Il martirio di santo Stefano e
l'insegnamento mariologico del Monfort. |
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Prepariamoci bene a rifare la Comunione
La folla ricerca Gesù perché ogni uomo non troverà pace
finché non riposa in Dio. Bisogna però purificare il cuore. La gente
oltre a saziarsi non aveva colto la realtà nascosta dietro il segno
della moltiplicazione, un Dio che vuole dare tutto Sé stesso come cibo.
Per fare la Comunione occorre avere fede, animo puro e desiderio
amoroso. L'Eucaristia è il pane della vita eterna, la forza nelle
difficoltà, la luce tra le tenebre del male. Omelia di lunedì 27 aprile
2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Senza l'Eucaristia non possiamo vivere
Come per Gesù così anche su di noi la morte non ha più
potere. La gran differenza tra la grande morte e la piccola morte. S.
Pietro ci esorta a vivere da stranieri in questo mondo, perchè noi siamo
cittadini del Regno che verrà. I discepoli delusi e smarriti che si
allontanano da Gerusalemme rappresentano coloro che si sono allontanati
dalla Chiesa. Gesù, si fa accanto per riportarli in dialogo con Lui,
Sole del mondo Quando ci si accorge che le tenebre sono vicine allora
solo a Gesù possiamo chiedere di restare con noi e darci vita. Egli è
sempre con noi nell'Eucaristia, senza della quale non possiamo vivere.
Omelia della III Domenica di Pasqua 26 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Vivere nella Divina Volontà è entrare, possedere, godere e
ricambiare
Luisa si sente sempre attratta dagli atti della Divina
Volontà nella creazione. Lei vede in tutte le cose la Volontà di Dio
creante, operante e conservante. Non può vivere se non in Essa. Gesù le
spiega che per chi entra nella Sua Volontà esiste solo il presente,
perché la creatura senta tutto in atto per lei. Meditazione sulla Divina
Volontà vol. 30, 12 giugno 1932 - don Pierpaolo Maria Cilla, veglia di
preghiera del 25 aprile 2020 |
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I frutti della missione
Gesù Risorto comanda ai suoi discepoli di annunciare il
Vangelo ad ogni creatura. L'incontro salvifico con Gesù non può
contenersi in sé, ma va condiviso con gli altri. È costitutivo del
credente. I frutti che la fede e la missione producono sono la libertà,
l'immunità, la sanità, l'umiltà. Omelia di sabato 25 marzo (festa di s.
Marco evangelista) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La prova della fede e la virtù moltiplicatrice
Gesù mette alla prova gli apostoli circa la loro fede
nella Sua onnipotenza. Il Signore si fa carico dei bisogni della gente,
anche della fame, segno di un'altra fame che poi sfamerà. La prova serve
a far crescere la fede, perché tutto torni a gloria di Dio e nostra.
Gesù ha virtù di moltiplicare non solo i pani e i pesci. Davanti a
qualunque prova o vocazione la fede ci fa ottenere la moltiplicazione
delle forze e delle grazie necessarie. Nulla è impossibile a Dio e a chi
crede nella Pasqua del Figlio Suo. Omelia di venerdì 24 aprile 2020 (II
Sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Gesù ci annuncia la Verità e ci introduce in Essa
Gesù non viene alla terra ma dal Cielo. Per questo le
cose che Lui annuncia hanno una prospettiva divina, non terrestre. Egli
dona lo Spirito senza misura, ovvero dona la partecipazione alla vita
della Verità, alla vita divina. Coloro che gli obbediscono avranno la
vita eterna, per questo bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli
uomini. Omelia di giovedì 23 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La fede che ci libera da tante schiavitù
Credere significa avere la capacità di conoscere oltre
ciò che i sensi e la scienza possono dirci. Se si penetra il mistero di
Dio con la fede e si vede quanto ci ha amati dandoci Suo Figlio, la vita
non può che risorge, poiché l'uomo prende "possesso" di quanto ha
contemplato. Le infelicità e schiavitù vengono vinte, perché chi vive in
Gesù acquista la Sua stessa Libertà. Omelia di mercoledì 22 aprile 2020
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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La fede in Cristo e la vita cristiana
Nicodemo chiede a Gesù come si può rinascere quando si è
adulti. L'uomo cerca cose pratiche da fare per stare tranquilli con la
coscienza, ma Gesù risponde che innanzitutto quello che serve è la fede
in Lui. Se c'è vera fede ci sarà autentica vita cristiana rinata nella
carità. Risorgere con Cristo significa vivere in Lui, come se si fosse
una sola persona con Lui e i fratelli. Omelia di martedì 21 aprile 2020
(II sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La Divina Misericordia, ultima tavola di salvezza
Il messaggio di una rivelazione privata diventa festa
liturgica. Per la Sua Grande Misericordia noi siamo stati rigenerati ad
una speranza viva. Gesù Misericordioso affida il giorno di Pasqua il
sacramento della Misericordia ai suoi apostoli, con la facoltà anche di
non perdonare quanti non vogliono distaccarsi dal peccato. Dovremmo
poter toccare con mano la Divina Misericordia come s. Tommaso non solo
nei Ss. Sacramenti, ma anche nella vita della comunità cristiana, come
descritta negli Atti degli apostoli. Omelia della Festa della Divina
Misericordia (Domenica Ottava di Pasqua) 19 aprile 2020 - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Per entrare nel Regno di Dio bisogna ri-nascere
Nicodemo cerca Gesù di notte. Il Signore gli manifesta
la grazia e la necessità di rinascere nell'acqua del battesimo e nella
potenza dello Spirito Santo per poter vedere ed entrare nel Regno di
Dio. Ciò comporta una disponibilità a lasciarsi ristrutturare dallo
Spirito Santo in tanti ambiti della nostra vita, così da essere liberi
di volare dove lo Spirito vuole. Omelia di lunedì 20 aprile 2020 (II
sett Pasqua) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Quando il Signore ci farà il dono del Suo Volere?
Il Signore sospira di farci il dono della Sua Volontà
operante in noi come vita, ma Lui non fa un dono a chi non lo apprezza,
non lo conosce, non ha spazi dove poterlo contenere. E il Signore doni
inutili non ne sa fare. Per cui sono le Verità sulla Divina Volontà che
formeranno in noi la vista e la via per accogliere il dono che è già un
nostro diritto. L'esempio del padre col suo figliolo. Meditazione sulla
Divina Volontà (Vol. 30 maggio 15 1932) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Il coraggio di annunciare Gesù risorto
Agli apostolo Pietro e Paolo viene ordinato di non
predicare più il nome di Gesù. Eppure tutti coloro che hanno incontrato
Gesù risorto il giorno di Pasqua la prima cosa che hanno fatto è stata
proprio correre per dare l'annuncio agli altri. Gesù stesso apparendo al
collegio apostolico rimprovera per non aver creduto all'annuncio e invia
tutti a predicare il Vangelo. È un comando per tutti i battezzati.
Bisogna obbedire a Dio, piuttosto che agli uomini. Omelia del sabato di
Pasqua 18 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Riposare nella Divina Volontà
Lo scopo primiero di tutto quello che Dio ha fatto nella
Creazione e Redenzione è che la creatura viva nel Divin Volere. Solo nel
Divin Volere c'è vero riposo (Vol. 14 settembre 11 1922) - don Pierpaolo
Maria Cilla 18 aprile 2020 |
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La pietra fondamentale senza della quale tutto crolla
Pietro e Giovanni sono in carcere per la fede. Quanto
siamo disposti a soffrire per la fede? Essi annunciano che Gesù è
l'unico nome nel quale c'è salvezza, la pietra d'angolo. Il Risorto
appare agli apostoli sul lago ed entra nel loro fallimento per
risollevarlo, saziando la loro fame fisica e spirituale. Obbedendo alla
Sua Parola la pesca diventa molto fruttuosa. La fame di Dio e
dell'Eucaristia nel popolo oggi. Omelia del venerdì di Pasqua 17 aprile
2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Cristo risorto ama e opera attraverso suoi discepoli
Gli apostoli Pietro e Giovanni spiegano alla gente
accorsa per la guarigione dello storpio che chi opera prodigi è solo il
Cristo vivente attraverso le loro umili persone e per mezzo della fede.
Per cui non c'è spazio all'idolatria degli uomini, mentre è il Cristo
che va adorato. Gesù risorto appare ai discepoli e si fa toccare. Il
mondo ha bisogno di vedere e toccare in noi il Cristo operante, perché
si converta e ottenga il perdono dei peccati. Omelia del giovedì di
Pasqua 16 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Non spiccioli ma vita eterna
Lo storpio fin dalla nascita è l'immagine della
condizione dell'uomo a seguito del peccato originale. Egli chiede
l'elemosina ma Pietro e Giovanni gli ridanno la salute e la vita, segno
di una guarigione radicale del suo essere. I discepoli di Emmaus sono
tristi poiché non hanno avuto il cuore aperto nell'accogliere gli
insegnanti della Scrittura. Nell'atto d'amore supremo della celebrazione
eucaristica, però, i loro occhi si aprono. Farsi cercatori dell'Amore di
Dio per vivere nella verità e nella gioia. Omelia del mercoledì di
Pasqua 15 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Annunciare la Pasqua di Cristo
Nell'annuncio della Risurrezione fatto da S. Pietro i
giudei si sentirono trafiggere il cuore, perché avevano compreso di aver
sbagliato tutto. Ma Pietro indica loro la via per il perdono dei
peccati. S. Maria Maddalena piange e non riesce a riconoscere il Risorto
fino a quando si sente chiamare per nome. Il suo itinerario di fede.
Corre ad annunciare che Gesù è vivo. Come farlo anche noi nella nostra
vita. Omelia del Martedì di Pasqua 14 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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L'incontro col Cristo risorto nel proprio cuore
Due categorie di persone sono presenti nell'odierna
liturgia della Parola. Da un lato chi ha incontrato veramente il Cristo
risorto e si è lasciato trasformare dalla potenza del suo Spirito: s.
Pietro, con la potenza della sua predicazione, le pie donne con l'ardore
del loro amore. Dall'altro chi pensa che col denaro e la menzogna anche
la verità può essere annullata: i soldati e i capi dei sacerdoti. Omelia
del Lunedì dell’Angelo 13 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La Risurrezione è l'alba di un mondo nuovo
Gesù risorto è il nuovo sole che splende sul mondo, la
vita che non tramonta. Lui è il Signore dei vivi e dei morti, nessuno
più presuma di farsi padrone di ciò che è indisponibile. Vivere la
Pasqua significa rivolgere il pensiero alle cose di lassù, senza
distogliere lo sguardo dalle cose di quaggiù. La corsa dei discepoli, la
fretta di incontrare il Signore, l'urgenza di iniziare un nuovo tempo
della storia. Omelia della Pasqua di Risurrezione 12 aprile 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Pur essendo Figlio imparò l'obbedienza da ciò che patì
Gesù è il Figlio di Dio, ma come vero uomo con la sua
umana volontà è chiamato ad obbedire alla volontà divina. La Croce è
mistero di amore, di dolore, ma soprattutto di obbedienza, poiché il
peccato è disobbedienza. La croce è un richiamo di Dio all'obbedienza a
Lui, perché l'uomo creda e obbedisca a Lui. Diversamente obbedirà a sé
stesso e rimarrà schiavo e limitato. I dolori di Maria sono realmente
efficaci. Omelia della celebrazione della Passione del Signore nel
venerdì santo 10 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La SS. Eucaristia: Sacrificio, Comunione, Presenza
L'Eucaristia è il Sommo Bene della Chiesa, poiché è Gesù
Cristo stesso vivo in mezzo a noi. Nell'unico mistero, la triplice
dimensione: vero Sacrificio ripresentato in ogni s. Messa; Comunione al
Suo Corpo e Sangue per partecipare alla Sua vita morte e risurrezione;
Presenza per essere adorato e continuare a effondere nelle anime nostre
il Suo Amore. Il sacerdozio e l'Eucaristia, binomio indivisibile. Omelia
della s. Messa in Coena Domini giovedì santo 9 aprile 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Per Gesù la nostra vita vale più della Sua
Il servo sofferente profetizzato da Isaia è attento alla
voce di Dio, non si tira indietro di fronte alle difficoltà, si consegna
ai maltrattamenti e tormenti, pur di salvare l'umanità dal peccato, da
Satana e dalla morte eterna. Gesù considera la nostra vita più della
Sua. Giuda, invece, valuta 30 monete d'argento più preziose della vita
di Gesù. È l'icona dell'uomo che antepone tutto a Gesù, anche le più
piccole sciocchezze. Omelia di mercoledì santo 8 aprile 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Servo di Dio e Luce per gli uomini
La profezia di Isaia definisce il Messia Servo e Luce.
Anche i discepoli di Gesù sono chiamati ad essere servi di Dio e luce
del mondo. Giuda, però, è diventato tenebra. Pietro, preso da facili
entusiasmi, non si è mantenuto fedele nell'ora della prova. Giovanni,
invece, entrando in intimità col Cristo ha saputo restare servo e luce
fino all'ora dolorosa della croce, meritevole di avere da Gesù l'eredità
Sua più cara: la Madre. Omelia di martedì santo 7 aprile 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Il profumo e lo spreco del vero amore
Il primo canto del Servo sofferente di Isaia ci annuncia
un Salvatore che non fa strepito, né si impone arrogantemente. E' mite e
rispettoso del cammino di conversione di ciascuno. Porta il diritto alle
nazioni e ama a dismisura. L'amore, però, chiede amore. Nel Vangelo Gesù
è a casa dei suoi amici di Betania. Maria versa sui suoi piedi un
profumo preziosissimo e con i suoi capelli li asciuga. Quello di Maria
di Betania è gesto che testimonia un'amore che non fa conti, ma si
spreca senza calcoli. E' un amore che si diffonde ovunque, perché il
vero amore è contagioso. Omelia di lunedì santo 6 aprile 2020 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La fedeltà del Cristo sofferente e l'infedeltà dell'uomo gaudente
Gesù umiliato ci insegna così sia la fedeltà fino alla
morte, senza cedimenti né condizionamenti. Fedeltà per puro amore.
All'uomo ingrato che in poche ore è disposto a passare dall'amore
all'odio, dall'esaltazione al rinnegamento, Cristo dice che solo nella
fedeltà e nella coerenza la vita avrà senso. Omelia della domenica delle
Palme 5 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Vivere la croce in maniera divina
La croce accolta con vedute umane viene infangata e
diventa pesante e amara. Se vista e vissuta in maniera divina diventa
leggera, luminosa e dolce. Per far ciò anziché porsi in maniera
arrogante e baldanzosa occorre umiliarsi e rassegnarsi, sapendo che in
essa c'è la medicina di Dio per il nostro vero bene. Meditazione sulla
Divina Volontà 4 aprile 2020 - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La paura e la preoccupazione che uccidono la fede
I capi dei farisei e i sommi sacerdoti giudaici sono
oppressi dalla paura dei romani. Non possono accettare la verità di un
uomo che con tanti segni ha manifestato la Sua origine divina. Non
vogliono affidarsi a Lui, la paura di ritorsioni romane è più forte.
Eppure solo Gesù può liberarci dalle angosce terrene e darci un rifugio
sicuro da ogni male e persino dalla morte. Consegnando Se stesso al
patibolo Gesù muore per tutti, per raccogliere in Sé ogni creatura che
vorrà affidarsi alla Sua potenza salvifica. Omelia di sabato 4 aprile
2020 (V sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La Verità su Gesù che non ci sconvolge più
I Giudei cercano nuovamente di lapidare Gesù. Il motivo:
ha detto di essere Dio! Questa verità ha mosso i loro cuori all'odio
verso di Lui, così come per secoli ha spinto generazioni di uomini alla
santità per mezzo della fede e del culto di adorazione dovuto alla
persona divina del Cristo. Oggi restiamo spesso indifferenti di fronte a
questa verità. Di Cristo prendiamo ciò che ci piace e accontenta il
nostro io. Eppure nell'ora della prova solo se saremo in Lui troveremo
rifugio, conforto e forza. Omelia di venerdì 3 aprile 2020 (V sett
Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Chi rimane in Gesù non conoscerà mai la morte eterna
Gesù è l'unica via di salvezza per il genere umano. Chi
ascolta la Sua parola non conoscerà la morte in eterno. La paura e
l'angoscia per la morte non rientrano tra i sentimenti sperimentati da
un vero cristiano che vive in intima comunione di Grazia con Cristo. Nei
momenti in cui l'uomo scopre la sua fragilità è messo di fronte ad una
scelta: seguire Gesù, il vero Dio, che ci dona la Sua stessa vita eterna
oppure continuare a fare meno di Lui, illudendosi di riuscire a non
conoscere mai la morte con le proprie forze. Omelia di giovedì 2 aprile
2020 (V sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La vera libertà
Gesù esorta a rimanere nella Sua Parola, ad abitare la
Sua vita. È Lui che rende liberi, perché Egli è la verità. Il peccato,
invece, è chiusura di ogni orizzonte di felicità e libertà. Gesù
smaschera le finzioni umane, andando dritto al cuore. Omelia di
mercoledì 1 aprile 2020 (V sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Nel Cristo innalzato sulla Croce è la nostra unica
speranza
Il dialogo con i farisei si fa sempre più duro. Gesù
dice loro che moriranno nei peccati, perché sono di questo mondo, mentre
Lui non è di qua giù. Il peccato ci attira verso la terra e ci fa morire
alla libertà dei Figli di Dio. Come Mosè innalzando il serpente di
bronzo sull'asta mostrò al popolo un'àncora di salvezza dai serpenti
velenosi, così il Cristo in croce è il vessillo di speranza per quanti
giacciono nelle tenebre del peccato. Chi si lascerà raggiungere
dall'amore del Cristo sarà salvato. Omelia di martedì 31 marzo 2020 (V
sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Gli uomini giudicano e condannano, Dio perdona e giustifica
La bellezza della virtù della castità accomuna le due
letture odierne. Solo chi perde il lume della ragione e distoglie gli
occhi dal Cielo può calpestarla, deturpando la dignità e l'immagine
divina nella persona umana. Gli uomini sono sempre sul piede di guerra
con le loro sentenze, giuste o false che siano. Finché siamo in questo
mondo Dio ci viene in contro con la Sua Misericordia per rialzarci e
ridarci sempre una nuova possibilità se abbiamo peccato, oppure per
difenderci e santificarci di più se siamo nella Sua Grazia. Omelia di
lunedì 30 marzo 2020 (V sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla
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La Divina Volontà vuole regnare per farci felici
Lo stato doloroso in cui si trova la Divina Volontà in
mezzo alle creature si rende manifesto in Gesù. La Divina Volontà viene
dal Cielo per abitare nelle anime, ma non può regnare, né mettere del
suo, se la volontà umana non Le cede il posto. Meditazione sulla Divina
Volontà, vol. 17 8 febbraio 1925 - 29 marzo 2020, don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Come riempire il cuore di Grazia
Il sole è l'immagine della Grazia che risplende per
tutti. Perché possa illuminare ha bisogno di vuoti e di finestre da dove
entrare. La zappa è l'umiltà, il vuoto stesso è il distacco, la finestra
è la confidenza in Dio, il custode della luce di Grazia ricevuta è la
pace. Meditazione dal Libro di Cielo vol. 9 16 maggio 1909 - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La Chiesa piange i morti nel corpo e nello spirito
Il tempo di Passione ci riporta ai tragici momenti che
hanno segnato la storia di Cristo prima del trionfo pasquale. Il Signore
piange sulla tomba di Lazzaro, come la Chiesa piange i morti a causa del
peccato. Gesù è la Risurrezione e la Vita. Solo Lui può salvarci, ieri
oggi e sempre. Omelia di domenica 29 marzo 2020 (V di Quaresima A) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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È tempo di decidersi per Gesù Cristo
I giudei discutono su Gesù, chi dice che è un profeta,
chi un maestro, chi il Cristo. Non c'è più tempo per discutere su
Cristo, è l'ora di decidersi, poiché solo Lui può salvarci. Anziché
pensare solo a noi stessi, cosa buona è entrare in Gesù e scoprire i
Suoi sentimenti, che come agnello mansueto continua ad essere condotto
al macello. Prima di battere il petto di Dio con la preghiera, dobbiamo
battere il nostro petto con il pentimento e la penitenza. Omelia di
sabato 28 marzo 2020 (IV sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Non era ancora giunta la Sua ora
Gesù è il giusto perseguitato, perché con la Sua parola
e Suo esempio dà fastidio. Anche oggi è molto diffuso la ricerca di un
Salvatore secondo i propri gusti, che soddisfi in tutto le curiosità e
volontà umane, mentre l'unico Salvatore degli uomini è davanti ai nostri
occhi e nemmeno ce ne accorgiamo. Lui è il Signore della storia, nulla
avviene senza la Sua Volontà. Omelia di venerdì 27 marzo 2020 (IV sett
Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Voi non volete venire a me per avere la vita
Al popolo d'Israele non è bastato vedere i prodigi
dell'onnipotenza di Dio che li aveva liberati dalla schiavitù
dell'Egitto, che mentre Mosè era sol monte si fabbricano un idolo d'oro
con le loro mani. Quanti dei falsi ci siamo costruiti e in cui abbiamo
riposto la nostra sicurezza? Tante sono le testimonianze della divinità
di Cristo ma i Giudei non credono perché non vogliono credere, il loro
cuore ha altri dei a cui obbedire. Omelia di giovedì 26 marzo 2020 (IV
sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Dio si è fatto uomo per mezzo dell'umiltà di Maria
L'incarnazione del Verbo è il progetto originario di Dio
di assumere in Sé tutto il creato, perché l'uomo trovi nell'unità Ss. di
Cristo l'origine il fine del suo essere. L'umiltà di Maria è la porta
d'ingresso dell'Eterno Dio nella storia. Silenziosa, nascosta, piccola
Maria. A Lei e a noi l'arcangelo ripete: non temere. Omelia di mercoledì
25 marzo 2020 (Solennità dell'Annunciazione del Signore) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Gesù è il medico che guarisce la causa di tutti i mali
Il Signore Gesù chiede al paralitico della piscina di
Betzaetà se vuole guarire. Senza della volontà non si può accogliere la
salvezza. Dalla risposta del malato traspare la sua fiducia in cose
avulse da Gesù. L'acqua viva che tutto ciò che tocca guarisce e vivifica
sgorga solo dal costato trafitto del Cristo. Occorre, però, stare
lontani dal peccato, causa di tutti i mali, se vogliamo che, dopo essere
stati guariti, le cose non peggiorino. Omelia di martedì 24 marzo 2020
(IV sett quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La gioia che non perisce
La profezia dei tempi messianici annuncia cieli nuovi e
terra nuova, dove tutto si cambierà in gioia. Questa profezia trova
l'inizio del compimento nella venuta di Cristo. É la persona di Gesù il
fondamento della nostra gioia, non l'essere soddisfatti da Lui nei
nostri desideri. La preghiera sia costante, anche quando non vediamo i
frutti, perché Gesù opera sempre in un'anima che lo prega. Omelia di
lunedì 23 marzo 2020 (IV sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Solo Cristo illumina e salva il mondo
Tutti, come il cieco nato, siamo nati nell'oscurità del
peccato. Gesù é l'unico salvatore del mondo. Lui è la Luce che vince le
tenebre del peccato e della morte. Nel battesimo ci ha ridato la vita
eterna che nessuno potrà mai toglierci, se non la nostra volontà
peccaminosa. Il cammino di fede del cieco guarito, il coraggio della
testimonianza, la coerenza di vita, la sfida del momento presente.
Omelia di domenica 22 marzo 2020 (IV domenica di Quaresima) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Il soffio d'Amore divino della Divina Volontà
L'anima che si fa cercatrice degli atti della Divina
Volontà scopre che Essa desidera soffiare nella creatura il Suo amore,
per spazzare via la cenere della umana volontà che soffoca anche quella
sola particella d'amore presente in lui. Ricevendo Amore divino l'anima
può ridare a Dio Amore divino, perché amore umano Dio non ne vuole.
Meditazione sulla Divina Volontà, sabato 21 Marzo 2020 - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Voglio l'amore e non il sacrificio
Il Signore educa il popolo di Israele anche attraverso
le sofferenze e le umiliazioni, perché impari a cercare l'amore più di
ogni altra cosa. L'amore vale più dei sacrifici, più degli atti esterni
di culto fatti senza spirito interno, poiché l'amore è l'anima del vero
culto. Nel sacrificio eucaristico é l'Amore immolato di Gesù che viene
offerto al Padre, al quale siamo chiamati a partecipare col cuore
traboccante del nostro amore. La parabola del fariseo e del pubblicano:
chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato. Omelia di
sabato 21 marzo 2020 (III sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Non chiameremo più "dio nostro" l'opera delle nostre mani
Il Signore ci esorta a tornare a Lui, roccia
indistruttibile, e di rinunciare ai tanti idoli su cui abbiamo fondato
le nostre sicurezze. Il senso più profondo della vita sta nell'amore, a
Dio e quindi ai fratelli. Il comandamento più grande è l'amore verso il
vero Dio con tutte le facoltà a nostra disposizione. L'amore ai fratelli
é lo scorrere naturale dell'amore autentico per Dio, perché anche in ciò
potrebbe insinuarsi l'idolatria. Omelia di venerdì 20 marzo 2020 (III
sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La fortezza di S. Giuseppe
S. Giuseppe è il terreno sul quale Cristo ha poggiato i
suoi piedi per divenire il successore di Davide e stabilire il Suo
regno. La fortezza di s. Giuseppe si basa sulla sua fede e sulla pronta
apertura alla Volontà di Dio. I suoi occhi sempre fissi su Maria ss. e
Gesù, il suo cuore candido e umile, la carità ineguagliabile. Omelia del
19 marzo 2020 (solennità di s. Giuseppe) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il compimento della Legge
La figura di nostro Signore Gesù spesso viene
strumentalizzata per divenire un capo rivoluzionario venuto a cancellare
ogni doverosità morale. Il Signore, invece, oggi ci ripete di non essere
venuto ad abolire la Legge ma a portarla a compimento, La Legge non è
fine a se stessa, ma è un mezzo per portarci a vivere la vita di Gesù
Tre conseguenze: l'osservanza integra del Vangelo, la responsabilità
della trasmissione delle divine verità, la memoria dell'operato divino
nella nostra vita e nella storia. Omelia di Mercoledì 18 marzo 2020 (III
sett. Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Per ottenere Misericordia in sovrabbondanza
Siamo chiamati a portare la Misericordia di Dio a tutti.
Essa è infinitamente grande, pronta a soccorrerci se la invochiamo e la
doniamo. Diversamente conosceremo la Giustizia di Dio, che è sempre un
raggio dell'Amore eterno. Il profeta Daniele è un esempio di come si
legge la storia e come si ottiene da Dio la Sua Misericordia. Omelia di
martedì 17 marzo 2020 (III sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla
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Conversione e penitenza per guarire da ogni male
Il Signore di fronte al rifiuto dei nazaretani di
accogliere le Sue parole annuncia la salvezza per tutte le genti.
Ricorda episodi dell'antico testamento in cui furono i pagani ad essere
beneficati nelle loro infermità e necessità, Naaman il Siro, per essere
guarito, fu invitato prima a fare penitenza entrando sette volte nel
Giordano, simbolo del battesimo che ci salva dai nostri peccati. Omelia
di lunedì 16 marzo 2020 (III set Quaresima)- don Pierpaolo Maria Cilla
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La Divina Volontà é libertà, Maria Ss. la raccoglitrice degli
atti
La Divina Volontà è una prigione, dove si sperimenta la
massima libertà. Quanto più si fa penosa la vita terrena tanto più
possiamo e dobbiamo sperderci nella vita di Cielo. La Regina del Cielo
attende i nostri atti, per farli Suoi e offrirli al Padre. Il modo
efficace per sostenere quanti soffrono. (vol. 30 8 dicembre 1931)
Meditazione sulla Divina Volontà, sabato 14 marzo 2020 - don Pierpaolo
Maria |
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La fede nel tempo della prova
Il popolo di Israele, durante l'esodo nel deserto, più
volte ha vacillato nella fede. Gesù alla samaritana chiede l'acqua della
sua fede, per farle il grande dono dell'acqua viva che sgorga per la
vita eterna. La Quaresima è il tempo del nostro deserto e le prove della
vita ci mettono a nudo. Il cibo di Gesù è la volontà del Padre. Il culto
di adorazione a Dio in spirito e verità è la via maestra della
preghiera. Omelia di domenica 15 marzo 2020 (III domenica di Quaresima
A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Signore getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati
L'incommensurabile Misericordia Divina arde dal
desiderio di vederci liberi da ogni male. Vuole gettare lontano da noi
ogni nostro peccato, ma perché ciò avvenga dobbiamo distaccarci da essi.
La Grazia ci precede e ci accompagna nel nostro cammino quaresimale di
ritorno alla casa paterna. La vera morte è la condizione di peccato.
Omelia di sabato 14 marzo 2020 (II sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Dio ha messo tutto nelle nostre mani
La parabola della vigna e dei vignaioli omicidi ci
ricorda che Dio ha creato tutto per l'uomo e tutto ha affidato a lui,
come buon vignaiolo. Cosa, però, l'uomo ne ha fatto della signoria su
tutte le cose? Cosa ne ha fatto della sua stessa vita? Dio gli parla
attraverso messaggi e messaggeri che vanno colti, accolti e vissuti.
Alla fine, però, Dio sa usare anche le scelte umane sbagliate, anche le
situazioni più complicate per realizzare i suoi progetti di bene per
l'umanità peccatrice. |
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Benedetto l'uomo che confida nel Signore
Il ricco senza nome pone le sue sicurezze in cose che
passano. Una volta che tutto finisce anche la sua anima finisce,
nell'inferno. Il povero Lazzaro quello che non ha trovato in terra lo
trova in Cielo centuplicato. L'uomo che si rifiuta di confidare nel
Signore si mette nella condizione di maledetto, poiché non c'è vita
senza la Vita. Benedetto, invece, è chi confida nel Signore, nella vita
non avrà mai nulla da temere, Omelia di giovedì 12 marzo 2020 (II sett
Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Le reazioni di fronte alla sofferenza
L'icona del giusto perseguitato e sofferente accomuna le
due letture di oggi, ma le reazioni umane di fronte a questo mistero
sono diverse. Il profeta Geremia, perseguitato per la sua giustizia, si
rivolge a Dio nella preghiera. La madre degli apostoli Giacomo e
Giovanni, appena dopo l'annuncio della Passione del Signore, chiede i
primi posti per i figli. Gesù è venuto per servire e dare la Sua vita in
riscatto per molti. Omelia di mercoledì 11 marzo 2020 (II sett
Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Cessate di fare il male, imparate a fare il bene
Quando veniamo umiliati é per imparare ad essere umili,
non per dare libero sfogo alle nostre interne ribellioni. In questo
tempo di Quaresima e di prova è prioritario bandire dalla nostra vita
ogni più piccolo peccato, fonte di ogni male, per imparare a fare bene
il bene. Esso non va preteso dagli altri, ma va compiuto da noi in prima
persona nel silenzio, in umiltà, per dar gioia e gloria a Dio. Omelia di
martedì 10 marzo 2020 (II sett Quaresima) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Abbiamo peccato contro di te Signore
Questo è il tempo di riconoscersi peccatori e così
riscoprire l'infinito amore misericordioso di Dio per farlo nostro e
donarlo ai fratelli. La nostra vocazione è grande: essere misericordiosi
come lo è il Padre. Non giudicare né condannare. La misura di giudizio
che useremo sarà quella che verrà usata con noi nel giudizio finale.
Omelia di lunedì 9 marzo 2020 (II sett. Quaresima) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Dalla croce alla gloria
Il Cristo trasfigurato è prefigurazione della
glorificazione di ogni uomo che vorrà seguirlo sul cammino della croce,
disponibile e pronto come Abramo a lasciare tutto per seguire il Tutto.
Il crocifisso risorto é con noi, e ci accompagna. La Sua Parola ci
ammaestra e non ci fa perdere di vista la meta: la Gloria del Cielo.
Omelia di domenica 8 marzo 2020 (II dom. Quaresima A) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Il Padre nostro ridotto a tre richieste
Nella Quaresima la vita di preghiera è un pilastro
costitutivo. Gesù, insegnando il Padre nostro, indica cosa conviene
veramente chiedere: la gloria di Dio, la salvezza delle anime, il Regno
di Dio, della Sua adorabile Volontà. Il perdono è figlio di una vita
sincera e profonda di preghiera. Omelia di martedi 3 marzo 2020 (I sett.
Quaresima) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La Quaresima vissuta nel deserto con Gesù
Il tempo penitenziale è di istituzione divina. Con Gesù
entrare nel deserto per 40 giorni significa uscire dal chiasso
quotidiano per immergerci nel silenzio di chi ascolta l'unica voce che
ci porta alla salvezza, quella di Dio. Il deserto è il luogo della
sobrietà amorosa di chi ascolta e si fida. Omelia di domenica 1 marzo
2020 (I dom. Quaresima A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Dio prima di tutto e di tutti
La Quaresima è un tempo sacramentale la cui efficacia
santificatrice dipende dalle nostre buone disposizioni. Il senso delle
tre tentazioni sataniche che Gesù ha respinto richiamando il valore
assoluto del primato di Dio su ogni cosa. Omelia di sabato 29 febbraio
2020 (I dom. Quaresima A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Contemplare il volto di Gesù significa consolarlo
La festa del Volto Santo alla vigilia della Quaresima ci
spinge a fissare il nostro sguardo nel volto amorosissimo di Gesù, per
consolarlo e per immergerci nell'abisso della Sua mitezza, sofferenza e
amore. Dinanzi a quel volto scopriamo la nostra identità, la vocazione
ad essere umili ed ultimi. Se il Signore ci umilia mettendoci al nostro
posto è per poi innalzarci. Omelia di martedì 25 febbraio 2020 (VII
sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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I Sacramenti, la Grazia, la Penitenza
Conferenza sul sacramento della Penitenza. Introduzione
generale sui sacramenti e sulla Grazia, in generale e in particolare.
Gli effetti del Sacramento della Penitenza e tutti gli atti del
penitente necessari per una valida e fruttuosa celebrazione del
sacramento della confessione. Conferenza del 23 febbraio 2020 - Acerenza
(PZ), don Pierpaolo Maria Cilla |
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Voi siete tempio di Dio
San Paolo afferma una verità di fede alquanto trascurata
oggi. La Grazia santificante ricevuta nel battesimo ci rende tempio nel
quale Dio pone la Sua dimora. La persona Trinitaria agente principale é
lo Spirito Santo, ma con Lui é tutta la Santissima Trinità ad inabitare
l'animo di chi vive in Grazia. Alcune conseguenze di questa verità.
Seconda omelia di domenica 23 febbraio 2020 (VII T. O. anno A) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Le caratteristiche dell'amore perfetto
Siate perfetti, siate santi, come lo è Dio. Dio è amore,
svelatosi pienamente del sacrificio della Croce. L'amore per essere
perfetto deve essere: forte contro il male, distaccato da ogni
attaccamento, pronto nel prevenire le necessità altrui, orante, grande.
Prima omelia di domenica 23 febbraio 2020 (VII T. O. anno A) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Curare il cuore prima del resto
Ciò che contamina l’uomo è ciò che sta dentro di lui,
perché è da dove nascono le intenzioni cattive che sorge il male. Se il
nostro cuore è puro lo Spirito Santo avrà grande libertà di operare e di
fare cose meravigliose nella nostra vita. L’esempio del Re Salomone. Per
anime di vita interiore, quella esteriore è molto più felice. Omelia di
mercoledì 12 febbraio 2020 (V sett.) – don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La Madonna di Lourdes e il senso della sofferenza
La Vergine Maria è l’Immacolata che entrando nelle
nostre case viene a chiamarci a conversione e a consolarci nelle nostre
tribolazioni. Pieni di stupore, come s. Elisabetta, anche noi accogliamo
le parole di Maria che dal Cielo tante volte ci ha visitato per
ricordarci il senso della vita e della croce. Omelia del 11 febbraio
2020 (memoria della B. V. Maria di Lourdes) – don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Gesù stesso dà il titolo agli scritti sulla Sua Volontà
spiegandone il senso
Il titolo deve corrispondere alla grande opera della Sua
adorabile Volontà: il richiamo della creatura nell’ordine, al posto e
nello scopo per cui fu creata da Dio. La Divina Volontà è la nostra casa
dove abitare. Vivere in casa estranea significa vivere da infelici, come
lo zimbello di tutte le cose create. Esse sono belle perché stanno al
loro posto, solo l’uomo è il disonore di Dio, perché col sottrarsi alla
Sua Volontà si ritrova a camminare con la testa giù in terra e coi piedi
in aria. Meditazione sulla Divina Volontà, vol. 19 agosto 27 1926 – Roma
8 febbraio 2020, don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il gradimento di Dio quando si ricorda ciò che fece e l’alimento
degli atti continui
Non vi è cosa più dolce, più gradita a Dio che il
ricordarGli con quanto amore creò l’uomo e tutte le cose. Ciò fa sì che
si raddoppino i vincoli amorosi con la creatura, poiché le Qualità
divine festeggiando fanno a gara nel raddoppiarsi in lei. Ogni atto,
parola, pensiero fatto nel Voler Divino formano l’alimento dell’anima.
Quando gli atti sono continuati, ogni atto tiene il suo esercizio. Ogni
atto fatto in terra sarà prendere più posto in Cielo. Meditazione sulla
Divina Volontà, vol. 29 giugno 8 1931 – Roma 7 febbraio 2020, don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Il giusto risplende come luce
Gesù è la luce del mondo, che entrando nelle anime sante
per mezzo della fede si irradia sul mondo intero. Il cristiano,
pertanto, può dirsi luce del mondo, perché abilitato al culto e alla
testimonianza di fede, attira sul mondo la Luce vera. Tutto, però, sia
condito col sale della Carità, perché nulla sia senza il buon sapore di
Cristo. Omelia di domenica 9 febbraio 2020 (V A) – don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il motivo per cui Gesù comunicò Sé stesso nell’istituzione
dell’Eucaristia
La Divina Volontà conserva tutte le opere divine come in
atto. I prodigi dell’istituzione del Santissimo Sacramento sono tanti.
Gesù si fece presenti tutte le ostie consacrate di tutti i tempi e tutte
le ricevette dentro la Sua Umanità per circondare ciascuna di onori,
lodi e benedizioni divine. È Suo solito fare una volta sola le Sue
opere, per dar vita a tutte le altre volte che si ripetono, unendole al
primo atto come se fosse un atto solo. Meditazione sulla Divina Volontà
vol.15 giugno 18, 1923 – Roma 7 febbraio 2020, don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Prima di annunciare la Verità...
S. Giovanni Battista testimonia la verità
dell'indissolubilità del matrimonio quando al re Erode dice che non gli
è lecito tenere la moglie del fratello. La verità, però, prima di
annunciarla va conosciuta, amata e vissuta. Solo dopo, nel modo, al
tempo, e con le dovute circostanze, potrà essere condivisa nel rispetto
del prossimo, ben sapendo che la trave che è nel nostro occhio è più
grande della pagliuzza nell'occhio del fratello. Omelia di venerdì 7
febbraio 2020 (IV sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Tre volti poco noti dell'Amore
La sofferenza del Re Davide per la morte del figlio che
gli si è rivoltato contro, l'umiltà del capo della sinagoga nel
supplicare dal Signore la guarigione della figlioletta, l'audacia
dell'emorroissa nel toccare Gesù, sorgente della vita, sono tre
espressioni del vero amore. Se all'amore si aggiunge la fede nulla
diventa impossibile. Omelia di martedì 4 febbraio 2020 (IV sett.) - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La vita umana è sacra e inviolabile
Il bambino Gesù portato nel Tempio di Gerusalemme compie
la profezia antica: il Salvatore viene incontro al Suo popolo per farsi
nuovo sacrificio offerto a Dio. Egli ha preso la nostra carne e il
nostro sangue, per distruggere il male che regnava nell'uomo. Il
rispetto della vita umana é legge divina naturale. Attentare alla vita
umana in ogni suo stadio é un attentato anche a Colui che ha assunto la
nostra natura umana. La giornata nazionale della vita è annuncio
profetico per la società civile. Omelia del 2 febbraio 2020
(Presentazione di Gesù al tempio) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La vita consacrata è un segno di contraddizione
La presentazione di Gesù al Tempio é la giornata
mondiale della vita consacrata. Gesù bambino viene definito come luce. I
consacrati sono i portatori della luce di Cristo nel mondo, e con la
loro vita sono anche segno di contraddizione per i mondani. Come i
religiosi, anche se non con vincoli sacri, tutti i consacrati mediante
il battesimo sono chiamati a vivere i consigli evangelici di povertà,
castità e obbedienza. Omelia del 1 febbraio 2020 (festa della
Presentazione di Gesù al Tempio) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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S. Tommaso d'Aquino e la teologia dei santi
L'approfondimento teologico per essere valido deve
sgorgare dalla contemplazione prima ancora che dalla riflessione. È
l'insegnamento del più grande maestro di dottrina cristiana di tutti i
tempi. Il valore intramontabile della teologia di s. Tommaso. La santità
è essere intimi di Dio. Saremo suoi familiari se la Sua Volontà scorrerà
in noi come sangue nostro, vita nostra. Omelia di martedì 28 gennaio
2020 (III sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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I primi passi: Luisa, la Divina Volontà, il Padre nostro
Cenni biografici su Luisa Piccarreta. La grande
rivelazione sulla Divina Volontà come vita di Dio e come dono alle
creature. La spiegazione che Gesù dà del Pater noster, nel quale aveva
racchiuso la promessa del Regno della Divina Volontà che da 2000 anni
chiediamo al Padre Celeste. I tre pani chiesti nel Padre nostro, quello
della Divina Volontà, quello Eucaristico, quello materiale, e
l’interconnessione tra essi. Meditazione sulla Divina Volontà ,vol. 23
febbraio 5 1928 e vol. 15 maggio 1923 – Roma 11 gennaio 2020, don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La Parola di Dio è luce nel buio delle parole umane
La prima Domenica della Parola di Dio, voluta da papa
Francesco, è motivo di incoraggiamento a riprendere con amore e
devozione la Sacra Scrittura tra le mani. In essa Dio ci cerca, ci
chiama, ci incoraggia, ci illumina. L'ignoranza delle Scritture è
ignoranza di Cristo, causa di divisioni tra noi e di numerosi problemi
che eviteremmo se solo ascoltassimo e mettessimo in pratica la Parola di
Dio. Omelia di Domenica 26 gennaio 2020 (III ord. A) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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La causa per cui Dio non è conosciuto e amato
Il credere Dio lontano fa sperdere Dio dall’uomo. La
Divinità non è lontana ma vicina, anzi è dentro dell’uomo e in tutti gli
atti suoi è attore e spettatore. Solo il Fiat può far sentire al vivo
nella creatura il Suo amore, potenza, bontà e santità sua. Chi vive
nella Divina Volontà quando fa i suoi atti attira in sé tutti gli atti
del Fiat, ed Essa attira la creatura ed il suo atto nell’atto Suo.
Meditazione sulla Divina Volontà, vol. 28 novembre 30, 1930 – Roma 10
gennaio 2020, don Pierpaolo Maria Cilla |
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San Francesco di Sales e la mitezza di Cristo
La dolcezza d'animo di san Francesco di Sales è un faro
nella notte di un'epoca storica dolorosa per la Chiesa, divisa dalle
ferite protestanti. La preghiera per l'unità dei cristiani e l'impegno a
costruire l'unica Chiesa di Cristo siano sincere e audaci. La mitezza e
la fortezza nelle prove sono conseguenza dello stare con Gesù, il Quale
nel chiamare i Dodici vuole che prima stiano con Lui, per poi inviarli
in missione. Anche noi possiamo stare sempre con Gesù e "assorbire" in
noi le Sue virtù, la Sua vita. Omelia di Venerdi 24 gennaio 2020 (III
sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La luce della Divina Volontà ci difende dalle tenebre
L’uomo, creato nella luce, se opera nel Fiat Divino
viene da Esso difeso da tutto ciò che non appartiene alla luce. Operare
nell’oscuro carcere della volontà umana non solo ci tiene esposti ad
ogni molestia, ma le stesse opere buone restano tenebrose. La Vergine
Maria, possedendo la vita operante della Divina Volontà, con i suoi atti
preparò il terreno a germogliare il Salvatore. Sono gli atti della
creatura che preparano il terreno al Seminatore Divino, affinché il seme
della Divina Volontà trovi buona accoglienza. Meditazione dal Libro di
Cielo vol. 28 settembre 30 1930 – Roma 9/1/20 |
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Gesù vuole operare in noi
L’anima deve fare tutto perché è Gesù che lo vuole fare
in lei. Solo così l’anima può dimenticarsi di sé stessa, perché non solo
farà tutto perché lo vuole Gesù, ma perché lo vuole fare Gesù, Gli
necessitano a Lui. Il valore della vita nascosta a Nazareth (Vol. 11
agosto 14, 1912. La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà, 25°
giorno). Don Pierpaolo Maria Cilla, Verona 22 dicembre
2019 |
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L'uomo vede l'apparenza, il Signore guarda il cuore
Il profeta Samuele è inviato nella piccola Betlemme per
ungere il piccolo Davide, futuro re d'Israele. Dio non segue i criteri
umani per le Sue scelte. Egli preferisce i piccoli, i deboli e gli
umili, per confondere la potenza del mondo. La differenza tra eccezione
e trasgressione della norma. La dignità della persona umana come
criterio di discernimento morale. Omelia di martedì 21 gennaio 2020 (II
sett.) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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I primi passi con Gesù, Maria e Giuseppe
“Figlia mia, la tua vita deve essere in mezzo a noi
nella casa di Nazareth. Se lavori, se preghi, se prendi cibo, se
cammini, devi avere una mano a Me, l’altra alla Mamma nostra, e lo
sguardo a san Giuseppe, per vedere se i tuoi atti corrispondono ai
nostri… Molto hai da fare per raggiungerci; ti conviene molto silenzio
ed attenzione” (Memorie dell’Infanzia). Don Pierpaolo Maria Cilla,
Verona 21 dicembre 2019 |
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Ecco, Signore, vengo per fare la Tua Volontà
La Volontà del Padre, che Gesù é venuta a compiere, è la
salvezza di tutti gli uomini attraverso la distruzione del peccato. San
Paolo è stato costituito apostolo per volontà di Dio. Il Battista, mosso
da Dio, dà testimonianza che Gesù è l'Agnello di Dio che toglie il
peccato del mondo. Ogni battezzato è chiamato a collaborare con Cristo
alla salvezza del mondo. Omelia di Domenica 19 gennaio 2020 (II dom.
Anno A) - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Girare negli atti divini del Natale
Come in tutte le cose si può distendere il Regno della
Divina Volontà. La grotta di Betlemme si era cambiata in paradiso per i
mari immensi di gioia, di felicità e di luce che il Fiat Divino faceva
sorgere in ogni atto. Gli atti della circoncisione, dell’adorazione dei
Magi e della presentazione al tempio (La Vergine Maria nel Regno della
Divina Volontà, 23° giorno). Don Pierpaolo Maria Cilla, Verona 21
dicembre 2019. |
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Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta
Alla preghiera di domanda o intercessione è importante
affiancare la preghiera di ascolto. Dio parla attraverso la Sua Parola
Scritta, nella coscienza di ciascuno, nel creato, nell'Eucaristia, etc.
Per ascoltare la voce di Dio occorre desiderio, ascolto, attenzione.
Omelia di mercoledì 15 gennaio 2020 (I sett.) - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Fin dove giunse la maternità di Maria
La Gran Regina non solo fece da Madre a Gesù col darLo
al mondo, ma la maternità della Madre Celeste correva in ogni atto di
Gesù, tanto che Lui non sapeva stare senza sentire la Sua maternità
insieme con Lui. E fu così che Maria ss. venne costituita Madre anche di
ciascun atto di creatura (Vol. 36 dicembre 28, 1938, seconda parte). Don
Pierpaolo Maria Cilla, Bologna 20 dicembre 2019. |
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Dio non fa preferenze di persone
Due sono i sensi di questa espressione petrina. Dio
vuole la salvezza di tutti gli uomini senza alcuna distinzione. Gesù,
difatti, passava beneficando e risanando tutti coloro che erano
prigionieri del diavolo. Tuttavia Dio non vorrebbe nemmeno distinzioni
tra il Suo Figlio divino e noi, rigenerati mediante il battesimo
nell’acqua e nello Spirito. Omelia della domenica 12 gennaio 2020, Festa
del Battesimo del Signore – don Pierpaolo Maria Cilla |
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Come si forma l’eco tra il Creatore e la creatura
Come la creatura entra nel Voler Divino per deporre il
suo volere e prendere quello eterno incomincia l’eco divino. Ogni atto
fatto nel Volere Divino non finisce mai, viene ripetuto continuamente.
L’importanza dell’essere rivestiti delle vesti regali del Fiat, perché
il Re non tollera di avere un esercito che lo disonora (Vol. 36 dicembre
28, 1938, prima parte). Don Pierpaolo Maria Cilla, Bologna 19 dicembre
2019. |
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Ciò che vince il mondo è la nostra fede
La fede è potenza, difesa, salvezza, forza, libertà,
regalità per chi la esercita. Nulla può il mondo contro l'anima che ha
salda la propria fede. Per mezzo della fede conosciamo Dio e tutto
diventa facile, come l'osservanza dei comandamenti e la Carità. La fede
compie in noi la salvezza di Cristo. Omelia del 10 settembre 2020, don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La Volontà di Dio è sorgente e vita di tutto
Per comprendere il mistero di Dio in profondità è
necessario conoscere la realtà sublime della Divina Volontà. Gesù
dispiega alla Sua piccola segretaria, Luisa, questo grande mistero per
farne dono all’umanità. Fin dalla Creazione tutto è opera del Fiat
Divino, eccetto il peccato, in cui la Volontà di Dio viene rinnegata e
calpestata. La figura di Adamo nel Libro di Cielo (vol. 28 luglio 16,
1930). Roma 13 dicembre 2019, don Pierpaolo Maria Cilla |
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Nell’amore non c’è timore
Quando l’amore di Dio è perfetto in noi non c’è più
spazio per il timore e ogni genere di affanno e paura. Attraverso
l’adorazione e la fusione l’anima entra in Dio e nell’abbraccio Eterno
con Colui che è amore resta nella pienezza della pace. Omelia 9 gennaio
2020 |
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La rinascita della Divina Volontà
La nascita di Gesù ha costituito la rinascita della
Divina Volontà nella Sua Umanità, così da poter rinascere in tutte le
umane generazioni. Tutto ciò che faceva, ogni Suo atto, erano rinascite
di Essa a favore delle creature. Il silenzio e il riposo di Gesù dopo
aver manifestato le divine verità sul Fiat. (vol. 27 Dicembre 25, 1929).
Roma 13 dicembre 2019, don Pierpaolo Maria Cilla. |
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La prima parola di Gesù: Convertitevi
In un mondo dove regnavano le tenebre del peccato e
della chiusura del cielo è apparsa una grande luce. L’invito del Signore
è quanto di più urgente anche oggi debba essere rinnovato: Convertitevi.
L’importanza del discernimento degli spiriti. I criteri: riconoscere
Gesù Cristo come il Signore e obbedire ai legittimi Pastori della
Chiesa. Omelia del 7 gennaio 2020. Don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La prova dell’Immacolata nel suo Concepimento
Nessuno può essere accettabile a Dio senza la prova,
perché senza di essa non ci sarebbero persone libere ma schiave. La
prova la vergine la subì appena ebbe l’uso di ragione, potendo conoscere
la volontà umana e le sue conseguenze, e la Volontà Divina. Senza
perdere tempo fece dono della sua umana volontà a Dio, senza volerla
nemmeno conoscere. Le opere più belle, senza la Volontà di Dio, non sono
accette a Dio e diventano alimento per l’ingordigia umana. (vol. 17
Dicembre 8, 1924). Don Pierpaolo Maria Cilla, quinta meditazione Ritiro
spirituale a Belluno, 29/11-1/12/2019 |
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Come la Vergine è stata preservata dal peccato originale
Tutti i meriti, le opere, le pene, il Sangue di Gesù si
sono schierati per prevenire l’anima della Vergine Maria dal contagio
della colpa. Essere Dio significa non essere soggetti a successione di
atti, Dio infatti è un Atto solo. Sicchè prima che la nobile creatura
fosse concepita tutto esisteva di ciò che doveva fare sulla terra il
Verbo Eterno. La nascita da s. Anna non le provocò nessun nocumento.
(vol. 16 dicembre 8, 1923) Don Pierpaolo Maria Cilla, quarta meditazione
Ritiro spirituale a Belluno, 29/11-1/12/2019 |
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Ciò che fece la Vergine Immacolata appena nacque
Non c’è onore e gloria che non si possa dare all’Eterno
Volere, sia che agisca in Dio, sia che abiti nella creatura. Ecco perché
tutto ciò che diamo a Maria è dato al Fiat Divino trionfante in Lei.
Appena la Madonna nacque la sua anima girò terra e Cielo, raccogliendo
tutto l’amore che Dio aveva sparso in tutto il creato ed entrando nel
Cuore trinitario portò il ricambio d’amore di tutto il creato e
pronunziò il suo primo Grazie. Il Volere di Dio abitante in terra è
calamita potente per il Cielo. (Vol. 15 Dicembre 8, 1922). Don Pierpaolo
Maria Cilla, terza Meditazione Ritiro spirituale a Belluno,
29/11-1/12/19. |
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I primi tre atti dell’Immacolata Regina
Appena concepita, la Vergine Immacolata andò in mezzo
alla Santissima Trinità tutta amore, tutta fiducia e senza paura, in
modo da rapire, dominare e mettere in festa la Maestà Suprema. I suoi
primi atti furono: legare la Sua volontà umana al trono dell’Eterno
senza neppure volerla conoscere; offrirsi a qualunque sacrificio per
amore di Dio; restituire a Dio l’onore e la gloria di tutta la
Creazione. Se non avesse il Voler di Dio come centro di vita, tutte le
altre prerogative sarebbero nulla. (Vol. 15 Dicembre 8, 1922). Don
Pierpaolo Maria Cilla, seconda Meditazione Ritiro spirituale a Belluno,
29 novembre -1 dicembre 2019 |
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Il prodigio dell’immacolato concepimento di Maria
L’Immacolato Concepimento della Beata Vergine Maria fu
formato nel mare eterno di Dio, il quale si è costituito suo centro di
vita. Circondandola, poi, tutt’intorno si è posto a difesa della
straordinaria creatura, arricchendola ad ogni istanze di nuove bellezze,
grazie e privilegi. La Maestà suprema, non volendo aspettare come per le
altre creature, volle subito da Lei i suoi amplessi, i suoi baci e il
ricambio d’amore, scopo per cui ogni uomo è stato creato. (Vol. 15
Dicembre 8, 1922). Don Pierpaolo Maria Cilla, Prima Meditazione Ritiro
di Belluno, 29 novembre -1 dicembre 2019 |
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Per non andare in Purgatorio
Suffragare le anime in maniera molto efficace è proprio
di chi vive nella Divina Volontà da dove si può fare del bene a tutti in
misura larga. Il "ti amo" di Gesù penetra ovunque, anche in Purgatorio.
Solo chi si fonde in Lui può attirarlo. Il ruolo delle Ore della
Passione nella salvezza delle anime. Quanti atti facciamo nella Volontà
di Dio tante vie prepariamo per ricevere i suffragi in Purgatorio, che
altro non è se non il mezzo per riempire i vuoti d'amore. La Divina
Volontà purga anticipatamente l'anima in terra, togliendole ogni
disordine e imperfezione. Chi vive nella Divina Volontà non può andare
in Purgatorio, tutta la Creazione si sentirebbe offesa. Roma 8 novembre
2019 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Le tante rarità di bellezza e santità del Fiat
Le potenze create non possono né abbracciare né esaurire
la Potenza Increata. La Divina Volontà possiede l’atto incessante e
sempre nuovo e tiene virtù di fare sempre cose nuove (vol. 23 ottobre
20, 1927). 5’ meditazione di don Pierpaolo Maria Cilla, ritiro
spirituale del 18-20 ottobre 2019 a Lucera (FG). |
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L’esempio del sole per spiegare la Divina Volontà
Gli atti fatti nel Fiat Divino sono come tanti respiri o
palpiti che la creatura fa in Dio. Come il sole con la sua luce
padroneggia tutto non per opprimere ma per vivificare, così la Divina
Volontà (vol. 26 giugno 9, 1929). Quarta meditazione tenuta da don
Pierpaolo Maria Cilla, ritiro spirituale del 18-20 ottobre 2019 a Lucera
(FG) |
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Gli atti nella Divina Volontà sono tanti soli
Gli atti che Luisa compie nel Divino Volere si
trasformano in soli accesi tra il Cielo e la terra che illuminano tutti.
La responsabilità dei capi civili ed ecclesiastici circa lo stato di
disordine diffuso e le richieste di Gesù perché siano aiutati (vol. 12
aprile 7, 1919). Terza meditazione tenuta da don Pierpaolo Maria Cilla,
ritiro spirituale del 18-20 ottobre 2019 a Lucera (FG) |
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Tutto l’essere di chi vive nella Divina Volontà dice sempre
Amore
Per chi vive nel Voler Divino tutto ciò che fa acquista
la natura divina. I Suoi prodigi nel creare la vita divina nell’atto
umano e la festa di tutto il Cielo. Il vero ricambio della Creazione
(vol. 30 gennaio 30, 1938). Seconda meditazione tenuta da don Pierpaolo
Maria Cilla, ritiro spirituale del 18-20 ottobre 2019 a Lucera
(FG). |
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I segni che indicano lo stato di Grazia
Gesù esige da tutte le particelle del nostro essere la
sua gloria. Per far ciò l’anima deve passare dallo stato di unione a
quello di consumazione. L’importanza di coltivare le virtù e i segni per
sapere se l’anima possiede la Grazia (vol. 4 giugno 18, 1901; vol. 4
giugno 30, 1901). Prima meditazione tenuta da don Pierpaolo Maria Cilla,
ritiro spirituale del 18-20 ottobre 2019 a Lucera (FG). |
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Ciò che accomuna la Creazione e la Madonna
La Creazione e la Mamma Celeste sono gli esemplari più
perfetti del vivere nel Divino Volere, ma quella che sorpassa tutti e la
Regina del Cielo, perché se ciascuna cosa creata racchiude la pienezza
del suo proprio bene ricevuto da Dio, la Vergine Maria racchiude tutti i
beni insieme. La vocazione di Roma (vol. 19 aprile 28, 1926; vol. 11
marzo 15, 1912; vol. 24 ottobre 3, 1928). Roma 11 ottobre 2019, don
Pierpaolo Maria Cilla. |
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La Vergine Maria ripete all’anima ciò che fece a Suo
Figlio
Maria SS. Facendo la consegna della Sua Volontà come
morta nelle mani del Divin Padre, ha ricevuto il dono della Divina
Volontà. Così Luisa e così tutti siamo chiamati a fare. La Madonna in
tutto ciò che faceva a Suo Figlio intendeva farlo a tutte quelle anime
che avrebbero vissuto nella Volontà Divina, mettendo a loro disposizione
tutti i suoi beni. (vol. 18, ottobre 10, 1925) Quinta meditazione di don
Pierpaolo Maria Cilla, Ritiro spirituale a Belluno 20-22 settembre
2019. |
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La felicità intoccabile della Divina Volontà
Nella Divina Volontà non entrano il dolore e le
amarezze, perché sono parti umani. Come la Divina Volontà tiene la Sua
vita in mezzo alle creature e come esse La inceppano. Ogni atto fatto in
Essa è una firma divina che corre, un diritto divino che viene concesso.
(Vol. 23, Dicembre 6, 1927) Quarta meditazione di don Pierpaolo Maria
Cilla, Ritiro spirituale a Belluno 20-22 settembre
2019. |
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L’anima nella Divina Volontà ripete la vita di Gesù
La ss. Umanità di Gesù viveva come nel centro della Sua
Volontà Divina e il Suo operato si costituiva atto per ogni atto di
creatura, abbracciando tutti e facendo bene a tutti. Quello che ha fatto
Gesù nel Suo interno è chiamata a fare anche l’anima che vive nella Sua
Volontà. (vol. 14, Ottobre 19, 1922). Terza meditazione di don Pierpaolo
Maria Cilla, Ritiro spirituale a Belluno 20-22 settembre
2019. |
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Le necessarie disposizioni per possedere il dono del Voler
Divino
Luisa ha compreso la distinzione tra il possedere la
Divina Volontà come dono e il fare la Volontà di Dio, inteso anche come
il possederla in prestito solo per alcuni momenti. Per spiegarsi usa
alcune similitudini. Il dono della Divina Volontà non si dà se non a chi
è disposto, a chi non ne farebbe uno sciupio, a chi deve tanto stimarlo
ed amarlo da ritenerlo più prezioso della sua stessa vita. (vol. 18,
dicembre 25, 1925). Seconda meditazione di don Pierpaolo Maria Cilla,
Ritiro spirituale a Belluno 20-22 settembre 2019. |
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Restare sempre sulle ginocchia paterne
Luisa nota che non si sofferma mai a pensare a sé
stessa. La sua unica attenzione è volere, amare e non offendere Gesù,
che la conferma nel suo stato di anima tenuta sempre sulle ginocchia
divine, tanto stretta da non avere il tempo di pensare a sé stessa. Come
un padre infinitamente buono Gesù si interessa di Luisa in tutto e per
tutto e chiede anche a lei di fare altrettanto nei Suoi confronti. (vol.
7 settembre 2, 1906). Prima meditazione di don Pierpaolo Maria Cilla,
Ritiro spirituale a Belluno 20-22 settembre 2019. |
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Le 4 condizioni per essere discepoli di Gesù
Gesù non vuole folle ma discepoli che Lo seguano sulla
via stretta che porta al Cielo. Per questo detta le condizioni perché la
costruzione della torre della santità non resti a metà e la guerra santa
contro le forze del male non sia una sconfitta annunciata. L'amore a Lui
sia superiore e inglobante tutti gli altri amori terreni. La
disponibilità a portare qualunque croce, come piena conformazione a Lui
il Crocifisso per amore. SeguirLo sempre e ovunque vorrà condurci,
pronti a farGli la consegna incondizionata di tutto ciò che abbiamo,
specialmente di ciò che veramente ci appartiene: la nostra volontà.
Omelia di sabato 7 settembre 2019, XXIII domenica del tempo Ordinario
anno C - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Gli effetti della preghiera nella Divina Volontà
L'anima che prega nella Divina Volontà resta confermata
in Essa, riceve la vita della preghiera e non avrà bisogno di alcuno
sforzo per pregare. Di fronte ai mali del mondo e dei capi, Gesù esorta
a pregare nella Divina Volontà, elevandosi tra il Cielo e la terra e
riempiendo tutto e tutti di adorazioni e benedizioni perché tutti
possano riceverne gli effetti. La preghiera nella Divina Volontà porta
ovunque luce e aria balsamica ed è fonte di gioia e nuovo splendore.
(vol. 12 21 settembre 1920; Vol. 14 1 luglio 1923) Meditazione di don
Pierpaolo Maria Cilla, Roma 12 luglio 2019 |
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Il modo di pregare di Gesù
“Figlia mia, prega, ma prega come prego Io, cioè,
riversati tutta nella mia Volontà, ed in Questa troverai Dio e tutte le
creature, e facendo tue tutte le cose delle creature, le darai a Dio
come se fosse una sola creatura - perché il Volere Divino è il Padrone
di tutti - e deporrai ai piedi della Divinità gli atti buoni per dargli
onore, i cattivi per ripararli con la Santità, Potenza ed Immensità
della Divina Volontà, a cui niente sfugge." (vol. 11 3 maggio 1916)
Meditazione di don Pierpaolo Maria Cilla, Roma 14 giugno
2019 |
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La preghiera nella Divina Volontà
Il tema della preghiera è assolutamente centrale nel
libro di Cielo. La vita nella Divina Volontà è vita d'ininterrotta
preghiera, ma della stessa preghiera di Gesù il quale le rivela,
lentamente, il suo modo intimo di pregare di cui vuol rendere partecipe
tutte le anime. E' un modo nuovo di pregare, poichè è una vita tutta
diversa, poichè tutta divina quella che si vive dentro la Divina
Volontà. (prima parte) Roma, 10 Maggio 2019, meditazione di don
Pierpaolo Maria Cilla |
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Le condizioni per seguire Gesù
La sequela di Cristo è cammino sulle orme che Lui ha
tracciato per noi, dalla Croce alla Gloria. Le condizioni delineate dal
Vangelo per essere Suoi discepoli sono almeno tre: liberarsi dai
condizionamenti del futuro, del passato e del presente. Esempi. Omelia
del 30 giugno 2019, XIII domenica T. O. anno C - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il Sacramento dell'Amore
L'Eucaristia é il dono continuato d'amore di Gesù
all'umanità, dono di Sé stesso per la vita delle nostre anime. A questo
amore dobbiamo conformare le nostre vite, perché siano vite
eucaristiche. Come il Capo è Eucaristia, così il Corpo deve farsi
Eucaristia. La forza per amare, il segreto e la sorgente dell' Amore è
l'Ostia santa. Omelia del 23 giugno 2019, Solennità del Corpus Domini -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Sommo Bene della Chiesa
La Santissima Eucaristia é il bene più grande della
Chiesa, che mai ci verrà tolto. Tuttavia qual'è la nostra considerazione
per questo grande dono? Sembra diffusa una fede bloccata quantomeno a
livello concettuale, ma che traspare poco nella vita reale. Umiltà,
adorazione, desiderio ardente di lui, sono solo alcuni degli
atteggiamenti che denotano una fede vera nella presenza reale di Gesù
nell'Eucaristia. Omelia di sabato 22 settembre 2019, Solennità del
Corpus Domini - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Lo Spirito Santo fa i santi
Lo Spirito Santo è la luce dei cuori, la sorgente della
vita e della vera pace. É l'Amore riversato nei nostri cuori nel
Battesimo, che dimora in noi con i suoi santi doni in virtù della
Cresima. Lo Spirito Santo non può accordarsi con lo spirito della carne
e del mondo. Lo Spirito non va mai né oscurato né rattristato, ma
liberato perché é Lui il principio agente della Santità, la forza per
mettere in pratica i comandamenti e conoscere la Volontà di Dio. La s.
Messa è il nuovo Cenacolo della perenne effusione dello Spirito Santo.
Omelia del 9 giugno 2019, Solennità di Pentecoste anno C - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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In Gesù siamo già in cielo
La solennità dell'Ascensione ci ricorda l'ingresso
solenne della nostra carne umana, assunta dal Verbo, nella gloria del
Paradiso, fin nel seno della Santissima Trinità. Come Gesù non si è
separato dalla nostra umanità, così noi non dobbiamo separarci dalla sua
santa Umanità, per avere la ferma speranza che dove è Lui saremo anche
noi glorificati al di sopra delle schiere angeliche. Il pensiero
costante del Cielo che ci attende ci sia di incoraggiamento nelle
avversità della vita. Omelia di sabato 1 giugno 2019, Solennità
dell'Ascensione anno C, don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Regno del Fiat Divino che verrà
Il gran bene che porterà il Regno del Fiat Divino. Come
sarà preservativo a tutti i mali. Come la Vergine mentre non fece nessun
miracolo fece il gran miracolo di dare un Dio alle creature, così sarà
per chi deve far conoscere il Regno: farà il gran miracolo di dare una
Volontà Divina. (vol. 20 ottobre 22, 1926) Don Pierpaolo Maria Cilla,
settima meditazione Ritiro Belluno 25-28.04.2019 |
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Dove la Madonna trovò la forza nella Passione
Tutto il segreto stava nella Divina Volontà regnante in
Lei, che la teneva sempre immersa in due mari, l'uno di dolore e
l'altro, più esteso, di gioie e di beatitudine. La gioia la sosteneva
nel dolore e il dolore la sosteneva nella gioia. I santi dei secoli
passati sono simboli dell'Umanità di Gesù, perciò sono molti, ma la Sua
Risurrezione simboleggia i Santi del vivere nel mio Volere, che saranno
pochi. Le cose maggiori sono fatte sempre dopo le minori. (Vol. 21
aprile 16, 1927; vol. 12 aprile 15, 1919) Don Pierpaolo Maria Cilla,
sesta meditazione Ritiro Belluno 25-28.04.2019 |
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Le tre vie di santificazione
Il comandamento nuovo che Gesù ci ha lasciato
nell'ultima Cena siamo chiamati a celebrarlo nell'Eucaristia e a viverlo
nelle vicende quotidiane della nostra storia. "Amatevi gli uni gli
altri. Come io ho amato voi". Il Suo Amore è molto diverso da quello in
circolazione nel mondo. É amore che sa giungere fino al sacrificio per
chi lo tradisce. É il vero distintivo del cristiano. La Chiesa da due
anni, oltre alle due vie storiche, ha aperto una terza via per il
riconoscimento della santità di un suo figlio: l'offerta della vita per
la carità. La Carità di Cristo ha bisogno della nostra fede per crescere
in noi. Omelia del 19 maggio 2019, V Domenica del tempo di Pasqua anno C
- don Pierpaolo Maria Cilla |
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Gli effetti delle 'Ore della Passione'
Il mondo si è squilibrato perchè ha perduto il pensiero
della Passione, si è scostato in tutto da Chi poteva aiutarlo. Le pene
sono come il ferro battuto dal martello, tale sono le anime sotto i
colpi del dolore, perde la durezza, si ammorbidisce. Le Ore della
Passione sono l'ordine della Creazione e fanno piovere dal Cielo
continua rugiada sulla terra, nel Purgatorio e fin nel Cielo. (vol. 11
febbraio 2, 1917; vol. 23 settembre 17, 1927; vol. 12 maggio 16, 1917)
Don Pierpaolo Maria Cilla, quinta meditazione Ritiro Belluno
25-28.04.2019 |
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La voce da ascoltare è una sola
Le pecorelle di Gesù sono le anime che Lui ha lavato col
suo sangue nel Battesimo. È possibile, però, vivere da estranei di
Cristo, se non proprio da nemici, pur essendo parte del Suo gregge che è
la Chiesa. La pecorelle di Gesù é un'anima che ascolta la Sua voce e non
altre, che cerca il Suo amore e non altri, che segue la Sua Volontà e
non altre. Egli ci conduce ai pascoli della vita eterna, perché solo Lui
ci salva e ci renderci veramente felici. Omelia del 12 maggio 2019, IV
domenica del tempo di Pasqua anno C - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Il più grande dolore di Gesù nella Passione
Figlia mia, non fui solo allora vestito da pazzo,
schernito e burlato, ma sono in continue burle. Il chiodo che più mi
trafisse fu l'abbandono. L'umana volontà è il vero carcere della
creatura. La preghiera più potente è vestirsi di Gesù sofferente. (Vol.
13 settembre 16, 1921; vol. 29 giugno 5, 1931; vol. 11 giugno 15, 1916)
Don Pierpaolo Maria Cilla, quarta meditazione Ritiro Belluno
25-28.04.2019 |
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Le Ostie Viventi consacrate dalla Divina Volontà
La Divina Volontà forma la vera e perfetta consacrazione
della Vita divina nell'anima. Solo nelle Ostie viventi Gesù trova il
compenso della solitudine, del digiuno e di ciò che soffre nei
tabernacoli. Differenza tra i tabernacoli eucaristici e i tabernacoli
della Divina Volontà. Gli effetti della Comunione fatta in unione
all'Umanità, Divinità e Volontà di Gesù. Gesù vive realmente, non
misticamente, nelle Ostie Viventi. (vol. 11 dicembre 17, 1914; vol. 25
dicembre 2, 1928; vol. 11 ottobre 2, 1916; vol. 16 novembre 5, 1923) don
Pierpaolo Maria Cilla, terza meditazione Ritiro Belluno
25-28.04.2019 |
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Il Risorto ci nutre di Sé e si nutre di noi
Gesù Risorto cammina sulle rive delle nostre storie
quotidiane. Si interessa di noi intervenendo sempre a nostro beneficio.
É il Signore delle nostre vite. É il Salvatore dalla morte e dalle
piccole morti quotidiane. Appare, però, soprattutto nella Cena
Eucaristica, dove ci invita a mangiare il Suo Corpo, affinché tutto in
noi, pensieri, desideri, affetti, palpiti, diventino cibo d'amore per
Lui. Omelia di sabato 4 maggio 2019, III Domenica di Pasqua anno C - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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I ricambi d'amore per i dolori nei Sacramenti
Figlia mia, non la ss. Eucaristia, ma la Divina Volontà
è centro e vita dell'anima, dà vita agli stessi sacramenti e li
racchiude in Sè. I sacramenti producono i loro frutti a seconda che le
anime sono assoggettate alla Divina Volontà. Vola nella mia Volontà e
giungi in tutti i Sacramenti, scendi nel fondo di essi per darmi il tuo
piccolo ricambio d'amore. Quanti sospiri amari, quanti gemiti soffocati
dello Spirito Santo! (Vol. 11 Settembre 25, 1913; vol. 18 novembre 5
1925) don Pierpaolo Maria Cilla, seconda meditazione Ritiro Belluno
25-28.04.2019 |
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Come visitare gli Atti della Divina Volontà
Figlia mia, sto a guardare se tu visiti tutti i miei
territori. La Creazione è territorio mio, la Redenzione sono territori
aggiunti. Figlia mia, qual dolore è dare e non essere riconosciuto. Chi
tutto tiene, ha la capacità di potermi dar tutto e di ricevere tutto.
Perciò sii attenta negli esercizi del vivere nel mio Volere. Quando tu
Lo segui negli atti suoi, sente la tua compagnia. Oh se sapessi quanto
Le riesce gradita la compagnia nell'operare saresti più attenta. (vol.
22 agosto 9, 1927; vol. 17 giugno 10, 1924; vol. 27 ottobre 15, 1929)
Don Pierpaolo Maria Cilla, prima meditazione Ritiro Belluno,
25-28.04.2019 |
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L'elemosina nella Divina Volontà
La vera carità deve essere disinteressata, perché
l'interesse acceca la mente, e deve dare agli altri ciò che è appartiene
a loro, in primis la buona fama, che è un diritto fondamentale. Siamo
fatti di amore, e tutto ciò che facciamo è per amore, anche se spesso
prende vie sbagliate. Gesù é il mendicante del nostro amore, ci chiede
l'elemosina di cose piccole ma che sono Sue. Operare nella Divina
Volontà significa far bene a tutti, perché ogni volta in cui ci
riversiamo in Essa Volontà e ci fondiamo con Gesù, in noi si forma un
sole che fa scendere rugiada di luce benefica a bene di tutti. Le opere,
però, che più piacciono a Gesù sono le opere nascoste. Roma, 12 aprile
2019, meditazione di don Pierpaolo Maria Cilla |
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Guardare, pensare e giudicare sono la stessa cosa
Nella sconvolgente vicenda che coinvolge la donna
adultera entrano in scena prepotentemente scribi e farisei pieni di ira,
tipico di coloro che piuttosto che guardare dentro di sé e sopra di sé,
guardano e giudicano coloro che stanno intorno a sé. Il male è male, ma
solo Dio conosce le singole responsabilità, come nel caso della donna.
Gesù non è venuto come giudice ma come medico. Per questo non condanna
ma comanda alla donna di allontanare per sempre il peccato. La Divina
Misericordia, sempre pronta a rialzarci, vale il sangue del Figlio di
Dio e non può essere considerata come cosa da nulla. Omelia di sabato 6
aprile 2019, V domenica di Quaresima anno C - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Siamo stati concepiti nel grembo della Vergine Maria
Come Gesù ha sempre cercato coloro che erano perduti,
così il cristiano è chiamato ad essere ansioso di ritrovare chi si
smarrisce. Nella parabola del figliol prodigo il Signore ci mostra
quanto è terribile la vita lontana da Dio, vissuta nel peccato. Ma é
sempre possibile, a tutti, tornare indietro. La casa paterna ci aspetta
sempre. Il silenzio, la meditazione e la preghiera, specie davanti a
Gesù Eucaristico, ci aiuteranno, in questo ultima metà di Quaresima a
comprendere in cosa é necessario fare un passo indietro. Omelia 30 marzo
2019, IV domenica di Quaresima anno C - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Siamo stati concepiti nel grembo della Vergine Maria
La gloria della Mamma del Cielo è insuperabile, nessun
altro delle regioni celesti possiede mari di grazie, di luce, mari di
bellezza e di santità, mari di potenza, di scienza e d'amore. Fu la sola
che fece vita nel Fiat Divino, mai ebbe luogo in Lei l’umano volere, la
sua vita fu tutta di Volontà Divina ed in virtù di Essa accentrò in Sé
tutte le creature, concependole nel suo materno cuore e bilocando tante
volte il suo Figlio Gesù per darlo a ciascuna creatura che aveva
concepito nel suo vergine cuore, perciò la sua Maternità è estesa a
tutti. (vol. 24 agosto 15, 1928) Omelia di Don Pierpaolo Maria Cilla,
Belluno - Ritiro DV 30-31.12.2018 |
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É facile far nascere Gesù nelle anime, purché si viva nel Suo
Volere
Dalla parte umana Gesù soffrì la solitudine, ma dalla
parte divina tutti lo accompagnarono. Come chi vive nella Divina Volontà
forma l'abitazione al piccolo Gesù, lo concepisce e lo fa nascere in
tutti i suoi atti. La Mamma Celeste è il paradiso in terra per Gesù. La
trovava sempre in tutta la Creazione ad intrecciare atti d'amore al Suo
Gesù e a formare le Sue gioie. Chi vive nel Volere Divino è inseparabile
da Gesù e il felicitare queste anime é una delle gioie più grandi del
Signore. (vol. 36 dicembre 25, 1938). Don Pierpaolo Maria Cilla, Belluno
- Ritiro DV 30-31.12.2018 |
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Maria tutto riceve e per tutto ringrazia
Il nuovo anno inizia sotto il segno di Maria Madre di
Dio, perché come la vita di Gesù nella carne nacque in Maria e finì tra
le Sue braccia, così la vita di ognuno di noi parte da Maria e finisce
in Maria. Tutto Gesù ha donato a Maria, gareggiano Lui a dare Lei a
ricevere e ringraziare. La fine dell'anno e l'inizio del nuovo segnino
una ferma presa di decisione a fare della vita una continua lode a Dio.
Vol. 20 dicembre 25, 1926 Omelia di Don Pierpaolo Maria Cilla del 31
dicembre 2018, primi vespri della solennità di Maria SS. Madre di Dio.
Belluno - Ritiro DV 30-31.12.2018 |
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Dio nelle Sue opere mette da parte l'ingratitudine umana
Gesù venendo quaggiù non volle cambiare i modi divini,
per cui in Maria e nelle figlie divine trova il Suo paradiso dove riceve
amore divino come in Cielo. Gli uomini avranno vera pace quando
riconosceranno la Divina Volontà e le daranno il dominio. Gesù di fronte
all'ingratitudine umana mette tutto da parte coprendo tutto col Suo
amore. Invita anche noi a fare lo stesso, non fissandoci sulle nostre
debolezze ma occupandoci ad amare Lui e a vivere di Volontà Divina. Chi
vive nella Divina Volontà riceve continui innesti di tutto ciò che fa
l'Umanità di Gesù. (vol. 30 dicembre 25, 1931; Vol. 35 dicembre 25,
1937) Don Pierpaolo Maria Cilla, Belluno - Ritiro DV 30-31.12.2018
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Paragone tra la venuta del Verbo sulla terra e la Divina
Volontà
L'anima che vive nel Voler Divino è sempre uguale a sé
stessa. Nelle opere più grandi Dio si serve di persone che
nell'apparenza non danno nell'occhio. Nonostante la stella risplendeva
in cielo per tutti, solo tre si mossero, poiché solo loro possedevano un
certo dominio di sé stessi e un po di vuoto in loro stessi. La Divina
Volontà è paragonata per tre situazioni alla venuta del Verbo sulla
terra. (vol. 20 gennaio 6, 1927; Vol. 27 ottobre 21, 1929). Don
Pierpaolo Maria Cilla, Belluno - Ritiro DV 30-1.12.2018 |
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L'incarnazione fu per Gesù un darsi in balia della creatura. La
fermezza nell'operare
É la Divina Volontà che concepí, formò e fece nascere
Gesù. Il dolore del pargoletto divino è causato dal freddo dei cuori e
dalla ingratitudine. Come Luisa era presente nella mangiatoia assieme a
Gesù bambino. Tutta la Creazione si senti onorata di tributare al Divino
Bambino l'adorazione dovutagli, ad eccezione dell'uomo, ingrato. La
natura del vero amore, l'operare da Dio è la fermezza e il non ritirarsi
a costo di qualunque sacrificio. (vol. 13 dicembre 25, 1921; Vol. 17
dicembre 24, 1924). Don Pierpaolo Maria Cilla, Belluno - Ritiro DV
30-1.12.2018 |
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Crescere in famiglia in età, sapienza e grazia
Gesù si è incarnato nel grembo di Maria ed ha voluto
essere membro di una famiglia umana. Ogni uomo ha bisogno di nascere e
di crescere in una famiglia, per sperimentare la circolarità orizzontale
e verticale dell'amore. Anche le prove e le sfide della famiglia sono
necessarie per farci crescere, come nell'episodio del ritrovamento di
Gesù nel Tempio. I sentimenti e le virtù della Santa Famiglia, pazienza,
abnegazione, amore, mitezza, fortezza, diventino di tutte le famiglie.
Ogniqualvolta l'anima compie atti nella Divina Volontà cresce davanti a
Dio in sapienza, bontà, potenza, bellezza, etc. (vol. 13 settembre 14,
1921) Omelia di Don Pierpaolo Maria Cilla, Belluno - Ritiro DV
30-1.12.2018 |
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Come far nascere Gesù nel nostro cuore
Il modo per far nascere Gesù nei nostri cuori è
svuotarsi di tutto, operare sempre per amore a Lui, crescere nell'amore
eroico, ingrandito e di sacrificio. Al "ti amo" della creatura viene
corrisposto sempre il "Ti amo" del Creatore e ti tutta la Creazione. La
sorte di Gesù Sacramentato è ancora più dura della sua sorte infantile.
(vol. 8 dicembre 25 e 27 1909; Vol. 12 dicembre 25 1920). Don Pierpaolo
Maria Cilla, Belluno - Ritiro DV 30-1.12.2018 |
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Il digiuno nella Divina Volontà
Gesù ci guida al senso profondo del digiuno indicandoci
gli effetti della mortificazione che piace al Cielo: perdere ogni gusto
priprio per acquistare il gusto di Dio, vivere soli con Gesù perché Gesù
possa accentrare tutto se stesso in noi, morire anche ad ogni più
piccolo angolo terreno di umana volontà che nella santità delle virtù è
sempre presente come tornaconto e stima propria. (Vol. 6 dicembre 6,
1904; Vol. 28 novembre 10, 1927; Vol. 27 dicembre 3, 1929) Roma, 8 marzo
2019 - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Incantati ad adorare Gesù bambino
Luisa vede la nascita di Gesù. Lui e la Madre Santissima
sono trasmutati in luce, intatti l'Uno e l'Altra. L'Umanità è il velo
che nasconde la Divinità. Senza lasciare il Padre e lo Spirito Santo il
Figlio viene in mezzo a noi ad assumere la natura umana, che rimarrà
indissolubilmente unita alla natura divina del Verbo. Il vero amore non
si disunisce mai. Gesù fu concepito, nacque e morì nel dolore per
inchiodare le tre potenze dell'anima a Lui. Il cambio di prospettiva:
adorare incessantemente Gesù avendo la grazia da Lui di compiere i
nostri doveri, e non viceversa. (vol. 4 dicembre 25.26 1900) Don
Pierpaolo Maria Cilla, Belluno. - Ritiro DV 30-1.12.2018
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La durezza di cuore e il rimedio ad essa
Cosa è la durezza di cuore? Il rimedio è dare ciò che si
chiede. Amare e riscaldare il pargoletto Gesù è cosa ordinaria nella
vita nella Divina Volontà. Unirsi a Lui bambino in tutto quello che ha
dovuto vivere nella sua infanzia. Gesù chiede a Luisa di essere sempre
vittima, offrendo continuamente sacrifici per la gloria di Dio, la
conversione dei peccatori e il bene di coloro che ci sono vicini. (vol.
3 Dicembre 25, 1899) Don Pierpaolo Maria Cilla, Belluno, ritiro DV
30-1.12.2018 |
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Innanzi alla santità della Divina Volontà, le passioni non
ardiscono di presentarsi
"Stando tu nella mia Volontà non avrai bisogno di
combattere con le tue passioni e di stare sempre alle armi con esse, che
mentre pare che muoiono, rinascono di nuovo più forti e vive, ma senza
combattere, senza strepito, dolcemente se ne muoiono, perché innanzi
alla santità della mia Volontà le passioni non ardiscono di presentarsi
e perdono da per sé stesse la vita. E se l’anima sente i movimenti delle
sue passioni è segno che non fa dimora continua nei confini del mio
Volere, vi fa delle uscite". (Vol. 18 Novembre 19 1925. Vol. 4 dicembre
23 1900) Don Pierpaolo Maria Cilla, Capitignano (Aq) - Ritiro DV
16-18.11.2018 |
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Null'altro bramo che Gesù e il Suo Santo Volere
Ed io, tutta vergognandomi, ho detto: “Mio dolce Gesù,
voglio dirvi che bramo ardentemente di volere voi ed il vostro Santo
Volere, e se ciò mi concedete mi renderete appieno contenta e felice”. E
lui ha soggiunto: “Tu in una parola hai afferrato tutto, chiedendomi ciò
che di più grande è in cielo ed in terra, ed io in questo Santo Volere
bramo e voglio maggiormente conformarsi". (Vol. 4 dicembre 23 1900) Don
Pierpaolo Maria Cilla, Capitignano (Aq) - Ritiro DV 16-18.11.2018
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Quel ripetere sempre nel Voler Divino è la forza
dell'anima
“Figlia mia, la mia Mamma, il primo amore ed il primo
suo atto lo fece nel Voler Divino, e siccome fu fatto in Esso tiene la
continuità, come se in atto sta sempre amando ed operando. Il suo amore
non finisce mai, le sue opere fanno le ripetitrici continuate, in modo
che chi vuol prendere il suo amore lo trova sempre in atto. [...] Questi
atti hanno una potenza divina, ed in virtù di questi atti, come giunse
la Vergine Santissima, poté ottenere la venuta del Verbo sulla terra, ed
in virtù di essi verrà il mio Regno sulla terra". (vol. 24 25 giugno
1928). Omelia durante il Ritiro DV 16-18.11.2018, sabato XXXII settimana
anno II. Don Pierpaolo Maria Cilla, Capitignano (Aq) |
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La povertà evangelica è per tutti
Le quattro beatitudini secondo l'Evangelo di San Luca
sintetizzano la vocazione cristiana alla felicità. La povertà, in
particolare, esprime un atteggiamento interiore di rinuncia e distacco
da ciò che è temporale. É una virtù che deve essere fatta propria da
ogni cristiano ed è la modalità essenziale con cui la Chiesa usa i beni
temporali per raggiungere i fini che le sono propri. La fame di Dio, il
pianto santo di chi spera e soffre per amore, l'accettazione forte e
serena delle persecuzioni, sono la chiave interpretativa dei forti
ammonimenti del Signore verso i gaudenti di questo mondo che
volontariamente si sono chiusi all'Amore di Dio. Omelia del 17 febbraio
2019, VI domenica T. O. anno C - Don Pierpaolo Maria
Cilla. |
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Per chi vive nella Divina Volontà tutto è suo
“Figlia mia, [per] chi vive nel nostro Volere tutto è
suo: essendo uno il volere suo col Nostro ciò che è nostro è suo; quindi
puoi dirci con tutta verità: ‘Vi do il mio cielo, il mio sole e tutto’.
L’amore della creatura si eleva nel nostro Amore e si mette a la pari
con Noi. Nel nostro Fiat Divino la creatura duplica il nostro amore, la
nostra luce, la nostra potenza, felicità e bellezza e Ci sentiamo amati
non solo col nostro stesso amore duplicato, ma con amore potente, con
amore che Ci rapisce, con amore che Ci felicità".(vol. 27 18 ottobre
1929). Omelia di Don Pierpaolo Maria Cilla durante il Ritiro DV
16-18.11.2018, Capitignano (Aq) |
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La Divina Volontà è la santità delle santità che tutto
santifica
La vita nella Divina Volontà è la santità che fa bene a
tutti, raggiunge tutti, trasforma tutti. È la più grande via
missionaria, primo compito della Chiesa. "L'anima che fa la mia Volontà
pare che fa niente e fa tutto, perché stando nella mia Divina Volontà
agiscono alla divina, nascostamente ed in modo sorprendente... sicché
sono il piede del missionario, la lingua dei predicatori...il coraggio
dei martiri, la santità dei santi, e così di tutto il resto". (Vol. 11
marzo 15, 1912). Omelia durante il Ritiro DV 19-21.10.2018, a Belluno.
Don Pierpaolo Maria Cilla. |
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Le reti vuote diventano strapiene
Simon Pietro sperimenta il fallimento di un'impresa e di
una vita costruita solo sulla fiducia in se stesso, nelle umane
capacità. Non rifiutando l'arrivo di Gesù nella barca della sua vita e
il suo invito a allontanarsi un po dagli affanni della terra
sperimenterà l'imprevedibilità e la potenza del Signore. Gesù gli chiede
di avere fiducia, la missione da compie è grande quanto l'orizzonte
verso cui è chiamato a prendere il largo. Simon Pietro si fida e si
affida alla Parola di Gesù, e la sua vita da povera diventa ricca, tanto
da poter far ricchi tanti. A labbra e mani impure il Signore affida il
tesoro della Sua Parola, perché sia accolta, custodita e annunziata.
Omelia del 10 febbraio 2019, V domenica T. O. anno C. Don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Il timore è virtù umana, l'amore è virtù divina. Come la fiducia
rapisce Gesù
"Figlia mia benedetta, il timore ancorché fosse santo è
sempre virtù umana, spezza il volo all'amore e fa nascere la paura e lo
stento nel camminare... Invece l'amore è virtù divina e col suo fuoco
tiene la virtù purificatrice di purificare l'anima da qualunque macchia,
la unisce e la trasforma nel suo Gesù... Figlia mia, tu devi sapere che
tutte le cose create e tutto ciò che feci e soffrii nella Redenzione
corrono appresso alla creatura per dirle: 'Ti portiamo l'amore del tuo
Creatore per ricevere il tuo". (vol. 33 maggio 26, 1935). Don Pierpaolo
Maria Cilla, Ritiro DV 19-21.10.2018, Belluno. |
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3.5 Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori (omelia) - Ritiro
DV 19-21.10.2018
Gesù illumina i due ambiziosi apostoli sulla necessità
di bere il calice della Passione per entrare nella Sua Gloria. Questo
calice è il calice della Divina Volontà. Maria è Colei che in tutto e
per tutti si è unita intimamente al calice della Divina Volontà. Gesù
spiega a Luisa come si può partecipare ai dolori della Regina Mamma.
(Vol. 6 settembre 17, 1905) Don Pierpaolo Maria Cilla,
Belluno. |
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3.4 Dammi la tua Volontà e ciò mi basta - Ritiro DV 19-21.10.2018
Il Divin Maestro da principio, pose mano a spogliare il
mio cuore da tutte le creature. "Vedi quanto ti ho amato? Deh, dammi un
po' di largo nel tuo cuore, togli tutto ciò che non è mio ché così Mi
darai più agio a potermi muovere ed a farmi respirare!... Io sono tutto
il bello che merito d'essere amato. Vedi, se tu non togli questo piccolo
mondo che ti circonda d'intorno, cioè, pensieri di creature,
immaginazione, Io non posso liberamente entrare nel tuo cuore... Adesso
siamo rimasti soli, non c'è più nessuno che ci disturbi". (Vol. 1 capp.
3-6) Don Pierpaolo Maria Cilla, Belluno. |
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Oggi si compie la Scrittura
L'inizio del Vangelo di San Luca ci incoraggia a seguire
le orme dell'evangelista che si è fatto attento ricercatore delle
notizie e dei fatti riguardati Gesù, perché potesse dare una
testimonianza vera, solida e inattaccabile. Farsi cercatori e scopritori
della persona amata è un'esigenza dell'amore, anche per poi confermare i
fratelli nella fede. Gesù legge la profezia di Isaia sul Messia atteso e
proclama il compimento di essa nella Sua persona. Ogni azione liturgica
è l'oggi di Dio dove Egli compie le promesse di salvezza, liberazione,
consolazione. Anche noi, ricevuto lo Spirito nei santi sacramenti
dell'iniziazione cristiana, siamo come Gesù messaggeri e portatori di
lieti annunci e doni di grazia. Omelia del 26 gennaio 2018, III Domenica
T. O. anno A - don Pierpaolo Maria Cilla |
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3.3 Gesù dà il titolo al libro sulla Sua Volontà (seconda parte)
- Ritiro DV 19-21.10.2018
"Figlio mio, il titolo che darai al libro che stamperai
sulla mia Volontà sarà questo: 'Il Regno della mia Divina Volontà in
mezzo alle creature. Libro di Cielo. Il richiamo della creatura nell'
ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio'.... Come
sono belle le nostre opere... Solo l'uomo è il nostro disonore, perché
col sottrarsi dalla nostra Volontà cammina con la testa giù in terra e
coi piedi all'aria.... Il fare la propria volontà è il vero e perfetto
capitombolo dell'uomo ed il disordine dell'umano famiglia". (vol. 19
agosto 27, 1926). Don Pierpaolo Maria Cilla, Belluno. |
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3.2 Gesù dà il titolo al libro sulla Sua Volontà (prima parte) -
Ritiro DV 19-21.10.2018
"Figlio mio, il titolo che darai al libro che stamperai
sulla mia Volontà sarà questo: 'Il Regno della mia Divina Volontà in
mezzo alle creature. Libro di Cielo. Il richiamo della creatura nell'
ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio'.... Come
sono belle le nostre opere... Solo l'uomo è il nostro disonore, perché
col sottrarsi dalla nostra Volontà cammina con la testa giù in terra e
coi piedi all'aria.... Il fare la propria volontà è il vero e perfetto
capitombolo dell'uomo ed il disordine dell'umano famiglia". (vol. 19
agosto 27, 1926). Don Pierpaolo Maria Cilla, Belluno. |
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Uomini di Parola e non di parole
La predicazione di Gesù incantava, non per particolari
abilità retoriche, ma perché Egli è la Parola che illumina, che libera e
che salva. Un demonio lo riconosce nazareno (uomo) e santo di Dio (Verbo
eterno). L'Umanità e la Divinità sono uniti nell'unica persona. Anche in
noi tra anima e corpo non devono esserci fratture ma armonia e unità,
perché meditando come Maria la Parola, potremo imparare a vivere di
Parola divina e non di parole umane. Omelia del 15 gennaio 2019, martedì
della I settimana anno A II - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Il Battesimo in Spirito Santo e fuoco
Dopo la testimonianza di esseri inanimati (la stella), e
di esseri animati (gli angeli), oggi è Dio stesso che testimonia che
Gesù è il Messia Uomo-Dio. É la Teofania. Col battesimo anche noi,
divenuti figli nel Figlio, entriamo nel circolo d'amore della SS.
Trinità, vivendo per partecipazione la stessa vita di Dio. Come ci
insegna s. Giovanni questo significa che ogni giorno dobbiamo far sì che
Egli cresca e noi diminuiamo. Il battesimo cristiano, oltre che nello
Spirito Santo, avviene nel fuoco, che con la sua luce, energia e calore
è l'immagine delle tre virtù teologali: la Fede, la Speranza e la
Carità. Omelia del 13 gennaio 2019 - Festa del Battesimo di Gesù anno C,
don Pierpaolo Maria Cilla |
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3.1 L'appello del Re Divino nel Regno della Divina Volontà -
Ritiro DV 19-21.10.2018
"Vengo in mezzo a voi col Cuore affogato nelle mie
fiamme d'amore... Vengo a rimanere con voi per far vita insieme e vivere
con una sola volontà, con un solo amore.... Se mi darete la vostra
volontà tutto è fatto, mi renderete felici e sarete felici. Non altro
sospiro che la mia regni in mezzo a voi... Vi prego, figli miei, di
leggere con attenzione queste pagine che vi metto sott'occhio e
sentirete il bisogno di vivere della mia Volontà." Don Pierpaolo Maria
Cilla, Belluno. |
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Perché oro, incenso e mirra?
Nella solennità dell'Epifania si celebra la triplice
manifestazione del Dio fatto uomo, in modo particolare quella ai santi
Magi e alle genti pagane. La stella risplende per tutti ma solo chi ha
la mente aperta e il cuore disponibile alla novità di Dio, non curanti
del disprezzo degli uomini, ha saputo ascoltare la chiamata di Dio
attraverso un segno. É la giornata missionaria per eccellenza, poiché i
Magi sono i primi missionari dei pagani, precursori persino di S. Paolo.
Gesù rivela loro la Sua gloria di Dio umanato, manifestando anche il Suo
amore per provocare il distacco da sé stessi, la Sua bellezza per
suscitare il disprezzo delle cose fugaci, la Sua potenza per legare a Se
i cuori e renderli forti e pronti a tutto. Ecco un ulteriore significato
dell'oro, incenso e mirra. Omelia del 6 gennaio 2018, Solennità
dell'Epifania - don Pierpaolo Maria Cilla |
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A Natale siamo ricercati e non abbandonati
Oggi la bontà infinita ed eterna di Dio si è
manifestata. Dio, nella povertà e umiltà, assume la natura umana per
cercare l'uomo perduto, riannodarlo al Cielo, accoglierlo in Se, nella
Sua ss. Umanità. Non siamo noi a cercare Dio, é Lui che è venuto a
cercare noi assumendo ogni fase, atto, esperienza della natura umana,
dall'essere embrione, membro di una famiglia umana, fino alla morte e
alla gloria. Farci prossimi ai fratelli bisognosi è un mezzo perché
ognuno incontri l'amore di Dio nell'intimo del proprio cuore. Come i
pastori dobbiamo solo rispondere alla chiamata ad andare incontro a
Colui che ci aspetta innanzitutto nella ss. Eucaristia, così come nella
ss. Volontà Divina che ci avvolge in ogni momento. Guardare,
contemplare, interiorizzare il Natale con gli occhi e il Cuore di Maria.
Omelia del 25 dicembre 2018 anno C (Messa dell'aurora) - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Gli effetti di gioia del Natale
Dio si fa bambino per amarci e farsi amare, viene a
salvarci ma anche a santificarci, divinizzando ogni azione umana. Chi
vuole accogliere il Natale deve accogliere la Volontà di Dio nella Sua
vita come la sorgente di tutti i bene. É Maria il prototipo e la
creatura che non solo va imitata ma va vissuta entrando spiritualmente
in Lei. Nella Vergine Madre la presenza del Divin Bambino genera
movimenti di gioia e carità diffusivi, contagiosi, che coinvolgono anche
la parente s. Elisabetta e il suo bambino. Il Natale produca un
rinnovamento della vita in tutti, attratti da Colui che è la Vita e la
Gioia. Omelia del 23 dicembre 2018, IV Domenica di Avvento anno C - don
Pierpaolo Maria Cilla |
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2.2 Ritiro DV "Il compito della Vergine Maria e di Luisa perché
venga il Regno della Divina Volontà", Castelpetroso (Is), 7 Ottobre
2018
Il compito della Vergine Santissima, il compito di Gesù
ed il compito di Luisa per fare che venga il Regno della Divina Volontà
sulla terra. “Vola, vola nell’Eterno Volere… vedi che c’è da fare tra la
Divinità e le creature; gira per tutte le generazioni, ma sempre nel mio
Volere, altrimenti non le troverai tutte; ed amando, operando,
riparando, adorando per tutti ti porterai innanzi alla Maestà Suprema
per darle tutto l’amore, gli omaggi di tutti e di ciascuno”. “C’è gran
differenza tra la santità nel mio Volere e quella delle altre virtù”.
(vol. 16 Dicembre 6, 1923) |
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Cosa dobbiamo fare...per preparare il Natale?
L'attesa é il sentimento che ha accompagnato per secoli
il popolo di Israele dell'Antico Patto e che l'Avvento desidera
risvegliare anche in noi. La contemplazione del Natale dell'Atteso delle
genti non può non farci sprofondare in una profonda umiltà, sull'
esempio di s. Giovanni Battista. La gente va da lui a chiedere: "Cosa
dobbiamo fare" per accogliere il Signore? Generosità concreta e
disinteressata, onestà e impegno nei propri doveri, giustizia per non
abusare del proprio ruolo, gioia e fiducia perché il Signore e Salvatore
è vicino. Omelia del 16 dicembre 2018, III domenica di Avvento anno C -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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La voce di Dio si ode nel deserto
La parola di Dio scende nella storia concreta e reale
degli uomini, non però dove regna l'arroganza umana, bensì dove l'uomo
si fa piccolo e povero dinanzi a Dio, come in s. Giovanni Battista. É
precursore della prima venuta del Cristo, come la Chiesa lo é
dell'ultima. La sua voce risuona nel deserto, cioè nel silenzio e
nell'essenzialità, nel nostro cuore, nei luoghi e tempi abitualmente
usati da Dio per condurre il Suo popolo alla libertà. Preparare la via
al Signore che viene significa riempire i precipizi nei quali cadiamo,
abbassare i monti della nostra superbia, raddrizzare le vie dei pensieri
e desideri contorti, non conformi alla semplicità della realtà. Omelia
del 9 dicembre 2018, II domenica di Avvento anno C (seconda omelia) -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Deporre la veste dell'afflizione
Il profeta Baruc si rivolge alla città santa di
Gerusalemme, immagine della Chiesa e di ciascuno di noi, esortandola a
deporre la veste del lutto e dell'afflizione, per rivestirsi del manto
della giustizia di Dio. Sarà chiamata "Pace della Giustizia e Gloria di
pietà". La venuta gloriosa di Cristo che attendiamo improvvisa, ci trovi
pronti e degni di accoglierlo, operosi nella carità vissuta con
discernimento di ciò che è meglio e più conta per giungere alla meta del
Cielo. É da lì che attendiamo il salvatore nostro Gesù Cristo, nel Suo
giorno. Omelia del 8 dicembre 2018, II domenica di Avvento anno C (prima
omelia), don Pierpaolo Maria Cilla |
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La stirpe di Maria
Quanto è grande il nostro amore e la nostra autentica
devozione nei confronti di Colei che è tutta bellezza, purezza e
santità? Siamo sua discendenza, chiamati come Lei a calpestare la serpe
infernale non dando mai ascolto ai suoi sibili velenosi. In Maria e come
Maria Dio ci chiama a risplendere in santità per essere lode della Sua
gloria. Non abbassiamo mai la guardia contro il nemico, e nemmeno
diminuiamo la tensione verso la perfezione per essere simili a Maria
nostra Madre. Omelia dell'8 dicembre 2018, Solennità dell'Immacolata
Concezione di Maria - don Pierpaolo Maria Cilla |
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La luce della speranza per non dormire
L'antico testamento è stato un tempo di Avvento per la
venuta del Salvatore. Anche il tempo della Nuova Alleanza, l'attuale, lo
è. Pregare e operare perché Cristo ritorni presto a rinnovare tutte le
cose nel Suo ultimo Avvento glorioso, tenendo viva la luce della
speranza che non ci fa cedere né al pessimismo lamentoso e affranto, né
al sonno dell'oblio della memoria, della frode secolarizzatrice e
dell'appiattimento esistenziale. Omelia di domenica 2 dicembre 2018, I
domenica di Avvento anno C, don Pierpaolo Maria Cilla |
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Avvento: crescere e sovrabbondare nella carità
L'avvento è il tempo propizio per ravvivare il dono
della speranza, disponendosi ad accogliere Gesù che glorioso tornerà
alla fine dei tempi, tenendo fisso lo sguardo sulla Sua prima venuta
nell'umiltà della nostra natura umana. Tre sono le direttrici per la
vita spirituale in questo, una delle quali è la crescita nella carità
con i vicini e con i lontani, ad imitazione di Colui ha dato tutto per
amore nostro. Omelia del 1 dicembre 2018, I domenica di Avvento anno C -
don Pierpaolo Maria Cilla |
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Da pescatori di pesci a pescatori di uomini
La fratellanza tra s. Pietro e s. Andrea li accomuna
anche nella chiamata del Maestro, perché sempre deve connotare i
rapporti fra i capi delle Chiese e fra i cristiani. Gesù non chiede un
cambio formale di vita ma sostanziale: si resta pescatori, ma di uomini,
per portarli alla salvezza. Questo percorso vocazionale, non privo di
rinunce, è reso possibile dall'ascolto della voce di Gesù che
continuamente interpella i cuori degli uomini: la fede proviene
dall'ascolto. Maria è la Vergine dell'ascolto e quindi del silenzio.
Omelia del 30 novembre 2018, festa di San Andrea - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Io sono Re!
Cristo Re dell'Universo é sovrano assoluto di tutto e di
tutti. Davanti a Lui ogni ginocchio si piega, ma quello degli uomini non
sempre. Molti sono morti per aver proclamato la Signoria di Cristo sulle
proprie anime. La vera regalità è la carità, il servizio, il dominio di
sé. Il Regno di Cristo è il Paradiso, ma anche i cuori di quanti amano
la Verità e vivono nella Sua Santa Umanità. Un giorno il Suo Regno si
stabilirà in terra come in Cielo. Omelia di domenica 25 novembre 2018,
Solennità di Cristo Re dell'Universo anno B - don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Ladri della gloria di Dio
L'amarezza e la dolcezza provata da s. Giovanni nel
mangiare il piccolo libro ci ricorda i sentimenti di Gesù in ogni cuore,
che è Suo Tempio. Casa di preghiera è chiamato ogni uomo, invece il suo
cuore a volte si riduce ad essere un covo di ladri. Tutto è di Dio e
tutto a Dio deve tornare. Quando ci impossessiamo di qualcosa, naturale
o soprannaturale, senza dare a Dio la gloria, l'amore e il
ringraziamento che gli è dovuto, moltiplicando il bene che ci è stato
affidato, noi ci comportiamo da ladri di Dio. Esempi. Omelia di venerdì
23 novembre 2018, XXXIII settimana anno II, don Pierpaolo Maria
Cilla |
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Gesù ci chiama continuamente
Le esortazioni di Dio alle Chiese di Sardi e Laodicea
sono richiami anche per noi ad essere perfetti nelle nostre opere e mai
tiepidi, riconoscendo anche nei castighi e rimproveri di Dio il Suo
amore. Egli sta alla porta e bussa. Zaccheo gli ha aperto non solo casa
ma soprattutto il cuore. Egli che aveva tanto il desiderio di vedere
Gesù ha sentito forte il Suo richiamo ad incontrarlo a casa sua.
Imparare a riconoscere i continui richiami d'amore di Gesù nella
Creazione e Redenzione. Omelia di martedì 20 novembre 2018, XXXIII
settimana T. O. anno II - don Pierpaolo Maria Cilla |
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2.1 Breve inquadramento teologico degli Scritti sulla Divina
Volontà - Ritiro DV, Castelpetroso (Is), 7 Ottobre 2018
Gli scritti della Divina Volontà in riferimento alla
Rivelazione pubblica. Il rapporto di Luisa con la Chiesa. Il contenuto
del messaggio fondamentale degli scritti sulla Divina Volontà,
confrontato col recente magistero della Chiesa, in particolare
l'Enciclica Deus Caritas est n. 17 di Benedetto XVI. |
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Servi schiavi o servi liberi
Proviamo ripugnanza al solo immaginare di poter essere
schiavi di qualcuno. Eppure a conclusione del processo diocesano di
canonizzazione si riceve il titolo onorifico di Servo di Dio, ad
indicare che è gloria dell'uomo essere completamente a servizio della
Gloria di Dio. C'è però un modo triste di essere servi di Dio, che è
quello di accettare la Sua Volontà come se Iddio costringesse a farlo,
mentre il modo dei santi è quello di scegliere liberamente di fare la
Divina Volontà. Gesù si è fatto uomo per farsi servo di Dio e servo
degli uomini, indicandoci, senza obbligarci, la sobrietà, la giustizia e
la pietà come elementi costitutivi del retto vivere quaggiù. Omelia di
martedi 13 novembre 2018, XXXII settimana T. O. anno II - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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Cosa si dona a Dio e al prossimo?
DIo è sostegno degli orfani e delle vedove, protezione
ai forestieri, sostegno agli affamati e ai prigioneri. Si, ci crediamo,
eppure quando siamo noi ad essere in difficoltà è molto facile cadere
nello scoraggiamento e nella preoccupazione, segno di mancanza di fede.
Una donna vedova e povera dona tutto quello che aveva per vivere. Il
signicato esistenziale del dono e il rapporto con i soldi. Vita donata
al prossimo, ma sopratutto a Dio al quale non si dona qualcosa di noi,
ma noi, tutto noi stessi. E il tutto sta nella volontà, chi dona questa
dona tutto. Cosa ciò significa concretamente. Omelia domenica 11
Novembre 2018 (terza omelia) XXXII del T. O. anno B - don Pierpaolo
Maria Cilla |
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La vita degi ipocriti e quella dei santi
Gesù mette in guardia dal modo di essere e di vivere
degli scribi, tutto sbilanciato verso l'esteriorità. Da questo potremo
imparare lo stile di vita dei santi. Gli scribi desiderano passeggiare
in lunghe vesti, i santi cercano gli abiti delle virtù. Loro i saluti
nelle piazze, i santi amano salutare Dio e la Vergine Maria con infinito
amore riconoscente, vivendo amabilmente con tutti. Gli scribi cercano i
primi posti, i santi gli ultimi. Essi divorano le case nelle vedove e
pregano per essere visti, i santi sono uomini di carità e di vita
interiore. Omelia di Domenica 11 novembre 2018 (seconda omelia) XXXII
del T. O. anno B - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Si muore una sola volta
La lettera agli Ebrei è chiara: si muore una sola volta,
dopo di che viene il giudizio. Sono assolutamente false tutte le
dottrine che parlano di reincarnazione. La vita è unica e irripetibile,
dopo di che ognuno dovrà rendere conto a Dio. In quel giorno non ci sarà
spazio all'inganno. I primi a renderci conto se saremo degni di entrare
in Cielo saremo noi. Anche Cristo è morto una volta sola per togliere il
peccato di molti. Prima della redenzione le porte del paradiso erano
invalicabili all'uomo a causa del peccato. La Sua Pasqua di morte e
resurrezione ha il potere di redimere milioni di mondi, ma l'uomo
rifiuta la salvezza. L'unico sacrificio di Cristo giunge a noi in
pienezza nella s. Messa, in attesa dell'ultimo avvento glorioso nel
giorno della risurrezione dei corpi e del giudizio universale. Omelia di
sabato 10 novembre 2018, XXXII domenica T. O. anno B (prima omelia), don
Pierpaolo Maria Cilla |
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La Chiesa: riformare sì, rifare no
La festa della Basilica Lateranense, cattedrale di Roma
e del mondo, ci ricorda la nostra appartenenza non soltanto alla Chiesa
particolare ma anche universale. Nel segno del tempio è raffigurato la
realtà della Chiesa santa, bella e ordinata a e in Cristo. A causa,
però, di alcuni membri é possibile che si generi disordine e
ingiustizia. Per questo, sulla scia della purificazione del Tempio di
Gerusalemme da parte di Gesù, anche la Chiesa da sempre ha avuto bisogno
di essere riformata, mai però rifatta. Riformare significa non toccare
le fondamenta e i pilastri, ma porsi in continuità. Rifare significa
mettere in discussione tutto. Iniziamo a riformare il tempio di Dio che
siamo noi. Omelia di venerdì 9 novembre 2018, festa della Dedicazione
della Basilica Lateranense - don Pierpaolo Maria Cilla |
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Niente scuse, tutti santi!
Il mese di Novembre è il mese dei santi, poiché anche le
anime purganti sono sante, in attesa della visione di Dio, il quale
chiama tutti noi a partecipare alla Sua gioia nella comunione dei Santi:
“Venite, è pronto”. La santità, come ci ricorda s. Paolo, è avere “gli
stessi sentimenti di Cristo Gesù”, ossia la Sua stessa vita palpitante
in noi: stesso modo di sentire, di pensare, di parlare, tutto. Questo è
frutto di un cammino costante di ascesi attraverso lo “svuotamento” di
noi stessi a Sua immagine e l’attenzione continua alla Sua Divina
Persona, ma anche e soprattutto della Sua Grazia che va costantemente
invocata. Dinanzi alla chiamata universale alla santità non ci possono
essere scuse, poiché nulla possiamo anteporre ad essa. Omelia di martedi
6 novembre 2018, XXXI settimana Anno II – don Pierpaolo Maria
Cilla |
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La guerra santa per essere Santi
La Chiesa oggi viene sempre più associata al male e al
peccato Questo è assurdo, perché la Chiesa è santa, nonostante alcuni
suoi membri si siano distaccati dal Capo, Cristo. La santità implica una
chiamata alle armi per combattere la guerra santa contro noi stessi. La
contemplazione della vita dei Beati in cielo, dove c'è solo gioia
indicibile, deve spronarci a percorrere le vie strette e anguste, ma
affascinanti e liberanti, delle Beatitudini per giungere ad una santità
elevata nell'ordinarietà della vita. Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 1
novembre 2018, Solennità di Tutti i Santi |
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1.4 La Vergine Maria: copia fedele del Creatore e di tutta la
Creazione - Roma, primo ritiro (quarta parte) - 12 settembre
2018
Come la Vergine SS.ma fu copia fedele del suo Creatore e
di tutta la Creazione. Come la Volontà di Dio tiene la virtù di cambiare
in mare le gocce d’acqua. Come la Creazione è velo che nasconde la
Regina (vol. 20 novembre 4, 1926) |
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1.3 La Vergine Maria: copia fedele del Creatore e di tutta la
Creazione - Roma, primo ritiro (omelia) - 12 settembre 2018
Il ss. Nome di Maria ha numerosi significati
etimologici, ma tutti si riassumono nella parola più usata nella
liturgia odierna: Gioia. La Vergine Maria insegna a Luisa il segreto per
vivere sempre felici:" fissati nel tuo interno che solo Gesù e tu ci
siate nel mondo, e nessun altro a cui devi piacere, compiacere ed amare,
e da Lui solo aspettare di essere riamata e contentata in tutto. (vol. 4
agosto 21, 1901) |
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1.2 La Vergine Maria: copia fedele del Creatore e di tutta la
Creazione - Roma, primo ritiro (seconda parte) - 12 settembre
2018
Come la Vergine SS.ma fu copia fedele del suo Creatore e
di tutta la Creazione. Come la Volontà di Dio tiene la virtù di cambiare
in mare le gocce d’acqua. Come la Creazione è velo che nasconde la
Regina (vol. 20 novembre 4, 1926) |
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Pulire il bicchiere dal lato interno
Gesù accetta l'invito a pranzo da un fariseo, perché
Gesù è l'Uomo del dialogo e dell'incontro, venuto a cercare chi era
perduto. I cristiani hanno bisogno di imparare a dialogare col mondo
odierno, cercando innanzitutto quegli elementi positivi presenti nella
cultura dominante su cui far leva per costruire il bene comune. Il
fariseo, dal canto suo, osservando il Divin Maestro nei Suoi
comportamenti esteriori difformi dalla tradizione degli antichi, lo
giudica. Quanto è importante non cadere nella trappola di osservare
l'esterno per giudicare l'interno dei nostri fratelli! Gesù chiede di
fare molta attenzione alla cura dell'interiorità prima di tutto, perché
se un bicchiere appare sporco, forse lo è dal lato interno. L'infelicità
non sarà sempre curata cambiando qualcosa che è fuori di noi ma operando
una conversione in ciò che è dentro di noi. Il sacro Cuore di Gesù è in
comunicazione con tutti i cuori umani. Ciò che si muove in essi ridonda
nei Cuori di Gesù e di Maria. Gal 5,1-6 Lc 11,37-41 Don Pierpaolo Maria
Cilla, martedì XXVIII settimana anno II, memoria s. Margherita Maria
Alacoque |
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1.1 La Vergine Maria: copia fedele del Creatore e di tutta la
Creazione - Roma, primo ritiro (prima parte) - 12 settembre 2018
Come la Vergine SS.ma fu copia fedele del suo Creatore e
di tutta la Creazione. Come la Volontà di Dio tiene la virtù di cambiare
in mare le gocce d’acqua. Come la Creazione è velo che nasconde la
Regina (vol. 20 novembre 4, 1926) |
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La nascita di Maria e la nostra rinascita in Maria
Il vincolo tra Gesù e Maria è intimo e indissolubile. La
vita di Gesù risuona continuamente nella vita di Gesù. Maria è la
piccola Betlemme da cui nasce il grande Dio, la Città del pane dove
troviamo Gesù pane di vita, l'aurora che annuncia l'alba. Oggi possiamo
rinascere in Maria, entrare in Lei per restarci, cosicché qualunque cosa
vedremo, sentiremo, toccheremo sarà Maria. Don Pierpaolo Maria Cilla,
sabato 8 settembre 2018, festa della Natività di Maria |
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Fare nuovi mente, cuore e lingua
Il vino nuovo della Grazia va accolto in otri nuovi,
ossia in mente e cuori veramente convertiti dai modi vecchi di operare.
Una prova certa di questo reale cambiamento è aver smesso di giudicare
il prossimo, così come s. Paolo esorta. La Carità e il bisogno di
riparare i peccati della vita passata certificano che il vino nuovo é in
otri nuovi. Il digiuno che Gesù raccomanda è farmaco indispensabile per
vincere ogni inclinazione peccaminosa. 1Cor 4,1-5 Lc 5,33-39 Don
Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 7 settembre 2018, XXII settimana anno
II |
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Se ci fidiamo di Gesù i nostri orizzonti si
spalancheranno
Gesù insegna alle folle dalla barca di Simon Pietro,
segno che dalla cattedra di Pietro è sempre Gesù ad insegnare la verità
e a pascere il gregge. Ad un certo punto, però, il Divin Maestro fa una
richiesta insolita. A pescatori tornati da una pesca infruttuosa chiede
di riprendere il largo e calare nuovamente le reti. Pietro si fida e si
affida alla Sua Parola e la pesca diventa sovrabbondante. Quando ci
fidiamo di Gesù, della Sua Volontà, Egli ci arricchisce oltre ogni
misura e ci catapulta in orizzonti sconfinati, larghi quanto è larga la
creazione, poiché tutto è nella Sua Volontà, e stando nella Sua Volontà
possiamo entrare in tutto e fare bene a tutti. Si diventa così pescatori
di uomini, senza necessariamente fare esternamente cose grandiose. 1Cor
3,18-23 Lc 5,1-11 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 6 settembre 2018,
XXII settimana anno II |
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L'attaccamento ai sacerdoti piuttosto che a Dio
S. Paolo si rivolge con franchezza alla comunità di
Corinto, volendola vedere molto più spirituale che carnale. Invece
ancora tanto di umano serpeggia tra i cristiani, non solo invidie e
discordie, ma anche divisioni a seguito di attaccamenti malsani ai
servitori di Dio. Lo stesso Gesù, difronte alla folla che cercava di
trattenerlo, afferma che deve portare la buona notizia del Regno anche
altrove, non cedendo così a lusinghe e attaccamenti umani aventi come
motivo di fondo il compiacimento personale e l'egoismo. L'esempio di s.
Teresa di Calcutta 1Cor 3,1-9 Lc 4,38-44 Don Pierpaolo Maria Cilla,
mercoledì 5 settembre 2018, XXII settimana anno II, memoria di s. Teresa
di Calcutta |
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Lo spirito del male, lo spirito del mondo, lo Spirito di
Dio
Nella liturgia della Parola emergono chiari riferimenti
a tre spiriti. Il primo è il demonio, gli spiriti del male che
tormentano le anime. Gesù ordina di tacere e di andare via. Questo
spirito va silenziato e cacciato. Nell'invio missionario il Signore
affida ai suoi discepoli tre compiti: predicare il Vangelo, scacciare i
demoni, guarire i malati. Lo spirito del mondo è la mentalità comune
contraria alla Legge di Dio. Da questo spirito bisogna guardarsi per non
lasciarsi contaminare. Lo Spirito Santo di Dio è l'amore di Dio che
penetra le profondità stesse di Dio. Da Egli bisogna farsi possedere e
muovere. 1Cor 2,10-16 Lc 4,31-37 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 4
settembre 2018, XXII settimana anno II |
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Lo Spirito Santo in noi non vuole restare nascosto
Il passo messianico di Isaia, letto da Gesù nella
sinagoga di Nazareth, si riferisce a Lui, il Messia inviato a portare
pace, amore e salvezza ai poveri. Mettiamoci innanzitutto in
atteggiamento passivo, cioè di chi si riconosce bisognoso del Salvatore
perché povero, prigioniero, cieco. Ciò, però, non è l'unico
atteggiamento da assumere di fronte a questa profezia che si compie.
Siamo anche i protagonisti attivi, perché anche noi siamo unti col
Crisma dello Spirito Santo, cristiani, invitati a portare lo stesso
Amore Trinitario a chiunque incontriamo. La vita cristiana è crescita
nell'azione dello Spirito Santo in noi, che vuole agire per mezzo di
noi, santificando, consolando, sanando tutti. 1Cor 2,1-5 Lc 4,16-30 Don
Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 3 settembre 2018, XXII settimana anno
II |
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Cosa rende impuro l'uomo?
I farisei avevano costruito una numerosa serie di
precetti umani che avevano finito per oscurare i pochi precetti divini.
Il Signore li ammonisce: "trascurando il Comandamento di Dio voi
osservate la tradizione degli uomini". Non é la semplice pratica
esteriore che santifica l'uomo, ma l'adesione del cuore alla volontà di
Dio. Così come non c'è nulla di esteriore che può rendere impuro l'uomo
ma solo la disconnessione della volontà umana da quella divina. Anche se
fossimo circondati da tanto male, se la nostra volontà non si sposta
dalla fusione con la Divina Volontà nulla può sporcare la nostra anima.
Dt 4,1-2.6-8 Giac 1,17-18.21-22.27 Mc 7,1-8.14-15.21-23 Don Pierpaolo
Maria Cilla, Domenica 2 settembre 2018, XXII domenica anno B (seconda
omelia) |
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Dall'osservanza della Legge di Dio dipende la saggezza
dell'uomo
Mosè ricorda al popolo liberato dagli egiziani che nella
terra promessa si entrerà solo se verranno osservati i precetti del
Signore, senza aggiungere né togliere nulla. Anche per noi, liberati dal
peccato, dal demonio e dalla morte con il battesimo, non ci sarà
paradiso senza conoscere e mettere in pratica i comandamenti di Dio. La
fatica, a volte, nell'osservarli dipende dal confidare e servirsi poco
della Grazia che Cristo ci ha acquistata. Un popolo diventa saggio e
intelligente, anche agli occhi degli altri, quando tutti i suoi membri
osservano la Legge di Dio, dal più piccolo al più grande. Sarebbe già un
piccolo paradiso in terra. Quanto però è importante ascoltare solo chi,
come Mosè, è investito di autorità dall'alto nell'annunciare con fedeltà
la Parola, ossia la Chiesa. Invece, molto spesso, ci si lascia
contagiare dal mondo. Dt 4,1-2.6-8 Giac 1,17-18.21-22.27 Mc
7,1-8.14-15.21-23 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 2 settembre 2018,
XXII domenica anno B (prima omelia) |
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Dio si serve di chi è disprezzato per confondere il mondo
I martiri erano uomini che il mondo ha scartato e
disprezzato perche avevano qualcosa di cui vergognarsi: la fede. Eppure
nei martiri, in coloro che il mondo reputa stolti, tra cui oggi ci sono
le mamme che difendono i propri figli dagli assalti omicidi dei medici,
il Signore manifesta la Sua potenza per confondere la sapienza del
mondo. I doni naturali e di grazia che il Signore ci fa non vanno
buttati o soppressi, ma accresciuti e moltiplicati, come i talenti del
Vangelo. Ciò che entra nella Divina Volontà viene moltiplicato
all'infinito. 1Cor 1,26-31 Mt 25,14-30 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato
1 settembre 2018, XXI settimana anno II, s. Canio |
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La Croce: sapienza per Dio, stoltezza per gli uomini
La parabola delle 10 vergini ci descrive la vita eterna
come una festa di nozze con il Divino Sposo Gesù. Alcuni, però,
entreranno nel palazzo reale, altri rimarranno fuori. I sapienti dentro,
gli stolti fuori. La sapienza non è una facoltà intellettuale, ma è
avere i pensieri stessi di Gesù, sapienza incarnata, nei nostri
pensieri. La chiave che apre le porte del cielo è la croce. Per Dio la
croce è sapienza, per gli uomini stoltezza. Le vergini che hanno portato
con fatica l'olio per le lampade hanno portato con gioia la croce,
maestra di vita santa e strumento di elevazione e salvezza. 1Cor 1,17-25
Mt 25,1-13 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 31 agosto 2018, XXI
settimana anno II |
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"Vegliate": 4 significati
Gesù esorta risolutamente i Suoi a vegliare, poiché nel
momento che meno si immagina Egli verrà. Vegliare significa stare al
proprio posto di lavoro, operosi, fermi e costanti nella propria regola
di vita e nei propri doveri di stato. Vegliare significa non sciupare il
proprio tempo in cose inutili e a volte dannose. Vegliare significa
riconoscere e mettere a frutto per il bene comune i carismi che lo
Spirito Santo ha dato a ciascuno. Vegliare significa anche sacrificare
un po del proprio sonno per dedicare tempo alla preghiera, anche
notturna, con un'offerta non facile della propria volontà. 1Cor 1,1-9 Mt
24,42-51 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 30 agosto 2018, XXI
settimana anno II |
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Il mondo non ama sentire la verità
S. Giovanni Battista aveva annunciato ad Erode la
verita: "non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello". Questo ha
generato in Erodiade un profondo odio verso il profeta, fino ad ottenere
la sua testa. Anche la Chiesa è rivestita di autorità profetica per
proclamare al mondo di oggi la verità. Per questo deve tenersi pronta a
patire qualunque avversità di quanti non vogliono conoscere la verità,
perché il mondo non ama ciò che non gli appartiene. Come Chiesa dobbiamo
sempre dialogare col mondo e con quanti non hanno ancora conosciuto
l'amore di Dio, ma mai entrare in relazione complice con la mentalità
del mondo. Ger 1,17-19 Mc 6,17-29 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì
29 agosto 2018, XXI settimana anno II, memoria del martirio di s.
Giovanni Battista |
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L'osservanza del cuore della Legge e la cura della propria
interiorità
Agli scribi e ai farisei Gesù imputa di essere rigidi
osservanti delle minuzie, così come delle prescrizioni più importanti
poco si danno pensiero. La giustizia, la Misericordia e la fedeltà vanno
praticate prima di ogni altra cosa e insieme ad ogni altra cosa, poiché
non escludono il resto. Com'è importante andare prima al cuore della
Legge, il resto viene dopo. Anche la cura dell'interiorità viene prima
delle attenzioni alle cose esterne. Se il cuore è pulito, buono e bello
anche l'esterno lo sarà. Come s. Agostino dobbiamo sempre più imparare a
cercare il dialogo con Dio nel nostro cuore per poi riconoscerlo in
tutte le creature. 2Ts 2,1-3.13-17 Mt 23,23-26 Don Pierpaolo Maria
Cilla, martedi 28 agosto 2018, memoria di s. Agostino |
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É impossibile che un figlio di tante lacrime vada perduto
Gesù chiama gli scribi e i farisei: "guide ipocrite e
cieche" . Tutti siamo guide di qualcuno, o in maniera diretta o
indiretta. La guida deve conoscere la via e deve essere il primo a
percorrerla. A nulla valgono tanti sforzi se poi i propri figli, o
discepoli, o amici non vengono guidati sulla via della salvezza. S.
Monica é l'esempio di una madre che ha saputo guidare il figlio Agostino
alla vita di Grazia, motivo di incoraggiamento e di speranza per tante
mamme che si sentono fallite nel vedere i propri figli nel peccato. Lei
ha perseverato per anni nella preghiera, nel buon esempio, nell'amore e
nelle lacrime, tanto da spingere il suo vescovo a dire: "É impossibile
che un figlio di tante lacrime vada perduto". 2Ts 1,1-5.11-12 Mt
23,13-22 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 27 agosto 2018, XXI settimana
anno II, memoria di s. Monica |
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Il poco ascoltato Vangelo sul matrimonio e sulla famiglia
La predicazione di Gesù sul Pane di Vita eterna risulta
alla folla duro e difficile da accogliere. La Verità su Dio e sull'uomo,
però, non si può modificare in base alle sensibilità umane cangianti.
Molti se ne vanno. Anche oggi, molti se ne vanno lontani da Gesu,
preferendo servire altri dei. La verità sul matrimonio e sulla famiglia
oggi é poco ascoltato. I 5+1 pilastri del matrimonio senza dei quali la
famiglia non si può reggere in piedi. Gs 24,1-2.15-17.18 Ef 5,21-32 Gv
6,60-69 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 26 agosto 2018, XXI domenica
anno B |
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I predicatori incoerenti
Gesù fa notare ai suoi discepoli come gli scribi e i
farisei dicono e non fanno. Mettono sulle spalle della gente i pesi di
tanti precetti che però loro non vivono. Eppure Gesù dice che
l'insegnamento autentico che loro danno va ascoltato, senza badare alla
loro vita. In questi nostri tempi l'uomo ascolta molto più volentieri i
testimoni che i maestri, però non bisogna aspettare di essere santi per
predicare il Vangelo. Ogni buona predicazione va sempre accolta anche se
dovessero esserci palesi incoerenze in chi annuncia, perché la Parola
annunciata, che è Gesù, resta sempre coerente e immutabile. É Lui
l'unico vero maestro. Ez 43,1-7a Mt 23,1-12 Don Pierpaolo Maria Cilla,
sabato 25 agosto 2018, XX settimana anno II |
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La profezia del trapianto della Volontà
Il Signore annuncia al profeta Ezechiele la riunione di
tutti i Suoi eletti nell'unico popolo di Dio, la Redenzione del genere
umano per mezzo dell'acqua purificatrice del sangue di Cristo,
l'infusione del Suo Santo Spirito per l'opera della santificazione e il
trapianto del cuore dell'uomo. Toglierà dai petti umani il cuore di
pietra, immagine della volontà umana, e metterà un cuore di carne,
simbolo della Divina Volontà, il cuore di Dio che desidera operare e
palpitare nelle creature. La Divina Volontà è l'aria dell'anima. Ez
36,23-28 Mt 22,1-14 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 23 agosto 2018,
XX settimana anno II |
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Come collaborare al trionfo del Cuore Immacolato di Maria
La regalità di Maria in cielo è compiuta, in terra non
ancora, ma a Fatima ha promesso che "alla fine il Mio Immacolato
trionferà". Sarà il Regno della Regina Maria in terra, il Regno della
Divina Volontà. La Madonna gira in cerca di figli amati che l'aiutino in
quest'opera, come il padre della vigna chiama operai a tutte le ore a
lavorare nella sua vigna. Il lavoro consiste nella preghiera, penitenza,
imitazione delle virtù della Vergine, accogliere e vivere il dono della
Divina Volontà. I collaboratori più stretti e certamente necessari,
però, sono i sacerdoti. Oggi, come allora, alcuni sono motivo di
scandalo: commento alla lettera di Papa Francesco a tutto il popolo di
Dio. Ez 34,1-11 Mt 20,1-16 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 22
agosto 2018, XX settimana anno II, memoria della Beata Vergine Maria
Regina (seconda omelia) |
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La regalità di Maria e di tutti i battezzati
La Vergine Maria è Regina perché è la vera Madre del Re
e Signore dell'universo. Tutto è a Lei soggetto, poiché a Lei Dio ha
dato tutto, anche il Suo stesso Figlio. E se nulla é impossibile a Dio
per natura, nulla è impossibile a Maria per Grazia. La Vergine, però,
all'angelo annunciante si manifestò nella Sua profondissima umiltà
dichiarandosi serva del Signore, e facendo la consegna della Sua volontà
alla Divina pronunciò il Suo grande Fiat. Tutti i battezzati sono
rivestiti di una dignità regale, e un giorno parteciperanno alla Gloria
di Dio, ma dovranno camminare nella via dell'umiltà, vera misura della
santità, perché il Signore innalza gli umili e rovescia dai troni i
potenti e i superbi. Is 9,1-6 Lc 1,26-38 Don Pierpaolo Maria Cilla,
mercoledì 22 agosto 2018, memoria della Beata Vergine Maria
Regina |
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Chi non ha bisogno di Dio quaggiù non lo avrà lassù
La figura straordinaria del papa s. Pio X, grande
riformatore nella continuità, ci insegna che solo nella povertà di
spirito si acquistano per grazia tutti i doni necessari per svolgere al
meglio la propria missione. I ricchi non entreranno nel regno dei cieli,
poiché i ricchi sono coloro che sono sazi di se e di mondo e non hanno
bisogno di nessun altro, nemmeno di Dio. La povertà materiale dovrebbe
facilitare la povertà di cuore, che consiste nel dipendere in tutto da
Dio. I ricchi, coloro che si sentono Dio nel cuore e che vorrebbero
trattare anche il Signore come qualcosa di cui disporre a proprio
piacimento, non possono entrare nel Regno di Dio, perché nel Regno si
vive di Dio, di Amore. Quando poi il Signore agisce con forza verso
qualcuno è sempre per scuoterlo dall'inganno delle false ricchezze che
ottenebrano la mente e il cuore. In Maria, umilissima e poverissima,
vediamo la creatura più bella e più ricca di Dio. Ez 28,1-10 Mt 19,23-30
Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 21 agosto 2018, XX settimana anno II,
memoria di s. Pio X |
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Operare per essere salvi oppure santi
Il giovane ricco chiede a Gesù cosa fare per salvarsi.
La via è l'osservanza dei comandamenti. Ma per essere santi, perfetti,
somiglianti a Gesù e quindi Sua grande gioia, c'è bisogno di altro. La
via è la povertà ad imitazione di Colui che da ricco che era si è fatto
povero per noi. È la spoliazione da tutto per essere tutto di Dio: "va
vendi quello che hai e dallo ai poveri. Vieni e seguimi". Non sono solo
i beni materiali superflui ad intralciare il cammino di santità, ma ogni
genere di cosa o persona che costituisce per noi un tesoro a cui abbiamo
attaccato il cuore. Il Tempio di Gerusalemme era diventato per gli ebrei
motivo di orgoglio e di vanto, un idolo. Ecco che il Signore permette la
sua devastazione per ricordare al popolo che uno solo è il Signore da
amare e servire. Ez 24,15-24 Mt 19,16-22 Don Pierpaolo Maria Cilla,
lunedì 20 agosto 2018, XX settimana anno II |
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Il grande sacrificio richiesto a chi fa la Comunione
Gesù annuncia la necessità di mangiare la Sua carne per
avere la vita eterna. La Chiesa indica due momenti assolutamente
indispensabili per fare la s. Comunione. Continuando poi il divino
insegnamento Gesù spiega come chi mangia la Sua Carne e beve il Suo
Sangue rimane in Lui e viceversa. La Sapienza si è fatta una casa nel
cuore dell'uomo chiamato ad essere Ostia vivente, ma anche l'uomo è
accolto nel Cuore stesso di Dio a vivere la vita stessa di Gesù,
Uomo-Dio. Quando facciamo la Comunione il Signore ci invita a compiere
il sacrificio più grande, la rinunzia alla nostra volontà, per vivere
secondo e nella Volontà Sua. Solo così possiamo essere in perfetta
comunione, l'uno nell'altro, a fare vita insieme. Senza la rinunzia a
tutto di se, quindi alla propria volontà, l'Eucaristia non può produrre
gli effetti di santità in noi. I santi sono coloro che hanno lasciato la
guida della loro esistenza a Dio. Pr 9,1-6 Ef 5,15-20 Gv 6,51-58 Don
Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 19 agosto 2018, XX domenica T. O. anno
B |
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Gesù e i bambini
Portano a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani
e pregasse. Gesù desidera avere un contatto con i piccoli, allora come
oggi, anche attraverso i sacramenti dati in tenerissima età. Ma i suoi
discepoli non vogliono, come se Gesù fosse venuto solo per i grandi. Il
Divin Maestro da tre lezioni: 1. Lasciare liberi i bambini di andare da
Lui. Essi hanno una naturale propensione verso Gesù e Maria, e in questo
vanno assecondati e incoraggiati. 2. Non impedirgli di andare da Lui,
specialmente attraverso gli scandali, piccoli o grandi che siano. 3. A
chi è come un bambino appartiene il Regno dei cieli, simile a lui quanto
a purezza, semplicità, spontaneità, bisogno continuo di fissare lo
sguardo d'amore della mamma. Ez 18,1-10.13.30-32 Mt 19,13-15 Don
Pierpaolo Maria Cilla, sabato 18 agosto 2018, XIX settimana anno
II |
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L'indissolubilità non solo del matrimonio
L'uomo non divida ciò che Dio ha unito. Il tema
dell'indissolubilità non riguarda solo il matrimonio ma tutto ciò che
Dio ha unito e che appartiene ad una dimensione essenziale e costitutiva
della persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio e chiamata
a partecipare alla vita divina. Non è possibile separare dalla persona
l'identità di genere dategli dal Creatore, proprio perché ad essa
essenziale e quindi indissolubile. Così come non è possibile scindere il
fine unitivo da quello procreativo nell'atto coniugale, eliminando
spesso quest'ultimo attraverso una pratica molto diffusa e ritenuta
erroneamente moralmente lecita. La complementarietà dei generi indica
che non solo l'uomo non può dividere ciò che Dio unisce, ma anche che
non può unire ciò che Dio distingue. Nessuno è obbligato a sposarsi o a
consacrarsi al Signore, ma se si accoglie il progetto di Dio sul
matrimonio o sulla vita consacrata va accolto in pienezza realizzando il
progetto del Divino Architetto. Pena la dissoluzione. Ez 16,1-15.60.63
Mt 19,3-12 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 17 agosto 2018, XIX
settimana anno II |
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Impegnarsi a dare più che a ricevere
A cosa diamo più importanza, al dare o al ricevere?
Nell'invito di Gesù a perdonare sempre é nascosto un chiaro appello a
donare incessantemente amore. Per-donare significa donare per amore di
qualcuno. S. Rocco ha speso la sua vita a compiere opere di misericordia
a favore di tanti sventurati. I santi prima che intercessori sono esempi
da imitare. Se ci soffermiamo troppo sul chiedere e sul ricevere,
piuttosto che sul dare, si può cadere nel rischio di pretendere. La
parabola del Re, che dalla giustizia di richiedere al suo debitore
quello che è gli appartiene passa alla misericordia di condonare tutto
il debito, è icona di una vita impostata sul donare, sulla misericordia.
Ez 12,1-12 Mt 18,21-19,1 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 16 agosto
2018, XIX settimana anno II, S. Rocco (seconda omelia) |
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La libertà interiore di s. Rocco e di chi vive nella Divina
Volontà
Per perdonare di cuore al proprio fratello occorre avere
una profonda libertà di cuore da ogni attaccamento a sé stessi e ad
altro. Dio chiama il popolo di Israele una genia di ribelli, per questo
comanda ad Ezechiele di uscire dalla città come un emigrante per
annunciare a tutti l'imminente deportazione, la divina lezione di
umiltà. Anche s. Rocco è stato pellegrino, in cammino senza nulla che lo
tenesse legato se non la carità verso Dio e verso il prossimo. Ez
12,1-12 Mt 18,21-19,1 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 16 agosto 2018,
XIX settimana anno II, memoria di s. Rocco |
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Maria Ss. Assunta in cielo è profezia della Chiesa
L'ingresso nelle dimore eterne del corpo e dell'anima
della più eccelsa delle creature è prefigurazione della sorte futura di
tutta la Chiesa fedele. Ma la Vergine è viva e operante anche nel tempo
nel duro combattimento con il drago infernale, opposto a Lei e anche
alla Sua discendenza, cioè noi. Maria si alza per andare verso
Elisabetta. Alzarsi significa elevarsi verso le cose di Dio. Cosa ci
impedisce di elevarci verso il cielo? Il Signore ci attira tutti a Se,
ma solo gli umili vengono in alzati. Ap 11,19; 12,1-6.10 1Cor 15,20-26
Lc 1,39-56 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 15 agosto 2018,
Solennità dell'Assunzione di Maria SS. |
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Non vergognamoci di Nostra Madre Maria SS.
La gioia grande dell'odierna festa dell'Assunzione di
Maria SS. risuona nei nostri cuori, li dove ognuno di noi ha una Madre
tutta per se. Maria calpesta la morte poiché il pungiglione della morte,
il peccato, non l'ha neppure sfiorata. Imparare a scovare dove si
annidano i nostri peccati, causa di ogni specie di morte. Una donna tra
la folla grida il suo amore alla Madonna. Quante volte, però, noi ci
vergognamo di Maria e di Gesù. Il Divin Figlio conferma la predilezione
e beatitudine di Maria, ma ricorda che la vera beatitudine è vivere di
Volontà Divina, come Maria. Festa grande in cielo e in terra per il
trasferimento glorioso dell'Arca Santissima di Dio. 1Cr 15,3-4.15-16;
16,1-2 1Cor 15,54-57 Lc 11,27-28 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 14
agosto 2018, Messa vigilare della Solennità dell'Assunzione di Maria
SS. |
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Gesù Eucaristico é rifugio e forza nella debolezza
Non potremmo vivere senza l'Eucaristia, perché è la vita
del mondo, il sole che illumina l'Umanità, Gesù vivo e palpitante. Elia
fugge dall'ira della regina Gezabele e trova in una focaccia la forza di
riprendere il cammino. Gesù pane di vita è il rifugio nel momento del
pericolo, la forza nelle debolezze, l'aiuto per sconfiggere i vizi. Come
è importante sapersi accostare a Gesù Eucaristico, perché veramente il
Signore possa cambiare la nostra vita. 1Re 19,4-8 Ef 4,30-5,2 Gv 6,41-51
Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 12 agosto 2018, XIX domenica T. O.
anno B (seconda omelia) |
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L'Eucaristia è cibo di eternità
L'Eucaristia è il cibo che alimenta in noi la vita
divina, poiché é il farmaco dell'immortalità. É veramente e realmente
presente Gesù nel. Pane consacrato, il Figlio di Dio fattosi uomo per
spalancare le porte del cielo e unirci intimamente a Se. É l'anima che
sostiene tutta la nostra persona, per cui occorre prendersene seriamente
cura. Oggi si assiste a molta superficialità nel cibarsi
dell'Eucaristia. Ognuno esamini se stesso prima di accostarsi alla mensa
della vita eterna. 1Re 19,4-8 Ef 4,30-5,2 Gv 6,41-51 Don Pierpaolo Maria
Cilla, Domenica 12 agosto 2018, XIX domenica T. O. anno B (prima
omelia) |
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Nulla è impossibile per chi ha vera fede
La ricerca della soluzione facile, anche nelle cose
dello spirito, è una tentazione molto diffusa. Gli apostoli di Gesù, pur
avendo ricevuto il potere sugli spiriti maligni non riescono a liberare
un giovane. Il motivo è la poca fede. Nelle cose dello spirito non
esiste l'automatismo tecnicista. Ciò che conta è avere fede, perché è la
fede che permette a Dio di operare. Povertà, umiltà, preghiera, sono le
vie necessarie per crescere nella fede. L'esempio di s. Chiara di fronte
ai saraceni e il potere di una s. Comunione fatta con profonda fede. Ab
1,12-2,4 Mt 17,14-20 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 11 agosto 2018,
XVIII settimana anno II, memoria di s. Chiara |
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Gli atti umani seminati nella Divina Volontà
Per raccogliere tanto occorre seminare tanto. L'amore è
morire a se stessi per far nascere frutti di bene. Il Signore a chi
generosamente dona, generosamente di dona. La vita è una successione
ininterrotta di atti, che se compiuti nella Volontà di Dio sono come
semi posti in un terreno fertilissimo, i quali morendo alla volontà
umana vengono moltiplicati all'infinito dalla Volontà di Dio. 2Cor
9,6-10 Gv 12,24-26 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 10 agosto 2018,
festa di s. Lorenzo |
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Da servi, a figli, a sposi di Dio
Sotto il regime dell'Antica Alleanza si era servi di
Dio. Con il Nuovo Patto il Signore ci rende Suoi figli adottivi, in
attesa di un tempo in cui, come profetizzato in Osea, il Signore ci
sposerà, cioè farà di noi una cosa sola con Lui. È il tempo del "come in
Cielo così in terra". S. Teresa Benedetta della Croce, carmelitana,
grande dottore della scienza della Croce, ci insegna a morire alle cose
del mondo per vivere a mezz'aria, così da essere liberi di volare
nell'unità del Volere Divino. Os 2,16.17.21.22 Mt 25,1-13 Don Pierpaolo
Maria Cilla, giovedì 9 agosto 2018, festa di s. Teresa Benedetta della
Croce |
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Il Signore si nasconde per farci crescere nel desiderio e
nell'umiltà
L'apparente sordità di Gesù difronte alla donna pagana
supplicante per la figlia sofferente é pedagogia divina perché crescere
nel desiderio di Dio e nell'umiltà profonda. Il desiderio crea gli spazi
per accogliere il dono mentre è l'umiltà che ottiene. Il desiderio e
l'umiltà sono a fondamento di una fede grande. La testimonianza di s.
Domenico, apostolo del Rosario, preghiera del desiderio, e predicatore
della verità nell'umiltà contro l'eresia albigese. Ger 31,1-7 Mt
15,21-28 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 8 agosto 2018, XVIII
settimana anno II, memoria di s. Domenico |
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La Chiesa e Pietro non possono affondare
La barca dei discepoli di Gesù è agitata a causa del
vento contrario. La barca è l'immagine della Chiesa osteggiata dalle
tempeste del mondo. Gesù va incontro ai discepoli impauriti
rincuorandoli di non temere. Mai temere per le sorti della Chiesa. È
Gesù che la protegge, così come protegge il Santo Padre, Pietro,
prendendolo per mano prima che affondi. In Maria restiamo uniti nella
Chiesa Cattolica, fidandoci dello Spirito Santo, senza cedere alla
tentazione di giudicare persino il Vicario di Cristo. Ger
30,1-2.12-15.18-22 Mt 14,22-36 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 7
agosto 2018, XVIII settimana anno II |
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Gesù Eucaristico prima di tutto
Per le cose e le persone che riteniamo importanti
troviamo sempre il tempo e le energie necessarie. Gesù invita a darsi da
fare per il cibo che rimane per la vita eterna, mentre gli uomini si
spendono quasi del tutto per ciò che non dura. L'importanza di
desiderare e preparare la partecipazione al divino banchetto, credendo
con tutto se stessi in Gesù veramente presente, vivo e palpitante
nell'Eucaristia. Gesù pane del cielo é il vero ristoro delle anime
nostre. Es 16,2-4.12-15 Ef 4,17.20-24 Gv 6,24-35 Don Pierpaolo Maria
Cilla, domenica 5 agosto 2018, XVIII domenica anno B (seconda
omelia) |
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La Trasfigurazione e il dono della Divina Volontà
Nella Trasfigurazione il Signore manifesta la Sua natura
divina. Tre Apostoli, Elia e Mosè assistono, come astri intorno
all'unico sole. Nel regime della Grazia diveniamo partecipi della natura
divina, ma col dono della Divina Volontà operante in noi e noi in Essa
diveniamo noi stessi altri soli, come Gesù, perché è Lui stesso a
trasfondersi in noi, a fare vita continua in noi. Dn 7,9-10.13-14 Mc
9,2-10 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 6 agosto 2018, festa della
Trasfigurazione del Signore |
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La religiosità dell'interesse e quella dell'amore
La folla cerca Gesù perché soddisfatta nei suoi bisogni
materiali. La religiosità di interesse, quella di abitudine, quella di
superstizione, quella dell'amore. Essere creature nuove significa
cercare il senso della vita in Colui che solo può saziare e dissetare il
cuore dell'uomo, Gesù pane del cielo. Es 16,2-4.12-15 Ef 4,17.20-24 Gv
6,24-35 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 5 agosto 2018, XVIII
domenica anno B (prima omelia) |
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Il dominio prossimo e remoto delle cattive passioni
Il re Erode si lascia sedurre dalla giovane Erodiade,
concedendole addirittura la testa del Battista. Schiavo della passione
lussuriosa, l'uomo si degrada al rango delle bestie. Tutte le male
passioni vanno dominate in maniera previa, con la preghiera e la
penitenza, in maniera prossima con la vigilanza e la forza d'animo
frutto della Grazia. Il ruolo degli esercizi ascetica nella vita
religiosa e nella famiglia. Ger 26,11-16.24 Mt 14,1-12 Don Pierpaolo
Maria Cilla, sabato 4 agosto 2018, XVII settimana anno
II |
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La trappola dell'abitudine
Per non correre il pericolo di cadere nell'abitudine
nella vita spirituale occorre riscoprire sempre l'eterna novità
dell'amore di Dio. Non è vero che per non abituarsi bisogna
allontanarsi. Tutt'altro. Occorre cercare il Signore e la Sua presenza
nascosta come se fosse sempre la prima volta, scoprendo in Lui continue
nuove gioie. Egli è Amore infinito. L'immagine della sorgente e del
fuoco. Ger 26,1-9 Mt 13,54-58 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 3
agosto 2018, XVII settimana anno II |
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Come argilla nelle mani del vasaio
Noi siamo nulla, Dio è tutto. É Lui che ci ha creati e
come argilla desidera lavorarci per fare di noi un capolavoro. Per
questo ci chiede che gli diamo tutto noi stessi, la nostra stessa
volontà. I buoni e i cattivi che saranno separati dagli angeli nel
Giudizio sono coloro che hanno fatto o no la Volontà di Dio. L'esempio
della Vergine Maria, di San Francesco e la Grazia dell'indulgenza della
Porziuncola. Ger 18,1-6 Mt 13,47-53 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 2
agosto 2018, XVII settimana anno II |
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Nelle persecuzioni é il Signore il vero rifugio
Le persecuzioni subite dal profeta Geremia sono
l'emblema di ogni genere di ingiustizia. Il profeta non si lascia
schiacciare dal dolore o dal desiderio di vendetta, ma prontamente
ricorre al Signore con fiducia, che non manca di farsi suo difensore. É
il Signore il nostro rifugio, conforto, difensore e restauratore della
giustizia. Il nostro operato a favore della giustizia passi prima da
Colui che è la Giustizia. Ger 15,10.16-21 Mt 13,44-46 Don Pierpaolo
Maria Cilla, mercoledì 1 agosto 2018, XVII settimana anno II (seconda
omelia) |
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Investire tutto per acquistare il Regno
Il Regno dei cieli può essere trovato senza cercarlo,
come un tesoro in un campo, oppure dopo accurata indagine, come il caso
della perla preziosa. Chi sa "distinguere ciò che è prezioso da ciò che
è vile" saprà con più facilità investire tutto pur di ottenere ciò che
vale più di tutto. Da cosa dobbiamo liberarci per fare spazio al
Signore? Cosa conviene vendere perché con ciò che guadagno possa tutto
scommettere sul Regno di Dio? Ger 15,10.16-21 Mt 13,44-46 Don Pierpaolo
Maria Cilla, mercoledì 1 agosto 2018, XVII settimana anno
II |
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Piccoli ma interiormente molto potenti
Gesù paragona il Regno a un granellino di senape e a un
pezzettino di lievito. Piccoli ma potenti, così come ogni uomo chiamato
a collaborare con Dio. Piccoli, umili, nascosti come la Vergine Maria,
ma con una vita di Grazia interiore ricchissima, capace di cambiare il
mondo. Ger 13,1-11 Mt 13,31-35 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 30
luglio 2018, XVII settimana anno II |
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Moltiplicare il pane della preghiera e della carità
Il Signore Gesù moltiplica i pani perché Egli è Colui
che ha il potere di sfamare l'uomo in tutti i suoi reali bisogni. Chiede
però la nostra collaborazione, i nostri cinque pani e due pesci. Il
bisogno primario dell'uomo di oggi è la preghiera, scudo contro ogni
male. É necessario pregare per tutti nella Divina Volontà, anche se in
pochi, perché il poco pane della preghiera sia moltiplicato
all'infinito. Oltre ciò non bisogna dimenticare la necessità anche del
pane materiale che va sempre condiviso e mai trattenuto. 2Re 4,42-44 Ef
4,1-6 Gv 6,1-15 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 29 luglio 2018, XVII
domenica anno B |
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La zizzania e il sonno dell'anima
La parabola del buon seme e della zizzania riguarda non
soltanto la vita comunitaria ma anche individuale. È in noi che il
Signore semina il buon seme della Parola. Quando però siamo poco
vigilanti permettiamo al maligno di seminare nel nostro cuore il cattivo
seme del male. Occorre quindi essere sempre vigilanti, oltre che onesti
con sé stessi nel saper riconoscere il bene e il male operanti nella
nostra vita, così da ricorrere con fiducia alla Divina Misericordia
quando vediamo spuntare in noi la zizzania. Ger 7,1-11 Mt 13,24-30 Don
Pierpaolo Maria Cilla, sabato 28 luglio 2018, XVI settimana anno
II |
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La Parola del Regno va ascoltata e interiorizzata
Gesù spiega la parabola del seme e del seminatore, e ci
ricorda che non basta ascoltare la Parola, occorre che essa penetri nel
nostro cuore, venga fatta nostra, diventi vita vissuta. La Parola del
Regno non è solo quella scritta nelle Sacre Scritture, è anche quella
vissuta dai santi e nascosta nelle pieghe delle nostre vicende
quotidiane. Ascoltare, meditare, assimilare, fruttificare. Ecco il
programma. La Vergine Maria ci doni pastori e maestri secondo il cuore
di Gesù. Ger 3,14-17 Mt 13,18-23 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 27
luglio 2018, XVI settimana anno II |
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Anche nel deserto può spuntare un fiore
I ss. Gioacchino ed Anna erano giusti in un popolo
spesso infedele, dimentico del Signore, sorgente di acqua viva. Anche
dove sembra tutto deserto il Signore fa sbocciare dei fiori, e da questa
coppia santa, umile, paziente, ma sterile ha fatto sbocciare il più bel
fiore, la Vergine Maria. Anche in tempi e circostanze difficili é
importante tenere sempre il cuore aperto al Signore, che tutto può. Ger
2,1-3.7-8.12-13 Mt 13,10-17 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 26 luglio
2018, XVI settimana anno II, memoria ss. Gioacchino e
Anna |
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Operare sempre per amore, mai per profitto
S. Giacomo è il primo degli Apostoli a dare la
testimonianza suprema a Cristo col martirio perché in poco tempo ha
raggiunto le vette delle virtù. La madre dei figli di Zebedeo chiede a
Gesù il prestigio per i figli. Gli altri apostoli, sdegnati per questo,
dimostrano di essere sulla stessa lunghezza d'onda: seguire Cristo per
ottenere profitto. Gesù capovolge la loro mentalità, chiedendo di
partecipare alla Sua Passione e di operare solo per amore a Dio e ai
fratelli, sul Suo esempio che non è venuto per farsi servire ma per
servire e dare la vita in riscatto per molti. 2 Cor 4,7-15 Mt 20,20-28
Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 25 luglio 2018, festa di s. Giacomo
apostolo |
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Getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati
La profezia annuncia la Divina Misericordia che vuole
realmente rifare l'uomo allontanando definitivamente da lui il male.
L'immagine di gettare in mare i nostri peccati indica la Volontà di Dio
di far scomparire dalla faccia della terra e dal cuore dell'uomo ogni
peccato, ma è necessario che questi abbia la ferma intenzione di
rinunziarvi. L'àncora di salvezza per non affondare col peccato è
abbracciare la Divina Volontà. Mi 7,14-15.18-20 Mt 12,46-50 Don
Pierpaolo Maria Cilla, martedì 24 luglio 2018, XV settimana anno
II |
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Senza Gesù non si può e non si deve far nulla
Gesù é la vera vite, sorgente della Vita. Noi siamo
piccoli tralci bisognosi di ricevere tutto da Gesù. Osservare i Suoi
comandamenti è il primo passo per restare uniti a Lui, ma se è vero che
senza di Lui non possiamo far nulla vuol dire che tutto ciò che facciamo
dobbiamo farla con Gesù, imparando a prendere tutto da Gesù. Gesù vuole
essere la nostra vita affinché tutti, come dice s. Paolo, possiamo dire
: "Non sono più io che vivo ma Cristo vive in me". Gal 2,19-20 Gv 15,1-8
Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 23 luglio 2018, festa di s.
Brigida |
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Il giusto e santo riposo dei pastori
La compassione di Gesù per le folle senza pastore
rimanda al rimprovero ai pastori dell'antico Israele che non pascolano
le pecore ma se stessi. I pastori devono instancabilmente spendersi per
guidare il gregge col Vangelo e nutrirlo con i sacramenti, ma hanno
anche bisogno di non consumare completamente le proprie forze poiché si
rischia di diventare pastori quanto meno non efficienti. Ecco che Gesù
chiede ai suoi apostoli di riposarsi un po in disparte con Lui. È
importante che chi svolge un ministero a vantaggio degli altri sappia
anche raccogliersi nel giusto e santo riposo del corpo e dello spirito,
senza dissipazione, per ricentrare tutto in Gesù e riprendere forze ed
equilibrio per la difficile missione. Ger 23,1-6 Ef 2,13-18 Mc 6,30-34
Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 22 luglio 2018, XVI domenica T. O.
anno B |
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Il servo del Signore non contesta e non urla
Gesù, vittima di congiura a morte, non si stanca di
operare il bene e di portare avanti la Sua missione in tutta umiltà.
Egli, compiendo i miracoli, spesso chiedeva di mantenere il silenzio,
perché si adempisse la profezia di Isaia: "Non contesterà, né griderà,
né farà udire in piazza la sua voce". Dove ci sono fragilità occorre
chinarsi amorevolmente in soccorso piuttosto che spegnere
definitivamente il bene rimasto con atteggiamenti non conformi alla
mansuetudine di Cristo. Mi 2,1-5 Mt 12,14-21 Don Pierpaolo Maria Cilla,
sabato 21 luglio 2018, XV settimana anno II |
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La Misericordia non cambia la Verità ma accoglie e comprende
l'Umanità
Al legalismo rigido farisaico il Signore Gesù
contrappone la Legge della Misericordia, che non significa modificare la
Verità ma comprendere le situazioni e le circostanze concrete delle
persone. La Misericordia abbraccia verità e umanità. Il Signore è
misericordioso e pietoso, sempre comprensivo e mai rigido. Questo non
significa cambiare la Dottrina, ma il modo di accogliere le persone. Is
38,1-6.21-22.7-8 Mt 12,1-8 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 20 luglio
2018, XV settimana anno II |
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Venite a me, diventerete miti e umili
Gesù continuamente ci sussurra: "Venite a me, troverete
ristoro, imparerete ad essere miti e umili di cuore". Fare vita insieme
a Gesù, questo è l'invito, andare continuamente in spirito, mente e
corpo a Lui, senza cercare in nessun altro il vero riposo del cuore. Il
giogo di Gesù è dolce e leggero, quello degli uomini pesante. Is
26,7-9.12.16-19 Mt 11,28-30 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 19 luglio
2018, XV settimana anno II |
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I grandi sono piccoli e i piccoli sono grandi
L'Assiria doveva essere lo strumento scelto dal Signore
per i Suoi progetti, ma accecata dall'orgoglio, non riconoscendo in cio
che è e in ciò che ha i doni dell'Altissimo, compie cose riprovevoli. Il
Signore abbassa l'orgoglio dell'Assiria umiliandola. Nel Vangelo,
invece, Gesù loda il Padre per aver scelto i piccoli per farli ricchi
con i segreti del Regno. I piccoli sono coloro che cercano e si affidano
sempre al Signore, trovando in Lui il vero gusto che soddisfa l'anima.
Is 10,5-7.13-16 Mt 11,25-27 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 18
luglio 2018, XV settimana anno II |
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Qualunque cosa succeda non turbarti
Gerusalemme è assediata, il cuore del re è agitato. Il
Signore gli dice di fare attenzione ma di stare tranquillo e senza
timori. Non accadrà nulla di male al giusto che ripone la sua fiducia
nel Signore. Il segno per riconoscere se un'anima vive nella Divina
Volontà è l'assenza di ogni turbamento. Chi sta rassegnato alla Volontà
di Dio ma nel suo cuore è turbato vive all'ombra della Divina Volontà,
non in Essa. Is 7,1-9 Mt 11,20-24 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 17
luglio 2018, XV settimana anno II |
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Le preghiere e i sacrifici che il Signore non gradisce
Non tutte le preghiere e le buone opere sono gradite dal
Signore, ma solo quelle compiute con retta intenzione e con cuore buono.
Non si può essere giusti per alcune cose e per altre no. Il male va
eliminato completamente dalla nostra vita. Chi disprezza l'ordine e la
disciplina nelle piccole cose non farà mai cose grandi ricche di valore,
perché essere santi significa vivere nella volontà di un Altro, nella
Volontà Divina. Is 1,10-17 Mt 10,34-11,1 Don Pierpaolo Maria Cilla,
lunedì 16 luglio 2018, XV settimana anno II |
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Evangelizzare non è un mestiere ma una necessità
L'opera evangelizzatrice è costituzionale per la Chiesa.
Essa si fonda sulla missione affidatale da Gesù di portare il Vangelo ad
ogni creatura. Chi annuncia la Buona Novella non deve confidare solo
sulla pur utile preparazione, ma soprattutto sull'azione dello Spirito
di Cristo operante in lui. Chi incontra veramente Gesù sente viva la
necessità di evangelizzare in ogni situazione. É necessario testimoniare
il Vangelo con la propria vita animata dalla carità, dalla fede e dalla
speranza. Am 7,12-15 Ef 1,3-14 Mc 6,7-13 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 15 luglio 2018, XV domenica anno B |
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Volare nella Divina Volontà
Neppure un passerotto cade a terra senza il volere del
Padre, perché la Divina Volontà abbraccia tutto, anche le cose più
piccole. É importante restare nell'abbraccio del Volere del Padre per
non cadere nella paura, nella rabbia e nella continua insoddisfazione.
Bisogna volare come un uccello che aprendo le ali si poggia sull'aria
che tutto avvolge, immagine della Divina Volontà, e si lascia guidare
dalle Sue correnti. Esso è libero di andare dove vuole, ma se chiude le
ali, figura del rinchiudersi nel proprio volere, precipita. La Divina
Volontà opera sempre, nella prova e nella gioia. Is 6,1-8 Mt 10,24-33
Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 14 luglio 2018, XIV settimana anno
II |
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Guardate Dio e guardatevi dagli uomini
Guardarsi dagli uomini non significa vivere di sospetti,
ma affidare la propria vita a Dio e non alle umane creature. Gli uomini
vanno amati, serviti, e guidati alla salvezza, ma non potranno mai
essere il fondamento della nostra speranza, la sorgente della nostra
vita. Dice il Signore: "maledetto l'uomo che confida nell'uomo", non
perché sia Dio a maledire, ma perché è l'uomo a porsi da solo in una
condizione di maledizione quando cerca negli uomini quello che solo Dio
può dare. Diversi esempi. Os 14,2-10 Mt 10,16-23 Don Pierpaolo Maria
Cilla, venerdi 13 marzo, XIV settimana anno II, memoria di Maria SS.
Rosa Mistica |
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Inviati ad annunciare il Regno della Divina Volontà
I discepoli sono inviati ad annunciare che il Regno è
vicino, ma il Regno è già inaugurato con la venuta di Gesù. É la
dinamica del già e del non ancora. Il Regno rimanda a qualcuno che vuole
regnare. É la Vita stessa di Dio che, come alle origini, vuole ritornare
ad essere vita della vita dell'uomo. É la Divina Volontà che desidera
ritornare operante nella creatura. La nuova evangelizzazione è
l'annuncio del Regno della Divina Volontà. Le conoscenze su di Esso non
costituiscono una evoluzione del dogma, ma una maggiore esplicitazione
del Mistero di Dio e del Sua opera di santificazione. Os 11,1-4.8-9 Mt
10,7-15 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 12 luglio 2018, XIV settimana
anno II |
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Povertà, castità e obbedienza sono per tutti
S. Benedetto, padre del monachesimo occidentale, è stato
il grande maestro di vita ascetica, che ha permesso a innumerevoli
uomini di seguire Cristo sulla via dei consigli evangelici, contribuendo
a diffondere in Europa la cultura e la civiltà cristiana come base della
convivenza civile e religiosa. I consigli evangelici, vissuti in grado
eroico dai monaci e dalle anime consacrate in genere, sono vie di
santificazione per tutti ognuno secondo il proprio stato di vita. Pr
2,1-9 Mt 19,27-29 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 11 luglio 2018,
festa di s. Benedetto |
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Suscitare vocazioni autentiche
Perché ci sia una vocazione autentica al sacerdozio
occorre l'accordo di tre volontà: quella del candidato, della Chiesa e
soprattutto di Dio. Le vocazioni autentiche sono quelle che si spendono
per la gloria di Dio, il combattimento contro il demonio, l'annuncio
senza sosta del Vangelo del Regno, la cura di ogni sorta di male. A noi
il Signore conferisce il potere e la missione di far germogliare i semi
di vocazione che Lui a piene mani semina nel campo della Chiesa. Perché
questo avvenga occorre avere compassione per le anime, preghiera
insistente, opera vocazionale diretta e indiretta. Os 8,4-7.11-13 Mt
9,32-38 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 10 luglio 2018, XIV settimana
anno II |
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Non due ma uno, l'anima e Gesù
Il profeta Amos annuncia che un giorno il Signore farà
del Suo popolo la Sua sposa fedele, ed esso Lo chiamerà: Marito mio.
L'anima che si lascia dominare dalla Divina Volontà forma con Gesù una
persona sola, poiché vive la stessa vita di Gesù in se, facendo suo
tutto l'operato divino di Gesù. Questa intima fusione avviene però solo
nel deserto, ossia nel silenzio degli attaccamenti e nel pieno abbandono
della volontà umana alla Divina. La vita in Cristo non contempla
agitazioni, né richieste affannose, poiché Gesù e l'anima non sono due
ma uno. Os 2,16-18.21-22 Mt 9,18-26 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 9
luglio 2018, XIV settimana anno II |
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Il rifiuto delle profezie
Nonostante i nazaretani riconoscano nelle parole di Gesù
una sapienza divina essi non accolgono le sue parole. Sono troppo
condizionati dagli elementi esterni della predicazione. Per accogliere
la parola di Dio, la profezia, non bisogna essere testardi e duri di
cuori, ribelli e ostinati, facili a pregiudizi e condizionamenti.
Occorre avere un cuore libero e disponibile ad ascoltare la voce di Dio
che può parlare attraverso tutti. Il profeta è disprezzato in casa
propria per una serie di fattori, non ultimo l'eccessiva confidenza,
madre della diffidenza. Nessuno si senta arrivato, sazio di Parola di
Dio, ma sempre bisognoso di nutrirsi di ogni Parola che esce dalla bocca
di Dio. Ez 2,2-5 2Cor 12,7-10 Mc 6,1-6 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 8 luglio 2018, XIV domenica del T. O. anno B (seconda
omelia) |
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La grazia di una spina nella carne
S. Paolo racconta di una spina nella carne che lo
tormenta affinché si conservi in umiltà. Probabilmente è una dura
tentazione o altro ancora più doloroso. Certamente è un mezzo per
preservarlo dalla superbia. Quando noi siamo punti da una spina cosa
succede? Egli prega il Signore di allontanare il tentatore da lui, e il
Signore gli risponde che ciò che basta è la Grazia. La prova, il dolore,
le persecuzioni, servono a distaccarci da noi stessi e dalla stima
altrui per apprezzare la Grazia di Dio più della stessa vita. Anzi, di
esse è bene vantarsi. Ez 2,2-5 2Cor 12,7-10 Mc 6,1-6 Don Pierpaolo Maria
Cilla, sabato 7 luglio 2018, XIV domenica T. O. anno B |
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Ci sarà fame di Parola di Dio
Per mezzo del profeta Amos il Signore annuncia a tutti
gli autori di iniquità che un giorno le loro feste si cambieranno in
lutti e il sole a mezzogiorno in tenebra. In quel giorno tutti faranno
penitenza e il Signore manderà sulla terra fame di ascoltare la Parola
di Dio, ma sarà difficile trovarla. Parole misteriose che ci esortano a
usare al meglio il tempo presente e le grazie che il Signore ci concede,
specialmente quelle soprannaturali, poiché potrebbero venir meno quando
meno ce lo aspettiamo. Am 8,4-6.9-12 Mt 9,9-13 Don Pierpaolo Maria
Cilla, venerdì 6 luglio 2018, XIII settimana anno II |
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Riconoscere e sconfiggere i pensieri cattivi
Il Signore conosce tutto, anche i nostri pensieri. Anche
essi devono essere santi. Invece, molto spesso, deviano verso
l'ingiustizia e il giudizio. Quando sono peccato e quando no? Per
combattere questa piaga diffusa occorre non mettersi nelle situazioni
dove già sappiamo essere deboli. Se poi, davanti a Dio e al prossimo
impariamo a sentirci nulla, difficilmente avremo pensieri cattivi,
poiché essi sono figli della superbia. Am 7,10-17 Mt 9,1-8 Don Pierpaolo
Maria Cilla, giovedì 5 luglio 2018, XIII settimana anno
II |
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Odiare il male
Per chi cerca il bene e odia il male il Signore promette
la vita. Anche le opere buone, se non sono fatte con retta intenzione,
possono essere sgradite a Dio, poiché se il male non si odia, tanto può
essere inficiato. Chi accarezza il male scherza col fuoco, e chi si
lascia dominare dal male non ha in se né la vita di Dio né la pace.
L'importanza di essere fermi nei confronti del male, cercando di starne
alla larga e di custodire i pensieri e le parole. Am 5,14-15.21-24 Mt
8,28-34 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 4 luglio, XIII settimana
anno II |
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Evangelizzare chi non crede perché non vede
L'incredulità di s. Tommaso non va presa alla leggera,
né deve essere disprezzata, poiché per certi aspetti è simile a quella
diffusa oggi nel mondo. "Se non vedo non credo". Gesù non mortifica il
desiderio dell'Apostolo ma lo accontenta. Per secoli si è prima imparato
a credere e poi si è fatto esperienza viva del Cristo, ma ora si cerca
prima di vedere e toccare per poi credere. Alcuni spunti di riflessione
sulla Nuova Evangelizzazione e il magistero di Papa Francesco circa la
pedagogia dell'accompagnamento. Ef 2,19-22Gv 20,24-29 Don Pierpaolo
Maria Cilla, 3 luglio 2018, festa di s. Tommaso
Apostolo |
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Il riposo attivo nella Divina Volontà
L'entusiasmo nel decidersi a seguire Gesù non sempre è
seguito da un'effettiva disponibilità incondizionata alle esigenze della
sequela. Per questo Gesù specifica alcune condizioni per essere suoi
discepoli. Egli non ha dove posare il capo, così il discepolo non potrà
avere altro riposo se non sul Cuore di Gesù, il Suo centro, la Divina
Volontà, in un riposo attivo ininterrotto che mai cede all'inquietudine.
Lo spirito contestatario che rifiuta la disciplina e l'ordine provoca
gravi danni. Gesù desidera riposarsi nei cuori che riposano in Lui. Am
2,6-10.13-16 Mt 8,18-22 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 2 luglio 2018,
XIII settimana anno II |
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Gesù medico e medicina
I tanti parallelismi tra la guarigione della emorroissa
e la risurrezione della figlia di Giairo richiamano chiaramente il
potere Gesù di curare tutti i mali, se solo il malato glielo permettesse
attraverso la fede, anche di altri. Il pianto è diverso dalla
disperazione che si potrebbe provare alla perdita di una persona cara.
Gesù rimprovera l'eccessivo attaccamento umano e la poca fede, e chiama
la morte: sonno. Gesù da ricco che era si è fatto povero per
arricchirci. Non bisogna avere paura della povertà per amore di chi è
nella necessità, piuttosto bisogna temere l'attaccamento a ciò che non
sia Gesù. Sap 1,13-15; 2,23-24 2Cor 8,7.9.13-15 Mc 5,21-43 Don Pierpaolo
Maria Cilla, Domenica 1 luglio 2018, XIII domenica T. O. anno B (seconda
omelia) |
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Solo il Sangue di Gesù può arrestare le perdite di sangue
Le perdite di sangue dell'emorroissa sono figura del
dissanguamento dell'anima a causa del peccato e delle facili illusioni
di trovare la felicità nelle cose di questo mondo. Né i soldi, né gli
uomini, né le energie investite hanno potuto salvare la donna dalla
morte e dal vuoto. É Gesù l'unico salvatore. L'incontro salvifico con
Cristo va realizzato a più livelli, personale e comunitario. La Grazia
che sgorga in abbondanza da Lui, per mezzo del Suo Preziosissimo Sangue
versato, raggiunge le ferite delle nostre anime attraverso la porta
della fede, la quale se fosse chiusa o troppo piccola non lascerebbe
passare l'esperienza viva della gioia del Risorto. Sap 1,13-15; 2,23-242
Cor 8,7.9.13-15 Mc 5,21-43 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 1 luglio
2018, XIII domenica del T. O. anno B |
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Obbedire al vescovo significa obbedire a Cristo
Il pagano centurione romano viene lodato per la sua fede
impareggiabile tra i membri del popolo eletto. Egli crede nella signoria
di Gesù, a cui tutto è sottomesso. All'uomo, però, Dio chiede di
rimettersi alla sovranità di Cristo liberamente. Si scoprirà figlio e
non servo o soldato. La Chiesa è il popolo di Dio, é la comunità dei
fedeli, ma è anche una societas gerarchicamente organizzata in cui a
capo c'è Cristo il quale governa il Suo gregge per mezzo dei Suoi
vicari, i vescovi. L'insubordinazione, la lamentela, il risentimento, il
giudizio nei confronti dei vescovi sono amarezze rivolte a Gesù stesso.
Lam 2,2.10-14.18-19 Mt 8,5-17 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 30
giugno 2018, XII settimana anno II |
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La fede professata, custodita, vissuta
La fede, come per s. Pietro, va professata. Tutte e
singole le verità di fede vanno accolte, credute e professate. La fede,
come per s. Paolo, va custodita, fin dalla più tenera età e fino al
momento del trapasso. L'importanza dell'educazione alla fede e la
custodia della Grazia. La fede, come per s. Pietro, va vissuta,
specialmente nell'ora della prova ma anche in tutte le circostanze della
vita. At 12,1-11 2Tm 4,6-8.17-18 Mt 16,13-19 Don Pierpaolo Maria Cilla,
venerdi 29 giugno 2018, Solennità dei ss. Pietro e
Paolo |
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Il Papa é il Papa
S. Pietro, da umile pescatore é stato eletto primo fra
gli Apostoli. S. Paolo, da fiero persecutore della Chiesa è stato scelto
per essere zelante costruttore di Chiese con la predicazione. Il
fondamento della missione petrina, come di ogni incarico nella Chiesa é
prima di tutto l'amore forte, vero e perenne per Gesù Cristo. Non ci
sarebbero scandali nella Chiesa se l'amore di Cristo regnasse in tutti.
Eppure ci sono, così come ci sono contrapposizioni addirittura contro il
Papa stesso in nome dell'amore di Cristo. La Chiesa è mandata a elargire
la Grazia, l'amore di Gesù. Ogni opera buona poi viene da se. La
comunione esistente tra s. Paolo e s. Pietro è testimoniata dalla visita
che il dottore e maestro fece innanzitutto al capo del collegio
apostolico prima di iniziare la sua predicazione pubblica. Ubi Petrus
ibi Ecclesia. At 3,1-10 Gal 1,11-20 Gv 21,15-19 Don Pierpaolo Maria
Cilla, giovedì 28 giugno 2018, Messa vigiliare della Solennità dei ss.
Pietro e Paolo |
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La vita cristiana è trasparenza del Vangelo
S. Giovanni Battista è la voce, Gesù è la Parola. Suo
padre Zaccaria riacquista la voce quando obbedisce a Dio dando al figlio
il nome Giovanni che significa: Dio è misericordioso. La Verità non è in
contrasto con la Misericordia, così come il Diritto con la Pastorale, e
la Fede con la Ragione. Il Vangelo che oggi gli uomini più facilmente
sono disposti a leggere é la vita del cristiano. Per questo è importante
che la nostra vita sia sempre più trasparenza di Gesù, il quale si serve
di noi, come di s. Giovanni, per avvicinare gli uomini a Lui. Per
compiere questa altissima missione é necessario crescere nella
sottomissione, nella contemplazione, nella attenzione. Is 49,1-6At 13,
22-26Lc 1,57-66.80 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 24 giugno 2018,
Solennità della Natività di s. Giovanni Battista |
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Anche tu sei Profeta di Gesù
Solo di s. Giovanni Battista, oltre che della Madonna,
si celebra la Festa liturgica della sua nascita terrena, poiché ancor
prima di venire alla luce egli già svolge la missione affidatagli da
Dio: essere testimone di Gesù e preparare il popolo ad accogliere il
Messia. Tutta la vita del Battista annunciano Gesù presente nel mondo:
esempi. Anche ogni battezzato e cresimato ha questa missione da
compiere, essere profeta di Cristo, testimone della Sua Signoria, che
solo in Lui c'è vita piena e vera. Su ogni bimbo che viene concepito c'è
un progetto di Dio: le parole molto toccanti di Papa Francesco. Ger
1,4-10 1Pt 1,8-12 Lc 1,5-17 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 23 giugno
2018, Messa Vespertina nella Vigilia di s. Giovanni
Battista |
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Come arricchire al massimo il nostro tesoro in cielo
I tesori vanno accumulati in cielo non in terra. I
tesori veri sono i frutti della fede, le opere sante, le azioni
meritevoli, la carità. Eppure se potessimo fare nostri le azioni dei
santi, o quelle addirittura di Dio, saremmo ricchissimi. Per chi entra
nella Divina Volontà tutto è possibile, anzi è Dio stesso che mette a
nostra disposizione tutti gli atti Suoi nella Creazione, Redenzione e
Santificazione, affinché li facciamo nostri, per poterli poi offrire a
Lui e a tutti. 2Re 11,1-4.9-18.20 Mt 6,19-23 Don Pierpaolo Maria Cilla,
venerdi 23 giugno 2018, XI settimana anno II |
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Rompere i legacci con le creature
Le tre opere giuste per eccellenza vanno compiute
davanti a Dio e per Dio solo. Il pericolo di operare per il tornaconto
personale cercando la compiacenza umana. L'importanza fondamentale di
tagliare le corde che ci tengono legati alle creature, per sperimentare
la bellezza di una vita vissuta nella vera libertà, unicamente per la
gloria di Dio e di nessun altro. 2Re 2,1.6-14 Mt 6,1-6.16-18 Don
Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 20 giugno 2018, XI settimana anno
II |
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Cos'è e come si costruisce il Regno di Dio
L'opera di Gesù è stata triplice: la Redenzione, la
Rivelazione, la Ricapitolazione, ovvero l'instaurazione del Regno di Dio
dove Lui è il Capo in cui tutto è innestato. Il Regno di Dio ha le
caratteristiche della Certezza, della Potenza e della Bellezza. La
Chiesa ha la missione di continuare nella storia l'opera del Cristo,
quindi anche a collaborare alla costruzione del Regno di Dio, non solo
con l'azione ma anche con l'invocazione incessante e la fusione di ogni
atto in Gesù, orientando tutto a Lui. Adveniat Regnum Tuum, adveniat
Regnum Mariae. Ez 17,22-24 2Cor 5,6-10 Mc 4,26-34 Don Pierpaolo Maria
Cilla, Domenica 17 giugno 2018, XI domenica T. O. anno
B |
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L'impugnazione della Verità conosciuta
La misericordia presuppone sempre la giustizia, perché
non lascia mai le cose come sono ma le riporta sempre in ordine. I
peccati contro lo Spirito Santo. Nella Chiesa si vive di grazia, di
verità e di pace. Non si possono impugnare le verità di fede che la
Chiesa insegna. Nella Chiesa non c'è posto alla divisione. Gen
3,9-152Cor 4,13-5,1Mc 3,20-35 Don Pierpaolo Maria, Domenica 10 giugno
2018, X domenica del T. O. anno B |
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L'adulterio e la modestia
La Legge di Dio prima di essere rivelata a Mosè è
iscritta nell'ordine delle cose. Il Vangelo del Matrimonio è già nella
natura dell'uomo e della donna. Gesù perfeziona ciò che è già
conosciuto. Il peccato nasce dal cuore prima di divenire atto. La
modestia e la prudenza sono virtù sempre più necessarie. Dio non è nella
violenza e nel disordine delle passioni incontrollate, ma nel venticello
leggero di un Amore che accarezza corpo e anima. 1Re 19,9.11-16 Mt
5,27-32 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 15 giugno 2018, X settimana
anno II |
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Il Cuore Immacolato di Maria è la Divina Volontà regnante
Maria non entra nella casa dove si trovava Gesù
circondato dalla folla per la Sua profondissima umiltà. E Gesù non esce
dopo aver ricevuto notizia della presenza della Madre. É venuto per i
malati. Maria è Colei che sempre a fatto ed è vissuta nella Volontà di
Dio, vedendoLa ovunque, abbracciandoLa e ricambiandoLa incessantemente.
Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria sarà la definitiva sconfitta
del serpente malefico e l'avvento del Regno in cui la Volontà di Dio si
compie in terra come in Cielo. Gen 3,9-152Cor 4,13-5,1Mc 3,20-35 Don
Pierpaolo Maria Cilla, sabato 9 giugno 2018, X domenica del T. O. anno B
- memoria del Cuore Immacolato di Maria |
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Il Sacro Cuore di Gesù e la santificazione dei sacerdoti
Radicarsi e fondarsi nella Carità di Cristo, conoscendo
sempre più le dimensioni sconfinate dell'amorosissimo Suo Cuore. La
giornata mondiale di preghiera dei sacerdoti coincide con questa
solennità, poiché i sacri ministri sono chiamati ad avere lo stesso
Cuore mite e umile di Gesù, poiché strumenti eletti per la
santificazione del popolo. Tutti dobbiamo pregare per i sacerdoti,
rispettando ed evitando giudizi e forme di attaccamento che potrebbero
celarsi anche dietro una mobilità eccessiva, pur nella libertà dei figli
di Dio. Occorre fare sempre attento e prudente discernimento. Os
11,1.3-4.8-9Ef 3,8-12.14-19Gv 19,31-37 Don Pierpaolo Maria Cilla,
giovedì 7 giugno 2018, primi vespri Solennità del Sacratissimo Cuore di
Gesù |
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L'Eucaristia è Comunione con Gesù e con i fratelli
L'Eucaristia é il più grande dei sette sacramenti della
Chiesa, ma tutta la Chiesa è radicalmente sacramentale. L'incontro con
un membro vivo della Chiesa dovrebbe essere sempre trasformante. Perché
questo avvenga occorre entrare in intima Comunione con Gesù attraverso
la fruttuosa Comunione Eucaristica. Mangiare lo stesso pane significa
formare lo stesso Corpo. Il valore e la necessità della comunione con i
fratelli che l'Eucaristia rafforza nell'immagine dei chicchi di grano
che diventano la materia del Sacramento. Es 24,3-8Eb 9,11-15Mc
14,12-16.22-26 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 3 giugno 2018,
Solennità del Corpo e Sangue di Cristo. |
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Il ss. Sangue di Gesù è versato nel Sacrificio della s.
Messa
La solennità del Corpus Domini è risveglio,
manifestazione e celebrazione della fede nella presenza viva e reale di
Gesù nel ss. Sacramento dell'Eucaristia. Il vino consacrato è veramente
il SS. Sangue di Gesù, perché Egli è vera vittima di espiazione per i
nostri peccati. Solo il Sangue di Dio poteva redimerci dal peccato e
dalla morte. La s. Messa non è commemorazione né rinnovazione, ma
ripresentazione del sacrificio di Cristo sulla Croce, come atto Supremo
di adorazione, ringraziamento, riparazione e petizione al Padre. Es
24,3-8Eb 9,11-15Mc 14,12-16.22-26 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 2
giugno 2018, Solennità del ss. Corpo e Sangue di Cristo |
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Perdere tutto per avere il Tutto
L'attacccamento alle cose che passano provoca tristezza.
Il tempo dedicato a pensare a noi stessi é attaccamento che genera
tristezza. Tenere, invece, la mente e il cuore fissi in Gesù è fonte di
grande consolazione, poiché se ci si libera da tutto si riceve il Tutto,
Gesù. L'incontro con Gesù Eucaristia ricolma il cuore di Grazie
inebrianti, a condizione che il cuore sia sgombro da nubi che lo
distolgono dal Vero Bene. 1Pt 1,10-16Mc 10,28-31 Don Pierpaolo Maria
Cilla, martedì 29 maggio 2018, VIII settimana tempo
Ordinario |
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La SS. Trinità come modello e vita di ogni realtà umana
La vita Trinitaria è unità nella distinzione,
uguaglianza nella natura e maestà divina nella Trinità delle Persone, è
amore che Tutti unisce perché la Volontà divina è una. Nessuna Persona
Divina opera senza il concorso delle altre. L'uomo è stato creato ad
immagine e somiglianza di Dio Trinità, e solo quando si conforma a Lei
realizza se stesso. La figliolanza creaturale è solo analogia della vera
figliolanza divina nel battesimo. Esempi di vita trinitaria nelle realtà
umane: la famiglia, la Chiesa (realtà divina e umana), la società
civile. Dt 4,32-34.39-40Rm 8,14-17Mt 28,16-20 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 27 maggio 2018, Solennità della SS. Trinità (seconda
omelia) |
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La vita nella SS. Trinità è un dono per tutti
Dio ha rivelato Se stesso come Comunione d'Amore eterno
tra Tre Divine persone uguali e distinte. La ss. Trinità ha creato gli
uomini per renderli partecipi del Suo abbraccio trinitario. Tutti gli
uomini, quindi, hanno diritto a ricevere il battesimo, che è la porta
d'ingresso nel mistero della SS. Trinità. Per questo tutti noi, membri
del popolo di Dio che è la Chiesa, siamo tenuti ad annunciare la Parola
che dispone i cuori a ricevere tanta Grazia e a rianimarla nei cuori già
rinnovati col battesimo. Dt 4,32-34.39-40Rm 8,14-17Mt 28,16-20 Don
Pierpaolo Maria Cilla, sabato 26 maggio 2018, Solennità della SS.
Trinità |
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Lo scandalo dato e ricevuto
Lo scandalo è un ostacolo posto alla crescita della vita
di grazia. Può essere dato oppure ricevuto. È importante sapersi sempre
immedesimare nel prossimo, poiché a volte possiamo essere motivo di
scandalo senza nemmeno accorgercene. D'altro canto possiamo ricevere
scandalo o dall'esterno, in tal caso occorre essere coraggiosi e saper
operare gli opportuni tagli senza venir meno alla carità, oppure
dall'interno ossia da noi stessi. Anche in questo caso il liberarsi di
ciò che turba la nostra fede e serenità interiore è necessario. La
radice ultima ogni scandalo è la umana volontà. Giac 5,1-6Mc 9,41-50 Don
Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 24 maggio 2018 , VII settimana T. O.
memoria della Beata Vergine Maria Ausiliatrice |
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Le liti si spengono accogliendo la croce
La causa delle discordie sono le passioni che ribollono
in noi a causa del peccato. S. Rita fin da fanciulla è stata educata
all'amore a Gesù e Maria, in quell'amore dove non c'è ombra di umane
passioni. S. Rita è stata una donna di pace, tutta intenta alla salvezza
delle anime dei propri cari. E' abbracciando la croce che l'ira e tutte
le passioni si spengono. Giac 4,1-10 Mc 9,30-37 Don Pierpaolo Maria
Cilla, martedi 22 maggio 2018, memoria di s. Rita |
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Maria é Madre del Capo e del Corpo
La Vergine Maria è vera Madre di Gesù e del Suo mistico
Corpo, la Chiesa. Come ha concepito e allevato il Figlio Divino, così
nel Suo Cuore abbraccia e sostiene con materno amore tutta la Chiesa.
Tutto il Popolo di Dio la riconosce e la accoglie come Madre, ponendosi
singolarmente e come Chiesa tra le Sue Braccia, che sono il Rifugio più
sicuro per tutti i fedeli. At 1, 12-14 Gv 19,25-34 Don Pierpaolo Maria
Cilla, lunedì 21 maggio 2018, memoria di Maria Ss. Madre della
Chiesa |
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Lo Spirito Santo è l'artista della vita spirituale
Ai quattro livelli delle cose create, nella Pentecoste
viene dato all'uomo la grazia di partecipare ad uno stato di vita che
non è creato, é la vita divina. Lo Spirito Santo è il maestro interiore
delle anime e l'artista che ci forma a immagine di Gesù, sostenendo la
nostra buona volontà quando si lascia possedere dal Soffio Divino. At
2,1-11 Gal 5,16-25 Gv 15,26-27 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 20
maggio 2018, Solennità di Pentecoste |
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Lo Spirito Santo è l'acqua viva che consola i cuori aridi
La Chiesa non è una Babele superba, ma è il popolo di
Dio che ha come capo Cristo, come legge il Vangelo, come fine la vita
eterna, come anima lo Spirito Santo. Animati dallo stesso Spirito siamo
in comunione gli uni con gli altri. Lo Spirito ha messo nei nostri cuori
i Suoi sette santi Doni, che vanno conosciuti per poter essere
apprezzati e fatti fruttificare. Lo Spirito è il Consolatore, da Lui
attingeremo la grazia di essere consolazione verso quanti sono nel
pianto, nella prova, sotto la croce. Gen 11, 1-9 Rm 8,22-27 Gv 7,37-39
Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 19 maggio 2018, Messa vigiliare della
Solennità di Pentecoste. |
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Il Vangelo è di tutti e si dona per mezzo dell'Amore
Il Vangelo è di tutti, va portato a tutti e in tutte le
cose. Lo Spirito Santo freme nei nostri cuori perché vuole raggiungere
per mezzo nostro tutti i cuori. Gli uffici nella Chiesa sono temporanei,
l'amore è eterno. Se tutto dovesse cessare l'amore mai finirà. At
28,16-20.30-31Gv 21,20-25 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 19 maggio
2018, VII settimana di Pasqua |
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L'unità nella diversità
S. Paolo si vanta di essere perseguitato a motivo della
fede nella Risurrezione dei morti. La persecuzione contro noi stessi non
va provocata, ma accetta qualora arrivasse. Occorre comunque essere
prudenti e costruttori di unità anche nella testimonianza della fede,
poiché non tutti possono accogliere subito tutto. L'unità tra noi si ha
quando vi é unita di ciascuno con Dio. La Chiesa è immagine dell'Unità
Trinitaria. Se lo Spirito Santo regna nei cuori è impossibile nutrire
anche il minimo astio verso chiunque. La grande differenza tra diversità
e divisione. At 22,30;23,6-11 Gv 17,20-26 Don Pierpaolo Maria Cilla,
giovedì 17 maggio 2018, VII settimana di Pasqua |
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Avere una chiara direzione nella vita
Gesù prega il Padre di glorificarLo. È la gloria della
Croce, ma anche dell'Ascensione al Cielo. La Gloria di Gesù sarà anche
la nostra se cammineremo sulla via che porta alla Gloria. L'esempio di
s. Paolo: uomo ben orientato a Cristo, tutto proteso alla missione di
far conoscere il Vangelo della Grazia per portare il maggior numero alla
Gloria, pronto ad ogni prova e sofferenza, perché sospinto dallo Spirito
Santo. Come riconoscere se è lo Spirito Santo ad animare l'uomo. At
20,17-27 Gv 17,1-11 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 15 maggio 2018,
VII settimana di Pasqua. |
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Il nascondimento di Dio e dei santi
Dio ama nascondersi e rivelarsi, alternando entrambe
queste modalità d'amore, poiché un principio fondamentale del vero amore
è la nostalgia dell'amato, la ricerca amorosa dell'altro che a volte ama
nascondersi. Questo potrebbe produrre afflizione, ma sarebbe solo
temporanea. L'ordinarietà della vita di s. Paolo e il nascondimento
della vita di Maria SS. La vita nella Divina Volontà è lasciare il
comando della nostra vita a Gesù nel nascondimento del nostro cuore. At
18,1-8 Gv 16,16-20 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 10 maggio 2018, VI
settimana di Pasqua |
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Le catene che ci fanno cantare la gioia della
consolazione
Paolo e Silla vengono umiliati, duramente percossi e
incarcerati. Nonostante le catene ai polsi e ai piedi cantano inni di
lode al Signore. Nel Vangelo Gesù sta per essere incatenato per amore
nostro, per far scendere dal cielo lo Spirito Consolatore. La gioia,
anche nella prova e nel dolore, è frutto dell'azione dello Spirito Santo
Consolatore in noi, della certezza che Satana è legato alle catene
dell'arcangelo Michele, dall'accoglienza dell'invito della Madonna
sempre a prendere la catena dolce che ci rannoda al cielo, il Rosario.
At 16,22-34. Gv 16,5-11 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 8 maggio
2018, VI settimana di Pasqua |
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Apri Signore i nostri cuori e saremo rinnovati
Il Signore ha aperto il cuore di Lidia affinché potesse
comprendere e accogliere la predicazione di s. Paolo. Il Signore vuole
aprire anche i nostri cuori, affinché accolgano il dono dello Spirito
Santo e sia rinnovata tutta la nostra persona, ad immagine della Vergine
Maria nella quale Dio è liberamente operante. At 16,11-15 Gv 15,26-16,4
Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 7 maggio 2018, VI settimana di
Pasqua. |
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Maria illuminava d'amore i cuori solo con la Sua presenza
Siamo infinitamente amati da Dio, ma questo grande Amore
va cercato e incontrato perché solo se ne facciamo esperienza la nostra
vita cambia. Chi ha conosciuto l'amore di Dio non può non diffondere
amore intorno a sé, come Maria tanto impregnata d'Amore che ovunque
spandeva amore vivendo la virtù del silenzio. Per restare nell'abbraccio
d'Amore di Dio dobbiamo osservare i Suoi comandamenti, ossia amare la
Sua Volontà e non la nostra. Questa è la sorgente della gioia. At
10,25-27.34-35.44-48 1Gv 4,7-10 Gv 15,9-17 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 6 maggio 2018, VI domenica di Pasqua. |
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Gesù ci tratta da amici, non da servi
All'amico si confida tutto. Gesù ha confidato i segreti
nascosti di Dio e dell'uomo ai Suoi discepoli poiché li ha voluti come
amici e non come schiavi. Egli si pone accanto a noi come fa un buon
amico, per condividere la nostra vita. É importante, quindi, che
rispondiamo all'amicizia offerta con l'amicizia donata a Gesù. Per
crescere nell'amicizia occorre la frequentazione e il dialogo nella
Verità. Parlare con Gesù, confidarsi con Lui raccontandogli tutto come
si fa con l'amico del cuore ci fa crescere nell'intimità con il
Signore-Amico. Stando con chi ama, si riceve e si impara ad amare con lo
stesso Amore: amatevi come Io ho amato voi. At 15,22-31Gv 15,12-17 Don
Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 4 maggio 2018, V settimana di
Pasqua |
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La dottrina della fede è immutabile
Il Vangelo e tutto il deposito della fede va conservato
così come ci è stato tramandato. Se si nega o si modifica una verità,
per esempio il peccato originale, crolla tutto. E dove la verità viene
cambiata non c'è più Gesù, che è la Via, la Verità è la Vita, ieri oggi
e sempre. Il Concilio di Trento per conservare l'unità della fede ha
previsto l'uniformità delle manifestazioni di fede, il Vaticano II la
varietà. Ma la sostanza della fede resta sempre la stessa. 1 Cor 15,1-8
Gv 14,6-14 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 3 maggio 2018, Festa dei
ss. Filippo e Giacomo apostoli |
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La prima comunione non può essere l'ultima
Il nutrimento dell'anima e della vita eterna di tutta la
persona è Gesù stesso. Senza mangiare ci si indebolisce e si può anche
morire. La facilità di procurarsi il vero cibo sostanzioso è un invito a
predisporre bene il cuore alla massima unione con Cristo, in via
ordinaria. L'importanza di stare lontani dai cattivi esempi per non
smarrire la fede e di ricercare specialmente nei santi modelli a cui
uniformarsi. L'esempio dell'ardore di s. Caterina da Siena nel ricevere
la s. Comunione. Gesù, carcerato nell'Ostia, desidera scarcerarsi in noi
per farci dono della Sua vita e avere il ricambio d'amore che l'ostia
non può darGli. At 9,26-31 1Gv 3,18-24 Gv 15,1-8 Don Pierpaolo Maria
Cilla, Domenica 29 aprile 2018, V domenica di Pasqua (terza
omelia) |
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Maria è la primavera dell'anima e del mondo
La memoria di s. Giuseppe lavoratore ci riporta al
racconto delle origini, quando Dio creò tutte le cose perché stessero
sottomesse all'uomo, nel quale regnava la Divina Volontà. Ma perdendoLa
con il peccato l'uomo ha dovuto vivere un'era di grandi tribolazioni non
avendo più pieno e immediato dominio sul creato. Maria, la Madre e
Regina della Divina Volontà, é la primavera dell'anima che mette in fuga
il disamore gelido dell'invermo, la malinconia grigia dell'autunno e le
passioni infuocate dell'estate. L'importanza dei fioretti del mese di
Maggio. Gen 1,26-2,3 Mt 13,54-58 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 1
maggio 2017 - S. Giuseppe lavoratore |
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Fuori tutto...!
Il rapporto del cristiano col martirio. Il duplice
martirio esterno prrsuppone il martirio interno che consiste nel
liberarsi da ogni forma di attaccamento e pretese. Tutto ciò che non è
amore è ricerca della propria gloria, capace di sporcare anche le opere
sante rendendole infruttuose se non proprio peccaminose. La bellezza
della vita vissuta nella piena libertà da sé stessi. At 14,5-18Gv
14,21-26 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 30 aprile 2018, V settimana
di Pasqua - S. Mariano martire |
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Per una comunità cristiana che cresce nella pace
La vite con tutti i suoi tralci è l'immagine della
Chiesa, del capo e delle membra a Lui unite. Il titolo di incorporazione
alla vite è il battesimo che ci rende membri della prima e fondamentale
nostra famiglia che è la Chiesa. La Chiesa non può essere in crisi,
tutt'al più può esserlo il modo di appartenervi o di percepirla dei
singoli membri. Giova dare uno sguardo retrospettivo alla prima comunità
cristiana, la quale viveva nella pace, si consolidava, camminava nel
timore del Signore e cresceva in numero. L'importanza dell'apostolato.
At 9,26-311Gv 3,18-24Gv 15,1-8 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 29
aprile 2018, V domenica di Pasqua (seconda omelia) |
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I santi sbocciano dall'unità con Cristo
In un unico giorno si festeggiano numerosi e importanti
santi. Sono l'immagine viva della bellezza e santità della Chiesa.
Eppure senza Gesù non possiamo far nulla di valido e di santo che duri
per l'eternità. Il bene va fatto bene, per amore e in unione a Gesù,
come i tralci alla vita. Amare con i fatti non basta, bisogna amare
anche nella Verità, cioè in unione a Gesù, attingendo da Lui la Grazia
della santificazione. At 9,26-311Gv 3,18-24Gv 15,1-8 Don Pierpaolo Maria
Cilla, sabato 28 aprile 2018, V domenica di Pasqua (prima
omelia) |
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La fede in Gesù Risorto mette in fuga ogni turbamento
La Risurrezione del Crocifisso è la certezza della
vittoria del Cristo su tutto e su tutti. Nulla può tenerlo imprigionato.
La fede in Lui ci dona la sua stessa vittoria, per cui non ci possono
essere spazi ai turbamenti umani li dove regna la fede nel Risorto,
specialmente se il nostro cuore è già proteso alla casa del Padre che un
giorno sarà casa nostra: il cielo! Solo Gesù è la via, la verità e la
vita. Ciò deve risplendere nella testimonianza di ogni Suo apostolo, il
quale non è chiamato ad attirare a se le anime a lui affidate, ma di
condurle a Gesù. At 13,26-33. Gv 14,1-6 Don Pierpaolo Maria Cilla,
venerdi 27 aprile 2018, IV settimana di Pasqua |
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Far da padrone non è cristiano
Se Gesù che è il Signore si è fatto servo degli uomini,
noi non possiamo essere di più di Gesù, specialmente se abbiamo un
mandato ad agire in suo nome nella Chiesa, in famiglia, nella società.
L'abuso del potere è frutto dell'affermazione della propria volontà su
Dio, sulla Chiesa e sul prossimo, persino sul diritto fondamentale alla
vita. Siamo servitori e non padroni. Questa è autentica via di felicità
e di pace. At 13,13-25. Gv 13,16-20 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedi
26 aprile 2018 IV settimana di Pasqua-memoria della Beata Vergine del
Buon Consiglio |
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Il Buon Pastore e le buone pecorelle
Nella figura del Buon Pastore é racchiusa la paternità e
la maternità divina. L'Amore che da alle Sue pecorelle è lo stesso Amore
divino che circola eternamente nella ss. Trinità, pascolo ultimo verso
cui conduce il Suo gregge. Chi sono le buone pecorelle e i buoni pastori
costituiti tra il gregge, perché la Chiesa sia una famiglia felice. At
4,8-121Gv 3,1-2Gv 10,11-18 Don Pierpaolo Maria Cilla, 22 aprile 2018, IV
domenica di Pasqua, giornata mondiale di preghiera per le
vocazioni |
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Strumenti eletti che attingono vita dall'Eucaristia
S. Paolo è stato scelto per essere uno strumento eletto
per portare Dio a tutti i popoli. La vita di prima non conta più. Ogni
battezzato e cresimato è uno strumento eletto per lo stesso scopo, fare
bene a tutti, anche se chiamato a vivere una vita solitaria. Tra le
cause dell'affievolimento dell'apostolicità dei singoli fedeli vi è
anche e soprattutto l'indebolimento della fede e dell'amore
all'Eucaristia. Gli effetti della s. Comunione. At 9,1-20 Gv 6,52-59 Don
Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 20 aprile 2018, III settimana di
Pasqua |
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La fede come appropriazione
Gesù risorto rimarrà in mezzo a noi fino alla fine del
mondo sotto le specie eucaristiche. Ci chiede di andare a lui per avere
tutti i beni che saziano veramente a nostra disposizione. L'importanza
di frequentare il tabernacolo. Il Suo cibo é fare la Volontà del Padre.
La bellezza di vivere cercando solo la Volontà di Dio. Credere in Gesù
significa non solo aderire alle verità di fede ma appropriarsi di Gesù,
di tutta la Sua vita, della Sua stessa Volontà. At 8,1-8Gv 6,35-40 Don
Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 18 aprile 2018, III settimana del tempo
di Pasqua |
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Tutti i morti risorgeranno
La gioia della Pasqua nasce dalla certezza che Gesù é
risorto nel Suo vero corpo. Di questo ne dà direttamente le prove. Il
Suo corpo risorto è glorioso, incorruttibile, impassibile,
inattaccabile, immortale, divino. Per la Sua incarnazione, morte e
Risurrezione tutti i morti risorgeranno alla fine dei tempi, o per la
Gloria o per la condanna. Questa è verità di fede divina e cattolica da
credere. Di questo siamo testimoni, perché tutti possano vivere una vita
da risorti e non da cadaveri, ricadendo nel peccato. At 3,13-15.17-191Gv
2,1-5Lc 24,35-48 Don Pierpaolo Maria Cilla,15 aprile 2018, III domenica
di Pasqua anno B. |
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Conoscere e riconoscere Gesù Risorto in mezzo a noi
Gesù appare in mezzo agli Apostoli, ma non lo
riconoscono. Il loro cuore era ancora oppresso dalla paura per la fuga
nell'ora della prova. Conosce veramente il Signore chi osserva i Suoi
comandamenti. Chi non é oppresso dal giogo del peccato più facilmente
riconoscerà le varie presenze di Gesù risorto in mezzo a noi: nella
Chiesa, nella Parola, nell'Eucaristia, nei poveri, nelle vicende della
vita quotidiana, in tutte le cose, perché tutto ci parla di Lui. At
3,13-15.17-19 1Gv 2,1-5. Lc 24,35-48 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato
14 aprile 2018, III domenica del tempo di Pasqua anno B |
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La Divina Volontà può moltiplicare tutto
La moltiplicazione dei pani è avvenuta non per opera
umana, ma divina. Il lievito che ha virtù di moltiplicare tutto ciò che
lo accoglie è la Volontà Divina, che sempre possiamo invocare a
moltiplicare i nostri piccoli pani d'orzo, il nostro piccolo amore, i
nostri piccoli atti umani. Abbiamo veramente poco, eppure possiamo avere
molto se chiederemo a Gesù ciò che tutto può. La profezia di Gamaliele:
se è volontà di Dio la Chiesa non crollerà mai. Gli effetti della
comunione fatta nella Divina Volontà. At 5,34-42Gv 6,1-15 Don Pierpaolo
Maria Cilla, venerdi 13 aprile 2018, II settimana di
Pasqua |
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Dio ha tanto amato il mondo
Dio ha dato Suo Figlio al mondo prima ancora che il
mondo fosse, poiché il primo atto ad extra della SS. Trinità è stato
l'incarnazione del Verbo. Poi ha donato Suo Figlio nel tempo e nello
spazio della creazione, fatto uomo nel Fiat Mihi di Maria. E dopo che
l'uomo lo ha eliminato dal mondo con la Sua uccisione Dio Lo ha ridato
al mondo per una Creazione nella Gloriosa Risurrezione. Il giudizio è
già in atto in noi, nel nostro accogliere o rifiutare Gesù Luce del
mondo. At 5,17-26Gv 3,16-21 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 11
aprile 2018, II settimana di Pasqua |
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L'insondabile Divina Misericordia
La Festa della Divina Misericordia è stata voluta
direttamente da Gesù, perché venisse annunciato al mondo il lieto
messaggio che Egli fa nuove tutte le cose. Occorre solo piena fiducia,
umiltà e abbandono nella insondabile Misericordia di Dio. Come fuoco
consuma per sempre ogni peccato, e mai più si avrà ricordo. E
nell'eccesso della Divina Misericordia color che oggi faranno la
comunione in stato di Grazia riceveranno il perdono di "tutte le colpe e
le pene". La risposta dell'uomo è il contraccambio d'amore verso Dio,
che parte dal l'osservanza dei comandamenti, e nel divenire Misericordia
verso i fratelli. At 4,32-351Gv 5,1-6Gv 20,19-31 Don Pierpaolo Maria
Cilla, 8 aprile 2018, II domenica di Pasqua Festa della Divina
Misericordia. |
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Gesù desidera fare Pasqua da te
Ogni peccato è sempre un tradimento di Dio. In cambio di
cosa? Miseri 30 spiccioli di soddisfazioni passeggere. L'irrazionalità
del peccato. Gesu vuole fare Pasqua in ciascuno di noi. Sarà possibile
se in questa Quaresima avremo fatto morire la causa della morte in noi:
il peccato e le umane passioni. Prudenza per l'arrivo del tempo di
Pasqua, tempo di gioia ma non di dissipazioni. Is 50,4-9. Mt 26,14-25
Don Pierpaolo Maria Cilla, 28 marzo 2018 mercoledì
santo |
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La Croce è glorificazione, il peccato è dannazione
Nonostante le numerose premure e l'infinito Amore
riversato su Giuda, questi si ostina nel peccato. Satana entra in Lui.
La Croce, invece, é amore, obbedienza, luce di purezza, scuola di
umiltà, rinunzia ad ogni attaccamento. L'errore di Pietro, e forse anche
il nostro, è credersi forte e sicuro di non cadere. Is 49,1-6 Gv
13,21-33.36-38 Don Pierpaolo Maria Cilla, 27 marzo 2018 martedì
santo |
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Dare tutto a Colui che ci ha dato tutto
L'unzione di Betania agli occhi di Giuda è spreco di
denaro. Bene, allora dobbiamo sprecare tutto per Gesù, poiché con Lui
nulla va perduto ma tutto si moltiplica in anime beneficate e salvate.
Essere sempre nella disposizione di privarsi per offrire a Gesù
qualunque cosa in sacrificio. Di fronte a due scelte, quella che costa
qualche sacrificio da offrire a Gesù è spesso la migliore. Non anteporre
nulla a Gesù, né beni, né persone, né affetti. Egli ci ha dato tutto e
ci chiede tutto. Is 42,1-7Gv 12,1-11 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì
26 marzo 2018, lunedì santo |
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Il grande insegnamento della Passione
La Passione e morte di Gesù è modello per ciascun fedele
di come si vive. Il 25 marzo è la solennità dell'Annunciazione del
Signore a Maria, liturgicamente spostata, ma con profondi nessi con la
Domenica di Passione. Gesù inizia la Sua Passione dal momento in cui
viene concepito, e il Fiat di Maria è un si definitivo ad una vita tutta
donata in sacrificio perpetuo. La Passione di Gesù ci insegna il
silenzio, la fortezza, l'umiltà, la pazienza, la benignità, la preghiera
per i poveri peccatori, l'obbedienza alla Volontà del Padre, la
mortificazione per riparare i peccati, etc. Is 50,4-7 Fil 2,6-11 Mc
14,1-15,47 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 25 marzo 2018, Domenica
delle Palme anno B |
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La Passione di Gesù è la sorgente della Divina
Misericordia
Per lavare il peccato dell'uomo Dio era necessario che
sgorgasse una sorgente di sangue divino: il sangue di Gesù che continua
a scorrere nei sacramenti della Chiesa. Per fare santamente Pasqua di
Risurrezione bisogna vivere bene la settimana più santa dell'anno,
decidendoci a lasciarci spogliare di tutto come Gesù, a riconoscerci
poveri peccatori bisognosi della Misericordia di Dio, accostandoci con
piena fiducia al Confessionale. Mc 14,1-15,47 Don Pierpaolo Maria Cilla,
sabato 24 marzo 2018, Domenica delle Palme anno B |
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La vera libertà
La libertà che ci dona Gesù è da cio che ci rende
veramente schiavi e rovina noi stessi: il peccato e l'umana volontà
autonoma da Dio. Solo la Verità puo renderci liberi davvero, e la Verità
è la persona di Gesù e la Parola che Lui insegna. Non "libertà di" ma
"libertà da" e "libertà per" essere santi. Dn 3,14-20.46-50.91-92.95 Gv
8,31-42 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 21 marzo 2018, V settimana
di Quaresima anno B |
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L'amarezza di una vita senza Dio
Gesù anticipa la sorte futura dei farisei: morire nei
propri peccati. I serpenti dell'Esodo sono l'immagine dei peccati che
mordono a morte le anime. La salvezza é in Colui che si è fatto peccato
e si è lasciato inchiodare al palo. Avere fede é condizione
imprescindibile per ottenere la fede. Senza la vera fede in Gesù la vita
non ha alcun senso. Nm 21,4-9 Gv 8,21-30 Don Pierpaolo Maria Cilla,
martedì 20 marzo 2018, V settimana di Quaresima anno B |
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La Nuova ed Eterna Alleanza nel Sangue di Gesù
La Passione di Gesù é il tempo della Sua glorificazione.
Dove c'è la croce li ci attende la Gloria. Sulla Croce Gesu realizza nel
Suo Sangue la Nuova Alleanza tra il Cielo e la terra, e il principe di
questo mondo, il diavolo, viene gettato fuori dalle anime, per lasciare
il posto alla Grazia. Gesù sofferente diventa mite agnellino condotto al
macello, esempio di come si porta la Croce nell'ubbidienza alla Volontà
di Dio. Ger 31,31-34 Eb 5,7-9 Gv 12,20-33 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 18 marzo 2018, V domenica di Quaresima anno B |
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L'ora del dolore é l'ora dell'Amore
Gesù si fa incontrare soprattutto nell'ora della Croce.
Lui ci insegna a far diventare l'ora del dolore l'ora dell'Amore
Supremo. Se il chicco muore, cioe si sacrifica, da frutti. L'importanza
del sacrificio come costitutivo essenziale della vita del cristiano, via
necessaria per la pace e la Gloria della Risurrezione. Ger 31,31-34 Eb
5,7-9 Gv 12,20-33 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 17 marzo 2018, V
domenica di Quaresima anno B |
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Vita eterna, giudizio e Risurrezione
Gesù si attira l'odio degli uomini perché dice la Verità
su se stesso: Egli è Dio, Figlio del Padre. Egli dà la vita a coloro che
ascoltano la Sua Parola e credono al Padre. Costoro non vanno incontro
al giudizio. La Risurrezione sarà per tutti, ma non per tutti sarà vita.
Dio non ci abbandona mai, siamo noi a farlo spesso. Is 49,8-15 Gv
5,17-30 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 14 marzo 2018, IV settimana
del tempo di Quaresima anno B |
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Captare l'Amore di Dio per ricambiarlo
Il primo comandamento é alquanto articolato. Amare Dio
con tutto noi stessi é possibile se sapremo metterci alla ricerca
dell'Amore di Dio. Vedere, toccare e fare esperienza di Esso é forza per
Amarlo. Riconoscere anche i falsi dei che rubano l'amore che dovrebbe
essere per l'Unico vero Dio. Os 14,2-10 Mc 12,28-34 Don Pierpaolo Maria
Cilla, venerdi 9 marzo 2018, III settimana di Quaresima anno
B |
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Continuità, mai rottura
Gesù porta alla perfezione e al compimento la Legge
antica. Non la distrugge facendone una completamente nuova. Ermeneutica
della continuità e non della discontinuità. Ecclesia semper reformanda
ma nel solco della fedeltà alla Tradizione, poiché la Legge di Dio mai
può cambiare, anzi va osservata e insegnata nei minimi dettagli. Questa
è saggezza e intelligenza. Dt 4,1.5-9 Mt 5,17-19 Don Pierpaolo Maria
Cilla, mercoledì 7 marzo 2018, III settimana di Quaresima anno
B |
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Dare e chiedere perdono
Perché perdonare? Quando diventa facile perdonare? Come
e quando perdonare e chiedere perdono? La virtù della Carità é messa a
dura prova. Dn 3,25.34-43 Mt 18,21-35 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì
6 marzo 2018, III settimana di Quaresima anno B |
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Lo Spirito Santo abita nel tempio che siamo noi
Chi è lo Spirito Santo. Con il sacramento della Chiesa
viene ad abitare con i Suoi doni nell'anima per trovare le sue delizie e
a dare forza per la costruzione del Regno. L'importanza di tenere il
cuore pulito dalla sporcizia dell'egoismo attraverso l'osservanza delle
dieci Parole, che sono le dieci vie per la propria felicità. L'azione
dello Spirito Santo e l'azione del maligno. Es 20,1-17 1Cor 1,22-25 Gv
2,13-25 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 4 marzo 2018, III domenica
di Quaresima anno B (seconda omelia) |
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Ripulire e ricostruire il tempio della nostra anima
Il tempio di Dio che è in noi merita ordine e pulizia. É
importante porsi in ascolto della Parola, perché scuota i cuori e
susciti in noi il desiderio di cacciare fuori l'egoismo e il peccato. La
costruzione dell'edificio spirituale va fatto tenendo presente il
progetto di Dio indicato nei 10 comandamenti. La forza per agire la
troveremo nell'amore alla croce. Es 20,1-17 1Cor 1,22-25 Gv 2,13-25 Don
Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 4 marzo 2018, III domenica di Quaresima
anno B (prima omelia) |
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O fieri flagelli ferite quest'anima
Siamo noi, con i nostri peccati, a far soffrire Gesù la
Sua dolorosa Passione. Essere pronti a tutto, pur di consolare Gesù,
anche a soffrire al suo posto, accettando con gratitudine il dono di
qualunque croce, purché Lui sia sollevato. Gen 37,3-4.12-13.17-28 Mt
21,33-43.45 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 2 marzo 2018, II
settimana di Quaresima anno B (seconda omelia) |
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Stare dalla parte dei perdenti
La vicenda di Giuseppe, figlio di Giacobbe e del figlio
del padrone della vigna, entrambi duramente perseguitati da coloro che
avrebbero dovuto amarli, richiama direttamente la Redenzione operata da
Cristo. Egli ha scelto liberamente di farsi scartare dagli uomini, per
diventare la pietra d'angolo dell'umanità redenta. Chi accetta di
percorrere la via stretta della croce che porta nel profondo
dell'umiliazione sarà innalzato e onorato grandemente. Gen
37,3-4.12-13.17-28 Mt 21,33-43.45 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 2
marzo 2018, II settimana di Quaresima anno B |
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I servi non hanno pretese
All'annuncio della Passione la madre dei figli di
Zebedeo chiede i primi posti per i figli in cielo. La condizione per
accedervi é bere il calice della passione e della croce. L'atteggiamento
da assumere, però, non è cercare i primi posti ma gli ultimi. Sentirsi
servi, schiavi, significa avere profonda umiltà. La ministerialità dei
sacri Pastori, degli sposi, di tutti i fedeli. Ger 18,18-20 Mt 20,17-28
Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 28 febbraio 2018, II settimana di
Quaresima anno B |
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Operazione verità
Operazione verità Riconoscere le proprie debolezze é
principio di saggezza. Tutti siamo chiamati ad imparare a fare il bene e
ad evitare il male. Ma da soli non sempre possiamo farcela. La Chiesa è
santa in quanto realtà divina, ma in quanto realtà che porta in se
l'umano soffre per le incoerenze e ipocrisie di alcuni suoi figli.
Quando ci sono difficoltà occorre fare verità sul proprio vissuto e con
umiltà chiedere aiuto nella Chiesa a chi é deputato a farlo. Guai a
coloro per i quali avvengono scandali. Prima che avvengano agiamo. Is
1,10.16-20 Mt 23,1-12 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 27 febbraio
2018, II settimana di Quaresima anno B |
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Dio ci chiede sacrifici per darci benedizioni
Dio vuole costruire con Abramo una storia immensa che,
però, richiede una virtù essenziale: la fede, quella vera. Nei doni
stupendi che Dio fa ad Abramo si inserisce la richiesta di sacrificare
il suo unico figlio, quello avuto per grazia speciale. Abramo obbedisce
senza pensare né obiettare. Anche a noi Dio chiede sacrifici e atti di
fede, per essere liberi e tutti Suoi. Il premio sarà cento volte tanto
quaggiù e la vita eterna lassù. La benedizione é il frutto
dell'obbedienza, la maledizione, invece, é la conseguenza della
disobbedienza del peccato. Gen 22,1-2.9.10-13.15-18 Rm 8,31-34 Mc 9,2-10
Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 25 febbraio 2018, II domenica del
tempo ordinario anno B |
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La Bellezza Divina é dietro la croce
La necessità di passare attraverso molte tribolazioni,
prove e croci per entrare nella Gloria della Risurrezione. Dopo
l'annuncio della passione, il Signore si trasfigura per manifestare agli
apostoli la meta che li attende. Pietro scopre la bellezza del
partecipare alla divinità di Cristo. É il dono battesimale che mai
dobbiamo perdere col peccato. La meta non è lontana, é vicina, e il
pensiero di essa deve rincuorarci nel cammino non facile ma bello della
croce. Gen 22,1-2.9.10-13.15-18 Rm 8,31-34 Mc 9,2-10 Don Pierpaolo Maria
Cilla, sabato 24 febbraio 2018, II domenica del tempo ordinario anno
B |
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Infinitamente amati, infinitamente odiati
I molteplici significati della penitenza quaresimale.
Gesù permette a Satana di tentarlo per poterlo sconfiggere e dare a noi
la Sua vittoria. Così anche noi, come Gesù, dobbiamo combattere, sapendo
che la vittoria é già stata ottenuta da Gesù. Siamo infinitamente amati
da Dio e infinitamente odiati da Satana, non diamolo per scontato.
Satana non dorme, siamo noi che dormiamo. Satana entra anche attraverso
piccole fessure. La pace messianica e la fretta nella conversione. Gen
9,8-15 1Pt 3,18-22 Mc 1,12-15 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 18
febbraio 2018, I domenica di Quaresima anno B |
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Come si accoglie la predicazione
La Misericordia e la Giustizia in Dio sono concordi. Le
quattro possibili risposte alla predicazione del Vangelo. I niniviti
scelgono la più perfetta: penitenza e rettifica della propria condotta.
La malvagità di chi vuole segni ma non vuole aprire il cuore. Il
Giudizio sarà severo verso chi ha avuto tanto ma a corrisposto poco. Gio
3,1-10 Lc 11,29-32 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 21 febbraio
2018, I settimana di Quaresima anno B |
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Una preghiera sconosciuta: il Padre Nostro
Gesù insegna a pregare, non a forza di parole ma donando
loro la preghiera che é scuola e modello di ogni preghiera. Il Padre
nostro spiegato in ogni espressione, in particolare nel suo cuore: Venga
il Tuo Regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. É il
Regno della Divina Volontà che attendiamo e invochiamo da 2000 anni
anche senza saperlo. Esempi attuali del trionfo dell'umana volontà:
l'essenza del Diritto inteso in senso volontaristico e l'ideologia del
gender. Is 55,10-11 Mt 6,7-15 Don Pierpaolo Maria Cilla. Martedì 20
febbraio 2018, I settimana di Quaresima anno B |
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Non di solo pane vive l'uomo
Non siamo solo corpo, ma soprattutto spirito, spirito
incarnato. La gloria del corpo dipende dalla gloria dell'anima, e non il
contrario. La cura l'anima vale più della cura del corpo. L'importanza
di mortificare le tante fami dell'uomo che spengono la grande fame di
Cristo, pane vivo e vero. Gen 9,8-15 1Pt 3,18-22 Mc 1,12-15 Don
Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 18 febbraio 2018. I domenica di
Quaresima anno B (terza omelia) |
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Gesù Cristo é morto al posto nostro
La distruzione delle acque del diluvio sono state
provocate dal grande peccato degli uomini. Dopo, però, Dio decide di non
distruggere più la creazione, ma di fare con essa un'alleanza, che
l'uomo, da parte sua, continuerà ad infrangere. Ecco che il peccato, che
significa morte, si abbatte sulla vittima innocente, il Figlio Unigenito
del Padre. Le acque del diluvio sono prefigurazione delle acque del
battesimo che non danno la nostra morte ma quella del peccato. Gen
9,8-15 1Pt 3,18-22 Mc 1,12-15 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 18
febbraio 2018. I domenica di Quaresima anno B (seconda
omelia) |
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La Quaresima, sacramentale della conversione
Cosa sono i sacramenti. La Quaresima é segno
sacramentale della nostra conversione, tempo di grazie speciali per
suscitare la nostra santificazione e la rinuncia al peccato e a ogni
difetto. Occorre, però, la nostra corrispondenza. L'importanza di
ascoltare la predicazione per attivare il processo di conversione fino
al rinnovamento della condotta. Gen 9,8-15 1Pt 3,18-22 Mc 1,12-15 Don
Pierpaolo Maria Cilla, sabato 17 febbraio 2018. I domenica di Quaresima
anno B |
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Il digiuno esteriore ed interiore
Il valore del digiuno per la vita cristiana. La
disciplina della Chiesa. Le pratiche esteriori come ausilio alle
purificazioni interiori. Is 58,1-9a Mt 9,14-15 Don Pierpaolo Maria
Cilla, venerdi 16 febbraio 2018, venerdi dopo le ceneri |
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La devozione al Volto Santo di Gesù
Il Santo Volto di Gesù, sputato, insultato, graffiato,
schiaffeggiato, coronato di spine, va amato, riparato e consolato. É
Gesù stesso che lo chiede alla Beata suor Maria Pierina. "Chi mi
contempla, mi consola". É la migliore riparazione al Carnevale e la più
opportuna preparazione immediata alla Quaresima. Giac 1,12-18 Mc 8,14-21
Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 13 febbraio 2018, VI settimana del
tempo ordinario anno B, memoria del santo Volto |
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L'amore cambia il dolore in delizia
Giornata mondiale del malato. La malattia non è un male
assoluto tale da giustificare qualunque mezzo per eliminarlo. La vera
grande malattia è il peccato che rende l'anima mostruosa. La guarigione
del lebbroso ci ricorda l'autentica misericordia di Dio, che a causa
della disobbedienza dell'uomo prende al suo posto le conseguenze dei
suoi peccati. Tutto però, se è a gloria Dio, tramite l'amore viene
cambiato in dolcezza. Lv 13,1-2.45-46 1Cor 10,31-11,1. Mc 1,40-45 Don
Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 11 febbraio 2018, VI domenica del tempo
ordinario anno B |
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Fare bene tutte le cose
Come Gesù anche noi dobbiamo fare bene tutte le cose che
facciamo, anche quelle più umili e semplici. Farle con Gesù, stando alla
Sua presenza. Farle per Gesù, con l'intenzione di amarlo, glorificarlo,
ringraziarlo. Farle in Gesù, immaginando di stare dentro di Lui, come se
fosse Lui a fare tutto. E così dare voce ai muti e udito ai sordi,
facendo tutto per noi e per tutti. 1Re 11,29-32; 12,19 Mc 7,31-37 Don
Pierpaolo Maria, mercoledì 7 febbraio 2018, V settimana del tempo
ordinario anno B |
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Riordinare il cuore
Il Signore dichiara puri tutti i cibi, superando il
legalismo giudaico. Non è quello che entra ma ciò che esce dall'uomo a
renderlo impuro. Il cuore va riordinato a partire dal suo centro che è
la volontà, la quale va ricentrata nella Divina Volontà. É importante
essere re del proprio cuore, nella fedeltà a Dio, così da risplendere
nella nostra vera dignità. 1Re 10,1-10 Mc 7,14-23 Don Pierpaolo Maria,
mercoledì 7 febbraio 2018, V settimana del tempo ordinario anno
B |
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Nessuno può annullare la Parola di Dio
Il rapporto tra le tradizioni legali giudaiche e la
Nuova Legge della Grazia che ci rende liberi. I farisei hanno tentato di
annullare la Parola di Dio caricando la gente di tante norme, oltre che
a trovare sempre il modo per eludere la Legge Dio a vantaggio personale.
L'importanza di conoscere, amare e fare la Volontà di Dio, pronti anche
al martirio se qualcuno volesse impedircelo. 1Re 8,22-23.27-30. Mc
7,1-13 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 6 febbraio 2018, V settimana
del tempo ordinario anno B |
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Guai a me se non annuncio il Vangelo!
L'impegno quotidiano di Gesù: operare il bene,
annunciare il Vangelo, pregare. Anche i laici sono partecipi della
missione profetica di annunciare il Vangelo, specialmente i genitori e i
padrini. L'annuncio va fatto con le parole, fedeli a ciò che si
annuncia, e con la testimonianza della Carità, della Gioia e della Santa
Purezza. Tutto vano, però, se non è avvenuto l'incontro vivo con Gesù,
che va coltivato nella preghiera costante. Gb 7,1-4.6-7 1Cor
9,16-19.22-23 Mc 1,29-39 Don Pierpaolo Maria Cilla, domenica 4 febbraio
2018, V domenica del tempo ordinario anno B |
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Il male, le malattie e la vittoria del Redentore
Gesù non è venuto solo a guarire le malattie, ma la
causa di ogni malattia, disordine, sofferenza che è presente nel mondo:
il distacco della volontà umana da quella Divina. L'uomo è uscito
perfetto dalle mani di Dio, e ritornerà a Lui perfetto. Le sue
imperfezioni e dolori sono conseguenza delle sue scelte erronee. Gesù
nella Sua Passione si è caricato del male e delle malattie. Sta a noi
accostarci a Lui per ottenere la salvezza. Chi ha la Grazia di Gesù non
teme il male e le malattie, ma sa trasformare anche il dolore in luce di
speranza. Gb 7,1-4.6-7 1Cor 9,16-19.22-23 Mc 1,29-39 Don Pierpaolo Maria
Cilla, sabato 3 febbraio 2018, V domenica del tempo ordinario anno
B |
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L'errore di uno e gli effetti sugli altri
L'ennesimo peccato di Davide subisce la pena dovuta, le
cui conseguenze si ripercuotono su tutto il popolo. La colpa è personale
ma le conseguenze possono interessare altri a cui si è legati, specie se
da vincoli di autorità. Le ingiustizie sociali, la situazione educativa,
la questione giovanile: s. Giovanni Bosco, educatore e precursore della
Dottrina sociale della Chiesa. 2Sam 24,2.9-17. Mc 6,1-6 Don Pierpaolo
Maria Cilla, mercoledì 31 gennaio 2018, IV settimana del tempo ordinario
anno B, memoria di s. Giovanni Bosco. |
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La solidarietà spirituale con chi è contro Dio
Il Re Davide piange perché il suo nemico é morto: era
suo figlio. Dio non gode della morte del peccatore, ma lo cerca e lo
attira a se. Ha preferito consegnare alla morte il Suo unico Figlio pur
di salvare noi. Eppure i richiami di Dio poche volte li riconosciamo e
assecondiamo. E quando ci accostiamo a Gesù, nell'ora della prova, non
sempre lo facciamo con fede. Tutta la folla era in contatto con Gesù, ma
solo una donna lo ha avvicinato con fiducia e amore ed è stata guarita.
2Sam 18,9-10.14.24-25.30;19,1-4 Mc 5,21-43 Don Pierpaolo Maria Cilla,
martedì 30 gennaio 2018, IV settimana del tempo ordinario anno
B |
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La Verità è una sola!
L'insegnamento di Gesù sconvolge i demoni. Gesù è
l'unica Verità che la Chiesa ancora oggi continua ad annunciare. Chi non
ascolta o, peggio, rifiuta la Verità si comporta come il demonio.
Accogliere e vivere la Verità è via certa di felicità. La dittatura del
relativismo è in atto. La memoria di s. Tommaso d'Aquino ci ricorda la
grande sapienza dei dottori della Chiesa. Dt 18,15-20 1Cor 7,32-35 Mc
1,21-28 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 28 gennaio 2018, IV domenica
del tempo ordinario anno B |
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La fede schietta
L'incipit della seconda lettera di s. Paolo a Timoteo:
l'opera della volontà di Dio in s. Paolo, Grazia, Misericordia e pace
sul figlio s. Timoteo, lodato per la sua fede schietta imparata in
famiglia. L'umiltà vera non è solo un sentimento, ma un esserlo
veramente. 2Tm 1,1-8 Lc 22,24-30 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 26
gennaio 2018, memoria dei ss. Timoteo e Tito |
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La casa di Dio per noi é la Chiesa
Dio promette al re Davide di costruirgli una casa,
frutto della sua discendenza. É la Chiesa, popolo di Dio, dove e per
mezzo della quale Gesù semina il buon seme della Grazia e della Parola
in tutti i cuori, a prescindere dalla disponibilità di questi ad
accogliere il buon seme. Il servizio sacro dei Pastori non può essere
confuso con l'umana categoria di spirito d'iniziativa. 2Sam 7,4-17 Mc
4,1-20 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 24 gennaio 2018, III
settimana del tempo ordinario anno B |
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La volontà di Dio è l'ordine in tutte le cose
L'entusiasmo, la venerazione, la considerazione del re
Davide verso l'arca dell'alleanza sono solo l'ombra di quelle che
dovremmo avere verso il tabernacolo e la SS. Eucaristia. La volontà di
Dio é innanzitutto l'ordine che il Signore ha impresso in tutte le cose
che esistono, e che va riconosciuto con la ragione e vissuto. L'esempio
del matrimonio. 2Sam 6,12-15.17-19 Mc 3,31-35 Don Pierpaolo Maria Cilla,
martedì 23 gennaio 2018, III settimana del tempo ordinario anno
B |
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La predicazione é un dovere di tutti i fedeli
La conversione scaturisce dalla predicazione che,
quindi, non è da disprezzare né da sottovalutare. La predicazione scuote
i cuori e li dispone ad accogliere la salvezza. Gesù chiama
collaboratori nella predicazione e questi sono tutti i battezzati,
ognuno secondo il proprio stato. L'esempio della predicazione di Giona.
Gio 3,1-5.10 1Cor 7,29-31 Mc 1,14-20 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica
21 gennaio 2018, III domenica del tempo ordinario anno
B |
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L'urgenza della conversazione e l'esempio di s. Antonio
Le prime parole di Gesù nel Vangelo di Marco sono una
forte esortazione a cambiare strada, a convertirsi subito, senza
rimandare a domani quello che possiamo fare oggi. Difatti il tempo si è
fatto breve e il cuore è ancora lontano dal Signore. Tutti abbiamo
ancora molto in cui convertirci. S. Antonio abate, esempio sublime di
vita tutta spesa per la propria ed altrui santificazione. Gio 3,1-5.10
1Cor 7,29-31 Mc 1,14-20 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 20 gennaio
2018, III domenica del tempo ordinario anno B |
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Combattere contro il male nella fedeltà alla Chiesa
Il combattimento tra Davide e Golia é immagine di quello
tra Gesù e Satana. Ognuno di noi deve affrontare quotidianamente il
combattimento contro le tenebre, indossando le armi di Davide e Gesu:
umiltà, fiducia in Dio, amore alla croce. La fedeltà all'insegnamento
dei Pastori é garanzia assoluta nella conoscenza della Volontà di Dio è
nella interpretazione della Sua Legge e del santo Vangelo. 1Sam
17,32-33.37.40-51 Mc 3,1-6 Don Pierpaolo Maria Cilla. Mercoledì 17
gennaio 2018, II settimana del tempo ordinario anno B, s. Antonio
abate |
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L'inganno dell'apparenza
Dio non guarda quello che guarda l'uomo. L'uomo vede
l'apparenza, Dio, e solo Lui, vede il cuore. Tutto è stato creato per
l'uomo, ma l'uomo è stato creato per Dio. Per questo l'uomo è tenuto a
dare a Dio il contraccambio di amore e di ringraziamento per tutto e per
tutti. 1Sam 16,1-13 Mc 2,23-28 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 16
gennaio 2018, II settimana del tempo ordinario anno B |
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La vocazione di tutti e di ciascuno
I grandi insegnamenti della vocazione di Samuele: Dio
chiama tutti alla santità attraverso chiamate specifiche; la prontezza
nella risposta; la generosità nella rinuncia ai propri progetti; la
disponibilità al sacrificio; il ruolo della guida spirituale. 1Sam
3,3-10.19 1Cor 6,13-15.17-20 Gv 1,35-42 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 14 gennaio 2018, II domenica del tempo ordinario anno
B |
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Discepoli di Gesù, non alunni
Lo sguardo e la parola di s. Giovanni Battista, pregni
di fede, spingono due suoi discepoli ad andare incontro a Gesù. Non
cercano una dottrina ma una persona, e Gesù spalanca loro il cuore della
Sua intimità, perché accolgano in loro la Sua vita divina. Essere
discepoli significa accogliere, imitare, vivere il Divino Maestro, e non
solo ascoltarlo. La purezza, per esempio, non è una dottrina ma é una
dimensione costitutiva dell'essere persona e discepolo di Gesù. 1Sam
3,3-10.19 1Cor 6,13-15.17-20 Gv 1,35-42 Don Pierpaolo Maria Cilla,
sabato 13 gennaio 2018, II domenica del tempo ordinario anno
B |
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Ora et labora
Una giornata tipica di Gesù. Preghiera e lavoro. La
Preghiera notturna, nella solitudine e nel silenzio, fatta di amore e
ascolto. L'importanza di recuperare, finché siamo in tempo, la preghiera
come fonte di vita per l'anima e quindi per tutte le cose. Il silenzio
come dimensione fondamentale per ascoltare Dio, e rispondere alla Sua
Parola, sull'esempio di Samuele. 1Sam 3,1-10.19-20 Mc 1,29-39 Don
Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 10 gennaio 2018, I settimana tempo
ordinario |
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L'autorità di Gesù e quella degli uomini
Gesù insegnava con autorità, poiché é la Parola di Dio
fatta carne ed è il Signore di tutte le cose. Nella giungla delle tante
e spesso inutili e dannose parole umane facciamo spazio alla Parola
dell'autorità di Cristo. Le autorità umane non sono mai assolute ma
sempre soggette all'unica vera autorità di Cristo, a cui dovranno
ispirarsi e un giorno rendere conto. 1Sam 1,9-20 Mc 1,21-28 Don
Pierpaolo Maria Cilla, martedì 9 gennaio 2018, I settimana tempo
ordinario |
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Dio si è fatto come noi per farci come Lui
L'Epifania della SS. Trinità nel Battesimo di Gesù. Gesù
santifica le acque che diverranno segno del sacramento del battesimo in
acqua sangue e Spirito Santo. I doni ricevuti nel battesimo e
l'importanza di farli fruttificare. All'acqua della Grazia si viene ad
attingere senza denaro. La vittoria della vita sulla morte in Gesù
salvatore. Is 55,1-11 1Gv 5,1-9 Mc 1,7-11 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 7 gennaio 2018, Festa del Battesimo del
Signore |
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Le tre Epifanie e il cammino dei cercatori di Dio
Il valore e il significato liturgico ed esistenziale
dell'Epifania. L'Epifania ai pagani, ai giudei e ai discepoli. La figura
dei santi Magi come emblema di ogni uomo chiamato a conoscere,
accogliere e adorare il mistero della salvezza e della divinità di
Cristo. Il sacrificio, il coraggio, l'umiltà, la gioia dei Magi. La
figura stupenda della stella. Is 60,1-6 Ef 3,2-3a.5-6 Mt 2,1-12 Don
Pierpaolo Maria Cilla, sabato 6 gennaio 2018, Solennità dell'Epifania
del Signore |
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Chi incontra Gesù avrà la forza per seguirlo
Il Cuore di Dio é più grande del nostro. Chi riconosce
in Gesù il Figlio di Dio trova la forza per compiere le opere di Dio e
avrà in dono la vita divina. Il segno che veramente abbiamo incontrato
Gesù è la virtù della Carità che cresce in noi. 1Gv 3,11-21 Gv 1,43-51
Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 5 gennaio 2018, primo venerdì del
mese tempo di Natale anno B |
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Distaccati da tutto
La libertà profonda di s. Giovanni Battista e dei suoi
discepoli che lasciandolo seguono Gesù. Il Divin Maestro li accoglie
nella Sua dimora, permettendo loro di entrare in intima comunione con
Lui proprio perché distaccati da tutto. Chi è tutto di Gesù, secondo la
giustizia divina, può essere un credibile mezzo di evangelizzazione per
gli altri. 1Gv 3,7-10 Gv 1,35-42 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 4
gennaio 2018, tempo di Natale Anno B |
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Il SS. Nome di Gesù è salvezza
Il Nome di Gesù è dolcezza che come balsamo cura le
ferite e mette in fuga tutti i mali. É la nostra speranza. Al proclamare
il Suo ss. Nome tutto si prosta in ginocchio. Gesù si è umiliato, e il
Padre lo ha innalzato sopra ogni altro nome. 1 Fil 2, 6-11 Mt 1,18-25
Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 3 gennaio 2018, memoria del ss.
Nome di Gesù |
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Chi sono io e chi sei Tu, o mio Gesù
Gesù nasce per essere riconosciuto e accolto. Questo è
il tempo per preparare la solennità dell'Epifania. Per riconoscere chi è
Gesù è importante partire dal riconoscere chi siamo noi. Così potremo
rimanere in Gesù, come Lui è rimasto nella nostra umanità. 1Gv 2,22-28
Gv 1,19-28 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 2 gennaio 2018, tempo di
Natale Anno B |
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La Divina Madre é tutto Cuore
La gratitudine verso Dio, specialmente a fine anno. La
famiglia come fondamento naturale della società. La Divina Maternità di
Maria e la Sua Verginità Perpetua. Il silenzio contemplativo del Cuore
della Divina Madre. Nm 6, 22-27 Gal 4,4-7 Lc 2,16-21 Don Pierpaolo Maria
Cilla, Domenica 31 dicembre 2017, Vigilia della Solennità di Maria SS.
Madre di Dio |
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La ferocia di Erode non è morta
La morte dei bambini è martirio quando è voluta in odio
a Gesù. Il sangue battezza le anime. La Misericordia di Dio é più grande
di ogni peccato, ma non si può peccare pensando poi di ricorrere alla
Divina Misericordia. Nessuno dica di essere senza peccato, la ferocia di
Erode é ancora e sempre più all'opera. Mai dobbiamo temere di colui che
opera il male, piuttosto bisogna temere Colui che giudica con giustizia.
La causa dell'appassimento di tante comunità è il peccato. 1Gv 1,5-2,2
Mt 2,13-18 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 28 dicembre 2017, festa
dei ss. Innocenti |
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Spalancare veramente il cuore all'Amore
S. Giovanni é l'apostolato vergine che ha aperto il
cuore all'Amore di Gesù. L'Amore chiede amore. Mette il motore alla
nostra vita e tutto cambia. Scoprire la fonte dell'Amore. La vita di s.
Giovanni può essere anche la nostra. 1 Gv 1,1-4 Gv 20,2-8 Don Pierpaolo
Maria Cilla, mercoledì 27 dicembre 2017, festa di s. Giovanni Apostolo e
Evangelista |
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L'umanità di Gesù è la forma della nostra
Il Verbo si è fatto uomo perché ogni uomo potesse
trovare nella sua Santissima Umanità il sentiero da percorrere, non solo
come imitazione ma come identificazione. La vita e la morte di s.
Stefano sono un esempio. Chi vive, però, con la Volontà di Gesù è un
altro Gesù. Mai temere i tribunali, gli odi, la croce. É Gesù che vuole
rivivere tutto questo in noi. At 6,8-12;7,54-60 Mt 10,17-22 Don
Pierpaolo Maria Cilla, martedì 26 dicembre 2017, Festa di s. Stefano -
Ottava di Natale |
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Nessuno può più dirsi abbandonato
Dio é sempre stato alla ricerca dell'uomo perduto, si è
fatto uomo per espiare le nostre colpe e indicarci la via del cielo. Per
farsi trovare da Dio occorre essere poveri e umili come i pastori. I
ricchi non entreranno in cielo. Facendo esperienza dell'amore di Gesù
diventeremo annunciatori di questo grande evento senza più vergognarci.
Is 62,11-12 Tt 3,4-7 Lc 2,15-20 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 25
dicembre 2017, s. Messa dell'Aurora nel Natale del
Signore |
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La vera Gioia che ci porta un Bambino
Cosa è la vera Gioia e dove attingerla. Lo stupore
davanti ai bambini é in calo. La triste evoluzione della considerazione
che si ha dei bambini. Solo un bambino può salvarci, se ci lasceremo
commuovere davanti a Lui. Dopo la genealogia vi è la discendenza di
Gesù, che non possiamo interrompere. Is 62,1-5 At 13,16-17.22-25 Mt
1,1-25 Don Pierpaolo Maria Cilla. Domenica 24 dicembre 2017, s. Messa
della Vigilia del Natale del Signore |
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Preparare e prepararsi, il Natale è vicino
La nascita del Battista prepara la nascita del
Salvatore. La sua missione é quella di preparare la missione di Gesù.
Dio è solito preparare i suoi figli ai grandi eventi. L'importanza di
saper scorgere la Volontà di Dio che ci aiuta nel quotidiano a
prepararci non solo al Natale, ma ad una vita sempre più santa fino
all'incontro definitivo con Dio in cielo. Ml 3,1-4.23-24 Lc 1,57-66 Don
Pierpaolo Maria Cilla, sabato 23 dicembre 2017, III settimana d'Avvento
anno B |
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Gratitudine e memoria per i doni di Dio
L'importanza di ringraziare lodare Dio per il dono
dell'Incarnazione, come Maria nel Magnificat. Grazie con le parole e con
il cuore, ma il vero grazie consiste nel contraccambio del dono.
Ricordare sempre le opere che Dio compie per amore nostro. 1Sam 1,24-28
Lc 1,46-55 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 22 dicembre 2017, III
settimana d'Avvento anno B |
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Il Natale è una storia d'amore
Dio é innamoratissimo della Sua creatura, per questo è
venuta a cercarla facendosi creatura. Non ha disdegnato farsi uomo, nè
soffrire e morire perchè riavessimo la Vita. Corriamo incontro al
Signore che viene, come Maria, come farebbe un innamorato. E poi la
nostra corsa verso i fratelli sarà portatrice di luce, di gioia e di
santità, come lo è stata la corsa di Maria verso la cugina Elisabetta.
Ct 2, 8-14 Lc 1,39-45 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 21 dicembre
2017, III settimana d'Avvento anno B |
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Accogliere con umiltà e fede il Natale
Il re Acaz non crede più nel Signore e nel Suo Amore
provvidente. La Vergine Maria, invece, spalanca il cuore alla Parola
dell'angelo, crede nell'adempimento delle promesse del Signore e si
nasconde nella profonda Sua umiltà. Accogliamo Gesù con l'umiltà e la
fede di Maria. Is 7,10-14 Lc 1,26-38 Don Pierpaolo Maria Cilla,
mercoledì 20 dicembre 2017, III settimana d'Avvento anno
B |
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Maria ci porge Gesù Bambino nel silenzio
L'angelo che ci porta non una notizia ma una presenza é
Maria. Lei ci porge il Bambino Gesù che chiede amore, attenzione,
consolazione. Il mutismo di Zaccaria, colui che non ha creduto, ci
ricorda che un modo per guarire le nostre indisposizioni ad accogliere
il dono dei doni é il silenzio che contempla. Gdc 13,2-7.24-25a Lc
1,5-25 Don Pierpaolo Maria Cilla, Martedì 19 dicembre 2017, III
settimana d'Avvento anno B |
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Il rispetto della vita umana e la preparazione del Natale
Preparare la celebrazione del Natale del Uomo-Dio con
umiltà, assomigliando a Colui che vogliamo accogliere. Combattere la
falsità, la saccenza e l'arroganza. Dio viene a salvarci perché solo Lui
può farlo. Dio si lascia incontrare nell'umiltà della natura umana.
L'umano va accolto e rispettato nella sua dignità, e la vita è colma di
dignità sempre e comunque, in tutte le sue fasi e condizioni, dal suo
concepimento fino al naturale tramonto. Is 61,1-2.10-11 1Ts 5,16-24 Gv
1,6-8.19-28 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 17 dicembre 2017, III
domenica d'Avvento anno B |
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La vera libertà sta nell'obbedire a Dio
Dio viene incontro all'uomo per parlargli e indicargli
la via della pienezza della vita e della gioia. Aprendo il cuore
all'ascolto e scegliendo liberamente di aderire a Dio, le facoltà umane
sono esercitate al massimo grado per il conseguimento del fine ultimo
della vita. La visione distorta della libertà come arbitrio svincolato
dalla verità, dal bene naturale, da Dio, è il suicidio di tutto l'uomo,
anche della sua stessa libertà che ha preteso di essere assoluta. Is
48,17-19 Mt 11,16-19 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 15 dicembre
2017, II settimana d'Avvento anno B |
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La crisi della profezia
Il Battista risponde pienamente alla vocazione alla
profezia, ossia all'annuncio del Regno di Dio e all'invito alla
conversione. E lo fa con la parola e le azioni. Ogni battezzato dovrebbe
imitarlo, così come tutta la Chiesa dovrebbe riscoprire il valore
profetico della predicazione. Is 40,1-5.9-11 2Pt 3,8-14 Mc 1,1-8 Don
Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 10 dicembre 2017, (seconda Messa) II
domenica d'Avvento anno B |
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Riprendere forza in Gesù
Tutti possono provare la stanchezza e l'affanno, ma chi
spera nel Signore riacquista forza. Sperare significa andare da Gesù in
ogni attimo della vita, prendere serenamente il giogo della Sua Volontà
per ogni momento, e imparare la sua mansuetudine e umiltà. Is 40,25-31
Mt 11,28-30 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 13 dicembre 2017, II
settimana d'Avvento anno B |
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Come prepararsi al ritorno di Gesù sulla terra
Il ritorno glorioso di Gesù metterà fine a questo mondo
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova. Nessuno sa quando avverrà, ma
tutti devono essere pronti. Cosa significa raddrizzare le vie. Fare di
tutto per farsi trovare in pace, senza colpa e senza macchia. S.
Giovanni Battista insegna il modo. Is 40,1-5.9-11 2Pt 3,8-14 Mc 1,1-8
Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 10 dicembre 2017, II domenica
d'Avvento anno B |
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Nel Cuore dell'Immacolata c'è posto per tutti
Maria, Vergine e Madre di Dio e nostra é la preservata
dalla colpa d'ordine, verità di fede oggi non da tutti accettata. Il Suo
Cuore é più grande dell'Universo e ci contiene tutti. Riscoprire Maria
più Madre della nostra madre terrena, a Cui mai dare il ben che minimo
dispiacere, se veramente siamo, con Gesù, Sua stirpe chiamata a fare
guerra alla stirpe del serpente. Gen 3,9-15.20 Ef 1,3-6.11-12 Lc 1,26-38
Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 8 dicembre 2017, seconda Messa della
Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine
Maria |
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I buoni pastori vanno chiesti e meritati
Gesù é il Pastore delle nostre anime, per cui non ci
sarà mai un motivo valido che possa giustificare un turbamento. Egli per
la cura delle anime si serve anche di Suoi stretti collaboratori che
configura a Se, i sacerdoti. I buoni sacerdoti vanno chiesti e anche
meritati. Difronte a situazioni difficili il dito va puntato in primis
verso di sé, piuttosto che verso il sacerdote. E solo dopo essersi
emendati si potrà agire per il bene del sacro ministro. Is
30,19-21.23-26 Mt 9,35-10,1.6-8 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 9
dicembre 2017, I settimana d'Avvento anno A |
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Pieni di Grazia, pieni di Gioia
La Vergine Immacolata è piena di grazia poiché in Lei
non c'è null'altro che Dio. Cosa è la Grazia e cosa il peccato
originale. Il dogma dell'Immacolata Concezione proclama l'assoluta
purezza e santità di Maria, perché inviolata dal peccato originale e
attuale. É il progetto originario di Dio sull'uomo verso cui dobbiamo
ritornare. La libertà svincolata dalla Divina Volontà è delirio di
onnipotenza. Le conseguenze sociali di questo. La vera Gioia è frutto
della Grazia di Dio in noi. Gen 3,9-15.20 Ef 1,3-6.11-12 Lc 1,26-38 Don
Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 8 dicembre 2017, Solennità
dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria |
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Gesù viene a saziarci in ogni nostra necessità
Dio si prende cura di noi molto più di quello che è
umanamente possibile concepire. Egli stesso si fa nutrimento e
sostentamento dei Suoi Figli. Chi ha Gesù, chi ha Maria non gli manca
nulla, perché ha tutto. Crescere nella visione spirituale delle cose,
diversamente non si troverà mai pace. Is 25,6-10 Mt 15,29-37 Don
Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 6 dicembre 2017, I settimana d'Avvento
anno A |
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Farsi piccoli per accogliere il Piccolo Gesù
Prepararsi ad accogliere il Signore che viene significa
farsi simili a Lui, piccoli, miti e umili. La Vergine Maria è l'esempio
più sublime di piccolezza che attende e accoglie il Dio immenso che si
fa immensamente piccolo per cercare la Sua creatura perduta. Is 11,1-10
Lc 10,21-24 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 5 dicembre 2017, I
settimana d'Avvento anno B |
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Accogliere Gesù con umiltà e fede
Quando viene il Signore porta il dono della pace,
attirando a Se chiunque. Nella Chiesa e in Paradiso non c'è spazio ai
contasti, segno che non si è in cammino concordemente verso il Signore.
Accogliere Gesù cambiando verso Lui, con l'umiltà e la fede del
centurione pagano, lasciandoci amare dalla più tenera fra le madri, la
Vergine Immacolata. Is 2,1-5 Mt 8,5-11 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì
4 dicembre 2017, I settimana d'Avvento anno B |
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Come vivere bene l'Avvento
Come vivere bene l'Avvento Il popolo di Israele ha
desiderato e invocato la venuta del Salvatore per secoli, sapendo che la
Sua visita avrebbe cambiato il corso della storia. Così è stato, anche
se oggi gli uomini sembra lo abbiano dimenticato. Il tempo di Avvento
risvegli in noi il desiderio di incontrare il Signore che viene.
Prepararsi all'incontro rinunziando a ciò che non è necessario,
coltivando la Santa intimità d'amore con il Signore, seguendo la scia di
luce della Vergine Immacolata rigettando tutto ciò che sporca la nostra
anima. Is 63,16-17.19; 64,2-7 Mc 13,33-37 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 3 dicembre 2017, I domenica di Avvento anno B |
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Non è tempo di dormire!
L'avvento deve risvegliare in noi il desiderio di
incontrarci col Signore Gesù, chiedendo e attendendo con perseveranza il
Suo ritorno sulla Terra rivestito di Maestà. Vegliare e operare per
realizzare il compito che Gesù ci ha affidato: la santità nei modi
stabiliti per ciascuno. La Vergine Maria Immacolata ci aiuti a essere
puri da questo mondo, poiché nulla ci porteremo di qua giù se non i
meriti delle opere buone compiute per amor di Dio. Lc 21,34-36 Don
Pierpaolo Maria Cilla, sabato 2 dicembre 2017, vigilia I domenica di
Avvento anno B |
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Vita non facile ma semplice
L'annuncio delle sofferenze, odi e tradimenti che
attendono i suoi discepoli ci ricorda che Gesù non promette una vita
facile, ma semplice, proprio come è la vita di Dio. La semplicità non ci
fa mai temere di fronte alle prove, perché l'anima é tesa a dimenticarsi
di sé per abbandonarsi unicamente in Dio. L'anima semplice é come la
luce, in lei la Grazia può agire in piena libertà. Dn
5,1-6.13-14.16-17.23-28; Lc 21,12-19 Cfr Vol. 7, luglio 31, 1906 Don
Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 29 novembre 2017, XXXIV settimana del
tempo ordinario anno A |
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La doppia direzione dell'amore
Cristo Re é il pastore buono che cerca, pascola e
giudica le sue pecore. Tutto appartiene a Lui per Creazione e
Redenzione. Nel Suo Regno Gesù, al suo infinito amore, si attende il
contraccambio di amore da parte delle creature. Le opere buone solo se
fatte con l'intenzione di amare Gesù sono da Lui accolte come fatte a
Lui. La realtà della possibile salvezza o dannazione. Ez
34,11-12.15-171Cor 15,20-26.28Mt 25,31-46 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 26 novembre 2017, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re
dell'universo, anno A. |
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Fine dei tempi e curiosità apocalittiche
Tutto passerà, poiché la fine dei tempi é verità di
fede. Meglio non assecondare quanti annunciano eventi futuri. Nella
Parola di Dio, nel Magistero della Chiesa e nelle Rivelazioni private
approvate dalla Chiesa c'è quanto basta sapere. Il Regno di Cristo Re
non avrà mai fine. Nella Divina Volontà il futuro é già presente. Dn
2,31-45 Lc 21,5-11 Don Pierpaolo Maria Cilla, martedì 28 novembre 2017,
XXXIV settimana del tempo ordinario anno A |
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Il dominio sulle passioni
Chi asseconda le proprie passioni sperimenterà presto o
tardi la disfatta. Depressione, vuoto, fallimento e tristezza saranno la
sua paga. La vera virtù è quella che costituisce l'uomo re di sé stesso.
Le passioni rendono schiavi, la signoria di Cristo Re rende liberi
perché figli. Il modo per comprendere se si è sotto il dominio delle
passioni. 1Mac 6,1-13 Lc 20,27-40 Vol. 6, 20 aprile 1905 Don Pierpaolo
Maria Cilla, sabato 25 novembre 2017, XXXIII settimana del tempo
ordinario anno A |
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La peculiarità delle chiese cattoliche
Il tempio di Dio é casa di preghiera, e il proprietario
è Dio. Il differente modo di intendere il tempio tra le varie
confessioni. Nella chiesa si prega e basta, non si fa altro, né si ruba
a Dio la Gloria che Gli è dovuta. 1Mac 4,36-37.52-59 Lc 19,45-48 Don
Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 24 novembre 2017, XXXIII settimana del
tempo ordinario anno A |
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La grande grazia del martirio
Il martirio di s. Cecilia e dei sette fratelli del libro
dei Maccabei ci insegnano ad essere pronti a tutto, pur di amare Gesù.
Meglio la morte e non il più piccolo peccato. L'impegno a offrire tutta
la vita in sacrificio per la salvezza delle anime, moltiplicando giorno
per giorno il numero di coloro che entreranno in cielo. 2Mac 7,1.20-31
Lc 19,11-28 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 22 novembre 2017,
XXXIII settimana del tempo ordinario anno A, memoria di s.
Cecilia |
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Consacrarsi é consegnarsi
La presentazione della Beata Vergine Maria è l'offerta
che Maria fece di Se a Dio fin dalla più tenera età. A Dio doniamo ciò
che Egli ci ha gia donato, poiché tutto proviene da Lui. L'importanza di
riconoscere i doni di Dio e di abbandonarsi fiduciosi a Lui fin da
piccoli. La gioia del consacrato e il valore della consegna della
propria volontà al Signore. Zc 2,14-17 Lc 1,46-55 Don Pierpaolo Maria
Cilla, martedì 21 novembre 2017, memoria della Presentazione della Beata
Vergine Maria |
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I fannulloni non entreranno in Paradiso
Il processo di secolarizzazione pretende di rinchiudere
l'uomo nell'orizzonte limitato del mondo presente. Il nostro orizzonte é
l'eternità. Nella vita terrena diamo alla nostra anima l'orientamento
che avrà per l'eternità. In attesa del giorno in cui il Signore ci
chiamerà siamo vigilanti e operosi per la Gloria di Dio, la nostra
santificazione e il bene dei fratelli. Il Signore ci chiama all'impegno
per la perfezione: l'esempio della donna perfetta del Libro dei
Proverbi. Pr 31,10-13.19-20.30-31 1Ts 5,1-6 Mt 25,14-30 Don Pierpaolo
Maria Cilla, Domenica 19 novembre 2017, XXXIII domenica del tempo
ordinario anno A |
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I vari livelli della gratitudine
Ringraziare Dio é atto doveroso e santificante.
L'importanza di ringraziare per ciò che si chiede e si ottiene, per ciò
che non si chiede, per ciò che non si vuole. Ringraziare a nome proprio
e a nome di tutti, specialmente per chi non ringrazia. Tutta la vita sia
un canto di lode a Dio. Tutto così si cambierà in gioia. Sap 6,1-11 Lc
17,11-19 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 15 novembre 2017, XXXII
settimana del tempo ordinario anno A |
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Le pretese non ci appartengono
L'immagine del servo racchiude l'autentico atteggiamento
che dovremmo avere verso Dio. Pur essendo figli adottivi, ci sentiamo
Suoi umili servi, che mai possono pretendere nulla, poiché tutto é dono.
Verso il prossimo le cose non cambiano. Siamo servi gli uni degli altri,
per cui bando all'arroganza e alle pretese. Il pensiero della morte e
del giudizio ci aiuterà. Sap 2,23-3,9 Lc 17,7-10 Don Pierpaolo Maria
Cilla, martedì 14 Novembre 2017, XXXII settimana del tempo ordinario
anno A |
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Cosa sono e perché avvengono gli scandali
Identità e gravità dello scandalo. La virtù della
giustizia ci tiene lontani dal provocare scandali. La responsabilità del
peccato é personale, mai generalizzare. A chi si pente va sempre dato il
perdono, ma se non si ha una fede forte é praticamente impossibile. Sap
1,1-7 Lc 17,1-6 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 13 novembre 2017,
XXXII settimana del tempo ordinario anno A |
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La sapienza necessaria per entrare nella vita eterna
La sapienza di Dio e la stoltezza del demonio. La
santità ricevuta nel battesimo se non è sostenuta dalla fede che opera
nella carità, lampade accese e olio, non ci basterà per entrare
nell'eternità beata. La verità e concretezza dei Novissimi. Come è certa
la nostra morte, così è incerto il giorno della nostra morte. Vigilare e
usare la vita presente per acquistare l'eterna. Sap 6,12-16 1Ts 4,13-18
Mt 25,1-13 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 12 novembre 2017, XXXII
domenica del tempo ordinario anno A |
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La vita é più di una partita a pallone
Quando desideriamo raggiungere veramente un obiettivo
siamo disposti a impiegare tutte le nostre energie pur di conseguirlo.
La metà della vita, il premio che tutti dobbiamo conquistare é il
Paradiso. Sull'esempio dell'amministratore disonesto che ha impiegato
tutti i suoi mezzi illeciti pur di ottenere quanto voleva, anche noi
possiamo e dobbiamo impegnarci con tutte le forze per raggiungere la
Patria. Sempre, però, confidando nella Grazia di Dio, senza della quale
nessuno potrà essere salvato. Lc 16,1-8 Don Pierpaolo Maria Cilla,
venerdi 10 novembre 2017, XXXI settimana del tempo ordinario anno
A |
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Nella Carità fraterna siamo tutti debitori
Essere debitori verso il prossimo solo della carità
cristiana. Non essere creditori significa non attendersi nulla dagli
altri. Gesù, però, vuole essere amato più di tutti. Amare tutti, ma
legare il cuore solo a Gesù e a Maria. Alcuni sintomi per comprendere se
e dove abbiamo legato il cuore. Rm 13,8-10. Lc 14,25-33 Don Pierpaolo
Maria Cilla. Mercoledì 8 novembre 2017, XXXI settimana del tempo
ordinario anno A |
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I doni di Dio sono grandi responsabilità
La salvezza é per chi ama Dio più di ogni cosa creata.
L'amore a Dio, se nell'anima é autentico, si riversa facilmente sui
fratelli. Siamo un corpo solo, membra di Cristo gli uni per gli altri.
La gara non va fatta ad accumulare beni terreni o doni celesti, ma a
stimarsi a vicenda. Nessuno cerchi cose grandi, se non la virtù della
carità che è al di sopra di tutto. Rm 12,5-16a Lc 14,15-24 Don Pierpaolo
Maria Cilla, martedì 7 novembre 2017, XXXI settimana del tempo ordinario
anno A |
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Nessuno usurpi la Gloria a Dio
Il dare gloria a Dio ottiene la pace agli uomini. Vari
modi per dare a Dio ciò che Gli spetta. L'importanza della fedeltà al
Suo insegnamento, senza mai pretendere di mettersi al Suo posto come
maestri e padri. L'unico precetto della vita cristiana é fare il bene ed
evitare il male. Sta a noi, però, imparare ciò che è veramente bene e
ciò che è male agli occhi di Dio. Ml 1,14- 2,2.8-10 Mt 23,1-12 Don
Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 5 novembre 2017, XXXI domenica del tempo
ordinario anno A, suffragio per i caduti nelle guerre |
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Nel Divin Volere tutto si moltiplica
La scelta dell'ultimo posto come condizione per entrare
non nelle grazie degli uomini ma nella Grazia di Dio. I lamenti di Gesù
sul mondo e i sacerdoti. Il Divin Volere ha il potere di rendere
infinito tutto ciò che entra nella Divina Volontà. Sal 93 Lc 14,1.7-11
Vol. 12, 8 gennaio 1919 Don Pierpaolo Maria Cilla, sabato 4 novembre
2017, XXX settimana del tempo ordinario anno A |
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Le opere che gonfiano l'anima
L'idropico é l'immagine di coloro che sono gonfi
nell'anima. I segni per capire se un'anima è gonfia. Ciò che ci gonfia
sono principalmente le opere fatte senza spirito interno e senza retta
intenzione. Se non ci lasciamo sgonfiare in questa vita dovremo passare
dal Purgatorio, dove le anime vengono completamente purificate e
sgonfiate di tutto, per lasciare spazio al Tutto di Dio che nella
visione beatifica del Paradiso desidera riempire completamente l'anima.
L'esempio sublime di s. Paolo. Rm 9,1-5 Lc 14,1-6 Vol. 7, 18 Novembre
1906 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 3 novembre 2017, XXX settimana
del tempo ordinario anno A, primo venerdì del mese |
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L'immortalità é speranza certa che non delude
La virtù della Speranza in senso lato e in senso
stretto. Cosa ci attende dopo la morte e come si decide la nostra sorte
eterna. Cosa possiamo fare per i nostri fratelli defunti che sono in
purgatorio. Luisa visita il Purgatorio. Gb 19,1.23-27a Sal 26 Rm 5,5-11
Gv 6,37-40 Vol. 4, 14 Novembre 1900 Don Pierpaolo Maria Cilla, giovedì 2
novembre 2017, Commemorazione dei fedeli defunti |
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Se loro sono santi, perché non io?
Il desiderio della santità si accresce con la lettura
della vita dei santi. L'ignoranza spegne il desiderio del Paradiso e
della Santità. Con s. Ignazio di Loyola diciamo: " Ma, se ce l'hanno
fatta loro, perché non posso farcela anch'io?". Il Vangelo é il
progetto, la vita dei santi la costruzione finita. Abbiamo tutti gli
strumenti per la nostra santificazione, bisogna solo mettersi seriamente
e con costanza all'opera. Mt 5,1-12a Don Pierpaolo Maria Cilla,
mercoledì 1 novembre 2017, Solennità di Tutti i Santi |
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La Divina Volontà è più che lievito
La preghiera e l'apostolato sono germe e lievito perché
il Regno di Dio cresca. Ma solo la Divina Volontà è più che lievito,
capace di moltiplicare il bene all'infinito trasformando gli atti umani
in atti divini. Lc 13,18-21 Vol. 26, 15 settembre 1929 Don Pierpaolo
Maria Cilla, martedì 31 ottobre 2017, XXX settimana del tempo ordinario
anno A |
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La calamita che attira Gesù verso l'anima
La donna curva non chiede la guarigione, ma desidera,
con la sua costante fede, pazienza e religiosità, di vedere il Signore.
Come l’uccello quando deve volare batte le ali, così l’anima ai voli dei
desideri batte le ali dell’umiltà ed in quei battiti vi manda una
calamita che attira Gesù, in modo che mentre lei prende il suo volo per
andare a Gesù, Questi prende il Suo per andare a lei. Rm 8, 12-17; Lc
13,10-17 Vol. 3, 10 aprile 1900 Don Pierpaolo Maria Cilla, lunedì 30
ottobre 2017, XXX settimana del tempo ordinario anno A |
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Il Vero Amore dimentica se stesso
Il senso della Legge e dei Comandamenti: il nostro vero
bene. L'amore del prossimo e quello per Dio sono intimamente connessi.
L'amore totale a Dio è il più grande comandamento, a cui poco si pensa e
su cui poco ci si esamina. Il Vero Amore dimentica se stesso per vivere
agli interessi, alle pene e a tutto ciò che appartiene alla persona
amata. Mt 22,34-40 Vol. 6,10 novembre 1903 Don Pierpaolo Maria Cilla,
Domenica 29 ottobre 2017, XXX domenica del tempo ordinario anno
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Le opere che piacciono di più a Gesù sono le opere
nascoste
I santi apostoli Simone e Giuda sono più nascosti degli
altri, forse anche per i loro nomi. Col loro esempio umile ci ricordano
che l'interiorità vale più dell'esteriorità. Mille opere esterne e
pubbliche per Gesù valgono meno di un'opera interna e nascosta, poiché
solo questa è scevra da ogni spirito umano. Lc 6,12-19 Vol. 7, 18
ottobre 1906 Don Pierpaolo Maria Cilla, 28 ottobre 2017, Festa dei ss.
Simone e Giuda apostoli |
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Interpretare i segni luminosi del nostro tempo
Il cristiano dovrebbe essere capace, attraverso i doni
dello Spirito Santo, a discernere i segni dei tempi, sapendo decifrare
l'azione di Dio nascosta nella storia degli uomini. I nostri tempi, per
certi aspetti possono dirsi tristi, ma sono tempi anche di grandi luci,
basti pensare alla grazia straordinaria del Vivere nel Divin Volere.
L'uomo può ritornare ad essere signore del creato e re di sé stesso,
così da non vivere più schiavo delle basse passioni e della natura
ferita dal peccato. Rm 7,18-25a; Lc 12,54-59 Vol. 13, 3 gennaio 1922 Don
Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 27 ottobre 2017, XXIX settimana del tempo
ordinario anno A |
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La santità dell'ordinarietà
Il Signore non ci chiede di fare cose straordinarie
perché il Suo Regno venga, ma ciò che conta è vivere gli atti della vita
comune in intima unione con Gesù, per amore Suo. In questa maniera
attireremo il cielo sulla terra e non avremo nulla di cui temere quando
il Signore verrà. L'importanza di offrire i propri corpi non al peccato
ma al Signore. Rm 6,12-18; Lc 12,39-48 Don Pierpaolo Maria Cilla,
mercoledì 25 ottobre 2017, XXIX settimana del tempo ordinario anno
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Il fondamento di ciò che è giusto non sono le leggi umane
Mai tentare o mettere alla prova il Signore. I superbi
Egli li guarda da lontano. La distinzione tra lo Stato e la religione,
il vero senso della laicità dello Stato, ciò che è giusto e ingiusto non
lo decide lo Stato con le sue leggi, piuttosto lo Stato dovrebbe
adeguare la legislazione al diritto iscritto nella natura delle cose,
rispettando i diritti di Dio. Quando non bisogna obbedire? Dare a Dio
ciò che è di Dio, cioè la nostra volontà e quindi tutto noi stessi,
perché l'immagine di Cesare é impressa sulla moneta, quella di Dio nella
nostra anima. Mt 22,15-21 Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 22 ottobre
2017, XXIX domenica del tempo ordinario anno A |
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Dietro ogni evento è sempre Dio che opera
La storia drammatica della deportazione in Babilonia e
l'evento lieto del ritorno in patria. Dietro tutto c'è sempre il Signore
che intrecciandosi con le libere volontà umane opera per il bene di
tutti. Sceglie addirittura un pagano, il re Ciro, per porre fine al
tempo di purificazione per Israele. La storia non la fanno gli uomini,
ma Dio insieme agli uomini. L'importanza di esserGli sempre docili e di
non lasciarsi mai turbare, cercando di scorgere dietro ogni cosa la
Divina Volontà. Is 45,1.4-6; 1Ts 1,1-5b Don Pierpaolo Maria Cilla,
sabato 21 ottobre 2017, XXIX domenica del tempo ordinario anno
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Il lievito dell'ipocrisia
Il lievito dei farisei é la non congruenza tra l'essere
e il fare, tra ciò che appare e ciò che è tenuto nascosto. La
giustificazione per la fede operante nella carità é il vero lievito.
Quattro insegnamenti specifici di Gesù sul lievito dei farisei. Rm
4,1-8; Lc 12,1-7 Don Pierpaolo Maria Cilla, venerdi 20 ottobre 2017,
XXVIII settimana del tempo ordinario anno A |
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Gli operai e la messe
L'evangelista s. Luca: caratteristiche del suo Evangelo.
Portare il Vangelo significa portare la Pace ai cuori. La messe é molta
e anche gli operai, ma sono pochi coloro che veramente fanno gli operai,
cioè hanno incontrato Gesù e desiderano farlo conoscere e amare. 2 Tm
4,10-17; Lc 10,1-9 Don Pierpaolo Maria Cilla, mercoledì 18 ottobre 2017,
festa di s. Luca evangelista |
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Gesù vuole sposarci
Le caratteristiche del divino ed eterno sposalizio tra
il Creatore e la Sua creatura. Il rifiuto dei Giudei, l'accoglienza di
tutti i popoli della terra. Cosa fa Dio e cosa deve fare la creatura per
preparare questo evento che non avrà fine. La s. Messa è l'anticipo in
terra di ciò che avverrà in cielo. Il mistero dell'abito nuziale. Molti
sono chiamati, pochi eletti. Is 25,6-10a; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14
Don Pierpaolo Maria Cilla, Domenica 15 ottobre 2017, XXVIII domenica del
tempo ordinario anno A |
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L'importanza e la gradualità del praticare la Parola di Dio
La Divina Maria é Beata perché ha accolto la Parola nel
Suo grembo, nel Suo Cuore, nella Sua vita. La felicità in terra e in
cielo dipende da quanto credia |